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domenica 28 dicembre 2025

Accadde...oggi...nel 1908: Il terremoto che distrusse Messina

Nella notte tra il 27 e il 28 dicembre 1908, uno dei più devastanti disastri naturali della storia italiana colpì lo Stretto di Messina. Un terremoto di elevata intensità, stimato in 7,1 gradi della scala Richter, sconvolse violentemente il territorio, radendo al suolo la città di Messina e colpendo duramente anche Reggio Calabria.

La scossa principale avvenne alle prime ore del mattino, quando la popolazione era ancora nelle proprie abitazioni. In pochi secondi, edifici, chiese e infrastrutture crollarono quasi completamente, intrappolando migliaia di persone sotto le macerie. Come se non bastasse, il sisma generò un potente tsunami che si abbatté sulle coste dello Stretto, aggravando ulteriormente la distruzione e causando nuove vittime.

Il bilancio umano fu drammatico: si stima che i morti furono decine di migliaia, rendendo il terremoto del 1908 uno dei più letali eventi sismici mai registrati in Europa. Interi quartieri scomparvero, e i sopravvissuti si trovarono improvvisamente senza casa, senza cibo e senza assistenza immediata.

I soccorsi arrivarono con grande difficoltà, anche dall’estero, e segnarono uno dei primi esempi di intervento umanitario internazionale in caso di catastrofe. La tragedia del 1908 lasciò un segno profondo nella memoria collettiva italiana e portò, negli anni successivi, a una maggiore attenzione verso le norme antisismiche e la pianificazione urbana.

Ancora oggi, il terremoto di Messina rappresenta un monito sulla forza distruttiva della natura e sull’importanza della prevenzione e della sicurezza in un paese ad alto rischio sismico come l’Italia.

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