Cerca nel blog

mercoledì 19 marzo 2025

Dalla Gazzetta del sud del 19 marzo 2019 un articolo del nostro direttore Salvatore Sarpi


 

"Pescando" nell'archivio video di Eolienews: Bartoluzzo "Tra musica e poesia" (video Giunta-Lo Ricco) VII parte (Settembre 2013)

 

Eoliani che non ci sono più. Riproposizione 44° video - Deceduti a Maggio - Giugno 2019.

Riproponiamo le pubblicazioni di "Eoliani che non si sono più". Nel video fotografico: 1) Aimée Carmoz; 2) Aldo Russo; 3) Andrea Lo Surdo; 4) Bartolo Casamento; 5) Concetta Cortese ved. Beninati; 6) Francesca Zaia ved. Biviano; 7) Francesco Iacono; 8)Giacomo Biviano; 9) Giovanni Biviano; 10) Giuseppa Cortese in Mandarano; 11) Giuseppina Lo Galbo ved. Zaia; 12) Grazia Criscì ved. Serio; 13) Grazia Costanzo; 14) Lucia Cesario in Biviano; 15) Maria Bartola Paino; 16) Nino Porto; 17) Rosina Paino in Saltalamacchia; 18) Rutilio Zagami

Oggi è il 19 marzo: San Giuseppe


S. Giuseppe, il più grande dei Santi che la Chiesa veneri dopo la SS. Vergine, era di stirpe reale, ma decaduta. La sua vita sublime rimase nascosta e sconosciuta: nessuno storico scrisse le sue memorie, ma della santità di lui abbiamo le più belle testimonianze nella Sacra Scrittura.

Iddio nei suoi arcani disegni aveva destinato Giuseppe ad essere il nutrizio del Salvatore Gesù Cristo, e sposo e custode della Vergine Madre.

Maria trovò in Giuseppe il compagno fedele che l'assistette, la consolò, la difese.

Il Vangelo ci fa vedere come da S. Giuseppe fosse ignorato il grande prodigio che lo Spirito S. aveva operato in Maria. Di fronte a questo fatto si trovò fortemente angustiato. E poiché tanta era la carità e la venerazione che egli nutriva per la sua santa sposa, aveva divisato in cuor suo di rimandarla occultamente. E già stava per eseguire il suo proposito, quando al Signore piacque rivelare per mezzo di un Angelo al suo servo fedele il grande mistero della Incarnazione.

E quando il desiderato delle genti, il figlio di Dio venne ad abitare fra gli uomini, S. Giuseppe, con la SS. Vergine, fu il primo ad adorarlo.

Quando il triste re di Giudea, Erode, ordinò che tutti i bambini del territorio di Betlemme al di sotto dei due anni fossero uccisi senza eccezione, Giuseppe, avvertito dall'Angelo in sogno, sorse prontamente, e presi Maria e il Bambino, fuggì in Egitto.

Morto Erode, S. Giuseppe fu avvertito nuovamente dall'Angelo di far ritorno, ed egli, premuroso, rimpatriò. Temendo però di Archelao, succeduto nel trono al padre Erode, fu da Dio avvertito di stabilirsi in Galilea. Si ritirò a Nazaret, dove ricco di meriti, si spense fra le braccia di Gesù e di Maria. Per questo S. Giuseppe è il grande protettore dei moribondi e dei padri.

PRATICA. Impariamo da S. Giuseppe la fedeltà a Dio.

PREGHIERA. Dio, che con ineffabile provvidenza, ti sei degnato eleggere il beato Giuseppe a sposo della tua Santissima Madre, fa' che venerandolo in terra qual nostro protettore meritiamo di averlo intercessore in cielo.

MARTIROLOGIO ROMANO. Nella Giudèa il natale di san Giuséppe, Sposo della beatissima Vergine Maria, Confessore, il quale dal Sommo Pontefice Pio nono, secondo i voti e le preghiere di tutto l'Orbe cattolico, fu dichiarato Patrono della Chiesa universale.

* Negli anni in cui la solennità cade nella domenica di Quaresima la festa viene spostata il 20 marzo

Buongiorno...così!. Auguri a tutti i papà!


 

LAMPEDUSA, CONCLUSO IL PROGETTO LNDC “RANDAGISMO ZERO”: STERILIZZATI ALTRI 150 ANIMALI. L’ASSOCIAZIONE "CONTINUEREMO A MONITORARE”

 

Sì è concluso con successo il progetto LNDC Animal Protection “Randagismo zero” a Lampedusa, partito a febbraio dello scorso anno con l’obiettivo di sterilizzare e curare i tanti cani e gatti randagi presenti sull’isola. In questi giorni altri 150 animali sono stati reimmessi nelle zone in cui stazionano abitualmente, e saranno tenuti monitorati, ove necessario, fino alla completa guarigione grazie alla preziosa collaborazione delle attiviste della delegazione LNDC presente sull’isola e delle Sezioni LNDC di Alcamo e di Varese.

 

Dopo la prima fase del progetto, dedicata specialmente ai cani, è iniziata la sterilizzazione dei numerosi gatti che popolano la bellissima isola, i quali sono stati durante questo anno prelevati dalle volontarie LNDC, portati presso i veterinari  per l’intervento di sterilizzazione e, dopo un giorno di degenza, riportati  nell’esatto punto da cui erano stati prelevati affinché non perdessero i propri punti di riferimento, venendo poi monitorati per verificare l’assenza di eventuali problemi post-operatori. L’associazione si è anche occupata di acquistare gabbie di degenza, gabbie trappola, trasportini e tutto il necessario perché l’iniziativa potesse avanzare e concludersi in tutta sicurezza, senza nessun trauma o complicazione per ogni animale.

 

“Ringrazio L’ASP di Palermo per il prezioso supporto che ha dato a questa missione. Siamo orgogliosi di avere contribuito a ridurre la piaga del randagismo canino e felino sull’isola di Lampedusa attraverso l’unico sistema che dovrebbe essere adottato ovunque: la sterilizzazione, affiancata da cura e monitoraggio degli animali”, ha affermato Piera Rosati, Presidente nazionale di LNDC Animal Protection. “In passato”, continua la Presidente, “ci sono stati diversi episodi di avvelenamenti o di sparizioni di cani e gatti e questo non era più assolutamente accettabile. Ora continueremo a tenere sotto controllo la situazione nei mesi a venire, per essere certi che ogni animale sia in salute e possa vivere senza problemi in armonia con le persone che abitano l’isola, o la vivono in vacanza. A maggio prevediamo di intervenire con una nuova campagna di sterilizzazione con l’obiettivo di operare altri 150 gatti e dovremmo riuscire, entro la fine dell’anno, a replicare la campagna anche a ottobre. Da maggio 2024 a oggi abbiamo così sterilizzato 450 gatti e alcuni cani vaganti. Nel 2026 contiamo di poter vedere i primi reali risultati di queste importanti azioni per ridurre il fenomeno del randagismo sull’isola di Lampedusa.”

martedì 18 marzo 2025

Vulcano: ultimati interventi di messa in sicurezza, riaperto al transito un tratto della strada provinciale 178/c

Torna nuovamente percorribile la strada provinciale 178/C di collegamento tra il porto di Levante e il porto di Ponente dell'isola di Vulcano.
La Città Metropolitana ne aveva disposto la chiusura per la presenza di una situazione di rischio provocata dal cedimento del muro di cinta di un campeggio e da alcuni rami a rischio crollo, sito all'interno della stessa struttura, che protendevano pericolosamente sull'importante arteria stradale.
La revoca dell'ordinanza si è resa possibile a conclusione degli interventi di messa in sicurezza dei luoghi, realizzati dai gestori del camping "Togo Togo", che hanno permesso il ripristino delle normali condizioni di sicurezza..
Palazzo dei Leoni ha emanato, alcuni mesi fa, un'ordinanza in cui dispone che i proprietari e i conduttori dei terreni limitrofi alle strade provinciali provvedano alla manutenzione dei terreni in modo da garantire la sicurezza dei veicoli in transito. Si tratta non soltanto di un provvedimento che richiama al senso civico ma che fa riferimento a precise responsabilità in capo ai soggetti suddetti qualora non dovessero ottemperare alle disposizioni impartite.


I ringrazimenti delle famiglie Greco e Favorito


 

I ringraziamenti della famiglia Saltalamacchia


 

“𝐂𝐀𝐒𝐀 𝐃𝐈 𝐂𝐎𝐌𝐔𝐍𝐈𝐓𝐀”: 𝐋’𝐀𝐒𝐏 𝐇𝐀 𝐂𝐎𝐍𝐒𝐄𝐆𝐍𝐀𝐓𝐎 𝐈 𝐋𝐀𝐕𝐎𝐑𝐈

Da fb "Rinascita eoliana - Riccardo Gullo sindaco - Le Isole Eolie hanno rischiato di perdere la “Casa di Comunità”, anche attraverso il tentativo di confinare l’argomento dentro l’aula di un Consiglio Comunale ostile per principio, per contrapposizione, per ostruzionismo e per pregresse inquietanti vicende personali.
Ma nessuna di queste motivazioni, nessuna delle ragioni che hanno determinato il rischio di perderla e il ritardo nella consegna dei lavori, ha a che vedere con le reali esigenze delle “persone” e dell’intera comunità eoliana.
Per salvare la sua realizzazione, pluribocciata dalla maggioranza dei Consiglieri comunali – minoranza e migranti - si sono battuti sia il Sindaco con l’intera Giunta, sia tutti i Consiglieri di “Rinascita Eoliana” e, soprattutto, 1.340 cittadini delle Isole Eolie che hanno firmato in poco tempo una petizione sostenendo la sua realizzazione.
Non sono mancati nemmeno i ricorsi, persino inviati alla Procura della Repubblica, per la “criminalissima” condivisione di questa importante iniziativa soprattutto da parte di tanti cittadini eoliani.
Ma, oggi, convinti come siamo che con la realizzazione della Casa di Comunità i servizi sanitari territoriali (a parte le storiche patologie della sanità nazionale e regionale) saranno meglio garantiti anche nel nostro territorio, manifestiamo il nostro apprezzamento nei confronti dell’ ASP per l’avvio della costruzione dell’opera, anch’essa vittima di una insensata azione ostruzionistica.

Piani bocciati, continua lo scontro sulla gestione del Comune. L'articolo del nostro direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 18 marzo 2025

 

Accadde oggi...nel 2024: Il sindaco Gullo ritira le dimissioni


 

Bartolo Fonti è il nuovo segretario cittadino di Lipari per giovani di Forza Italia - Berlusconi

Questo l'annuncio pubblicato sulla pagina di Forza Italia giovani Messina 

Un caloroso benvenuto a Bartolo Fonti, il nuovo Segretario Cittadino di Lipari per Giovani di Forza Italia - Berlusconi!

Bartolo è pronto a mettersi al servizio della comunità con determinazione e spirito di iniziativa. Il suo impegno sarà fondamentale per dare voce ai giovani di Lipari e far crescere sempre di più il nostro movimento!
💙 Avanti tutta, Bartolo! Insieme per una Sicilia più forte! 💙

Nota del direttore di Eolienews - A Bartolo le nostre congratulazioni e l'augurio per quello che sarà, sicuramente, un proficuo impegno

E' deceduto Gaetano Saltalamacchia

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze


Tanti auguri!

Buon compleanno a Andrea Biviano, Giusy Saltalamacchia, Gianni Gemellaro, Patrizia Lopes, Michela Morelli, Antonella Basile, Silvia Lucci, Giovanni Merlino.


Accadde a Lipari il 18 marzo 2011: La banda sfila per festeggiamenti 150° Unità d'Italia


 

"Pescando" nell'archivio video di Eolienews: Bartoluzzo "Tra musica e poesia" (video Giunta-Lo Ricco) VI parte (Settembre 2013)



Oggi è il 18 marzo: San Cirillo da Gerusalemme

Nacque in Gerusalemme nell'anno 314. Dopo aver appreso i primi rudimenti della letteratura e delle scienze profane, studiò Sacra Scrittura, con tanto ardore e profitto, da diventare un intrepido difensore della fede. Fatto adulto, S. Massimo, vescovo di Gerusalemme, lo consacrò sacerdote.S. Cirillo si dedicò specialmente alla predicazione. Scrisse pure quelle meravigliose catechèsi, nelle quali la dottrina cristiana è esposta con limpidezza ammirabile, e i dogmi della fede solidamente difesi dagli attacchi degli Ariani.

Morto il santo vescovo Massimo, il Signore dispose che a suo successore venisse eletto S. Cirillo.

Il suo episcopato fu assai fortunoso. Dovette sostenere persecuzioni, ingiurie ed accuse da parte degli Ariani. Per sottrarsi alle violenze dei nemici, che in un conciliabolo lo avevano dichiarato decaduto dalla sua sede, dovette riparare a Tarso di Cilicia, presso il Vescovo di quella città. Morto l'imperatore Costanzo, Giuliano l'Apostata, suo successore, permise a tutti gli esuli il rimpatrio. S. Cirillo ritornò sollecito tra il suo gregge, dove con zelo apostolico si diede a confutare errori, correggere vizi, sopprimere abusi e rimettere nuovamente in vigore il vero culto cristiano.

Un secondo sacrificio chiese Dio a questo suo servo fedele, quando dovette nuovamente riprendere la via dell'esilio. Ritornò sotto l'imperatore Teodosio il Grande.
Due grandi avvenimenti illustrarono l'episcopato di S. Cirillo. Giuliano l'Apostata voleva smentire la profezia di Gesù Cristo circa la distruzione di Gerusalemme. E poichè questa infelice città aveva già sentito in tutto il suo rigore il peso della spada di Roma, Giuliano s'accinse a riedificarla.
S. Cirillo tentò di distogliere l'empio imperatore da un tale disegno e gli mosse severi rimproveri. Ma la sua parola non fece breccia sul cuore dell'Apostata.
Sappiamo ciò che avvenne: terremoti, folgori e fiamme distrussero le mura riedificate, incutendo spavento indicibile nei partigiani dell'imperatore e apportando allo stesso grande confusione.
Il secondo avvenimento è l'apparizione di una croce, che dal Calvario si estendeva fino al monte Oliveto, tanto splendente da vincere la luce del sole.
Già vecchio S. Cirillo intervenne al Concilio Ecumenico di Costantinopoli, dove fu condannata l'eresia di Macedonio e nuovamente l'ariana. Ritornato quindi fra il suo gregge quasi ottuagenario, si addormentò nel Signore nell'anno 386.

Buongiorno...così!


 

lunedì 17 marzo 2025

Oliva(Pro Loco Stromboli): "Sono giorni caldi e anche nel Comune di Lipari non mancano occasioni di preoccupazione e tensione"

Riceviamo e pubblichiamo: 

Sono giorni caldi, direi bollenti per il mondo. La corsa al riarmo preoccupa e non poco, e anche nel comune di Lipari non mancano le occasioni di preoccupazione e tensione. Il clima è avvelenato. Non è buona la coltivazione dello smisurato ego, due “io” di questo tipo non possono che alimentare il peggio. Fiumi di parole affollano e affogano le nostre giornate, con processi alle intenzioni o con “È stata tua la colpa”. Cosa è una comunità se non una grande famiglia? Che esempio si dà ai figli, se i due coniugi sono impegnati a litigare e distratti quindi dal loro compito educativo e di soluzione ai problemi familiari? Che esempio si dà se l'impegno maggiore è quello di  alimentare sentimenti negativi e risentimenti sino al punto di portare e costringere i propri figli a parteggiare anche in maniera rissosa nella lite? I problemi nel nostro Comune non mancano, la nostra posizione geografica e le nostre condizioni di vita amplificano a dismisura le difficoltà. Problemi, in alcuni casi, di difficile soluzione come la sanità, i trasporti, la nostra debole economia, il nostro limitato peso politico in un Paese che è già in affanno sulle stesse questioni. Una Italia per tre quarti sommersa dal fango e per un quarto da terremoti e caldare dei Campi Flegrei, che ora si divide in malo modo sulla questione della guerra. Questo clima non può che avvelenarci tutti, questo clima non va bene per chi deve affrontare una stagione turistica che presenta, per suo conto,  già enormi difficoltà, determinate dalla situazione economica e dai problemi del nostro Paese. Perché i potenziali turisti dovrebbero scegliere le Eolie? Perché investire nelle nostre isole? Perché frequentarle se manca pure la serenità? Si può scegliere dove soggiornare in santa pace spendendo poco e con più servizi.

Tornando alla questione politica, nel 2022 pensavamo di avere inaugurato una nuova fase, un nuovo stile per affrontare le problematiche. Ora ci si appella alla coerenza rispetto a un programma elettorale che è rimasto sulla carta e addirittura si chiedono le dimissioni di chi è "transumato" - si proprio questo verbo è stato usato nei confronti di chi ha abbandonato la maggioranza, quasi fossero animali! - Maggioranza che ha esordito in Consiglio comunale al grido di mascalzoni, farabutti e delinquenti. Come dimenticare i primi consigli comunali dove l'aula del consiglio  veniva abbandonata con atteggiamenti irrispettosi del contesto e del luogo, forti di essere maggioranza, e dimenticando che ciò era stato determinato da una legge elettorale molto discutibile; dimenticando che la tornata elettorale aveva premiato una lista elettorale per una manciata di voti; dimenticando di essere coerenti con quanto sostenuto proprio nel momento in cui si festeggiava la vittoria: procedere uniti per il bene delle nostre isole e della sua comunità che ne ha tanto bisogno. E cosa sono queste accuse se non "ricatti verbali",  se non sono poi seguiti da denunce nelle sedi giudiziarie? Perché non dare seguito alle parole facendo seguito al proprio dovere anche nelle sedi opportune per punire, giustamente, chi ha operato non rispettando le leggi o chi ha causato un danno alle casse comunali alimentate da tutti i cittadini, compresi quelli non residenti?

Lasciamo per un momento le parole ed andiamo ai fatti. Cosa è stato fatto con i fondi del PNRR i cui progetti e finanziamenti erano già stati ottenuti dalla precedente amministrazione? Cosa è stato fatto per rendere appetibili e concorrenziali le nostre isole come meta di destinazione per trascorrere le vacanze? Cosa è stato fatto per renderle vivibili durante il periodo invernale? Cosa è stato fatto per i nostri giovani? Cosa è stato fatto per l’overtourism oltre a spendere fior di soldi per studi che di concreto non sono serviti a niente se non a sciupare risorse economiche anche consistenti? Cosa è stato fatto per ridurre le spese del costo del servizio di raccolta dei rifiuti, l'efficienza e la riduzione del costo a carico dei cittadini consentiti dalle norme di legge?  Per il trasferimento sulla terraferma, si ricorre ancora a determinazioni contingibili e urgenti per assolvere al pagamento per il trasporto via mare? Cosa è stato fatto per la destagionalizzazione del turismo? Cosa è stato fatto per considerare le isole minori del comune di Lipari "una ricchezza e non un peso",  testuali parole pronunciate prima e durante la campagna elettorale per ottenere il voto? Cosa è stato fatto per mettere in sicurezza un'isola, i suoi abitanti ed i suoi numerosi ospiti per l'emergenza nazionale alluvionale 2022  che ha determinato lo stanziamento di 16 milioni di euro che giacciono nelle casse del Comune ancora inutilizzate? Ora, al di là di chi sia stata la colpa, una responsabilità grande noi cittadini ammettiamo di averla ed è quella di aver creduto al cambiamento anche dello stile dell'approccio nei rapporti pubblici e personali. Abbiamo assistito, increduli, a scenate del capofamiglia al grido di “mi dimetto perché non sopporto l'ingratitudine!”, quasi l'impegno fosse un regalo  e non un dovere, tra l'altro pure retribuito, male ma retribuito. Fra pochi giorni iniziano le riprese di un film molto importante. Che immagine daremo a chi viene a impegnare risorse economiche consistenti nelle nostre isole? Come ci stiamo attrezzando per affrontare la imminente stagione turistica, una fonte di guadagno importantissima per le nostre famiglie? Volete davvero spaccare una comunità per fare il tifo da stadio? Sia conseguente l'amministratore con quanto in più occasioni ha dichiarato:  "non mi farò cuocere a fuoco lento" disse al primo momento di crisi, e ora perché si è incollato alla poltrona e non si dimette? Questo, e solo questo basta per dimostrare che è stato un parolaio, tra l'altro poco avvezzo agli strumenti moderni, che sono implacabili con chi dice e poi si rimangia tutto, promette e poi non mantiene: i video, le registrazioni di quanto è accaduto in questi anni, i comunicati fatti a nome di Rinascita e non dell’amministrazione, il linguaggio usato sono lì a disposizione di tutti, riascoltateli voi, proprio voi che fate comunicati chilometrici. Noi ci ricordiamo bene tutto, perché la delusione ce la portiamo sulle spalle da un pezzo e pure l'imbarazzo!  Con questo è tutto, non ho più voglia di dire e sapere nulla, se non che questa sceneggiata orribile è finita.

Rosa Oliva, presidente Pro loco Amo Stromboli

Danneggiate strutture portuali delle Eolie. Un articolo del nostro direttore Sarpi sulla Gazzetta del sud del 17 marzo 2025

Ambra Mirabito selezionata per "TOP SELECTION BERLIN ‘25" con l’opera "L’Eterno Femminile: Tra Mito e Santità – Santa Rita"

COMUNICATO STAMPA 

L’artista eoliana Ambra Mirabito ha superato le selezioni per "TOP SELECTION BERLIN ‘25", prestigioso evento promosso da PitturiAmo, uno dei più importanti network di promozione dell’arte contemporanea. L’esposizione si terrà presso la rinomata BBA Gallery di Berlino, dal 9 al 14 aprile 2025, offrendo una vetrina internazionale per gli artisti selezionati. 

I curatori dell’evento hanno scritto dell’opera scelta: ”L’Eterno Femminile: Tra Mito e Santità – Santa Rita", è un raffinato disegno a china (50x50 cm) che esplora il legame tra sofferenza e trascendenza. Attraverso un chiaroscuro minuzioso, il volto della santa emerge dall’ombra con uno sguardo carico di pathos e spiritualità.

La spina conficcata nella fronte e la lacrima che solca la guancia diventano simboli di sacrificio e compassione, mentre il contrasto tra il nero profondo dello sfondo e la delicatezza del viso amplifica l’intensità emotiva. 

L’opera si ispira al concetto junghiano del Guaritore Ferito, trasformando Santa Rita in un’icona di resilienza e rinascita. Mirabito fonde mito e santità in un linguaggio grafico elegante e ricercato, invitando lo spettatore a riflettere sulla capacità umana di trasformare il dolore in forza interiore. La figura della santa diventa così un ponte tra umano e divino, tra ferita e guarigione, tra sofferenza e amore universale. 


La selezione di Ambra Mirabito per "TOP SELECTION BERLIN ‘25" rappresenta un importante riconoscimento del suo talento e della sua ricerca artistica, consolidando il suo percorso nell’arte contemporanea internazionale.

Turismo, isole minori di Sicilia in vetrina a Fiera di Parigi. L'ANSA del nostro direttore Salvatore Sarpi

LIPARI, marzo 17 ANSA - Buon riscontro per le Isole di Sicilia che hanno partecipato, per la prima volta unite, al Salon Mondiale du Tourisme di Parigi, la fiera B2C più importante in Francia. La DMO "Islands of Sicily" ha organizzato questa partecipazione strategica, poiché il mercato francese è il principale per la Sicilia.

L'interesse per le piccole isole siciliane è stato notevole. I visitatori hanno apprezzato le loro attrazioni naturalistiche, archeologiche, enogastronomiche e paesaggistiche.

Il programma di promozione, sostenuto da operatori locali e Comuni, mira a valorizzare queste isole nel mercato internazionale. (ANSA)

Milazzo: Controlli straordinari dei Carabinieri. 12 denunce, 5 segnalati quali assuntori di droghe. Quattro Esercizi Pubblici controllati e sanzionati

 Comunicato stampa del 17 marzo 2025

 

Compagnia Carabinieri di Milazzo

Milazzo: Controlli straordinari dei Carabinieri. 12 denunce, 5 segnalati quali assuntori di droghe. Quattro Esercizi Pubblici controllati e sanzionati per oltre 26.000 euro.

Nell’ultimo fine settimana, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno predisposto un servizio straordinario con controlli e pattugliamenti, anche nelle ore notturne, finalizzati a garantire la sicurezza dei cittadini, con il fine di prevenire e reprimere ogni forma di illegalità, nonché di verificare il rispetto delle norme del Codice della Strada, con particolare attenzione al controllo delle persone che si mettono alla guida di veicoli dopo avere consumato bevande alcoliche.

Nel corso del servizio, sono stati controllati 150 veicoli e 270 persone, con la contestazione di diverse violazioni al Codice della Strada, anche per condotte che mettono in serio pericolo la sicurezza di automobilisti e pedoni. A seguito delle irregolarità contestate, 60 punti sono stati decurtati dalle patenti di alcuni contravventori, mentre due veicoli sono stati sequestrati.

Con riferimento ai reati connessi alla circolazione stradale, i militari dell’Arma hanno denunciato cinque persone all’Autorità Giudiziaria: uno è stato fermato alla guida in stato di ebbrezza alcoolica, tre per essersi rifiutati di sottoporsi all’accertamento per la guida in stato di alterazione per uso di sostanze stupefacenti, e un altro per guida senza patente con recidiva. Inoltre altre tre persone sono state denunciate – a vario titolo –per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere, e per sottrazione di cose sottoposte a sequestro.

Mentre in merito all’attività di controllo delle attività commerciali, i Carabinieri, coadiuvati dal personale dell’A.S.P. di Messina, hanno controllato quattro attività commerciali del territorio mamertino, denunciando il titolare di un negozio di generi alimentari per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione, mentre altre tre persone sono state sanzionate amministrativamente, a vario titolo, per detenzione di prodotti scaduti, carenze igienico – sanitarie, mancanza applicazione protocollo controllo infestanti, mancata attivazione procedura HCCP e mancata tracciabilità degli alimenti, per un totale di oltre 26.000 euro.

Nell’ambito dell’attività antidroga, 5 persone di età compresa tra i 17 e 36 anni, sono state segnalate alla Prefettura di Messina quali assuntori di sostanze stupefacenti, poiché trovati in possesso di modiche quantità di hashish e marijuana detenute per uso personale, sequestrate dai militari ed inviate ai Carabinieri del R.I.S. di Messina per le relative analisi di laboratorio.

Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati, che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo ed imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli stessi indagati.

Orto, Sabatini, Dante, Rifici e Santamaria replicano a Iacolino: "Gullo ha trasformato la politica in una guerra personale"

La circolare citata dai consiglieri
COMUNICATO STAMPA

In risposta alla recente nota dell’Assessore Iacolino, caratterizzata da arroganza e mistificazione, si rende necessaria una precisazione chiara e netta. L’accusa rivolta alle forze di opposizione, secondo cui ostacolerebbero i servizi ai cittadini solo perché non votano le proposte avanzate dall’Amministrazione, è del tutto infondata e pretestuosa. La realtà, che si continua a negare, è che questa Amministrazione si distingue per un livello di incompetenza senza precedenti negli ultimi cinquant’anni. Le proposte vengono respinte non per mera opposizione politica, ma perché spesso risultano inutili, controproducenti, prive di funzionalità rispetto ai reali bisogni della comunità e, in alcuni casi, persino illegittime e contrarie alla normativa vigente.
Un esempio concreto è rappresentato dall’ultimo tentativo di portare in Consiglio un atto amministrativo gravemente errato: sono stati presentati piani finanziari riferiti a un bilancio già trascorso, in totale violazione della nuova normativa di riferimento.
Si ricorda, infatti, che, ai sensi dell’art. 151, comma 8-bis del D.Lgs. n. 267/2000 e della Circolare dell’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali n. 33 del 13 ottobre 2022, non è più consentito approvare piani previsionali relativi a esercizi già conclusi in quanto la nuova norma inpone di approvare direttamente il rendiconto in sostituzione a di questi relativamente all'annualità trascorsa. Tale principio, elementare per chiunque possieda una minima competenza amministrativa, è stato palesemente ignorato. La scelta di portare in aula documenti oramai superati, ancora riferiti all’annualità 2024, è un’ulteriore conferma della totale incapacità gestionale dell’attuale Amministrazione.
L’ostinazione nel proporre atti ormai superati solleva due interrogativi:
1) Si tratta di un errore dovuto a incompetenza, il che sarebbe già estremamente grave.
2) Si era pienamente consapevoli dell’inutilità di tali atti, ma si è comunque scelto di utilizzarli come pretesto per mascherare l’inefficienza amministrativa.
Piuttosto che concentrarsi sulla redazione del rendiconto 2024, unico strumento utile per sanare il danno derivante dalla mancata approvazione del bilancio di previsione 2024-2026, e sul nuovo bilancio di previsione 2025-2027, con i relativi atti propedeutici, si continua a perdere tempo con provvedimenti ormai superati e privi di fondamento.
Appare chiaro come l’obiettivo sia semplicemente quello di guadagnare tempo, evitare di assumersi la responsabilità del proprio fallimento e tentare di scaricare le colpe di una gestione disastrosa su altri.
Oltretutto, come si può pretendere un voto favorevole dai consiglieri di minoranza se le proposte non sono state concordate preventivamente con gli stessi, quando queste non coincidono con i propri indirizzi politici? Le commissioni consiliari, che l’attuale maggioranza, con a capo il capogruppo Salvatore Agrip, ha volutamente boicottato non esprimendo i propri nominativi, sarebbero servite anche a questo. Ma purtroppo, questo è un altro capitolo, l’ennesimo di questa scellerata gestione politica.
L’attuale Giunta continua inoltre a caratterizzarsi per un atteggiamento fortemente divisivo, mai riscontrato in precedenza. È stata creata una frattura insanabile tra i cosiddetti “buoni”, ovvero i sostenitori dell’Amministrazione, e i “cattivi”, ossia chiunque esprima opinioni critiche, il quale viene subito etichettato con epiteti vergognosi. Un atteggiamento autoritario e pericoloso, che mina il principio del confronto democratico.
Un episodio emblematico è l’attacco rivolto dall’Assessore Iacolino, e successivamente dall’intero gruppo di appartenenza, alla Consigliera Lucy Iacono, “colpevole” soltanto di aver espresso il proprio pensiero. Anziché favorire un dibattito politico civile, si è scelto di utilizzare toni elitari e offensivi, dimostrando una totale intolleranza verso il dissenso.
Non possiamo, pertanto, che esprimere piena solidarietà alla Consigliera Lucy Iacono, così come ai Consiglieri Angelino Portelli e Nuccio Russo, vittime di attacchi vili e antidemocratici.
Si sollevano, dunque, domande fondamentali: che clima si è creato nelle isole? Quali danni sta subendo la comunità e il tessuto sociale a causa di questa gestione?
Il Sindaco Gullo, noto già in precedenza per questi atteggiamenti, ha trasformato la politica in una guerra personale, in una vera e propria caccia alle streghe contro chiunque non si pieghi a logiche di servilismo, alimentando divisioni e un clima ostile senza precedenti. Questa è forse l’idea di buon governo che si intende portare avanti?

Gaetano Orto, Cristina Dante, Raffaele Rifici, Giorgia Santamaria, Adolfo Sabatini

Tanti auguri!

Buon compleanno a Tiziana Medda. Luisa Favaloro, Angela Scafidi, Antonio Mollica, Giovanna Profilio, Luciana Ziino, Patrizia Aliberti, Giuseeppe Ziino, Gaetano Natoli, Christian Caprara, Laura Noisi, Lorena Biviano



C.S. Lipari, una storia tinte rosso - blu: Una formazione


 

Accadde a Lipari il 17 marzo 2011


 

"Pescando" nell'archivio video di Eolienews: Bartoluzzo "Tra musica e poesia" (video Giunta-Lo Ricco) V parte (Settembre 2013)



E' deceduto Fabio Mandarano

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze


 

Oggi, 17 marzo: San Patrizio

San Patrizio

S. Patrizio, apostolo del Vangelo fra il popolo irlandese, nacque nella Scozia da agiati e pii genitori verso la fine del secolo quinto. La Divina Provvidenza che nei suoi arcani disegni, sempre infinitamente sapienti, destinava Patrizio a grandi cose nella Chiesa Cattolica, dispose che egli, ancor giovane, strappato dal grembo della famiglia, fosse condotto schiavo nell'Irlanda. Durante questa schiavitù, in cui il povero giovanetto ebbe a sentire tutta l'amarezza dell'abbandono e subire il disprezzo più avvilente ed inumano, la grazia del Signore plasmò il cuore del suo servo e lo predispose alla sua sublime missione.. Finalmente dopo dieci anni di sofferenze inenarrabili, potè ritornare in famiglia.

Patrizio, per prepararsi alla divina missione che da Dio gli era stata assegnata, si diede agli studi e all'esercizio delle virtù sacerdotali. Fu ordinato diacono, sacerdote e, prima di partire per l'evangelizzazione dell'Irlanda, fu consacrato vescovo.

Tra quelle popolazioni ancora barbare ed idolatre, S. Patrizio ebbe a soffrire la persecuzione ed il carcere. Ma tutto sopportò in pace, poiché il martirio fu sempre uno dei suoi desideri più intensi. Non vi fu luogo di quell'isola che non fosse visitato più volte dal Santo, nonostante che la sua vita corresse grave pericolo. Il Signore benedisse largamente le fatiche di questo novello Paolo, e quella terra pagana divenne la terra dei Santi. Le lotte che attraverso i secoli, specialmente contro il Protestantesimo, sostenne l'Irlanda per conservare integra la dottrina evangelica, gli esempi di fede e gli slanci di amore che quel popolo ha dimostrato ne sono prova evidente.

L'opera di Patrizio fu completa. Non solo convertì e battezzò tante e tante anime, ma molti giovani ricevettero gli ordini sacri, molte chiese furono innalzate e molte giovani si consacrarono al Signore nella vita religiosa.

Tra le virtù che particolarmente spiccarono nel Santo, ammirabile fu il suo distacco dalle cose di questo mondo. Delle tante offerte che i fedeli deponevano ai suoi piedi, nulla mai prese per sè, ma tutto dispensava ai poverelli.

Verso la fine della sua vita. scrisse La Confessione, libro in cui narra i principali avvenimenti della sua vita.

Buongiorno...così!


 

A Lipari da ieri la reliquia del Beato Carlo Acutis

Grande commozione ieri a Lipari per l'arrivo nella chiesa di San Giuseppe della reliquia del Beato Carlo Acutis. La reliquia, un frammento del pericardio, è stata portata da Fra Rosario Gugliotta ed accolta calorosamente da Don Giuseppe Mirabito e dai tantissimi fedeli.

La reliquia, che sta effettuando un "viaggio" per l'Italia, in vista della canonizzazione del 27 aprile, sarà portata tra gli studenti e nella Basilica di Canneto (stasera)


Carlo Acutis nacque a Londra il 3 maggio 1991 da Andrea Acutis e Antonia Salzano, milanesi provvisoriamente in città per lavoro. Carlo fin da piccolo manifesta un'indole particolarmente devota tanto che tornati in Italia a soli 7 anni chiese di poter ricevere la Prima Comunione.

Richiesta insolita ma che venne accolta dopo averla sottoposta a Monsignor Pasquale Macchi il quale diede il suo benestare dopo aver interrogato il ragazzo, ritenendolo idoneo. Carlo ricevette così l'Eucaristia il 16 giugno 1998, giovanissimo, e restò un punto fermo nella sua breve vita assieme alla messa quotidiana alla quale assisteva.


La sua esistenza si svolgeva come quella di tutti i ragazzi della sua età, ma sempre caratterizzata dalla sua voglia di aiutare gli altri e dalla sua gioia, diceva infatti “La tristezza è lo sguardo rivolto verso se stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio. La conversione non è altro che spostare lo sguardo dal basso verso l’alto. Basta un semplice movimento degli occhi”. La sua fede fu talmente coinvolgente da spingere il collaboratore domestico di casa, un bramino induista, a convertirsi al cristianesimo, colpito proprio da “la sua profonda fede, la sua carità e la sua purezza”.


Carlo era anche bravo in informatica tantoche è stato proclamato patrono del web, e così dopo aver assistito ad un incontro di presentazione del Piccolo Catechismo eucaristico decise di dare vita ad una mostra sui miracoli eucaristici, per testimoniare la vera presenza di Gesù nell'ostia. Dopo tre anni di ricerche in giro per l'Europa con in genitori la mostra era pronta e talmente ben fatta da essere richiesta dalle diocesi di tutto il mondo.

Il sogno di Carlo era di farsi sacerdote, ma purtroppo all'età di 15 anni fu stroncato da una leucemia fulminante, e dopo aver dedicato la sua vita “al suo amico Gesù” torna alla casa del Padre il 12 ottobre 2006. Venne sepolto ad Assisi e successivamente dal cimitero viene traslato nel Santuario della Spogliazione: attraverso una speciale procedura di imbalsamazione viene esposto alla visita dei pellegrini.

Dichiarato venerabile nel 2008 è stato beatificato il 10 ottobre 2020 dopo averne accertato almeno un miracolo, ovvero la guarigione di un ragazzo brasiliano avvenuta dopo averne toccato le reliquie.

La madre: «Vi racconto il suo miracolo»

Intervista realizzata da Stefano Lorenzetto alla madre di Carlo, Antonia Salzano, e pubblicata dal Corriere

Intercede. Salva. Guarisce. Converte. Appare. I devoti di quello che già viene chiamato il patrono di Internet, almeno 1 milione nei cinque continenti, vedono la sua presenza ovunque. L’ultimo segno, il 15 agosto. Scrivono i fan su Facebook: Questa notte, nella solennità della Santissima Vergine Maria Assunta, Carlo venuto a prendersi la sua cagnolina Briciola di quasi 17 anni. Ora corre e gioca anche lei nei meravigliosi giardini del Paradiso assieme agli altri animali di Carlo che l’hanno preceduta, i cani Poldo, Stellina e Chiara, i gatti Bambi e Cleopatra. Non le pare eccessivo che associno l’Assunzione alla morte di una bestiola? Sorride indulgente Antonia Salzano, mamma di Carlo Acutis, stroncato a 15 anni da una leucemia fulminante nel breve volgere di 72 ore.

Prima che ci lasciasse, gli dissi: se in cielo troverai i nostri amici a quattro zampe, compari con Billy, il cane della mia infanzia. Lui non lo conosceva. Un giorno zia Gioia, ignara del nostro accordo, mi telefonò: “Stanotte in sogno ho visto Carlo. Teneva fra le braccia Billy”.

Ma sono ben altri i segni per cui lo studente milanese, già venerabile dal 2018, verrà proclamato beato dalla Chiesa il 10 ottobre ad Assisi, ultima tappa prima di diventare santo. Quando il 23 gennaio 2019 si eseguì la ricognizione canonica sulle spoglie mortali del giovanissimo servo di Dio, la sua salma fu trovata intatta.

Io stavo lì, mio marito non volle vedere. Era ancora il nostro ragazzone, alto 1,82, solo la pelle un po’ più scura, con tutti i suoi capelli neri e ricci. E lo stesso peso, quello che si era predetto da solo. Pochi giorni dopo il funerale, all’alba fui svegliata da una voce: “Testamento”. Frugai in camera sua, pensavo di trovarvi uno scritto. Nulla. Accesi il pc, lo strumento che preferiva. Sul desktop c’era un filmato brevissimo che si era girato da solo ad Assisi tre mesi prima: “Quando peserò 70 chili, sono destinato a morire”. E guardava spensierato il cielo.

La vita di Carlo durò solo 5.641 giorni.

In realtà 5.640. Entrò in coma alle 14 dell’11 ottobre 2006, con il sorriso sulle labbra. Credevamo che si fosse addormentato. Alle 17 fu dichiarata la morte cerebrale, la mattina del 12 quella legale. Avremmo voluto donare i suoi organi, ma non fu possibile, ci dissero che erano compromessi dalla malattia. Un bel paradosso, perché il cuore, perfetto, ora sarò esposto in un ostensorio nella basilica papale di San Francesco ad Assisi.

Quand’ stato prelevato?

Durante la ricognizione del 2019. Con atto notarile abbiamo voluto donare il corpo al vescovo di Assisi. Era giusto che appartenesse alla Chiesa universale.

In che modo Carlo scoprì la fede?

Non certo per merito di noi genitori, lo scriva pure. In vita mia ero stata in chiesa solo tre volte: prima comunione, cresima, matrimonio. E quando conobbi il mio futuro marito, mentre studiava economia politica a Ginevra, non che la domenica andasse a messa.

Allora come spiega questa religiosità?

Un ruolo lo ebbe Beata, la bambinaia polacca, devota a papa Wojtyla. Ma c’era in lui una predisposizione naturale al sacro. A 3 anni e mezzo mi chiedeva di entrare nelle chiese per salutare Gesù. Nei parchi di Milano raccoglieva fiori da portare alla Madonna. Volle accostarsi all’eucaristia a 7 anni, anziché a 10. Lo lasciammo libero. Ci pareva una cosa bella, perciò chiedemmo una deroga. Per me fu una “Dio-incidenza”. Carlo mi salvò. Ero un’analfabeta della fede. Mi riavvicinai grazie a padre Ilio Carrai, il padre Pio di Bologna, altrimenti mi sarei sentita screditata nella mia autorità genitoriale. un percorso che dura tuttora. Spero almeno di finire in purgatorio.

Carlo fu precoce solo nella preghiera?

In tutto. Era un mostro di bravura. A 6 anni già padroneggiava il computer, girava per casa con il camice bianco e il badge “Scienziato informatico”. A 9 scriveva programmi elettronici grazie ai testi acquistati nella libreria del Politecnico.

Non era troppo piccolo per usare il pc?

I promotori della causa di beatificazione hanno analizzato in profondità la memoria del suo computer con le tecniche dell’indagine forense, senza riscontrare la minima traccia di attività sconvenienti. Sognava di adoperare il pc e il web per diffondere il Vangelo. Papa Francesco nella Christus vivit cita Carlo come esempio per i giovani. “Sapeva molto bene”, spiega, “che questi meccanismi della comunicazione, della pubblicità e delle reti sociali possono essere utilizzati per farci diventare soggetti addormentati”, ma lui ha saputo uscirne “per comunicare valori e bellezza”. Il suo sguardo spaziava ben oltre Internet. Alle mense dei poveri, quelle delle suore di Madre Teresa di Calcutta a Baggio e dei cappuccini in viale Piave, dove prestava servizio come volontario. La sera partiva da casa con recipienti pieni di cibo e bevande calde. Li portava ai clochard sotto l’Arco della Pace, per i quali con i risparmi delle sue mance comprava anche i sacchi a pelo. Lo accompagnava il nostro cameriere Rajesh Mohur, un bramino della casta sacerdotale indù, che si convertì al cattolicesimo vedendo come Carlo aiutava i diseredati.

Avrebbe mai detto che un giorno sarebbe salito all’onore degli altari?

Ero certa che fosse santo già in vita. Fece guarire una signora da un tumore, supplicando la Madonna di Pompei.

Il miracolo riconosciuto dalla Chiesa?

No, solo uno dei tanti che nemmeno sono entrati nel processo di canonizzazione. Quello che lo far proclamare beato accadde in Brasile nel settimo anniversario della morte, il 12 ottobre 2013, a Campo Grande. Matheus, 6 anni, era nato con il pancreas biforcuto e non riusciva a digerire alimenti solidi. Padre Marcelo Tenrio invitò i parrocchiani a una novena e appoggiò un pezzo di una maglia di Carlo sul piccolo paziente, che l’indomani cominci a mangiare. La Tac dimostrò che il suo pancreas era divenuto identico a quello degli individui sani, senza che i chirurghi lo avessero operato. Una guarigione istantanea, completa, duratura e inspiegabile alla luce delle attuali conoscenze mediche.

Suo figlio come si ammalò?

Sembrava una banale influenza. Dopo alcuni giorni comparvero forte astenia e sangue nelle urine. Lui se ne uscì con una delle sue frasi: “Offro queste sofferenze per il Papa, per la Chiesa e per andare dritto in paradiso senza passare dal purgatorio”, ma in famiglia non vi demmo troppo peso. Chiamai il professor Vittorio Carnelli, che era stato il suo pediatra. Ci consigli l’immediato ricovero nella clinica De Marchi. E l avemmo la diagnosi infausta: leucemia mieloide acuta M3. Carlo ne fu informato dagli ematologi. Reagì con dolcezza e commentò: “Il Signore mi ha dato una bella sveglia”. Fu trasferito all’ospedale San Gerardo di Monza. Appena giuntovi, scosse la testa: “Da qui non esco vivo”.

Lei invocò un miracolo per suo figlio?

Sì, da Gesù, dalla Madonna e dal venerabile fra Cecilio Maria, al secolo Pietro Cortinovis, il cappuccino fondatore dell’Opera San Francesco per i poveri di Milano. Ma i piani di Dio erano altri. Quelli che avevo proposto a Carlo prima che spirasse: chiedi al Signore di manifestarci un segno della sua presenza.

E suo figlio che cosa le rispose?

“Non preoccuparti, mamma. Ti darò molti segni”. Nove giorni dopo la sua morte, a Tixtla, in Messico, un’ostia si arrossì di sangue. Una commissione composta anche da scienziati non credenti accertò che era del gruppo AB, lo stesso presente nella Sindone e nel miracolo di Lanciano, e che si trattava di cellule del cuore. A distanza di quattro anni, negli strati sottostanti alla coagulazione restava ancora presente del sangue fresco.

Suo figlio aveva allestito Segni, una mostra sui miracoli eucaristici.

Sì, sta girando tutti i santuari del mondo. Negli Stati Uniti l’hanno ospitata 10.000 parrocchie. Sono eventi soprannaturali come quello accaduto il 12 ottobre 2008, nel secondo anniversario della sua morte, a Soklka, in Polonia. Un’ostia caduta a terra durante la comunione, e conservata in cassaforte, una settimana dopo divenne un pezzo di carne di origine miocardica, gruppo sanguigno AB.

Ha avuto solo questi, di segni?

Anche altri. Carlo mi predisse che sarei diventata di nuovo madre, benché stessi per compiere 40 anni. E nel 2010, quando gi ne avevo 43, diedi alla luce due gemelli, Michele e Francesca.

Perché fu sepolto ad Assisi?

Abbiamo una casa in Umbria. Un cartello avvertiva che c’erano in vendita nuovi loculi nel cimitero comunale. Chiesi a Carlo che cosa ne pensasse. “Sarei felicissimo di finire qua”, rispose. Il suo corpo intatto stato poi traslato nel santuario della Spogliazione, dove ora i fedeli potranno venerarlo per sempre.

Che cosa le manca di più di suo figlio?

L’allegria. Appena morì, ricordo d’aver pensato: e ora chi mi far ridere? e chi mi aiuterò con il computer? Mi restano i suoi pensieri, detti e scritti: “Non io, ma Dio!”. “Da qualunque punto di vista la si guardi, la vita sempre fantastica”. “Tutti nascono originali, ma molti muoiono come fotocopie”.

L’ultimo rende bene l’idea dei social.

Così, gli uomini d’oggi sono ripiegati su sè stessi. La loro felicità fatta solo di like. Ma Carlo l’influencer di Dio.

Non vorrebbe che fosse ancora qui con lei, anziché avere un santo in cielo?

Ho fatto mia l’invocazione di Giobbe: “Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore!”. I figli non ci appartengono, ci sono affidati. Sento Carlo più presente di quando era in vita. Vedo il bene che fa. Mi basta.