Ai due era stato contestato il reato di omissione di atti d’ufficio in relazione ad interventi che non avrebbero attuato sul greto del torrente San Vincenzo nell’isola di Stromboli.
Nel dettaglio gli veniva contestato, ognuno per le proprie competenze, di non aver proceduto a far chiudere un varco che era stato realizzato limitrofamente al torrente e di non aver liberato lo stesso dai detriti alluvionali.
I legali di Giorgianni e Sulfaro, gli avvocati Luca Frontino e Romeo Palamara, hanno dimostrato che per quanto concerne la chiusura del varco questa non era competenza del sindaco e del tecnico e per quanto concerne la mancata rimozione dei detriti alluvionali che questi non costituivano, come paventato dall’accusa, pericolo per la pubblica incolumità.
La decisione del giudice per le udienze preliminari, che ha accolto le tesi dei legali, conferma, in pratica, che l’operato dell’amministrazione comunale e del tecnico sia stato corretto e legittimo.
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