A perdere la vita è stato il messinese Mattia Caratozzolo, 30 anni.
Il giovane, habituè dell’isola eoliana, così come tutta la sua famiglia, è deceduto per soffocamento, causato da un pezzo di formaggio che stava consumando come spuntino, sulla terrazza della villetta ubicata in prossimità del porto di Levante.
L’immane tragedia si è consumata sotto gli occhi del padre che, accortisi dello stato di difficoltà respiratoria del figlio, ha prontamente dato l’allarme, prodigandosi, nel frattempo per cercare di soccorrerlo.
Una volta allertati, sul posto sono intervenuti, tempestivamente, il sanitario della locale guardia medica e i volontari della Croce Rossa che, per circa trenta minuti, hanno fatto quanto era nelle loro possibilità per sottrarre il giovane all’amaro destino.
Tutto però si è rivelato vano ed il giovane è spirato tra la disperazione dei famigliari e degli amici vulcanari che, nel frattempo, erano giunti nella villetta.
Tutto lascia presupporre che il pezzo di formaggio, una volta ingerito, possa essergli andato di traverso, occludendo le vie respiratorie e causando, di conseguenza, il soffocamento.
Sul posto sono anche intervenuti i carabinieri della locale stazione che hanno informato del tragico evento il magistrato di turno al Tribunale di Barcellona che dovrà disporre gli accertamenti del caso. Nella villetta, occupata dai Caratozzolo, sono anche giunti l’assessore Massimo D’Auria e il delegato municipale Giovanni Di Vincenzo.
La notizia del decesso del giovane messinese, benvoluto da tutti a Vulcano, ha fatto rapidamente il giro dell’isola, gettando nello sconforto i vulcanari. Mattia era giunto da qualche giorno nell’isola, unitamente alla famiglia, per trascorrervi un breve periodo di vacanza.
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