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domenica 28 gennaio 2024

IL SINDACO GULLO INCONTRA LA POPOLAZIONE E STROMBOLI DICE “NO” ALL’OFFERTA DELLA CASA DI PRODUZIONE DELLA FICTION CHE SCATENO’ IL DEVASTANTE INCENDIO DEL 2022.

(di Carolina Barnao, delegata municipale) Un’ assemblea pubblica e una decisione ferma, unanime e condivisa: la popolazione di Stromboli, insieme al suo sindaco Riccardo Gullo, respinge l’offerta della Società “11 marzo”, produttrice della fiction che la notte tra il 25 e il 26 maggio 2022 scatenò un devastante incendio sull’isola. Il risarcimento di 260.000 euro, proposto dalla società, appare irrisorio e del tutto sottodimensionato rispetto al danno materiale, morale e di immagine subito dall’isola e dai suoi abitanti.
“Nessuno di noi può causare un danno e poi far finta di niente” - ha detto il sindaco - “questa è una questione etica e di principio: ognuno si deve assumere le proprie responsabilità.”
La lettera inviata dalla casa di produzione, insieme all’offerta economica, sottolinea la propria “non” responsabilità rispetto all’incendio e nega che il Comune abbia subito alcun danno da quell’incidente.
“Respingo completamente questa interpretazione - ha detto Gullo - il Comune è il vostro rappresentante; il Comune siete voi, e seguiremo questa vicenda insieme, finché non verranno accertate tutte le responsabilità.”
D’accordo tutti gli abitanti di Stromboli che, nel corso dell’assemblea, hanno preso la parola per esprimere il proprio disappunto, e il ricordo di quella notte d’inferno che ha distrutto la montagna e determinato la conseguente alluvione.
I danni effettivi, stimati dai periti incaricati dalla Procura di Barcellona P.G. sono:
- danno ambientale € 587.000
- Costo di estinzione dell’incendio € 109.000
- Mancato incremento vacanziero e minor afflusso di turisti tra i 350.000 e i 780.000 euro
- Danno idrogeologico € 12.620.000
- Devastazione della Foresteria del Centro Operativo Avanzato della Protezione Civile
- Danni alle attrezzature adibite al controllo dell’attività vulcanica
- Danni materiali ad abitazioni e attività commerciali
In definitiva, un incalcolabile danno di immagine per il Comune di Lipari, il cui territorio rientra a pieno titolo nella lista dei Siti Unesco - Patrimonio Mondiale dell’’Umanità. E Stromboli, con le sue peculiari caratteristiche ambientali e naturalistiche, ne è il capofila.
“Senza Stromboli” - ha detto il sindaco - “le Eolie non sarebbero mai state Patrimonio dell’Umanità”.
E ieri, nel corso del confronto/dialogo con la popolazione, la lista dei danni subiti continuava a crescere, insieme alla ferita di ogni singolo isolano.
Apprezzamento e conforto, invece, per la recente decisione della RAI che, in seguito all’interrogazione parlamentare della Senatrice Dafne Musolino, ha deciso di non mandare in onda la fiction. Posizione che apre la possibilità di un dialogo costruttivo con l’ Amministrazione.
La parte successiva dell’incontro è stata dedicata al tema dei rifiuti, con gli interventi dell’architetto Mirko Ficarra, Dirigente del Terzo Settore, e del dott. Giuseppe Zaffino nuovo direttore della SRR, la società che ha la responsabilità diretta del servizio.
Tante le osservazioni dei cittadini, i suggerimenti e le proposte concrete per migliorare il servizio di raccolta che, in questi anni, ha manifestato le sue criticità.
Un tema delicato e importante che impegna il Comune nello smaltimento di una quantità di rifiuti che, partendo da un’organizzazione impostata su una popolazione di 12.000 persone, durante la stagione turistica giunge a dover gestire i rifiuti di una popolazione effettiva di circa 30.000 persone, paragonabile a 2 città come Milazzo, oltre ai residenti. Con costi di gestione che superano di gran lunga quelli coperti dai tributi versati dai cittadini.
“Vediamo di impostare un modello Stromboli - ha detto Gullo - un modello virtuoso che proveremo a definire insieme.”
Il linea con questa intenzione, nel corso del prossimo mese la SRR convocherà la ditta incaricata del servizio per programmare e valutare i necessari aggiustamenti, nei limiti del contratto di appalto esistente, da sottoporre poi alla popolazione nel corso di un successivo incontro pubblico.

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