Desideriamo rendere noto alla nostra comunità un episodio accaduto all’ospedale di Lipari in data 28/05/2020. Può sembrare lungo, prendetevi un attimo e leggete per favore.
Una signora di 83 anni è stata sottoposta ad una consulenza cardiologica presso l’ospedale di Lipari. La signora manifestava da un po' di tempo un particolare senso di affaticamento. Indipendentemente da prenotazioni, richieste o altre procedure burocratiche, il cardiologo in servizio non si è limitato ad effettuato la visita generica e l’elettrocardiogramma, ma ha ritenuto necessario effettuare anche l’ ecocardiocolordoppler. Grazie a questo approfondimento diagnostico, è stato scoperto un problema particolare, per il quale la donna era in imminente pericolo di vita. I
mmediatamente il cardiologo, dopo aver contatto i colleghi dell’ UTIC del Papardo di Messina, ha richiesto l’intervento dell’elicottero. Li, dove la signora è adesso ricoverata, è stata confermata la stesssa diagnosi (attraverso l'utilizzo di apparecchiature più sofisticate), la signora è stata poi sottoposta a terapia farmacologica ed è monitorata 24 ore su 24 in attesa di un probabile intervento cardiochirurgico.
Non è la prima volta che a Lipari si riscontrano eventi clinici di tale gravità che SOLO PER CIRCOSTANZE FAVOREVOLI, QUASI FORTUITE, possono essere trattate con la dovuta perizia e competenza, offrendo la possibilità di salvare vite umane. Le nostre vite umane.
Da quando è operativo il servizio di cardiologia in convenzione con l'Ospedale Papardo, di cui abbiamo già parlato, attivo purtroppo solo nelle ore diurne, e non di domenica, di casi strappati ad evoluzione infausta se ne contano parecchi.
La realtà del nostro Ospedale è estremamente complessa, troppo spesso ci si deve arrangiare alla meno peggio per mancanza di mezzi e personale specializzato.
La convenzione tra l’Ospedale di Lipari e la Cardiologia dell’Ospedale Papardo ha in parte risollevato alcune criticità e sta sicuramente migliorando la qualità dei servizi, ma ciò non basta! Insomma ti deve andare bene, perché quasi quasi devi essere fortunato e trovarti lì al momento giusto.
Ricordiamo che in forza, presso il nostro ospedale, al momento vi è solo un cardiologo. E allora ci domandiamo :
1) cosa sarebbe accaduto, se il caso di cui sopra si fosse presentato di domenica o durante le ore notturne, quando presso il nostro ospedale non è prevista alcuna prestazione specialistica ?
2) come è possibile affrontare i problemi in termini di approfondimenti diagnostici su soggetti a rischio in mancanza di semplici apparecchiature di fondamentale necessità per la cardiologia (tapis roulant per test ergometrico, cyclette, Holter cardiaco, Holter pressorio)?
3) perchè continuano a precludere a noi isolani, a noi Eoliani, la possibilità di usufruire di servizi sanitari che dovrebbero essere garantiti uniformemente su tutto il territorio nazionale?
4) quanto, in termini ovviamente economici, ma non solo, si potrebbe risparmiare nell’evitare trasporti spesso inutili, effettuati solo per precauzione o per incertezze diagnostiche?
Sarebbe ora di tradurre le parole in fatti, perchè la soluzione è dietro la porta. Evitiamo di continuare a rimandare, qui parliamo della nostra Salute, della nostra Vita.
Vogliamo poter parlare più spesso di casi come questo, di buona Sanità, di Sanità Eoliana, ma per farlo abbiamo bisogno di personale e di strumentazione, ma sopratutto abbiamo bisogno che ci sia la volontà reale di far funzionare le cose.
Comitato "L'ospedale di Lipari non si tocca"
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