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martedì 10 dicembre 2024

Venerdì 13 dicembre: Interruzione energia elettrica a Marina Corta e zone limitrofe


 

Complesso bandistico musicale Lipari: Il 18 dicembre saggio spettacolo degli allievi del corso di musica e Concerto bandistico


 

Accadde alle Eolie: 10 dicembre 1956, la consegna dei lavori del tunnel Lipari - Canneto


 

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Madonna di Loreto

Torna il 14 e il 15 dicembre "Favole a merenda" dell'Associazione I.Dee

Terzo appuntamento di Favole a merenda, organizzato dall'Associazione I.Dee con il Patrocinio del Comune di Lipari. La magia di un piccolo teatro delle marionette per raccontare il Natale ai bambini di tutte le età.

Sabato 14 e domenica 15 dicembre ore 16,00 Sala delle Lettere - Corso Vittorio Emanuele , Lipari. Ingresso libero

Ospedale di Lipari. Gullo e Roccella hanno incontrato l'assesore regionale Volo

 Oggi a Palermo, presso l’Assemblea Regionale Siciliana, il Sindaco Riccardo Gullo e l’Assessore alla sanità e alle politiche sociali Cristina Roccella hanno incontrato l’Assessore Giovanna Volo per affrontare il tema della sanità alle Eolie e il futuro dell’Ospedale di Lipari.

L'incontro di stamattina, avvenuto proprio nel giorno in cui si riuniva la Commissione Salute dell’Ars dedicata ad altre realtà siciliane, è stata particolarmente produttiva per le risposte ottenute dall’Assessore Volo rispetto al futuro dell’Ospedale di Lipari, per il quale ha escluso provvedimenti restrittivi fornendo, invece, ampie rassicurazioni sul miglioramento dei suoi servizi.

Stromboli e Ginostra: LAVORI SOMMA URGENZA DELL’AUTORITA’ DI BACINO LA DITTA INCARICATA RINUNCIA, DOMANI NUOVO AFFIDAMENTO

COMUNICATO - La ditta che il 7 novembre scorso aveva ricevuto l’affidamento dall’Autorita’ di Bacino dell’esecuzione di due interventi di somma urgenza a Stromboli (torrenti Montagna Russo e San Bartolo) e a Ginostra (Torrente Mastrogiovanni) ha rinunciato all’incarico.

Domani, l’Autorità di Bacino procederà a una nuova consegna di detti lavori (in parte realizzati a Stromboli sul Torrente Montagna Russo, ma non completati) ad altre due ditte (una per Stromboli e una per Ginostra)

"Pescando" nel nostro archivio. Lipari, calcio a 5 al femminile (3° parte)

C.S. Lipari: Una pagina a tinte rosso - blu : Stagione 1995-96 (2 foto)

Due foto (un pò danneggiate dall'usura del tempo) in bianco e nero e a colori della rosa del C.S. Lipari 1995-96


Questa formazione (allenatore Borelli),dopo un anno di "purgatorio" in Promozione, ha conquistato l'Eccellenza.
Era il Lipari del compianto Tanino Taranto (presidente) con cui collaboravano Massimo Di Franco, Pino Bertè, Giovanni Munafò e Giovanni Saltalamacchia.
Cristian Riganò fu il capocannoniere del torneo con 23 reti
In piedi da sinistra: D'Auria, C. Riganò, Mondello, F. Cataliotti, Borelli(mister), Famularo (sponsor), Greco, D'Ambra A., Lo Schiavo, Caruso, Puleo (preparatore)
Seduti da sinistra: Li Donni R., Biviano, Giunta, Giuffrè, Bruno, N. Li Donni, Zavone, Monteleone, Mollica, R. D'Ambra, Finocchiaro
Le foto si ingrandiscono cliccandoci sopra

E' deceduta Ermelinda Forestieri ved. Cordaro

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
Ad Andrea e ai familiari tutti le sentite condoglianze della famiglia Sarpi
e di Eolienews

A Lingua 1° Torneo calcio balilla a coppie miste. Aperte le iscrizioni


 

Oggi: Beata Vergine Maria di Loreto

I santuari dedicati a Maria sono sparsi in tutto il mondo, perchè la Madonna essendo mamma di tutti, vuole stare vicina a tutti i suoi figli.

Uno dei più famosi santuari è quello di Loreto che racchiude in sè la Santa Casa di Nazareth. La traslazione avvenne per mano di Angeli il 10 maggio 1291. Prima fu trasportata in Dalmazia. Il Vescovo del luogo, il governatore ed alcuni pellegrini riconobbero in quella casetta la casa di Maria. Per averne le prove, essi mandarono in Palestina una commissione la quale constatò che la casa di Maria era scomparsa di là e le fondamenta rimaste concordavano perfettamente coi muri dell'edificio apparso sui monti dalmati. 

Ma forse perchè quivi quel pegno tanto caro non era abbastanza onorato. sempre per mano degli Angeli, fu trasportato nel territorio di Recanati, in un bosco, proprietà di una donna chiamata Loreta. 

Quivi non si sapeva con certezza donde venisse e cosa propriamente fosse, onde apparve la B. V. in sogno ad un suo devoto, e gli manifestò che quel piccolo rozzo edificio era la sua abitazione di Nazareth e che doveva essere da tutti onorata. Quest'uomo divulgò subito la rivelazione, ma l'autorità ecclesiastica, per averne indiscutibile certezza, mandò dieci uomini a constatare il fatto in Palestina. La Madonna poi. coi miracoli, confermò la rivelazione fatta. 

Accertatisi della realtà della traslazione, i fedeli cominciarono con gran fervore ad onorare quella casetta e per poterla conservare intatta, prima vi costruirono attorno un muro di difesa, poi, col concorso dei fedeli di tutto il mondo, fu costruita l'attuale sontuosissima basilica. 

Santa Casa di Loreto


La divozione a questa S. Casetta si andò ognor più estendendo, e non si possono certo calcolare tutte le grazie che i fedeli ottengono ai piedi della Vergine Lauretana. Appena entrati nella casetta racchiusa nella basilica, appaiono agli occhi dei devoti visitatori le cinque parole che racchiudono in sè un'epopea di mistero e di amore: Hic Verbum, caro factum est. Qui, proprio fra questi muri, Gesù si incarnò, visse e si preparò alla salvezza di tutta l'umanità peccatrice. 

Buongiorno...cosi!


 

lunedì 9 dicembre 2024

Da domani il Triduo in onore di Santa Lucia nella Chiesa dei Cappuccini


 

Nozze d'oro per i coniugi Li Donni. A loro il nostro affettuoso augurio


 

La basilica di Canneto illuminata per il Santo Natale


 

Dalla Gazzetta del sud del nove dicembre 2016: Un articolo di Salvatore Sarpi


 

Pendolari Eolie, Azione Messina interviene sulla cancellazione delle agevolazioni

Un intervento a sostegno dei pendolari delle Isole Eolie. Il segretario provinciale di Azione Messina, Andrea Ferrara, è intervenuto in merito alla cancellazione delle agevolazioni per l’acquisto dei biglietti.

“Un fattore che colpisce economicamente quanti, con impegno e dedizione, permettono di portare avanti servizi essenziali per i cittadini delle Isole Eolie, come la sanità e l’istruzione”, scrive Ferrara.
Azione Messina invita l’assessore regionale Alessandro Aricò ad intervenire al più presto affinché venga rifinanziato il relativo fondo regionale. “Ciò al fine di riattivare nel più breve tempo possibile le agevolazioni e porre fine a questa assurdità”, conclude Ferrara.

Allarme invasione capre a Stromboli/ Ginostra. Disperato S.o.s. alle Istituzioni (con video esplicativo)

Al Presidente della Regione Siciliana On. Renato Schifani;All’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana; All’Assessorato Agricoltura e Foreste e della Pesca della Regione Siciliana; All’Ente Gestore della Riserva Naturale Orientata di Stromboli e Strombolicchio; Al Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale; Alla Dirigente del Servizio 2 del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale – Riserve Naturali e Aree Protette; Al Dirigente del Servizio 3 Del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale – Gestione Faunistica del Territorio; Al Dirigente del Servizio 13 Servizio per il Territorio di Messina; Al Ministero dell’Ambiente; All’ASP di Messina; Al Sindaco del Comune di Lipari; A S.E. il Prefetto di Messina

e.p.c.

Alla Stazione dei Carabinieri di Stromboli; Al Consiglio Comunale di Lipari

Oggetto: Allarme invasione capre nell’isola di Stromboli ed in particolare nella frazione di Ginostra con conseguenze gravi e devastanti per l’intera isola, che mettono in pericolo la stabilità del territorio e l’incolumità dei cittadini. Urgenza di interventi immediati.

In riferimento alla problematica in oggetto si fa presente alle S.V. quanto segue:

Nel lontano 2003, in seguito all’emergenza Stromboli che ha portato all’evacuazione degli abitanti per alcuni mesi, ormai è risaputo che qualcuno ha lasciato libere 8 capre d’allevamento pensando di recuperarle in seguito. Purtroppo esse si sono arrampicate nell’impervia montagna dell’isola dove esistono profondi burroni e luoghi inaccessibili all’uomo, per cui non è stato più possibile recuperarle. Da allora si sono riprodotte ed oggi, da una stima approssimativa per difetto, hanno raggiunto le 2000 unità circa e in mancanza di interventi risolutivi potrebbero nei prossimi 3 anni superare il numero di 10.000, con conseguenze catastrofiche immaginabili. Crescendo di numero ed in cerca di cibo hanno cominciato ad espandersi anche nelle vallate e zone basse dell'isola. Ormai da qualche anno è diventata una continua e capillare invasione di tutto il territorio e ultimamente, sin dalla fine del 2023, un gran numero di loro si sono allocate attorno a tutto il centro abitato di Ginostra con repentine e dannose incursioni nei giardini delle case, stradelle del borgo e nelle varie strutture sia private che pubbliche. All’improvviso centinaia di Capre entrano nei giardini e terrazze delle case. Questa è la situazione reale e per chiarezza elenchiamo i danni e le conseguenze che comportano lungo il loro cammino:

1)     Escrementi e feci dappertutto e spesso anche sui tetti di case e terrazze dove si raccoglie l’acqua piovana, necessità di tutte le abitazioni della frazione, con conseguenze anche di tipo sanitario immaginabili.

2)     Spesso a causa di morte naturale o accidentale carcasse di alcuni animali che a volte superano il peso di oltre 50 Kg. restano all’aperto in vicinanza di case ed in stato di putrefazione con rischi di origine sanitaria per la salute pubblica, specie durante il caldo del periodo estivo.

3)     Per loro natura, sono solite inerpicarsi lungo burroni e dirupi sovrastanti il mare, scogliere e spiagge frequentate dai bagnanti dell’isola, innescando così frequentissime, improvvise e inaspettate frane che mettono in pericolo l’incolumità di ignari turisti.

4)     Tendono a distruggere irrimediabilmente l’habitat, tutta la vegetazione spontanea e il patrimonio boschivo dell’isola in gran parte riserva naturale, insieme a tutti i cappereti, le migliaia di oliveti secolari, piante di ogni genere, tanto che ormai non fa in tempo a nascere un filo d’erba, tutto ciò portando alla desertificazione dell’intero territorio oltre ad enormi danni per i privati che vengono anche scoraggiati ed impossibilitati a coltivare i loro terreni.

5)     Abbattono tutti i muretti a secco lungo sentieri, proprietà e stradelle, disseminando massi dappertutto e rendendo difficile e pericoloso il transito delle persone.

6)     Con le loro continue scorribande distruggono tutti i terrazzamenti in pietra locale che dell'abitato fino alla montagna sono stati realizzati attraverso i secoli per trattenere il terreno su cui realizzare le varie culture isolane quando fra Stromboli e Ginostra circa 5000 abitanti vivevano quasi esclusivamente di agricoltura e cercavano di sfruttare ogni metro di terreno. Ebbene, quei terrazzamenti, opere architettoniche di inestimabile valore, oggi impensabili da realizzare dal punto di vista economico, pratico e tecnico, rappresentano la stabilità e la sicurezza di tutta l’ isola e senza dei quali tutto il territorio fino ad oltre 800 metri d’altezza diventa un’enorme “sciara” di terreno franoso che ad ogni significativa pioggia trascina lungo  vallate e torrenti fango, detriti ed ultimamente enormi massi di quintali ed anche tonnellate che rovinosamente si abbattono a valle allargando sempre più i fronti torrentizi ed esondando pericolosamente verso strutture pubbliche e private portando lentamente e inesorabilmente allo sgretolamento di gran parte dell’isola. Riteniamo che incendi, eventi vulcanici e relativa caduta di polvere per nostra esperienza diretta sono cause ma limitate nel tempo e per brevi periodi di eventi alluvionali anche eccezionali, però la destabilizzazione capillare e continua di ogni palmo di territorio da parte di migliaia di capre è una concausa che serve a spiegare i continui, inarrestabili e distruttivi eventi calamitosi che nessuna opera di ingegneria umana fermerà senza la eradicazione alla base di tale fenomeno che ogni giorno che passa porta a conseguenze sempre più irrimediabili.

Tutto ciò considerato, visto che pur essendo notorio il fenomeno e che fino ad oggi nonostante le molteplici segnalazioni nessun ente o autorità, almeno per quanto se ne è a conoscenza e sottovalutandone la gravità, ha preso delle valide determinazioni al riguardo, con grave pregiudizio sia per l’interesse privato che pubblico,

Si chiede:

A ciascuno per le proprie competenze di attivarsi con senso di responsabilità in merito alla grave questione. In particolare e specificatamente si chiede al signor Sindaco del Comune di Lipari, quale rappresentante dei cittadini, tutore del territorio che amministra e massima autorità sanitaria comunale e a Sua Eccellenza il Prefetto di Messina, quale rappresentante del Governo Nazionale, di usare tutte le loro prerogative ed i loro poteri nel fare ed esigere che ognuno, per le proprie competenze, faccia il proprio dovere per dare risposte concrete e fiducia ai cittadini e prevenire ed evitare la destabilizzazione di tutto il territorio dell’isola di Stromboli con conseguenti e prevedibili tragedie al seguito, da non addebitare poi ad eventi eccezionali ma all'incuria e mancata prevenzione perpetrati nel tempo.

Sarebbe davvero inconcepibile assistere alla resa dello Stato Italiano di fronte all’invasione di alcuni animali che mettono in serio pericolo la sicurezza e la vivibilità di un’isola “Stromboli” fra le più importanti del Mediterraneo e conosciuta in tutto il mondo per il suo vulcano e il suo interesse turistico.

In attesa e fiduciosi che ognuno faccia la propria parte e che i cittadini di Ginostra e di Stromboli possono conoscere il destino della loro isola e ricordando che una simile emergenza investe anche Alicudi si inviano:

Distinti saluti

Comitato Per Ginostra

Il Coordinatore

Gianluca Giuffrè

gianlucagiuffre@pec.it




Tanti auguri!

Buon compleanno a Rita Ballato, Roby Paino, Joey Imbruglia, Luisa Rando, Roberto D'Ambra, Paolo Alì, Cettina Leone, Laura Beninati, Agostino Scoglio, Renzo Giunta, Francesca Aiello, Alberto Lauricella, Maria Grasso

"Pescando" nel nostro archivio. Lipari, calcio a 5 al femminile (2° parte)


 

C.S. Lipari: Una pagina a tinte rosso - blu : Una formazione

Grazie a Marina Centorrino pubblichiamo questa foto che immortala una delle formazioni del glorioso CS Lipari
In piedi da sx: Giovannino Medorini (massaggiatore), Nello D'Auria, Nicola Puleo, Giovanni Caruso, Giovanni Gravina, Enzo Ferro (cap.), Federico Gallo, Giovanni Munafò
In basso da sx : Bartolino Sardella, Santino Basile, Giacomo Centurrino, Franco Li Castro, Mario Riganò, Angelino Zanca, Rosario Centorrino

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: L'amore è un'esperienza

Oggi: San Siro da Pavia

San Siro di Pavia



S. Siro della Palestina, era stato ammaestrato e innalzato a ministro del Signore dai discepoli degli Apostoli. Preso seco il santo giovane luvenzio, mosse per l'Italia, evangelizzando ovunque, e sostò a Pavia, di cui fu il primo vescovo. Pavia era ancor tutta idolatra e il Santo conobbe esser questo il campo che il Signore gli dava a coltivare, e lo coltivò con lo zelo e l'amore di cui era infiammato. Iniziò l'apostolato con l'intimare a tutti di credere a Gesù Cristo per ottenere la salute. La sua parola, corroborata dalla forza della grazia, trovò accesso in quei cuori. Siro passava le notti pregando e il giorno a istruire, consolare, soccorrere miserie, sapeva dimenticare e perdonare le ingiurie, e per tal modo in breve tramutò quel popolo idolatra in fervente cristiano. Atterrò gli idoli, ripurgò i delubri, dissipò le superstizioni, proscrisse i baccanali e operò molti prodigi. Il nome di Siro divenne grande non solo in Pavia, ma a Verona, Venezia, Milano che udirono la sua voce e videro i prodigi che Dio operava per lui. Per dodici lustri S. Siro profuse il suo zelo per il suo popolo e potè chiudere lieto gli occhi al tempo, nonagenario, avendo fatto piegare alla croce migliaia d'infedeli.

MASSIMA. Beata l'anima che ascolta il Signore che le parla, e dalle sue labbra riceve la parola di conforto! Imitazione di Gesù Cristo. 

PRATICA. Siate avido in questo mese d'ascoltare la parola di Dio, e pregate S. Siro, vostro protettore, a farla fruttificare nel vostro cuore. 

Della parola tua fa, Dio, che tutto lo serbi in mente, e ne riporti il frutto

Buongiorno...così!


 

domenica 8 dicembre 2024

Lipari, traffico ridotto sulla Provinciale e ora chiusura parziale della via Zinzolo. Dalla Gazzetta ddel sud ddell'8 dicembre 2024

Stop alle agevolazioni per i pendolari. I sindaci delle isole minori non ci stanno. Dalla Gazzetta del sud dell'8 dicembre 2024

Accadde alle Eolie. Otto dicembre 1969: Inaugurazione del nuovo edificio dell'Istituto Tecnico Commerciale


 

C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu : Una formazione del 1976 - 77

In piedi (da sx a dx) : Rossano, Bertè, Monte, N. De Vita, Munafò, Sciacchitano, D'Auria, Branca (mister)
In ginocchio (da sx a  dx): Basile, Puleo, G. De Vita, Barrica, Li Castro, Buscema

Tanti auguri!

Buon compleanno a Nunzio Li Donni, Francesca Monte, Pina Russo, Angela Giardina, Marika, Patrizia Famularo, Gianmarco Stramandino, Andrea Mantineo, Cinzia Barresi, Massimo Milito Pagliara, Domenico Palamara, Francesco Favaloro

"Pescando" nel nostro archivio. Lipari, calcio a 5 al femminile (1° parte)


Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Immacolata Concezione

C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu: La classifica di Prima categoria, girone B (1960 - 61)


LA PAROLA - Commento al Vangelo di domenica 8 DICEMBRE 2024

Oggi: Immacolata Concezione

Nel paradiso terrestre Iddio Padre, nell'atto di scacciare Eva, preannunzió la nascita di una donna che avrebbe schiacciato la testa al serpente e colla sua concezione senza macchia avrebbe riparato i danni del primo peccato.

Siccome gli avvenimenti dell'Antico Testamento erano figura di quanto doveva realizzarsi nel Nuovo, così in molti è adombrata l'Immacolata: nel roveto ardente che arde e non si consuma; nel vello di Gedeone, ma specialmente nella verga di Tesse da cui doveva germogliare il fiore nazareno. 

Fin dai primi tempi della Chiesa si è sempre venerata l'Immacolata Concezione di Maria, ma non era ancora un dogma. Finalmente, il 2 febbraio 1849, il Pontefice Pio IX, ispirato da Dio e dalla Vergine, rispondendo alle insistenze dei vescovi e dei fedeli, inviò ai medesimi una lettera enciclica per domandare il parere di ciascuno riguardo all'Immacolata. La quasi totalità rispose esprimendo il desiderio vivissimo proprio e dei popoli, di veder presto proclamato quel dogma. 

A questi voti Pio IX aggiunse la sua parola infallibile e l'8 dicembre 1854, alla presenza di tutta la corte pontificia e gran numero di vescovi e cardinali, definiva come dogma di fede la verità della Concezione Immacolata di Maria. 

Questa proclamazione fu accolta con giubilo ed entusiasmo grandissimo da tutto il mondo, ed è senza dubbio una delle gemme più belle e fulgenti della corona di Maria. Se incomparabile è la sua divina maternità unita alla verginità più illibata, è tuttavia grazia e dono richiesto da quella dignità, l'essere concepita senza macchia originale. Era infatti necessario che per essere il Figlio di Maria senza macchia, senza macchia fosse anche la Madre. 

In Ariano di Puglia nel 1823 due padri predicatori, esorcizzando un fanciullo illetterato di 12 anni, gli imposero di provare teologicamente il dogma dell'Immacolata con un sonetto a rima obbligata. L'ossesso prontamente improvvisò il sonetto di cui gli ultimi versi sono:

L'essere quasi è comune fra Madre e Figlio, perchè l'essere dal Figlio ebbe la Madre, e l'esser dalla Madre ebbe anche il Figlio. Or se l'esser dal Figlio ebbe la Madre, o s'ha a dir che fu macchiato il Figlio, o senza macchia s'ha da dir la Madre!

Pio IX al leggere questi bei versi, pianse di commozione! A suggello poi di questo dogma, e per farci toccar mano l'importanza e la grazia di aver per madre una donna che mai conobbe peccato, la SS. Vergine stessa, l'11 febbraio 1858, appariva a Lourdes, a S. Bernadetta ed affermava: Io sono l'Immacolata Concezione! 

Buongiorno e buona domenica...così!


 

sabato 7 dicembre 2024

Casa di comunità. La nota inviata a Schifani. Dalla Gazzetta del sud del 7 dicembre 2024


 

Sette dicembre 2010: "Il gatto e la volpe" portano via una cassaforte


 

C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu. Lipari - Due Torri 2 a 0 (Prima categoria)


"Eoliani che non ci sono più" ( riproposizione 18° video: durata 4 minuti circa)

Copertina: Maria Sciacchitano; 1) Giovanni Favaloro; 2) Agostino Fichera; 3) Germana Franza; 4) Tisbe Franzoglio; 5) Natale Giardina; 6) Rosa Giardina, 7) Simone Giardina; 8) Turi Lo Presti; 9) Lucio Giovenco; 10) Antonia Giunta; 11) Franco Giunta; 12) Antonio Greco; 13) Giacomo Greco; 14) Salvatore (Tureddu) Greco; 15) Pino Sulfaro; 16) Bartolo Gualdi; 17) Enzina Gualdi; 18) Clelia Hunziker; 19) Bartolo Iacono; 20) Domenico Iacono; 21) Maria Sciacchitano; 22) Franco Scoglio; 23) Giuseppina Trimboli; 24) Matilde Mandarano; 25) Mario Natoli; 26) Livio D'Ambra; 27) Luciano Cannistrà; 28) Bartolo Furnari; 29) Bartolo Ugo La Cava; 30) Pino La Greca e Girolamo Crivelli; 31) Onofrio La Greca; 32) Pino La Greca; 33) Salvatore La Greca; 34) Nino La Macchia; 35) Michele La Torre; 36) Francesco Lauricella; 37) Palmiro Lauro; 38) Giuseppe Li Donni; 39) Giovanni Lo Presti; 40) Bartolo Basile; 41) Giuseppina Costa; 42) Giovanni Saccà; 43) Don Pino Raffaele; 44) Nino Bonannella

Tanti auguri!

Buon compleanno a Enrico Nulli, Umberto Lachina, Immacolata Saporita, Manuela Saltalamacchia, Cettina Lopes, Bartolo Esposito, Titti Cannistrà, Concetta Russo


I terminal per le Eolie, gestione affidata

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Zuccherini nella giornata

C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu (1980 - 81)

Campionato 1980 - 81:
 In alto da sinistra a destra: Mario Riganò, Nino Germaná, Giovanni Lo Schiavo, Enzino Sampieri, Gaetano Accetta, Presidente: Gianni Lo Re
In basso da sinistra a destra: Mr.Enzo Ferro, Lillo Bottari, Giovannello Arricò, Pippo De Salvo, Giacomo Torino, Umberto Zanca(Massaggiatore) Elio Sciacchitano

7 dicembre 1970: Lipari coinvolta nel possibile golpe Borghese? (di Giuseppe La Greca, storico eoliano)

(di Giuseppe La Greca) Con golpe Borghese si indica un colpo di Stato tentato in Italia durante la notte tra il 7 e l'8 dicembre 1970 e organizzato da Junio Valerio Borghese (1906 - 1974). Il golpe fu annullato dallo stesso Borghese mentre era in corso di esecuzione, per motivi mai chiariti. Della possibilità di effettuare un golpe e della necessità di mettere perfettamente a punto l'organizzazione si era parlato già alla fine del 1969 e dopo lo slittamento della data prevista, nelle riunioni immediatamente precedenti la notte del 7.12.1970. Ad Avanguardia Nazionale (A.N.) era stato affidato il compito di occupare il Ministero degli Esteri e la sua importante centrale di comunicazioni radio e telefoniche. Dopo la prima fase dell'azione, gli uomini di A.N. avrebbero dovuto "passare la mano" ai Carabinieri e dedicarsi, nelle prime ore della mattina al rastrellamento degli avversari politici - soprattutto sindacalisti - che avrebbero dovuto essere internati nell'isola di Lipari mediante navi già predisposte (Come rivelò al giudice istruttore Guido Salvini, il capitano Labruna che era venuto a conoscenza di questo dettaglio perché il proprietario delle navi che avrebbero dovuto essere utilizzate allo scopo, gliene aveva parlato durante un trasferimento di armi in Sardegna per conto del reparto D del Sid).

Solo il 6.12.1970 il piano iniziale era stato modificato, affidando ad A.N. l'incarico di occupare la centrale operativa del Ministero dell'Interno, grazie anche alla complicità interna del dr. (…) che aveva fornito una mappa e una precisa descrizione del Ministero. Il Ministero dell'Interno era stato effettivamente in parte occupato e, al momento del contrordine, due militanti (Roberto Palotto e Saverio Ghiacci) si erano impadroniti di alcune pistole mitragliatrici per precostituirsi, in caso di difficoltà e di abbandono da parte dei complici inseriti nelle Istituzioni uno strumento di ricatto.
È da ritenere che l'ordine di abbandonare il golpe sia conseguenza di un aspro dibattito, negli ambienti reazionari, tra chi auspicava un'immediata soluzione forte (presa materiale del potere), e chi era fautore di una condotta maggiormente politica dell'affare, sia pure eventualmente con qualche accorgimento non del tutto legale.
*
Un'inchiesta del 1972, condotta da Gian Adelio Maletti e Antonio Labruna (Ufficio «D» del SID) aveva appurato una solida intesa tra Borghese, Miceli e Orlandini, e persino la singolare circostanza che un armatore di Civitavecchia aveva messo a disposizione i propri mercantili per trasportare nell’isola di Lipari le persone catturate dai golpisti.
Gli italiani restano all’oscuro di quanto ha rischiato la Repubblica fino al 17 marzo del 1971, quando il quotidiano ‘Paese Sera’ riporta la notizia in prima pagina. A quanto pubblicato segue, lo stesso giorno, il discorso alla Camera di Francesco Restivo, il ministro degli Interni, che conferma pubblicamente e ufficialmente la veridicità dei fatti: nel dicembre del 1970 c’è stato un tentativo di colpo di Stato. Intanto partono dalla magistratura i vari ordini di cattura, che seguono l’inchiesta giudiziaria già avviata, per tentativo di insurrezione armata contro lo Stato.
Il coinvolgimento di Lipari
Sergio Zavoli, nel suo La notte della Repubblica così riporta l’interrogatorio di Labruna in merito alla individuazione di Lipari come luogo di deportazione delle persone da catturare.
(…) Parliamo del golpe Borghese. Lei fa parte di quelli che ritengono si sia trattato di una messinscena o di qualcosa di molto più serio?
[Capitano Antonio Labruna] - Fui incaricato di trovare una nave e mi rivolsi alla Società Mediterranea Navale, con sede in via Sardegna, o da quelle parti, il cui titolare era un vecchio ufficiale di Marina. Entrammo più o meno in simpatia, e nei colloqui per avere questa nave, che si chiamava Fiume Nero, parlando del più e del meno a un certo momento mi disse:
- “Senta, io le voglio confidare qualcosa”.
- “Mi dica”.
- “Io sto per fallire.”
- “Per quale ragione? Perché gli affari vanno male?”
- “No, perché io la notte dell’8 dicembre del 1970 ho messo tutta la mia flotta a disposizione del Fronte nazionale nel porto di Civitavecchia e ho tenuto le navi ferme all’attracco. Queste cose non le sanno nemmeno i miei figli…”.
Due punti da chiarire: a che cosa sarebbero dovute servire le navi a Civitavecchia e chi era e che ruolo aveva, in quella vicenda, Orlandini.
[Capitano Antonio Labruna] - Aveva il compito di portare [a Lipari n.d.a.] dei personaggi che dovevano essere prelevati a Roma, come risulta dalle dichiarazioni di Orlandini e di altri, che più o meno davano una certa preoccupazione. Orlandini era il braccio destro del principe Borghese e quindi dirigeva tutto.
C’era una lista delle persone da deportare a Lipari?
L’esistenza di una lista delle persone che in seguito al golpe avrebbero dovuto essere internate a Lipari è un altro mistero. Il suo contenuto non è mai stato reso noto, ma il “New York Times” afferma che i nomi erano 1617. Una parte degli avversari politici, molti dei quali membri del Partito comunista, avrebbe dovuto essere deportata in aereo (via Catania) o in nave.
L’epilogo? All’italiana...
Il processo per il tentato golpe, accompagnato da montagne di carte, dopo una condanna in primo grado di numerosi congiurati il 14 luglio 1978, vide con la sentenza d'appello del 27 novembre 1984 tutti gli imputati assolti.
Il 25 marzo 1986 la Cassazione ha confermato l'assoluzione, sostenendo che il tentativo eversivo era riconducibile a un "conciliabolo di quattro o cinque sessantenni", e spiegò persino che la presenza di una colonna di mezzi militari e quasi 200 uomini della Forestale appostati davanti alla Rai era stata una coincidenza.

Tutte

Oggi: Sant'Ambrogio

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Sant' Ambrogio


Di nobile famiglia romana, nacque a Treviri nelle Gallie ove suo padre era prefetto e a pochi mesi di vita uno sciame di api portò alla sua bocca del miele. Ancora giovane, per la sua grande prudenza ed imparzialità, fu mandato governatore a Milano.

Essendo in quel tempo rimasta vacante quella sede episcopale, vi erano grandi discordie tra cattolici ed ariani per l'elezione del nuovo Vescovo. Ciascuno lo voleva secondo la propria fede, e fu necessario l'intervento del governatore Ambrogio per pacificare gli animi. Ma appena Ambrogio comparve in mezzo alla folla, un bambino si diede a gridare: Ambrogio vescovo, Ambrogio vescovo, e subito dopo di lui, cattolici ed ariani unanimemente vollero l'elezione di Ambrogio.

Essendo egli solamente catecumeno, dovette prima ricevere il battesimo, poi il sacerdozio e finalmente malgrado la sua umile riluttanza, la consacrazione episcopale.

Eletto dunque vescovo, con cuore di padre governò le anime a lui affidate.

Amorevole con tutti, si mostrava nello stesso tempo severo ed intransigente verso i nemici ostinati della Chiesa.

Con la sua straordinaria perspicacia nella scelta dei pastori di anime, diede il colpo di grazia alla setta degli ariani. Questi eretici, riconoscendo Gesù Cristo solo come uomo, negavano recisamente la sua divinità.

Ma se potenti erano gli eretici, più potenti furono i difensori suscitati da Dio per la integrità della fede.

Frutti insperati raccoglieva il Santo coi suoi sermoni : va ricordata in modo speciale la conversione di S. Agostino.

Stando una volta l'imperatore Teodosio nel presbiterio della chiesa, posto riservato unicamente ai sacerdoti, coraggiosamente mandò ad avvertirlo, ma con tale carità, che Teodosio ringraziò il santo vescovo di tale avvertimento.

Allorché lo stesso imperatore osò entrare in chiesa dopo la strage di Tessalonica, Ambrogio glielo impedì, e quando l'imperatore per scusarsi addusse l'esempio del re Davide, il santo Vescovo coraggiosamente rispose : Se avete imitato Davide nel peccato, imitatelo anche nella penitenza.

Finalmente, dopo molte lotte e sacrifici, andò a ricevere la corona delle sue fatiche in cielo, il 4 aprile dell'anno 397.

PRATICA. Facciamo penitenza dei nostri peccati finchè siamo in vita, se non vogliamo farla in Purgatorio.

PREGHIERA. O Signore che nell'elezione e nella vita del vescovo Ambrogio hai dato al tuo popolo un esempio della tua immensa misericordia e provvidenza, fa' che per i meriti di Gesù Cristo un giorno siamo compagni di colui che ora veneriamo in terra.

Buongiorno...così!


 

venerdì 6 dicembre 2024

C&T : festività nelle navi in navigazione dello Stretto con “Onde Sonore”. Tra spettacolo e solidarietà


Onde Sonore, 
la tradizionale rassegna artistica che si svolge a cavallo delle festività di fine anno a bordo delle navi di Caronte & Tourist in navigazione nello Stretto, festeggia – tra spettacoli e solidarietà – i suoi primi dieci anni.

Un primo importante compleanno che anticipa di poco quello del 2025, anno in cui C&T celebrerà i sessant’anni dalla prima navigazione sullo Stretto. Verso i Sessanta è – non a caso – il claim scelto per questa edizione di Onde Sonore.

Il direttore artistico, il bluesman Max Garrubba, anche stavolta ha composto un cartellone ricco di presenze e di suggestioni, dal jazz al blues, dalla musica classica al pop; un viaggio attraverso generi diversi per un pubblico di tutte le età.

Ad aprire la rassegna artistica, il 18 dicembre a bordo della Elio, saranno le calde note dell’ensemble d’archi Dionisio String Quartet, seguite dal cantautorato italiano de Gli Aventi (A20). Doppio appuntamento anche il 23 dicembre con il Kilombo Trio del pluripremiato fisarmonicista Antonio Grosso e, a seguire, lo swing dei The Walkin’ Mood. A concludere in bellezza la rassegna concertistica, il 30 dicembre, i Blue in Blues, capitanati dallo stesso Max Garrubba, in uno spettacolo che mescola blues, spettacolo e cabaret.

Immancabili le feste dedicate ai più piccoli a bordo della nave Telepass, che si trasformerà in un luogo magico per due intere giornate. Il 22 dicembre, i bambini potranno vivere l’emozione di incontrare Babbo Natale, mentre il 6 gennaio, sarà la Befana a fermarsi a bordo per la gioia dei più piccoli.

Da un format pensato per accogliere i passeggeri in navigazione nel periodo di Natale, Onde Sonore negli anni si è naturalmente trasformata in una piattaforma di solidarietà matura e pronta a sostenere progetti sempre più ambiziosi. Dieci anni sono infatti anche quelli di impegno solidale, quest’anno rinnovato da un nuovo e importante obiettivo.

Il ricavato dalla vendita dei biglietti sarà come sempre raddoppiato da C&T e sosterrà il progetto di informazione sessuale e prevenzione delle IST (Infezioni Sessualmente Trasmissibili) promosso da Arcigay Messina in collaborazione con l’Università di Messina e il dipartimento di Malattie Infettive del Policlinico di Messina, promotori dell’innovativo progetto “S.a.f.e.U.”.

Le IST e i nuovi casi di HIV – raccontano i dati – sono in drammatico aumento.  Proprio in occasione del periodo della rassegna, a bordo delle navi saranno presenti postazioni dedicate alla prevenzione e all’informazione, con il coinvolgimento di volontari immunologi e psicologi che offriranno supporto e consulenza su tematiche legate alla salute e al benessere sessuale.

Il programma della kermesse e le sue finalità benefiche sono stati presentati questa mattina, venerdì 6 dicembre, dal Responsabile del Personale e della Comunicazione, Tiziano Minuti, e dal direttore artistico Max Garruba, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede del Gruppo. A ribadire l’importanza e il sostegno dell’azienda all’iniziativa sulla divulgazione delle tematiche sessuali e delle IST l’AD di Caronte & Tourist, Pietro Franza.

Tra gli ospiti intervenuti, il Prof. Giovanni Francesco Pellicanò, primario del reparto di Malattie Infettive del Policlinico di Messina, il presidente di Arcigay Messina, Rosario Duca, e Miriana Venniro studentessa del Dipartimento di Psicologia rappresentante, con Chiara De Angelis, del progetto “S.a.f.e.U.” coordinato dal prof. Alessandro De Carlo.