E’ accaduto nella tardissima serata di ieri a Panarea.
L’incredibile vicenda ha chiaramente ha scatenato la rabbia, anche attraverso i social, dei familiari della signora, ma più in generale degli abitanti dell’isola.
Il mezzo, revisionato di recente e che aveva fatto ritorno a Panarea lo scorso 18 agosto, sarebbe andato “in tilt” poiché le luci accese nel vano sanitario, dove era ospitata la paziente, in attesa del velivolo dell’elisoccorso, arrivato dopo circa quattro ore dalla chiamata, perché impiegato in altro soccorso nell’isola di Salina, avrebbero “prosciugato” la carica del mezzo.
Da quanto evidenziano gli isolani, però, il problema non sarebbe solo questo.
Già nei giorni successivi al ritorno sull’isola, salutato con grande entusiasmo, visto che sino al giorno prima per i soccorsi si era dovuto fare ricorso a mezzi di fortuna (motoape), l’ambulanza non è stata al massimo dell’efficienza: accendendo le luci anabbaglianti, infatti, il mezzo va in protezione e si spegne. Un soccorso thrilling, quello della tardissima serata di ieri, che ha rischiato anche di avere una ulteriore appendice che poteva essere causata dalla precarietà in cui versa l’elisuperficie dell’isola dove molte delle luci non sono funzionanti e la manica a vento, totalmente lacerata.
Situazione che crea gravi problemi agli elicotteri impegnati nei soccorsi notturni, al punto che, anche venerdì notte, si è temuto non potesse atterrare.
Per fortuna non è stato così ma è chiaro che bisogna, al più presto, porre rimedio sia all’inefficienza dell’ambulanza che della struttura eliportuale.
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