Sono stati accompagnati dai carabinieri in servizio nell’isola.
Sul sopralluogo vige il massimo riserbo ma è chiaro che rientra nell’ambito delle iniziative poste in essere dalla Procura per fare piena luce sugli “abusi” contestati alla “Geoterme”, la società che da circa un trentennio gestisce la pozza e ne consentiva l’accesso, previo pagamento (solo per i non residenti) di un biglietto d’ingresso.
Oltre al sequestro della pozza e dell’area limitrofa al “mare che bolle” si è proceduto, a suo tempo, all’iscrizione nel registro degli indagati dell’amministratore della “Geoterme”, Gustavo Conti e del progettista e direttore dei lavori, Emanuele Carnevale.
Il perdurare del sequestro è visto con una certa
preoccupazione dagli operatori turistici dell’isola, essendo la pozza,
unitamente al cratere, la grande attrattiva dell’isola anche per i benefici
terapeutici apportati a chi vi si immerge.
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