Non una parola su quello che sta accadendo da giorni a Roma, ma che accade da settimane nelle piazze delle grandi città Italiane, nelle autostrade, di fronte alle prefetture e nelle piazzole dei mercati rionali. Piccoli e medi imprenditori sono allo stremo, non ce la fanno più, casse integrazione e ristori, come bene si sa, non sono stati per nulla adeguati alle perdite, alcune categorie non hanno visto un centesimo.
"Questi Italiani" si muovono con educazione e rispetto, sono abituati a lavorare e a mantenersi da soli, non sanno stare nelle piazze né sono bravi ad aizzare folle. Non ce la fanno più, chiedono di riaprire subito, senza più alcuna colorazione e senza coprifuoco, chiedono la libertà, la libertà di lavorare e mantenere le propri famiglie. Per molti, i risparmi stanno davvero finendo. Vedono il loro orgoglio e la propria dignità calpestata. Perché il lavoro è un diritto. Artigiani, commercianti, liberi professionisti, ambulanti, tassisti , ristoratori, titolari di palestre, artisti, musicisti, insomma madri e padri di famiglia che hanno fatto sacrifici per raggiungere una capitale blindata, con posti di blocco in autostrada, controlli in stazione, aeroporto.
Noi alle Eolie pensiamo di vivere in una bolla, si perché la scorsa stagione abbiamo lavorato, e quella nuova è ormai alle porte........ Ma ricordiamoci che "questi " che manifestano e che sono con l'acqua alla gola, rappresentano il 50‰ dei nostri turisti, gli altri saranno dipendenti statali, o sanitari, ma avranno pur parenti imprenditori con partite iva. Comunque, chi decide, in base ai numeri, potrebbe anche decidere di tingere l'Italia di rosso per tutta l'estate. Se non questa che viene, magari la prossima......mi ha colpito la nostra indifferenza, l'indifferenza Eoliana.
Anna Spinella
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