Ci trovavamo, con Fede e Ale, nella primissima sala prove, quella di via Salita Croce, 10.
Erano circa le tre, fuori c’era un freddo incredibile ma era una di quelle sere, dove, per chissà quale misero destino, doveva succedere qualcosa. Lo si percepiva nell’aria, ormai satura, che restava rinchiusa fra quelle gelide mura.
Ale iniziò a schitarrare senza un perché a mettere nota su nota un frizzante
rock ‘n blues. Quel sound, ancora del tutto sconosciuto, ci trasportava ma soprattutto ci scuoteva dentro.
Accadeva spesso, in quei momenti confusi, soprattutto di ispirazione massima, che nascesse qualcosa. Così si partorì NON E’ STATA MIA INTENZIONE.
Purtroppo nello stesso istante che venne alla vita, la seppellimmo.
Parlava di tradimento. Della sinistra tensione da parte di lei, dopo avere scoperto l’inganno. Uno scontro verbale persistente, un batti e ribatti continuo a tratti spigoloso, fatto di scuse, imprecazioni e bugie.
Potremmo racchiuderla in una simpatica
commedia di vita vissuta”.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.