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giovedì 15 aprile 2021

Governi e... governati (di Luca Chiofalo)

Pensare che il governo italiano (peraltro, con quasi tutti i partiti dentro) voglia uccidere l’economia del paese va oltre il complottismo più creativo, arriva all’idiozia cosmica.
Ci potranno essere stati e ci saranno degli errori sui singoli interventi, ma la prudenza sulle riaperture è dettata da “scientifiche” considerazioni circa i rischi di una rapida e incontrollabile risalita dei contagi e delle ospedalizzazioni.
Vogliamo aprire tutto oggi e richiudere tra 1 mese?
Non credo.
L’ emergenza è mondiale, ma neppure questa volta una parte di italiani riesce ad affrancarsi dal provincialismo di visione e giudizio: basterebbe osservare l’asprezza delle misure restrittive di altri paesi con economie vicine ma più grandi della nostra (tipo Francia e Germania) per comprendere che non si può scherzare col fuoco, pena un peggioramento repentino della situazione e compromissione delle aspettative di ripresa economica.
Con cifre ancora attorno ai 500 morti quotidiani, è cinica e fuori luogo la protesta scomposta.
Vivo anch’io le difficoltà derivanti da un’economia dimezzata e dalle prospettive incerte, ma continuo a credere che anche una sola vita umana salvata valga di più del fatturato perduto.
In ogni caso, sia chiaro che, se non si riparte in sicurezza e con alta percentuale di persone già vaccinate, il problema Covid e le sue ricadute su vita ed economia non vedranno soluzione definitiva.

N.B. I ristori non saranno adeguati, ma sono il rovescio della medaglia di un paese con infedeltà fiscale e debito pubblico tra i più alti al mondo in rapporto alla popolazione. Qualunque politico regalerebbe i soldi per ottenere consenso, ma i soldi non ci sono ed i debiti “costano”. Anche a chi pensa erroneamente che quelli di stato (o comunali...) non siano affar suo.

CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO

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