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domenica 24 maggio 2020

Lettera di Don Gino Profilio ai parrocchiani sul perdurare della chiusura della Chiesa e riflessione sull'Ascensione.

Parrocchia Maria ss del Rosario in Lami
Ai parrocchiani
Carissimi, dopo una quarantena di oltre due mesi, finalmente è finito il tempo della clausura per le chiese; le loro porte si sono spalancate ed il suono festoso delle campane è stato il nostro inno di lode, per scampato pericolo. Si ritorna a celebrare l'eucarestia, ma naturalmente, osservando tutte le norme che ci sono state impartite, sia con i precetti negativi ( non fare il segno della croce con l'acqua benedetta , non portare i fogli della domenica, non dare il segno della pace al tuo vicino) sia con i precetti positivi ( rimani distante dal tuo vicino almeno 150 cm, porta guanti alle mani e mascherina sul volto) ecc. Parabola significa che, essendo la nostra chiesa molto piccola, a causa del precetto della distanza, sarebbe sufficente solo per pochi eletti e creerebbe inevitabili disordini. E' dunque opportuno attendere ancora, ma per poco tempo: sembra infatti che il virus si voglia arrendere, ed allora cambieranno ancora le norme.
Oggi Ascensione del Signore. Gesù raccolse attorno a sè gli apostoli, fece loro le ultime raccomandazioni, poi disse : è giunto il momento dell'addio; ecco, io vado al padre preparatevi un posto, voi andrete per il mondo intero ad annunziare il vangelo a tutte le creature; e si separarono: Gesù andò verso il cielo, gli apostoli verso i quattro punti cardinali.  Poveri, cari apostoli con una missione così grande da assolvere, erano pieni di entusiasmo quello che spesso a noi manca. Annunziarono la parola di Dio, gli apostoli, una parola semplice, autorevole, chiara.  Quella parola cadde in cuori superficiali, aridi, ma anche in cuori generosi; quella parola non si cancellerà mai, nessuna, neppure quella che ci mette in crisi ( Giov. 17,22 prego perchè siano una cosa sola) e noi ancora non lo siamo.
Ascensione: la strada della salvezza ora è tracciata; è per tutti: in quella strada non ci sono divieti, non ci sono virus, non ci sono frane, è la nostra strada, è la strada di ogni speraza, è vero è stretta quella strada, ma chi la percorre non se ne pentirà mai, perchè il traguardo è la vita eterna. 
A presto ( virus permettendo)                                                                          
Il parroco                                                                                                                         
Don Gino Profilio

Foto d'archivio

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