La premier ha quindi richiamato le difficoltà che segnano la vita quotidiana lontano dall’alta stagione turistica: «Vivere sulle isole minori nei mesi estivi non è come viverle per tutto il resto dell’anno. Ciò comporta sacrifici, disagi, rinunce, costi più alti. Non sempre è garantito il diritto alla sanità, all’istruzione e alla mobilità. Il mercato del lavoro risente molto della stagionalità e questo incide su tutti i settori produttivi, particolarmente su quelli tradizionali, come l’agricoltura e la pesca, che rischiano di estinguersi. Fattori che contribuiscono, nel loro complesso, al calo demografico.
Meloni ha infine delineato le priorità dell’esecutivo: «Lo scenario è chiaro: se questa tendenza non cambierà, da qui ai prossimi 20 anni le isole minori saranno abitate solo durante i mesi estivi. È un’ipotesi che non vogliamo che si realizzi. L’obiettivo di medio e lungo periodo che ci poniamo è quello di fare in modo che le isole minori siano luoghi da vivere tutto l’anno e che i cittadini che vi abitano possano godere degli stessi servizi offerti dalla terraferma. Questo Governo ha avviato i primi interventi di messa in sicurezza delle infrastrutture portuali, delle scuole e degli edifici pubblici, destinando alle isole minori oltre cento milioni di euro, con appositi bandi già espletati. Intendiamo proseguire su questa strada e stiamo già lavorando alla definizione di un nuovo provvedimento di sistema, che arriverà nelle prossime settimane in Consiglio dei ministri e che prevede ulteriori risorse finanziarie».
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