(comunicato stampa) Domenica è stata una bella giornata per il PD in Italia ma anche, nel nostro piccolo per Lipari. Non vi è stata la partecipazione di vent'anni fa quando superammo i mille votanti ma abbiamo fatto registrare una partecipazione accettabile: solo 20 in meno di quanto è stato eletto Renzi, due o tre anni fa. Cosa che venerdì scorso sembrava impossibile visto che non vi era stata nessuna mobilitazione ed il gruppo dirigente era molto svagato.
Anche a Lipari ha vinto Zingaretti,come in tutta Italia. Anche questo risultato sembrava impossibile perché quella poca mobilitazione che si era fatta era tutta a favore di Martina perché in questa direzione spingevano i maggiori enti provinciali.
Ed invece malgrado le apparenze anche il voto di Lipari sta a dimostrare che il partito è vivo e fra chi ha a cuore il futuro del PD e dell'Italia c'è gente che segue la politica e si aggiorna anche se, qui più che altrove, mancano le occasioni pubbliche di confronto. Così la gente ha capito che è giunto il momento di dare una scossa al gruppo dirigente e questo può farlo Zingaretti più di chiunque altro perché ha pochi legami col passato e nel Governo del Lazio ha saputo dimostrare determinazione e coraggio. Determinazione e coraggio che sono i valori che occorrono soprattutto in Sicilia e in provincia di Messina dove il clientelismo è sempre di casa e con il clientelismo la possibilità dei colpi di mano (come quello recente dell'on Faraone).
Così oggi ci sono tutte le condizioni per potere ripartire e riprendere a pensare in grande per il futuro di queste isole purché si mettano da parte i personalismi e si cominci a ragionare in termini di partito.
Michele Giacomantonio
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