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mercoledì 19 febbraio 2020
E' ufficiale: Si è dimesso l'assessore Merenda.
Ha rassegnato le dimissioni, per motivi personali, l'assessore Davide Merenda.
Dimissioni che, come abbiamo scritto lo scorso 4 febbraio, erano state "congelate" in attesa del rientro del sindaco Giorgianni dall'Australia.
Con le dimissioni di Merenda la giunta municipale perde una componente preziosa sia in termini di competenza che di impegno. Doti che ha mostrato nella gestione delle deleghe che ha ricoperto a partire dall'aprile del 2018.
Il sindaco dovrà trovare adesso un sostituto. Si parla con insistenza di Luca Chiofalo, sponsorizzato dal gruppo consiliare Eolie in movimento
Dimissioni che, come abbiamo scritto lo scorso 4 febbraio, erano state "congelate" in attesa del rientro del sindaco Giorgianni dall'Australia.
Con le dimissioni di Merenda la giunta municipale perde una componente preziosa sia in termini di competenza che di impegno. Doti che ha mostrato nella gestione delle deleghe che ha ricoperto a partire dall'aprile del 2018.
Il sindaco dovrà trovare adesso un sostituto. Si parla con insistenza di Luca Chiofalo, sponsorizzato dal gruppo consiliare Eolie in movimento
martedì 18 febbraio 2020
Fonti e Mollica (Moderati per Calderone): "Condizione dell'ente descritta da Subba è terribile. Confermati nostri dubbi e perplessità"
Stato di criticità finanziaria/ squilibrio finanziario del Comune di Lipari
Con nota Prot. n. 2342 datata 10/02/2020, indirizzata al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale, al Segretario Generale, all’Organo di Revisione Contabile e alla Corte dei Conti – Sezione di Controllo per la Regione Siciliana - il Responsabile del Settore Finanziario e Ragioniere Generale del Comune di Lipari, dott. Francesco Subba, mette in evidenza le condizioni di criticità finanziaria e di squilibrio finanziario dell’Ente.
Ieri, nel corso della seduta di consiglio comunale il nostro gruppo “Moderati per Calderone” ha chiesto, ottenendolo, l’inserimento al II° punto dell'ordine del giorno dell’argomento “Trattazione della situazione finanziaria dell' Ente”.
Nonostante il tema rivestisse una notevole importanza non è stato possibile continuare i lavori per l’assenza in aula dei componenti degli uffici preposti e per l’improvvisa assenza di componenti dell’Amministrazione che avrebbero invece dovuto, date le circostanze, informare il Consiglio Comunale della gravissima situazione finanziaria. E non si comprende il comportamento della Presidenza del Consiglio che pur essendo a conoscenza del documento non ha ritenuto di dover informare il Consiglio.
E’ oltremodo ingiustificato il percorso intrapreso dall' Amministrazione comunale che non consentendo un chiaro ed approfondito dibattito sull’attuale situazione economico finanziaria nonché il confronto politico su talune scelte, traghettando l’ente verso scenari che potrebbero apparire di dissesto finanziario, ha di fatto esautorato il Consiglio Comunale delle sue funzioni.
Il Responsabile del Settore Finanziario e Ragioniere Generale comunica che lo squilibrio è determinato da: “mancanza di stanziamenti di entrata/uscita, per le annualità 2020 e successive, connessi al servizio idrico integrato, in virtù degli atti amministrativi e relative convenzioni stipulate nell'anno 2019 e aventi decorrenza 01/01/2020;
“necessità di appostazione di quota di Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità proporzionata alle entrate da servizio idrico integrato che l’ente, in virtù di quanto previsto dalle norme in vigore , dovrà obbligatoriamente prevedere a fronte delle spese all’uopo “ordinate”.
Il Responsabile dr. Francesco Subba evidenzia anche “ l’impossibilità di quantificare lo squilibrio considerato”, invitando il Consiglio Comunale a provvedere al riequilibrio entro 30 giorni .
Più volte, in ultimo nel Dicembre 2019, il capogruppo Fonti chiese che fosse convocato con urgenza un Consiglio Comunale sulla situazione finanziaria dell'Ente, in considerazione anche delle perplessità che si nutrivano in merito a talune scelte dell’Amministrazione incluse le modalità di adesione al servizio idrico integrato.
Le nostre considerazioni sulla salute finanziaria dell'Ente non sono mai state positive, infatti fu anche nostra la richiesta di costituire una commissione dedicata solo ai debiti fuori bilancio.
Ed è, altresì, la preoccupazione per i debiti fuori bilancio ad allarmarci e a ritenere urgente una riunione di Consiglio Comunale alla presenza degli uffici preposti e di tutti i componenti dell’Amministrazione.
La condizione che ci viene descritta dal Ragioniere Capo del Comune di Lipari è terribile e non può essere assolutamente sottovalutata. Dobbiamo prepararci a scenari nuovi, e prima mai immaginati, che avranno di sicuro conseguenze gravose per il paese.
Lipari, 18/02/2020
GESUELE FONTI E ELIANA MOLLICA (MODERATI PER CALDERONE)
ASP Messina, assunti a tempo indeterminato 24 ausiliari.
(Comunicato) Hanno firmato oggi 18 febbraio il contratto di lavoro, presso la sede della Direzione Generale, e prenderanno servizio il prossimo 20 febbraio 24 ausiliari che saranno immessi in servizio a tempo indeterminato negli ospedali dell'ASP di Messina.
"Sarà così possibile - dice il direttore generale Paolo La Paglia - rafforzare gli organici dei reparti ospedalieri e permettere maggiore presenza e continuità di assistenza nei confronti dei pazienti ospiti dei nostri servizi sanitari."
Nei prossimi giorni a seguito di scorrimento della graduatoria l'ASP di Messina coprirà ulteriori posti vacanti.
"Sarà così possibile - dice il direttore generale Paolo La Paglia - rafforzare gli organici dei reparti ospedalieri e permettere maggiore presenza e continuità di assistenza nei confronti dei pazienti ospiti dei nostri servizi sanitari."
Nei prossimi giorni a seguito di scorrimento della graduatoria l'ASP di Messina coprirà ulteriori posti vacanti.
Monitoraggio ex discariche in Sicilia, arrivano i primi risultati
Arrivano i primi risultati delle attività di caratterizzazione primaria sulle discariche esauste presenti in tutta la Sicilia. Un’attività propedeutica alla redazione del nuovo Piano delle bonifiche voluto dal governo Musumeci. Grazie alla convenzione stipulata dalla Regione Siciliana con l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e con il dipartimento di Ingegneria civile, edile e ambientale dell'Università “La Sapienza” di Roma” è stato possibile infatti, in pochi mesi, avere già un primo screening su 50 delle 511 discariche censite.
L'approccio metodologico utilizzato include metodi innovativi basati sulle osservazioni satellitari. In una prima fase, verranno individuati i siti in base alla loro criticità ed esclusi quelli che, allo stato attuale, non risultano potenzialmente inquinanti. Per quelli rimanenti, si prevede di approfondire l'analisi con rilievi aerei dotati di sensori ad elevata sensibilità, che consentiranno di ottenere informazioni più dettagliate. Per le zone considerate potenzialmente inquinanti sarà, successivamente, predisposto un Piano di indagine sul campo, che consentirà, se necessaria, la bonifica e il recupero ambientale dell'area. A conclusione del progetto, il dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti disporrà di un sistema informatizzato e aggiornato per la gestione e la valutazione di tutte le discariche esauste presenti sul territorio siciliano.
«Dopo anni di disinteresse e incuria - sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci - prosegue il lavoro del mio governo per recuperare i troppi ritardi accumulati. Sulle bonifiche, ad esempio, non solo non abbiamo perso tempo, ma abbiamo accelerato. Sono state reperite le risorse finanziarie e avviati gli interventi sulle vecchie discariche. Adesso aspettiamo i risultati finali delle attività di caratterizzazione per passare, dove necessario, alla bonifica definitiva».
L'approccio metodologico utilizzato include metodi innovativi basati sulle osservazioni satellitari. In una prima fase, verranno individuati i siti in base alla loro criticità ed esclusi quelli che, allo stato attuale, non risultano potenzialmente inquinanti. Per quelli rimanenti, si prevede di approfondire l'analisi con rilievi aerei dotati di sensori ad elevata sensibilità, che consentiranno di ottenere informazioni più dettagliate. Per le zone considerate potenzialmente inquinanti sarà, successivamente, predisposto un Piano di indagine sul campo, che consentirà, se necessaria, la bonifica e il recupero ambientale dell'area. A conclusione del progetto, il dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti disporrà di un sistema informatizzato e aggiornato per la gestione e la valutazione di tutte le discariche esauste presenti sul territorio siciliano.
«Dopo anni di disinteresse e incuria - sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci - prosegue il lavoro del mio governo per recuperare i troppi ritardi accumulati. Sulle bonifiche, ad esempio, non solo non abbiamo perso tempo, ma abbiamo accelerato. Sono state reperite le risorse finanziarie e avviati gli interventi sulle vecchie discariche. Adesso aspettiamo i risultati finali delle attività di caratterizzazione per passare, dove necessario, alla bonifica definitiva».
Una nuova vita ad Alicudi (Eolie) da https://www.voglioviverecosi.com/ a cura di Enza Petruzziello
«Abbiamo scelto Alicudi, la più impervia delle isole Eolie, per cominciare una nuova vita». Mar Aumente a Aldo di Nora, spagnola lei, vicentino lui, hanno deciso di raccontare la loro storia sperando possa essere un esempio e uno stimolo ad altre persone che vorrebbero cambiare vita, ma non hanno il coraggio.
«Sono arrivata a Palermo per fare un Erasmus nel 1995 e non sono più andata via – racconta Mar. – Ma il vero cambiamento è sopraggiunto quando ho conosciuto il mio compagno, Aldo. Insieme nel 2004 abbiamo realizzato un sogno che dura ancora oggi, perché per fare il grande salto bisogna avere il coraggio di abbandonare le proprie sicurezze e di cominciare una vita nuova».
Da studiosa d’arte a ballerina di flamenco e scrittrice di guide turistiche, Mar cresce in un paese della provincia di Palencia, città della comunità di Castiglia e Leon, distante 300 chilometri da Madrid. Laureata in Storia con specializzazione in Archeologia, arriva a Palermo con l’Erasmus nel 1995/96.Aldo, invece, è la dimostrazione che si può cambiare anche a 50 anni. Imprenditore e uomo d’affari che si è fatto da sé, durante tutta la sua carriera si è impegnato nel lavoro, costruendo un’attività tutta sua attraverso molti sforzi e sacrifici, ottenendo grandi soddisfazioni e una carriera brillante. A un certo punto capisce che questa corsa al successo va fermata per inseguire i suoi sogni. E così incontra Mar.
Oggi sono ideatori di guide turistiche, Mar si occupa della parte scritta delle mappe, mentre Aldo delle foto e della produzione in generale. Insieme dal 2002, galeotto per loro è stato il mare della Sicilia.
Mar, che cosa ti ha colpito tanto della Sicilia da voler rimanere qui per sempre?
«Dopo l’Erasmus, nel 1997 vinco la borsa “Leonardo da Vinci” che mi permette di realizzare un periodo di tirocinio della durata di un anno nel Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino di Palermo. Dal 1997 al 2004 lavoro per il museo svolgendo diverse mansioni. Nel 2000, comincio una collaborazione come ballerina di Flamenco nel pub-ristorante di tapas spagnolo “La Cueva”, dove mi occupo anche di diffondere gli usi, i costumi e le tradizioni popolari spagnole. È in questo locale che una sera arriva Aldo alla ricerca di una ballerina e di un chitarrista per fare una festa flamenca a casa sua. Il 10 di agosto del 2002 parto per la piccola Alicudi, ma una grande sciroccata costringe me e il chitarrista a partire da Milazzo anziché da Palermo. Il viaggio si complica sempre di più al punto che perdiamo la coincidenza che da Lipari ci avrebbe portati ad Alicudi ed Aldo è costretto a farci arrivare con un gommone. La traversata diventa un inferno, soprattutto per me che soffro il mare, ma era tanta la paura di cadere in acqua, che sbarcando finalmente sullo scoglio di Alicudi ringraziai tutte le divinità marine per avermi permesso di arrivare sull’isola tutta intera».
Che cosa è successo dopo quella traversata?
«La sera del 10 agosto, come previsto, la musica spagnola riempì il silenzio della notte arcurda e la danza spagnola stregò tutti i presenti avvolgendoli ad ogni nota con i ritmi gitani. La mia partenza era prevista per l’indomani, ma lo scirocco non dava tregua e così fu rimandata di 4 giorni, che furono decisivi. In questi giorni, infatti, visitai ogni angolo dell’isola, innamorandomene. La partenza fu terribile. Il giorno dell’addio fu come uno strappo al cuore e piansi finché non arrivai a Palermo.
L’amicizia però con Aldo era solo cominciata. Ci sentivamo spesso e lui, legato come era ad Alicudi, trovava sempre uno spazio per tornare sull’isola. Durante quell’inverno, anche l’Etna divenne in qualche modo complice della nostra coppia, perché si mise a sputare di brutto, ed ogni qualvolta Aldo prendeva l’aereo per atterrare a Catania, il vulcano lo costringeva a cambiare rotta verso Palermo dandoci modo di conoscerci e innamorarci. La nostra storia riuscì ad andare avanti per due anni. Nel 2004, stanchi di prendere aerei o ritagliarci dei giorni per stare insieme, decidiamo di cambiare vita entrambi e di realizzare insieme il sogno che Aldo aveva nel cassetto».
Aldo, quale era il tuo sogno?
«Nel top del mio successo come imprenditore inizio a riflettere e decido che è arrivato il momento di fermare la mia corsa per realizzare altri sogni che avevo nel cassetto. Ho tre figli, il più piccolo sta per compiere 18 anni e gli altri due lavorano, il che mi dà quella tranquillità di padre che sa di avere dato il meglio alla sua famiglia, anche se sono sempre presente nella loro vita per guidarli e sostenerli. Dopo aver incontrato Mar capisco che è arrivato il momento di vivere una vita più tranquilla in un posto dove i ritmi sono quelli della natura, insomma un paradiso, l’ultimo paradiso: Alicudi».
Ecco, insieme decidete di stabilirvi ad Alicudi. Perché delle sette isole delle Eolie avete scelto proprio questa?
«È stato Aldo il primo ad innamorarsene. Ci arriva l’8 agosto 1976, attirato da un articolo che aveva letto sul settimanale “La domenica del Corriere” scritto da Carlo Mauri, scrittore, alpinista, esploratore, per Aldo un punto di riferimento. La lettura di quell’articolo gli rimase impressa e si innamorò dell’isola prima ancora di arrivare. Desiderava avere una piccola casa in questo posto dove non c’era niente, nemmeno la luce elettrica, ma che lo faceva sentire veramente libero. Ogni anno andava in vacanza trascorrendo dei momenti indimenticabili che tratteneva nel suo cuore aspettando sempre il momento di ritornare. Un bel giorno gli si presentò l’occasione di acquistare una casetta e, anche se in quel momento non aveva la possibilità economica, non si lasciò sfuggire l’opportunità, chiese un mutuo in banca e la comprò. Fu la prima casa della sua vita. A Vicenza era in affitto e tutto il suo stipendio se ne andava nel restauro della sua casa ad Alicudi, ma il suo sogno aveva preso forma: finalmente era proprietario di una casa nella sua isola».
Alicudi è l’isola più occidentale e meno popolata dell’arcipelago delle Eolie. Meta di turisti che amano la pace e la tranquillità. Ma come è vivere tutto l’anno qui?
«Ad Alicudi non ci sono macchine, perché non ci sono strade, e così abbiamo ridimensionato il nostro universo in questo piccolo paradiso dove la natura è la regina assoluta. La nostra casa si affaccia sul mare e dal terrazzo possiamo vedere l’intero arcipelago, tranne l’isola di Panarea che è nascosta da Filicudi. Ogni giorno che passa siamo sempre più certi che questa scelta è stata straordinaria e che non saremmo capaci di tornare alle nostre vecchie vite».
Di che cosa vi occupate ad Alicudi?
«Per vivere bisogna lavorare, non si può alimentare solo lo spirito e così siamo diventati “editori per amore”. Aldo è uno inquieto che non sa stare fermo, ama profondamente la sua isola e l’intero arcipelago. Avvalendosi della sua esperienza nel campo professionale decide di fare diventare realtà un piccolo sogno: creare una casa editrice con sede proprio ad Alicudi. Nasce cosi L’Arbatus Editrice. Abbiamo pubblicato sette guide turistiche, ognuna delle quali è dedicata ad un’isola dell’arcipelago eoliano. Lo scopo è far conoscere, scoprire e amare queste isole in modo che anche le altre persone le possano vedere con i nostri occhi».
Che cosa hanno di diverso le vostre guide turistiche rispetto alle altre?
«Le guide sulle Eolie esistevano già, raggruppate però in un solo volume, senza dare la giusta importanza alle isole più piccole. Per questo motivo abbiamo realizzato una guida per ogni isola, perché ogni isola è un mondo a sé, con le sue peculiarità, e perché ogni isola merita di essere scoperta, conosciuta e amata».
Nel 2017 avete realizzato le mappe “Metro Trekking”, uno strumento fondamentale per muoversi sulle isole ed esplorarle nei loro angoli più remoti. Parlaci di questo progetto.
«Ogni mappa comprende una serie di itinerari da percorrere a piedi. La loro particolarità? Quella di essere segnalati esattamente come le linee di una metropolitana. Ogni sentiero presenta infatti un colore e un numero, con tanto di svincoli e fermate. Viene indicato il tempo necessario per ogni tragitto, insieme alle difficoltà di percorso e alle coordinate GPS di partenza e arrivo. Sono presenti inoltre brevi descrizioni dei siti di importanza storica e naturalistica. Le mappe, edite in quattro lingue (italiano, inglese, francese e tedesco), offrono a turisti ed escursionisti la possibilità di conoscere meglio le sette isole grazie a percorsi trekking da loro riscoperti, ripercorsi e lavorati mediante una mappatura ad hoc effettuata direttamente sul campo».
Oltre al vostro lavoro di editori e scrittori, avete anche aperto “Casa Ibicus”, un piccolo resort per turisti che affaccia sul bellissimo mare della Sicilia. Come si struttura la casa e che tipo di servizi offrite?
«Casa Ibiscus Resort è una dimora di charme che ospita solo due persone in un ambiente tipicamente eoliano, curato nei minimi particolari per un soggiorno veramente esclusivo. La casa dà ospitalità soltanto a due persone per volta. È una dimora tipicamente eoliana con tutti i comfort di cui una coppia ha bisogno per godersi al massimo la sua vacanza sull’isola».
Come siete riusciti a realizzare tutto questo? Penso sia agli aspetti economici che burocratici?
«Per realizzare il nostro sogno abbiamo dovuto impegnarci moltissimo. Dal punto di vista economico, non abbiamo avuto alcun tipo di aiuto economico né regionale, né tanto meno dalla Comunità europea. Purtroppo la burocrazia non è stata semplice, tanti i paletti con cui ci siamo scontrati, e alla fine abbiamo preferito fare tutto con le nostre gambe senza un aiuto esterno».
Che cosa offre Alicudi ai turisti?
«Grazie alle mappe di trekking si lavora molto bene fuori stagione con quei gruppi che vengono per percorrere i nostri sentieri e conoscere le nostre bellezze. Facciamo molto lavoro di promozione durante l’inverno e risultati si vedono. I gruppi rimango due o tre giorni sull’isola e non fanno solo trekking, tanti vengono anche per praticare yoga e meditazione, danze di gruppo. L’isola è fatta per gente che ama il silenzio e la tranquillità per vivere in armonia con la natura, per trovare se stessi e per godere della gastronomia locale, del mare incontaminato e delle stelle. Noi non abbiamo luce elettrica nelle strade e il cielo di notte è unico.
L’isola è piccola ma la comunità è molto aperta e gentile, tutti sono molto disponibili. Qui si può mangiare nelle case degli isolani, che sono pescatori, si mangia quello che c’è anche in compagnia di persone che non si conoscono, ma alla fine della cena tutti diventano amici».
A differenza di tanti italiani che guardano sempre più all’estero, voi avete deciso di rimanere qui e di costruirvi una nuova vita su una delle più belle isole del Mediterraneo. Vi siete mai pentiti della scelta?
«Siamo proprio contenti di avere fatto questa scelta. La nostra vita è cambiata notevolmente e siamo veramente felici. Speriamo che il nostro esempio possa incoraggiare altre coppie a inseguire i propri sogni perché dal nostro punto di vista ne vale veramente la pena».
Progetti per il futuro?
«Stiamo valutando la possibilità di organizzare dei tour per accompagnare gruppi o singoli alla scoperta delle bellezze e della natura di queste meravigliose perle del Mediterraneo. Abbiamo provato anche a fare trekking e relax di lusso così i turisti possono godersi al massimo le isole. Spesso chi fa trekking gira tutte le isole in una settimana, camminando sempre di fretta. Crediamo, invece, sia più giusto organizzare la vacanza alternando la camminata con il relax. Le isole offrono tante cose che vale la pena ammirare pian piano. Non si può venire alle Eolie e pretendere di vedere 7 isole in 7 giorni, vogliamo cambiare questo modo di fare turismo, perché è giusto dedicare del tempo alle nostre 7 meraviglie».
«Sono arrivata a Palermo per fare un Erasmus nel 1995 e non sono più andata via – racconta Mar. – Ma il vero cambiamento è sopraggiunto quando ho conosciuto il mio compagno, Aldo. Insieme nel 2004 abbiamo realizzato un sogno che dura ancora oggi, perché per fare il grande salto bisogna avere il coraggio di abbandonare le proprie sicurezze e di cominciare una vita nuova».
Da studiosa d’arte a ballerina di flamenco e scrittrice di guide turistiche, Mar cresce in un paese della provincia di Palencia, città della comunità di Castiglia e Leon, distante 300 chilometri da Madrid. Laureata in Storia con specializzazione in Archeologia, arriva a Palermo con l’Erasmus nel 1995/96.Aldo, invece, è la dimostrazione che si può cambiare anche a 50 anni. Imprenditore e uomo d’affari che si è fatto da sé, durante tutta la sua carriera si è impegnato nel lavoro, costruendo un’attività tutta sua attraverso molti sforzi e sacrifici, ottenendo grandi soddisfazioni e una carriera brillante. A un certo punto capisce che questa corsa al successo va fermata per inseguire i suoi sogni. E così incontra Mar.
Oggi sono ideatori di guide turistiche, Mar si occupa della parte scritta delle mappe, mentre Aldo delle foto e della produzione in generale. Insieme dal 2002, galeotto per loro è stato il mare della Sicilia.
«Dopo l’Erasmus, nel 1997 vinco la borsa “Leonardo da Vinci” che mi permette di realizzare un periodo di tirocinio della durata di un anno nel Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino di Palermo. Dal 1997 al 2004 lavoro per il museo svolgendo diverse mansioni. Nel 2000, comincio una collaborazione come ballerina di Flamenco nel pub-ristorante di tapas spagnolo “La Cueva”, dove mi occupo anche di diffondere gli usi, i costumi e le tradizioni popolari spagnole. È in questo locale che una sera arriva Aldo alla ricerca di una ballerina e di un chitarrista per fare una festa flamenca a casa sua. Il 10 di agosto del 2002 parto per la piccola Alicudi, ma una grande sciroccata costringe me e il chitarrista a partire da Milazzo anziché da Palermo. Il viaggio si complica sempre di più al punto che perdiamo la coincidenza che da Lipari ci avrebbe portati ad Alicudi ed Aldo è costretto a farci arrivare con un gommone. La traversata diventa un inferno, soprattutto per me che soffro il mare, ma era tanta la paura di cadere in acqua, che sbarcando finalmente sullo scoglio di Alicudi ringraziai tutte le divinità marine per avermi permesso di arrivare sull’isola tutta intera».
Che cosa è successo dopo quella traversata?
«La sera del 10 agosto, come previsto, la musica spagnola riempì il silenzio della notte arcurda e la danza spagnola stregò tutti i presenti avvolgendoli ad ogni nota con i ritmi gitani. La mia partenza era prevista per l’indomani, ma lo scirocco non dava tregua e così fu rimandata di 4 giorni, che furono decisivi. In questi giorni, infatti, visitai ogni angolo dell’isola, innamorandomene. La partenza fu terribile. Il giorno dell’addio fu come uno strappo al cuore e piansi finché non arrivai a Palermo.
L’amicizia però con Aldo era solo cominciata. Ci sentivamo spesso e lui, legato come era ad Alicudi, trovava sempre uno spazio per tornare sull’isola. Durante quell’inverno, anche l’Etna divenne in qualche modo complice della nostra coppia, perché si mise a sputare di brutto, ed ogni qualvolta Aldo prendeva l’aereo per atterrare a Catania, il vulcano lo costringeva a cambiare rotta verso Palermo dandoci modo di conoscerci e innamorarci. La nostra storia riuscì ad andare avanti per due anni. Nel 2004, stanchi di prendere aerei o ritagliarci dei giorni per stare insieme, decidiamo di cambiare vita entrambi e di realizzare insieme il sogno che Aldo aveva nel cassetto».
Aldo, quale era il tuo sogno?
«Nel top del mio successo come imprenditore inizio a riflettere e decido che è arrivato il momento di fermare la mia corsa per realizzare altri sogni che avevo nel cassetto. Ho tre figli, il più piccolo sta per compiere 18 anni e gli altri due lavorano, il che mi dà quella tranquillità di padre che sa di avere dato il meglio alla sua famiglia, anche se sono sempre presente nella loro vita per guidarli e sostenerli. Dopo aver incontrato Mar capisco che è arrivato il momento di vivere una vita più tranquilla in un posto dove i ritmi sono quelli della natura, insomma un paradiso, l’ultimo paradiso: Alicudi».
Ecco, insieme decidete di stabilirvi ad Alicudi. Perché delle sette isole delle Eolie avete scelto proprio questa?
«È stato Aldo il primo ad innamorarsene. Ci arriva l’8 agosto 1976, attirato da un articolo che aveva letto sul settimanale “La domenica del Corriere” scritto da Carlo Mauri, scrittore, alpinista, esploratore, per Aldo un punto di riferimento. La lettura di quell’articolo gli rimase impressa e si innamorò dell’isola prima ancora di arrivare. Desiderava avere una piccola casa in questo posto dove non c’era niente, nemmeno la luce elettrica, ma che lo faceva sentire veramente libero. Ogni anno andava in vacanza trascorrendo dei momenti indimenticabili che tratteneva nel suo cuore aspettando sempre il momento di ritornare. Un bel giorno gli si presentò l’occasione di acquistare una casetta e, anche se in quel momento non aveva la possibilità economica, non si lasciò sfuggire l’opportunità, chiese un mutuo in banca e la comprò. Fu la prima casa della sua vita. A Vicenza era in affitto e tutto il suo stipendio se ne andava nel restauro della sua casa ad Alicudi, ma il suo sogno aveva preso forma: finalmente era proprietario di una casa nella sua isola».
Alicudi è l’isola più occidentale e meno popolata dell’arcipelago delle Eolie. Meta di turisti che amano la pace e la tranquillità. Ma come è vivere tutto l’anno qui?
«Ad Alicudi non ci sono macchine, perché non ci sono strade, e così abbiamo ridimensionato il nostro universo in questo piccolo paradiso dove la natura è la regina assoluta. La nostra casa si affaccia sul mare e dal terrazzo possiamo vedere l’intero arcipelago, tranne l’isola di Panarea che è nascosta da Filicudi. Ogni giorno che passa siamo sempre più certi che questa scelta è stata straordinaria e che non saremmo capaci di tornare alle nostre vecchie vite».
Di che cosa vi occupate ad Alicudi?
«Per vivere bisogna lavorare, non si può alimentare solo lo spirito e così siamo diventati “editori per amore”. Aldo è uno inquieto che non sa stare fermo, ama profondamente la sua isola e l’intero arcipelago. Avvalendosi della sua esperienza nel campo professionale decide di fare diventare realtà un piccolo sogno: creare una casa editrice con sede proprio ad Alicudi. Nasce cosi L’Arbatus Editrice. Abbiamo pubblicato sette guide turistiche, ognuna delle quali è dedicata ad un’isola dell’arcipelago eoliano. Lo scopo è far conoscere, scoprire e amare queste isole in modo che anche le altre persone le possano vedere con i nostri occhi».
Che cosa hanno di diverso le vostre guide turistiche rispetto alle altre?
«Le guide sulle Eolie esistevano già, raggruppate però in un solo volume, senza dare la giusta importanza alle isole più piccole. Per questo motivo abbiamo realizzato una guida per ogni isola, perché ogni isola è un mondo a sé, con le sue peculiarità, e perché ogni isola merita di essere scoperta, conosciuta e amata».
Nel 2017 avete realizzato le mappe “Metro Trekking”, uno strumento fondamentale per muoversi sulle isole ed esplorarle nei loro angoli più remoti. Parlaci di questo progetto.
«Ogni mappa comprende una serie di itinerari da percorrere a piedi. La loro particolarità? Quella di essere segnalati esattamente come le linee di una metropolitana. Ogni sentiero presenta infatti un colore e un numero, con tanto di svincoli e fermate. Viene indicato il tempo necessario per ogni tragitto, insieme alle difficoltà di percorso e alle coordinate GPS di partenza e arrivo. Sono presenti inoltre brevi descrizioni dei siti di importanza storica e naturalistica. Le mappe, edite in quattro lingue (italiano, inglese, francese e tedesco), offrono a turisti ed escursionisti la possibilità di conoscere meglio le sette isole grazie a percorsi trekking da loro riscoperti, ripercorsi e lavorati mediante una mappatura ad hoc effettuata direttamente sul campo».
Oltre al vostro lavoro di editori e scrittori, avete anche aperto “Casa Ibicus”, un piccolo resort per turisti che affaccia sul bellissimo mare della Sicilia. Come si struttura la casa e che tipo di servizi offrite?
«Casa Ibiscus Resort è una dimora di charme che ospita solo due persone in un ambiente tipicamente eoliano, curato nei minimi particolari per un soggiorno veramente esclusivo. La casa dà ospitalità soltanto a due persone per volta. È una dimora tipicamente eoliana con tutti i comfort di cui una coppia ha bisogno per godersi al massimo la sua vacanza sull’isola».
Come siete riusciti a realizzare tutto questo? Penso sia agli aspetti economici che burocratici?
«Per realizzare il nostro sogno abbiamo dovuto impegnarci moltissimo. Dal punto di vista economico, non abbiamo avuto alcun tipo di aiuto economico né regionale, né tanto meno dalla Comunità europea. Purtroppo la burocrazia non è stata semplice, tanti i paletti con cui ci siamo scontrati, e alla fine abbiamo preferito fare tutto con le nostre gambe senza un aiuto esterno».
Che cosa offre Alicudi ai turisti?
«Grazie alle mappe di trekking si lavora molto bene fuori stagione con quei gruppi che vengono per percorrere i nostri sentieri e conoscere le nostre bellezze. Facciamo molto lavoro di promozione durante l’inverno e risultati si vedono. I gruppi rimango due o tre giorni sull’isola e non fanno solo trekking, tanti vengono anche per praticare yoga e meditazione, danze di gruppo. L’isola è fatta per gente che ama il silenzio e la tranquillità per vivere in armonia con la natura, per trovare se stessi e per godere della gastronomia locale, del mare incontaminato e delle stelle. Noi non abbiamo luce elettrica nelle strade e il cielo di notte è unico.
L’isola è piccola ma la comunità è molto aperta e gentile, tutti sono molto disponibili. Qui si può mangiare nelle case degli isolani, che sono pescatori, si mangia quello che c’è anche in compagnia di persone che non si conoscono, ma alla fine della cena tutti diventano amici».
A differenza di tanti italiani che guardano sempre più all’estero, voi avete deciso di rimanere qui e di costruirvi una nuova vita su una delle più belle isole del Mediterraneo. Vi siete mai pentiti della scelta?
«Siamo proprio contenti di avere fatto questa scelta. La nostra vita è cambiata notevolmente e siamo veramente felici. Speriamo che il nostro esempio possa incoraggiare altre coppie a inseguire i propri sogni perché dal nostro punto di vista ne vale veramente la pena».
Progetti per il futuro?
«Stiamo valutando la possibilità di organizzare dei tour per accompagnare gruppi o singoli alla scoperta delle bellezze e della natura di queste meravigliose perle del Mediterraneo. Abbiamo provato anche a fare trekking e relax di lusso così i turisti possono godersi al massimo le isole. Spesso chi fa trekking gira tutte le isole in una settimana, camminando sempre di fretta. Crediamo, invece, sia più giusto organizzare la vacanza alternando la camminata con il relax. Le isole offrono tante cose che vale la pena ammirare pian piano. Non si può venire alle Eolie e pretendere di vedere 7 isole in 7 giorni, vogliamo cambiare questo modo di fare turismo, perché è giusto dedicare del tempo alle nostre 7 meraviglie».
I ringraziamenti del sindaco Giorgianni al rientro dall' Australia.
COMUNICATO STAMPA
A conclusione del mio
viaggio in Australia non posso esentarmi dal rivolgere un sincero e commosso
ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito a rendere davvero intense, appassionanti
per me e la mia famiglia queste ultime due settimane trascorse a Sidney e
Melbourne.
Sono profondamente
grato per l’accoglienza calorosa e sentita, l’attenzione costante ricevuta e la
cura che traspariva in ogni aspetto di ciascuna occasione vissuta, non come
automatismi né formalismi ma segni tangibili di un attaccamento alle medesime
radici che profondamente mi hanno inorgoglito di essere parte, prima ancora che
rappresentante, della comunità Eoliana.
Un particolare
ringraziamento va a chi ha più strettamente collaborato all’organizzazione dei
momenti istituzionali del soggiorno, a Giovanni e Flora Finocchiaro ed Eligio e
Angela Perna, all’Associazione Isole Eolie di Sydney, al suo presidente Bob
Natoli, al Comitato Melbourn e al suo presidente Sam Portelli, ai quali chiedo
di voler rimandare questo mio pensiero a tutti i membri di queste due pregevoli
realtà.
Un grazie dovuto, ma
non meno sentito, con la certezza di una più stretta e proficua collaborazione va
a tutti i rappresentanti istituzionali con cui ho avuto modo di confrontarmi e
di condividere interessanti momenti: il Sindaco della Città di Canada Bay
Angelo Tsirekas e i consiglieri Stefanie Di Pasqua e Micheal Megna, il Ministro
John Sidoti rappresentante del Governo Statale NSW, il viceconsole italiano a
Sidney Simone Baragagli, il Presidente della Camera John Ajaka, il Premier
Gladys Berejiklian e il Ministro della Salute Bradley Ronald Hazzard,
l’Onorevole Gaetano Zangari, il Sindaco Di Yarra (Melbourne) Misha Coleman.
Infine, desidero
ringraziare personalmente Bernard Mandile, Sam Iacono, Cathy Canestra, Fausto
Biviano, Tino Li Donni, Pino Quadara, Vincy Natoli, Frank
La Macchia, Frank Colaciccho e, insieme a loro, tutti gli eoliani che vivono in
Australia e che, nelle diverse occasioni, formali e informali, ho potuto
incontrare, ammirandone l’operosità e l’entusiasmo e che, a loro volta, mi
hanno dimostrato grande affetto, lo stesso che portano alla nostra terra e alle
proprie origini, il cui così forte legame merita adesso un impegno ancora più
diretto e concreto.
Il
Sindaco
Marco Giorgianni
Comune di Lipari è criticità, squilibrio finanziario. La nota del ragionier generale Subba. Si va verso il dissesto?
Con il documento, che riportiamo in basso, il responsabile del settore finanziario e ragioniere generale del Comune, dottor Francesco Subba, sottolinea lo stato di criticità finanziaria/squilibrio finanziario dell'Ente.
Questo documento, che non lascia intravedere nulla di buono (tutt'altro), è stato inoltrato al Sindaco, al Presidente del consiglio comunale, al Segretario generale, ai Revisori dei conti e alla Corte dei Conti.
Proprio ieri nel corso del consiglio comunale i consiglieri Gesuele Fonti ed Eliana Mollica (Moderati per Calderone) avevano chiesto, ottenendola, l'inserimento, al II° punto dell'ordine del giorno, la trattazione della situazione finanziaria dell'Ente.
Peccato, però, che l'argomento, nonostante l'importanza e la buona volontà dei consiglieri non si è potuto affrontare, sia per la mancanza in aula dei componenti degli uffici preposti ( il ragioniere generale Subba era fuori sede per motivi di salute) e di componenti dell'amministrazione che avrebbero potuto relazionare sul delicatissimo argomento. Era presente il solo assessore De Luca che ricopre, però, altre deleghe.
Questo documento, che non lascia intravedere nulla di buono (tutt'altro), è stato inoltrato al Sindaco, al Presidente del consiglio comunale, al Segretario generale, ai Revisori dei conti e alla Corte dei Conti.
Proprio ieri nel corso del consiglio comunale i consiglieri Gesuele Fonti ed Eliana Mollica (Moderati per Calderone) avevano chiesto, ottenendola, l'inserimento, al II° punto dell'ordine del giorno, la trattazione della situazione finanziaria dell'Ente.
Peccato, però, che l'argomento, nonostante l'importanza e la buona volontà dei consiglieri non si è potuto affrontare, sia per la mancanza in aula dei componenti degli uffici preposti ( il ragioniere generale Subba era fuori sede per motivi di salute) e di componenti dell'amministrazione che avrebbero potuto relazionare sul delicatissimo argomento. Era presente il solo assessore De Luca che ricopre, però, altre deleghe.
Buon Compleanno papà
Il figlio Roberto augura Buon Compleanno al papà Giacomo (Beniamino) Foti che oggi compie 89 anni.
A Beniamino anche gli auguri di Eolienews.
A Beniamino anche gli auguri di Eolienews.
Palo spezzato e pericoloso sulla mulattiera di Zinzolo a Lipari.
Ci scrive Cinzia Barresi: Urge un intervento. Il palo si trova nella mulattiera che da Lipari va all'Annunziata.
Darei una controllata anche agli altri pali.
Darei una controllata anche agli altri pali.
Ricordando... Carmela Tindara Sgroi.
Le foto pubblicate sono tratte, in ordine assolutamente casuale e non su richiesta, tra quelle che abbiamo nel nostro archivio.
Per le commemorazioni, anniversari ect. mettiamo a disposizione uno spazio apposito, previo contributo.
Per le commemorazioni, anniversari ect. mettiamo a disposizione uno spazio apposito, previo contributo.
Buon Compleanno!
Auguri a Lucrezia Capuano, Marco Mazza, Alba Saltalamacchia, Massimo Lauricella, Michael Gualdi, Adelaide Orlando, Silvia Benedetta Profilio, Santino Liotta, Robert Merlo, Lucrezia Finocchiaro, Maria Tindara Mandarano, Marina Rando, Davide Favaloro.
Carnevale Eoliano 2020: Stabilito l'importo dei premi per carri e gruppi
La giunta comunale di Lipari, riunitasi ieri, ha così deliberato l'importo dei premi da assegnare a carri e gruppi che prenderanno parte all'ormai imminente edizione del Carnevale Eoliano
A Palazzo dei Leoni in programma l’incontro su "La cybersecurity nella P.A.: dalla consapevolezza alla gestione del rischio"
"La cybersecurity nella P.A.: dalla consapevolezza alla gestione del rischio" sarà il tema dell'incontro in programma giovedì 20 febbraio 2020, dalle ore 9.30 alle ore 13.00, nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni.
Il meeting è promosso dalla Città Metropolitana di Messina, in collaborazione con AgID, e costituirà l'occasione per sensibilizzare le Amministrazioni ad una maggiore diffusione della cultura della sicurezza informatica attraverso l'adozione di un percorso di valutazione e trattamento del rischio cyber e la promozione del tool di risk assessment.
Ad introdurre il convegno sarà il Segretario Generale della Città Metropolitana di Messina, avv. Maria Angela Caponetti.
I lavori saranno aperti dalla relazione del Responsabile della protezione dati per la Città Metropolitana di Messina, ing. Giuseppe Bono, che esaminerà tutte le iniziative sulla trasformazione digitale; successivamente i consulenti dell'Agenzia per l'Italia Digitale, dott.ri Pietro Marchionni e Giuseppe Mancinelli, approfondiranno il tema della trasformazione strategica, delle soluzioni digitali per la Pubblica Amministrazione e degli aspetti del progetto sul cyber risk management; il Responsabile per la transizione al digitale della Città Metropolitana di Messina, dott. Giacomo Lucà, tratterà l'esperienza di una Pubblica Amministrazione locale nel percorso del rischio cyber e nell'uso del tool per il risk assessment; l'Account Manager Territoriale AgID, dott.ssa Laura Aglio, svilupperà il tema "AgID nei territori: la diffusione del tool di risk assessment".
Il meeting è promosso dalla Città Metropolitana di Messina, in collaborazione con AgID, e costituirà l'occasione per sensibilizzare le Amministrazioni ad una maggiore diffusione della cultura della sicurezza informatica attraverso l'adozione di un percorso di valutazione e trattamento del rischio cyber e la promozione del tool di risk assessment.
Ad introdurre il convegno sarà il Segretario Generale della Città Metropolitana di Messina, avv. Maria Angela Caponetti.
I lavori saranno aperti dalla relazione del Responsabile della protezione dati per la Città Metropolitana di Messina, ing. Giuseppe Bono, che esaminerà tutte le iniziative sulla trasformazione digitale; successivamente i consulenti dell'Agenzia per l'Italia Digitale, dott.ri Pietro Marchionni e Giuseppe Mancinelli, approfondiranno il tema della trasformazione strategica, delle soluzioni digitali per la Pubblica Amministrazione e degli aspetti del progetto sul cyber risk management; il Responsabile per la transizione al digitale della Città Metropolitana di Messina, dott. Giacomo Lucà, tratterà l'esperienza di una Pubblica Amministrazione locale nel percorso del rischio cyber e nell'uso del tool per il risk assessment; l'Account Manager Territoriale AgID, dott.ssa Laura Aglio, svilupperà il tema "AgID nei territori: la diffusione del tool di risk assessment".
lunedì 17 febbraio 2020
LAVORATORI ASU, CI SONO FONDI E PREVISIONE NORMATIVA PER LA STABILIZZAZIONE. LA CISL FP SCRIVE ALLE AMMINISTRAZIONI
«Ci sono i fondi, c’è la previsione normativa, ci sono tutte le condizioni per favorire la definitiva stabilizzazione dei lavoratori Asu». A dirlo è la responsabile organizzativa della Cisl Fp di Messina Giovanna Bicchieri che ha scritto al sindaco di Messina e ai sindaci della provincia, al direttore generale dell’Asp di Messina, al direttore generale dell’Irccs, al direttore generale del Papardo ponendo l’accento sulle possibilità di fuoriuscita dal bacino del precariato per tanti lavoratori.
«Le amministrazioni pubbliche utilizzatrici di soggetti ASU – scrive la Bicchieri - possono procedere all'assunzione a tempo indeterminato, anche con contratti a tempo parziale, anche in deroga, per il solo anno 2020 in qualità di lavoratori soprannumerari alla dotazione organica, al piano del fabbisogno del personale ed ai vincoli assunzionali previsti dalla vigente normativa limitatamente alle risorse di cui al comma 497, primo periodo, della legge 160/2019».
Necessario, però, che le amministrazioni che utilizzano lavoratori Asu richiedano ed acquisiscano il contributo regionale straordinario quinquennale previsto dalla legge del 2016 per la stabilizzazione in deroga alla dotazione organica della platea dei soggetti ASU attualmente utilizzati da tutte le amministrazioni pubbliche.
Per questo la Cisl Fp di Messina ha voluto sollecitare tutte le amministrazioni ad intraprendere immediatamente le azioni necessarie per ottenere il finanziamento regionale e procedere alla stabilizzazione dei lavoratori.
«Le amministrazioni pubbliche utilizzatrici di soggetti ASU – scrive la Bicchieri - possono procedere all'assunzione a tempo indeterminato, anche con contratti a tempo parziale, anche in deroga, per il solo anno 2020 in qualità di lavoratori soprannumerari alla dotazione organica, al piano del fabbisogno del personale ed ai vincoli assunzionali previsti dalla vigente normativa limitatamente alle risorse di cui al comma 497, primo periodo, della legge 160/2019».
Necessario, però, che le amministrazioni che utilizzano lavoratori Asu richiedano ed acquisiscano il contributo regionale straordinario quinquennale previsto dalla legge del 2016 per la stabilizzazione in deroga alla dotazione organica della platea dei soggetti ASU attualmente utilizzati da tutte le amministrazioni pubbliche.
Per questo la Cisl Fp di Messina ha voluto sollecitare tutte le amministrazioni ad intraprendere immediatamente le azioni necessarie per ottenere il finanziamento regionale e procedere alla stabilizzazione dei lavoratori.
"Un sogno a Stromboli", documentario su Sky Art HD (fonte: L'opinionista)
Un documentario dal titolo“Un Sogno a Stromboli”, sarà proposto su Sky Arte HD, venerdì 21 febbraio alle ore 20.45.
Il documentario, con la regia di Enrico Parenti, è il racconto di una singolare produzione in lingua italiana del Midsummer Night’s Dream di Shakespeare, realizzato nell’ambito della Festa di Teatro Eco Logico che si svolge ogni estate a Stromboli.
Il testo è stato presentato al pubblico esattamente nella notte di San Giovanni (Midsummer) in cui si svolge l’azione e negli orari in cui avviene, dal tramonto del 23 giugno all’alba del 24 giugno 2019. Un’esperienza site and time specific che ha coinvolto attori professionisti, attori occasionali e abitanti di Stromboli (dalle piccole Lara e Greta a Omezzine Khelifa), nel nome della condivisione e del risparmio energetico (nessun utilizzo di corrente elettrica per l’illuminazione e l’amplificazione del suono). Poiché, come insegna il gruppo di artigiani responsabili del “play within the play” del capolavoro shakespeariano, il teatro è di tutti e per tutti.
Il documentario è stato realizzato da Enrico Parenti a partire dal progetto teatrale di Alessandro Fabrizi. Tra gli interpreti: Raffaele Gangale, Laura Mazzi, Ken Cheeseman, Raffaella Misiti, Laura Adriani, Jacopo Olmo Antinori, Alessio Esposito e Ezio Spezzacatena.
La messa in onda su SKY Arte, canale 400, del documentario “Un Sogno a Stromboli” èverrà anticipata da una serie di trailer da 15” e seguita da una sequenza di 10 repliche nei 30 giorni successivi.
Il documentario, con la regia di Enrico Parenti, è il racconto di una singolare produzione in lingua italiana del Midsummer Night’s Dream di Shakespeare, realizzato nell’ambito della Festa di Teatro Eco Logico che si svolge ogni estate a Stromboli.
Il testo è stato presentato al pubblico esattamente nella notte di San Giovanni (Midsummer) in cui si svolge l’azione e negli orari in cui avviene, dal tramonto del 23 giugno all’alba del 24 giugno 2019. Un’esperienza site and time specific che ha coinvolto attori professionisti, attori occasionali e abitanti di Stromboli (dalle piccole Lara e Greta a Omezzine Khelifa), nel nome della condivisione e del risparmio energetico (nessun utilizzo di corrente elettrica per l’illuminazione e l’amplificazione del suono). Poiché, come insegna il gruppo di artigiani responsabili del “play within the play” del capolavoro shakespeariano, il teatro è di tutti e per tutti.
Il documentario è stato realizzato da Enrico Parenti a partire dal progetto teatrale di Alessandro Fabrizi. Tra gli interpreti: Raffaele Gangale, Laura Mazzi, Ken Cheeseman, Raffaella Misiti, Laura Adriani, Jacopo Olmo Antinori, Alessio Esposito e Ezio Spezzacatena.
La messa in onda su SKY Arte, canale 400, del documentario “Un Sogno a Stromboli” èverrà anticipata da una serie di trailer da 15” e seguita da una sequenza di 10 repliche nei 30 giorni successivi.
Carnevale a Filicudi con il carro "Tra cielo e mare". Ieri 4 ore di grande festa e divertimento (II° gruppo di 6 foto)
Grazie a Claudia Bonica vi proponiamo altre foto della bella festa tenutasi ieri a Filicudi per la "passeggiata" del carro "Tra cielo e mare" che prenderà parte al Carnevale eoliano 2020.
Nel bel lavoro della comunità di Filicudi i personaggi raffigurati sono: Nino Santamaria , Stefano Ferlazzo, e Gianni Sciacchitano. Senza dubbio, ognuno nel proprio campo, tre figure di primo piano dell'isola
Nel bel lavoro della comunità di Filicudi i personaggi raffigurati sono: Nino Santamaria , Stefano Ferlazzo, e Gianni Sciacchitano. Senza dubbio, ognuno nel proprio campo, tre figure di primo piano dell'isola
E' deceduto Salvatore Biviano.
Le onoranze funebri sono a cura della ditta Alfa e Omega di Lipari.
Eolienews partecipa al dolore dei suoi famigliari
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