In questo video, realizzato con le foto in nostro possesso: Ada Di Lorenzo ved. Cincotta, Angela Casamento in Manfrè, Angelo Cincotta, Anna Sari in Lo Schiavo, Antonino Biviano, Bartolomeo Peluso, Benita Gugliotta ved. Profilio (Zà Benita), Catena Paino in Casella. Caterina Famularo in Casamento, Domenico Merlino detto Mimì, El Arbi Qadchaoui, Filippo Greco, Francesco Monte, Giovanna Pittari, Giovanni Di Pietro, Giovanni Mandarano, Giovanni Paino, Giuseppe D'Ambra, Giuseppe Lamouchi, Giuseppe Natoli, Giuseppe Sciacchitano detto Pino, Giuseppina Rando ved. Zavone, Giuseppina Vasquez, Marco Del Bono, Maria Aurora Raffaele ved. Saltalamacchia, Maria Rosa Esposito in Paino, Maria Stella Zaia in Cannistrà, Nadia D'Amore, Nunziata Bongiorno ved. Ruggiero, Pina cecchini ved. Barile, Rosanna Lorizio ved. Spadaro, Routine Khadour, Saverio Corrado, Silvano Saltalamacchia, Ugo Tricomi, Vito Chiofalo, Vittorio Cullotta, Angela Cincotta, ved. Baratta; Angela Virgona ved. Divola; Anna Reitano ved. Beninati; Antonino Mandarano detto Giovanni il milanista; Attilio Peluso; Bartolo Cincotta; Bartolo Famularo; Catena Lo Piccolo ved. Scaffidi; Franco Luca; Giordano Gagianesi; Giuseppe Cipicchia; Giuseppe Natoli; Giuseppina Paino ved. Barca; Irene Cacace in Biviano; Maria Concetta Bonino in Cortese; Nello Raffaele; Onofrio D'Ambra detto Nino il nostromo; Rosa Lauricella ved. Merlino.
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martedì 16 settembre 2025
“L’isola”, un romanzo dedicato a Salina: sabato 20 la presentazione a Leni
Il libro sarà presentato a Leni sabato 20 settembre alle ore 17,30 nella sede della Pro Loco Leni APS alla presenza dell’autrice, del presidente dell’associazione, avvocato Claudio Rugolo e del giornalista Massimiliano Cavaleri, che intervisterà l’autrice del romanzo, già alla seconda fatica letteraria dopo “Cuntami”. Seguirà una degustazione di vini tipici eoliani nella Cantine Salvatore D’Amico per ripercorrere fragranze,
profumi, sapori raccontati nel testo che vuole essere un omaggio spontaneo all’amore nei confronti dell’arcipelago e soprattutto dell’isola de “Il Postino”.
Buon compleanno a...
...Sarah Greco, Gianluca Muleta, Ersilia Spanò, Davide Fonti, Pinuccia Castiglia, Lorenzo Barbuto, Davide La Greca
Una sessantina di capre lasciano Alicudi. Al via l'eradicazione anche a Ginostra
Lasceranno Alicudi, tra qualche ora, con la nave di linea, diretta a Milazzo, le circa sessanta capre inselvatichite catturate dagli operai forestali del Dipartimento Sviluppo Rurale, in carico al Servizio per il territorio di Messina (ex Azienda Foreste Demaniali).
Gli animali sono stati caricati su un apposito camion inviato sull’isola dall’azienda agricola alla quale sono destinati.
Nel contempo a Ginostra nei due recinti installati sono state, al momento, catturate una ventina di capre.
Ricordiamo che ad Alicudi è stata conteggiata una presenza di circa 500 capi, mentre a Ginostra/Stromboli sono circa 2.000
Oggi, 16 settembre: Santi Cipriano e Cornelio
Molti dei caduti chiedevano poi la riammissione, alla quale si opponevano i rigoristi. Cipriano, in considerazione della debolezza umana e della misericordia di Dio, adottò un atteggiamento più benevolo.
Identica situazione si presentò a Roma dove, dopo la morte di papa Fabiano, venne eletto Cornelio, vescovo ricco di bontà e umiltà, nativo di Roma e di antica famiglia, che fu papa dal 251 al 253. Il presbitero Novaziano, famoso retore, non accettò l'elezione del nuovo papa. Si fece a sua volta consacrare vescovo e provocò una scissione tra i cristiani della capitale. Anche qui la causa della divisione era “atteggiamento da tenere nei confronti dei caduti ”.
Al più umile e comprensivo Cornelio si opponeva il rigorista Novaziano. In questa difficile situazione il papa ricevette il sostegno convinto di Cipriano.
I due vescovi conclusero la loro vita con il martirio: Cornelio nel 253, in esilio e incarcerato a Civitavecchia (l’antica Centumcellae). Il suo corpo fu trasportato a Roma e sepolto nel cimitero di Callisto.
Cipriano fu prima esiliato durante la persecuzione dell’ imperatore Valeriano, quindi, il 14 settembre del 258, morì martire a Cartagine.
Perciò la Chiesa ricorda insieme questi due generosi fratelli nell'episcopato, la cui fede pronta, incrollabile ed eroica trasformò in intrepidi martiri.
PRATICA. Ricordando l'umiltà dell'accettazione della sofferenza dei due santi martiri Cipriano e Cornelio, rifugiamoci nella bontà del Signore senza mai turbarci, né sgomentarci. Adoriamo Cristo nel nostro cuore, forti della speranza che alimenta la nostra fede.
PREGHIERA. O Dio, che hai dato al tuo popolo i santi Cornelio e Cipriano, pastori generosi e martiri intrepidi, con il loro aiuto rendici forti e perseveranti nella fede, per collaborare assiduamente all'unità della Chiesa.
lunedì 15 settembre 2025
VARIAZIONE ORARI MUSEI DI FILICUDI E PANAREA
La Direzione del Parco Archeologico delle Isole Eolie comunica la variazione degli orari di apertura dei musei di Filicudi e Panarea per il periodo dal 15 al 21 settembre.
– Filicudi: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 11.00 alle 15.45
– Panarea: martedì, giovedì e sabato dalle ore 11.00 alle 15.45
Dal 22 settembre i musei saranno aperti su prenotazione per gruppi, con data e orario da concordare. Per informazioni e prenotazioni è possibile scrivere a: parco.archeo.eolie@regione.sicilia.it
Cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico all’Istituto Comprensivo Isole Eolie alla presenza della nuova dirigente Muscolino
Si è svolta oggi la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico presso l’Istituto Comprensivo Isole Eolie. All’evento hanno preso parte il Sindaco Dott.re Riccardo Gullo, il vice sindaco Saverio Merlino, l'assessore Cristina Roccella, insieme alle autorità civili, militari e religiose, al presidente del Consiglio d’Istituto Santo Coluccio ai docenti, al personale scolastico e alle famiglie.
Il 15 settembre è nato e 56 anni dopo muore, assassinato, Don Giuseppe Puglisi
Don Giuseppe Puglisi nacque a Brancaccio un quartiere di Palermo il 15 settembre 1937 da Carmelo, calzolaio, e Giuseppa Fana, sarta.
Entrò nel seminario diocesano di Palermo nel 1953 e venne ordinato sacerdote dal cardinale Ernesto Ruffini nel 1960. Nel 1961 venne nominato vicario cooperatore presso la parrocchia del SS.mo Salvatore nella borgata di Settecannoli sempre a Palermo, e dal 27 novembre 1964 operò anche nella vicina chiesa di San Giovanni dei Lebbrosi a Romagnolo.
Seguì in particolare modo i giovani e si interessò delle problematiche sociali dei quartieri più emarginati della città. Seguì con attenzione i lavori del Concilio Vaticano II e ne diffuse subito i documenti tra i fedeli, con speciale riguardo al rinnovamento della liturgia, al ruolo dei laici, ai valori dell’ecumenismo e delle chiese locali. Il suo desiderio fu sempre quello di incarnare l’annunzio di Gesu’ Cristo nel territorio.
Il primo ottobre 1970 venne nominato parroco di Godrano paese in provincia di Palermo a quei tempi segnato da una sanguinosa faida riuscendo a riconciliare le famiglie dilaniate dalla violenza con la forza del perdono.
Il 9 agosto 1978 fu nominato pro-rettore del seminario minore di Palermo e il 24 novembre dell’anno seguente fu scelto dall’arcivescovo Salvatore Pappalardo come direttore del Centro diocesano vocazioni. Il 24 ottobre 1980 fu nominato vice delegato regionale del Centro vocazioni e dal 5 febbraio 1986 divenne direttore del Centro regionale vocazioni e membro del Consiglio nazionale. Agli studenti e ai giovani del Centro diocesano vocazioni dedicò con passione lunghi anni realizzando, attraverso una serie di “campi scuola”, un percorso formativo esemplare dal punto di vista pedagogico e cristiano.
Promotore di numerosi movimenti tra cui: Presenza del Vangelo, Azione cattolica, Fuci, Equipes Notre Dame, Camminare insieme. Dal maggio del 1990 svolse il suo ministero sacerdotale anche presso la “Casa Madonna dell’Accoglienza” a Boccadifalco, dell’Opera pia Cardinale Ruffini, in favore di giovani donne e ragazze-madri in difficoltà.
Giuseppe fu sempre attivo nel suo quartiere per rivendicare i diritti civili della borgata, denunciando collusioni e malaffari e subendo minacce e intimidazioni. Venne ucciso dalla mafia in piazzale Anita Garibaldi 5, il giorno del compleanno, 15 settembre 1993. La salma fu tumulata presso il cimitero di Sant’Orsola, nella cappella di Sant’Euno e ad aprile 2013 la salma fu poi traslata nella cattedrale di Palermo.
La sua attività pastorale costituì il movente dell’omicidio, i cui esecutori e mandanti mafiosi furono arrestati e condannati con sentenze definitive fatto che spinse subito i fedeli al riconoscimento del martirio che avvenne nel dicembre del 98 ad opera del Cardinale Salvatore De Giorgi. Fu beatificato il 25 maggio 2013 al “Foro Italico Umberto I” di Palermo.
Cominciata la cattura di capre selvatiche ad Alicudi. L'Ansa di Salvatore Sarpi
Nel recinto, realizzato nei giorni scorsi, sono, al momento, allocati una cinquantina di capi.
Insieme a quelli che saranno catturati nelle prossime ore, saranno caricati su un mezzo, appositamente attrezzato, che dovrebbe lasciare l'isola già domani con la nave. Le capre catturate saranno donate ad un' azienda siciliana di zootecnia.
A Ginostra, invece, l'operazione di cattura delle oltre 2000 capre inselvatichite non è ancora iniziata e si sta procedendo all'installazione delle "gabbie" dove dovrebbero finire, prigionieri, gli animali.
L'emergenza delle capre ormai selvatiche è un problema che riguarda alcune delle isole Eolie dove gli erbivori scendono fino al mare ed entrano nelle case e negli appezzamenti coltivati. Gli abitanti di Ginostra, borgo di Stromboli, hanno presentato anche un esposto alla procura di Barcellona Pozzo di Gotto e hanno scritto al presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Gli animalisti hanno più volte chiesto che le capre non vengano abbattute o regalate a pastori. (Ansa)
Buon compleanno a...
Alicudi: Prime catture di capre inselvatichite
Prime catture di capre inselvatichite nell’isola di Alicudi nell’ambito dell’operazione di eradicazione di oltre 500 di questi animali.
Ad effettuarle gli operai forestali del Dipartimento Sviluppo Rurale, in carico al Servizio per il territorio di Messina (ex Azienda Foreste Demaniali),
Nel recinto, realizzato nei giorni scorsi, sono, al momento, allocati una cinquantina di capi.
Insieme a quelli che saranno catturati nelle prossime ore, saranno caricati su un mezzo, appositamente attrezzato, che dovrebbe lasciare l’isola già domani con la nave. Le capre catturate saranno donate ad una azienda siciliana di zootecnia.
A Ginostra, invece, l’operazione di cattura delle oltre 2000 capre inselvatichite non è ancora iniziata e si sta procedendo all’installazione delle “gabbie” dove dovrebbero finire, prigionieri, gli animali.
Oggi, 15 settembre: Beata Vergine Maria Addolorata
Questi sentimenti dolorosi si tramutarono in realtà, quando giunse per Maria il momento solenne di assistere alla divina passione. Tutto quello che Ella sofferse sin qui, altro non fu che la preparazione del martirio che l'attendeva sull'erta fatale del Golgota. Quando Gesù morì, la terra tremò, si spaccarono le pietre, cominciarono ad addensarsi le tenebre sul creato; a queste manifestazioni della natura indignata, la folla dei curiosi, colta da panico, si diradò. L'invitta Madre allora si accostò ancor più alla croce per unire il proprio martirio a quello del Salvatore.
L'addoloratissima Madre accolse più tardi sulle sue ginocchia le spoglie dell'adorato Figliuolo.
Questo fu il prezzo che la Madonna dovette pagare per la rigenerazione dell'umanità e meritarsi la sublime dignità di Madre universale. Tale infatti fu proclamata Maria nel modo più solenne al cospetto del cielo e della terra dalla voce di un Dio agonizzante
PRATICA. Consideriamo quanto siamo costati a Maria SS., e non rinnoviamole i dolori con nuovi peccati.
PREGHIERA O Dio, nella cui passione, secondo la profezia di Simeone, la spada del dolore trapassò l'anima dolcissima della gloriosa Vergine Maria, concedi benigno, che come ne celebriamo i dolori, così otteniamo i frutti abbondanti della tua passione.
I sette dolori di Maria
Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l'anima».
SECONDO DOLORE: La fuga in Egitto
Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo». Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto.
TERZO DOLORE: Lo smarrimento di Gesù nel Tempio
Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo».
QUARTO DOLORE: L'incontro con Gesù sulla via del Calvario
Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se cè un dolore simile al mio dolore. (Lm 1, 12). «Gesù vide sua Madre lì presente»
QUINTO DOLORE: La crocifissione e la morte di Gesù.
Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero Lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a sinistra. Pilato compose anche l'iscrizione e la fece porre sulla Croce; vi era scritto "Gesù il Nazareno, il re del Giudei" (Lc 23,33; Gv 19,19). E dopo aver ricevuto l'aceto, Gesù disse: "Tutto è compiuto!" E, chinato il capo, spirò.
SESTO DOLORE: La deposizione di Gesù tra le braccia di Maria
Giuseppe d'Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l'entrata del sepolcro. Intanto Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva deposto.
SETTIMO DOLORE: La sepoltura di Gesù e la solitudine di Maria
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Magdàla. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
LA DIRIGENTE MIRELLA FANTI SALUTA LE "SUE" SCUOLE
Oggi 15 settembre 2025 le "mie" Scuole riapriranno, i "miei" studenti torneranno sui banchi, accompagnati dai "miei" genitori, i "miei" docenti riprenderanno le loro lezioni, i "miei" collaboratori scolastici apriranno le porte delle aule, i "miei" assistenti amministrativi saranno pronti ai loro computer per il nuovo anno scolastico.
Dopo 17 anni di Scuola alle Eolie, permettetemi di considerare "Mia" la Comunita' scolastica con cui ho vissuto ogni giorno ed ogni stagione dal 2008 fino ad oggi.
Sono stati anni bellissimi, impegnativi, pieni di entusiasmo e di condivisione.
Nell' augurare un BUON ANNO SCOLASTICO a Tutti, vorrei ringraziare i "miei Presidenti del Consiglio di Istituto Massimo Taranto e Santino Coluccio insieme con i Consiglieri per avermi aiutato a realizzare molti dei "nostri" sogni e progetti. Vorrei ringraziare i "nostri" Sindaci - Riccardo Gullo, Domenico Arabia, Clara Rametta, Ireneo Giardinello - per aver sostenuto le "nostre" Scuole.
Vorrei ringraziare le "nostre" forze dell'ordine, I Comandanti dei Carabinieri di Lipari, S. Marina, Stromboli, Filicudi, Panarea, i Comandanti delle Capitanerie di Porto di Lipari e S. Marina per avere tutti contribuito alla educazione alla legalita'.
Vorrei ringraziare tutte le Istituzioni ed Associazioni che hanno collaborato con le "nostre" Scuole in questi anni: MAREVIVO, FIPAV, Mediterranea, Nesos, Kurma, Conservatorio di Catanzaro, Associazione Pianistica Italiana, AMP Milazzo, Riserva Naturale Orientata di Salina - Messina, Trinity London, per la costruzione di una Scuola di qualità.
Infine vorrei ringraziare i "miei" amici giornalisti: Peppe Paino, Bartolino Leone, Salvatore Sarpi per aver dato diffusione alle nostre attività
BUON ANNO SCOLASTICO E BUON LAVORO A TUTTI !!!!
ARRIVEDERCI !!!!
La "vostra" Dirigente Scolastica
prof. ssa Mirella Fanti
domenica 14 settembre 2025
Domani, lunedì in tutte le Eolie manifestazione popolare a sostegno del popolo palestinese
(Coordinamento: Eolie per la Palestina)Lunedì 15 settembre, l’arcipelago delle isole Eolie si mobilità al fianco del popolo palestinese, contro un genocidio senza precedenti, quello che dobbiamo fare, è distruggere l’isolamento e il silenzio, dell’occidente complice.Troviamoci tuttə contemporaneamente alle ORE 18.30 nei vari appuntamenti sulle isole con bandiere, striscioni e tutto ciò che può servire per renderci il più possibile visibili, sventoliamo in silenzio per due minuti in segno di solidarietà, e poi facciamo sentire forti le nostre voci per ricordarci quanto la forza collettiva e l’unione può fare la differenza.
In un momento storico nel quale le istituzioni, i governi rimangono inermi spetta alla gente, e a tuttə coloro vogliono ancora coltivare il senso di umanità farsi sentire!
#freepalesti̇ne #globalsumudflotilla🇵🇸 #palestine_free #globalmomventtogaza
MESSAGGIO DELL'ARCIVESCOVO MONS. GIOVANNI ACCOLLA PER L'INIZIO DELL'ANNO SCOLASTICO 2025-2026
Cari Dirigenti Scolastici,
cari Docenti, cari Studenti,
è sempre con emozione e gioia che desidero rivolgervi il mio augurio nei giorni in cui inizia il nuovo anno scolastico.
Penso ai ragazzi più piccoli accompagnati dai loro genitori, a coloro che varcano le porte della scuola per un nuovo percorso didattico e agli studenti che completano il loro iter e si preparano alle scelte importanti della loro vita. Tra attese e trepidazione, consapevoli dell'impegno che vi attende e del senso del dovere a cui siete chiamati, muovete i vostri passi per un'avventura sempre affascinante che è la vostra crescita umana integrale, in cui mente e cuore si uniscono e la cultura veramente si traduce in vita quotidiana. il
La scuola non è soltanto un luogo, ma anche "un tempo" prezioso che non può essere sciupato. È tempo di confronto, di socializzazione attraverso l'ascolto e il dialogo, di apertura di nuovi orizzonti culturali. È tempo in cui si cresce nel pensiero e nella conoscenza, acquisendo coraggio di sapersi mettere in discussione. È tempo di curiosità e stupore. Stando tra voi e con i vostri docenti siete raggiunti da parole di alto valore etico con cui confrontarvi: giustizia, libertà, inclusione, pace, verità! Come fare perché non restino concetti astratti, ma siano tradotti impegno di vita?
Per quanto possa sembrare scontato, la risposta sta in voi tutti, studenti e docenti. Sì, perché ogni vero cambiamento inizia da se stessi. Voi studenti siete indicati come il futuro della società. Certo, ma siete innanzitutto il presente! Quindi, qui e ora, senza rimandi né deleghe, siete chiamati a vivere nella vostra quotidianità la giustizia e la pace, la verità e la libertà nel fraterno reciproco accogliersi, rifiutando ogni forma di violenza. Vi esorto a dire sempre sì a tutto ciò che è bene, che promuove la giustizia e l'equità; a far udire la vostra parola in difesa della libertà, nel rispetto delle diversità di ciascuno, e della verità, che - nella molteplicità delle voci che risuonano nella odierna società - mi piace paternamente indicarvi con la "V" maiuscola, cioè Gesù Cristo, Dio fatto uomo per camminare sempre al fianco di ogni persona. Vi invito, infine, a rendere questo percorso di apprendimento scuola di pace, "disarmata e disarmante" come ha affermato Papa Leone XIV. Anche questo valore inizia dall'impegno personale di ciascuno ogni qual volta donate un sorriso, tendete la mano, abbattete muri che dividono per costruire vie di dialogo, rispettate la dignità di ogni persona accogliendola nella sua o nostra diversità. Allora ognuno avrà posto un tassello nella costruzione dell'edificio della pace e di una società migliore.
Buon anno scolastico a tutti. Vi benedico di cuore. Messina
Giovanni Accolla
Arcivescovo
Come eravamo: Luoghi, cose e personaggi delle Eolie di un tempo (1°Puntata)
Porti del Comune di Lipari: Si aggiungono altri finanziamenti (Da Rinascita eoliana - Riccardo Gullo sindaco)
𝐏𝐎𝐑𝐓𝐎 𝐏𝐈𝐆𝐍𝐀𝐓𝐀𝐑𝐎 𝐏𝐄𝐑 € 𝟐.𝟒𝟑𝟒.𝟑𝟐𝟎,𝟎𝟎
Eoliani e amici delle Eolie che non ci sono più (101° puntata, deceduti a luglio - agosto 2025) minuti 2 e 57 secondi
Nelle profondità del vulcano di Vulcano grazie all’intelligenza artificiale
(fonte RSI - Radiotelevisione svizzera) Un team dell’Università di Ginevra ha prodotto una rappresentazione 3D del cuore di un’isola vulcanica a nord della Sicilia – una svolta epocale nella gestione del rischio
La mappatura 3D realizzata dall’Università di Ginevra, in collaborazione con l’Istituto nazionale italiano di Geofisica e Vulcanologia (INGV), fornisce ora una fotografia dell’interno di un vulcano senza precedenti.
“La tecnologia utilizzata (ovvero la tomografia, ndr.) è disponibile dai primi anni duemila. Ma impiegare un numero così elevato di sensori ed elaborarne i dati con l’intelligenza artificiale è la vera novità”, spiega Matteo Lupi, che ha guidato questo lavoro.
A titolo di paragone, il ricercatore precisa che “siamo di fronte al passaggio dall’ecografia alla risonanza magnetica”: immagini ad altissima risoluzione svelano dettagli sinora inesplorati delle profondità terrestri.
Perché l’isola di Vulcano?
Dalla fine di settembre 2021 dall’isola di Vulcano sono arrivati segni inequivocabili di risveglio legati al movimento di fluidi nel sottosuolo, quindi di magma e gas. “Siamo stati avvisati dall’INGV di Catania. Abbiamo caricato il nostro furgone e nel giro di tre giorni eravamo sul posto per collaudare la nostra strumentazione in un ambiente vulcanico”.
L’obiettivo per Matteo Lupi e il suo team era di comprendere cosa innesca il risveglio di un vulcano. Il metodo, sviluppato originariamente per la prospezione geotermica a basso costo e già applicato in diverse aree della Svizzera, Ticino incluso, era in attesa di un’applicazione in ambienti vulcanici logisticamente accessibili.
Quasi 200 speciali sensori all’avanguardia, chiamati “nodi sismici”, sono stati installati sul posto e per un mese hanno registrato le vibrazioni naturali del terreno su un’ampia gamma di frequenze. È noto, ad esempio, che alcune onde – note come onde sismiche secondarie – si propagano lentamente quando attraversano zone ricche di fluidi, consentendo il rilevamento di magma
Questo enorme volume di informazioni è stato poi elaborato dal supercomputer Yggdrasil dell’Università di Ginevra, addestrato con una gande quantità di dati simili provenienti da tutto il mondo. Senza l’intelligenza artificiale, sarebbe stato impossibile arrivare a questi risultati manualmente e in tempi brevi. All’origine di questa tecnica innovativa, ci tiene a precisare il professore, c’è l’ingegno di Douglas Stumpp, dottorando presso il Dipartimento di Scienze della Terra e autore principale dello studio.
Una rivoluzione nella gestione del rischio
Nel caso di Vulcano, queste prime analisi hanno permesso di capire che il fianco del vulcano sta scivolando verso Lipari, con fratture riempite di fluidi in pressione. “Essere in grado di capire dove il sistema è più fragile, permette di identificare con maggiore precisione le aree a rischio in caso di eruzione, migliorando la gestione delle evacuazioni”, racconta Matteo Lupi, che prosegue: “nel caso specifico di Vulcano, oggi sappiamo che la parte di pianura dell’isola può stare più tranquilla, mentre l’area del porto e del camping sarebbero totalmente da evitare”.
Prevedere con precisione l’eruzione di Vulcano resta al momento impossibile. Questo nuovo modello rivoluzionario permetterebbe però di monitorare con precisione la sua attività: “possiamo immaginare una sorta di timelapse: facciamo una fotografia oggi, un’altra tra un mese, e in caso di deformazioni possiamo intensificare il monitoraggio per comprendere le variazioni del sistema idraulico, in altre parole: dove si verificherà la prossima eruzione”, precisa Matteo Lupi. Ciò che è certo, è che “Vulcano è un vulcano attivo, la sua ultima eruzione è avvenuta nel 1888-1890 e un’altra potrebbe avvenire nel breve termine geologico”.
Insomma, grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale, questa ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Communications, offre nuove speranze alle oltre 800 milioni di persone che vivono a ridosso dei 1500 vulcani attivi sul nostro pianeta. In futuro, strumenti del genere potranno rivelarsi fondamentali per la previsione dell’attività vulcanica globale, con piani di evacuazione dinamici e adattabili.
Oggi, 14 settembre 2025: Esaltazione della Santa Croce
Cosroe II, re dei Persiani, nel 614, approfittando della dissoluzione dell'impero, mosse guerra ai Romani, col futile pretesto di vendicare l'imperatore Maurizio ed i suoi figli, che Foca aveva barbaramente trucidati. La condotta però ch'egli tenne ben presto diede a conoscere che egli non bramava altro che di saziare la sua ambizione e sfogare il suo odio contro i cristiani. Depredò la Mesopotamia, occupò successivamente le città di Edessa, Cesarea, Damasco e Gerusalemme e dopo aver fatto il solito bottino, abbandonò la Città Santa al saccheggio. Tra i tesori rapiti si trovava quello della Croce del Redentore che S. Elena aveva lasciata come pegno prezioso nella basilica del S. Sepolcro.
Eraclio, successore di Foca, alla vista delle gravi calamità provocate dalla guerra, propose a Cosroe la pace che venne respinta. Eraclio allora con digiuni e preghiere implorò l'aiuto di Dio e radunato l'esercito ingaggiò battaglia campale contro i Persiani che rimasero definitivamente sconfitti presso le rovine di Ninive. Cosroe fuggì ed associò al trono il figliuolo Medarse. Ciò spiacque immensamente al figlio maggiore di Cosroe, Siro, a cui per diritto di primogenitura toccava il regno. Sdegnato dell'affronto, giurò vendetta, e al passaggio del Tigri barbaramente uccise il padre ed il fratello. Eraclio, che come condizione di pace aveva posto la restituzione della Croce, tornò a Gerusalemme, ringraziando la Provvidenza della vittoria riportata.
L'imperatore stesso con vesti imperiali volle portare a spalle la preziosa reliquia alla chiesa di S. Croce sul Calvario, ma una mano invisibile lo arrestò presso la porta che conduceva al colle. Preso da timore, Eraclio si volse al patriarca Zaccaria e questi gli disse: « Guarda, imperatore, che con questi ornamenti di trionfo non imiti la povertà e l'umiltà con cui Gesù Cristo portò il pesante legno nella sua passione ». L'imperatore comprese, e indossato un umile vestimento, riprese la Croce, proseguendo speditamente il cammino. Nella Chiesa, la santa reliquia fu esposta alla pubblica adorazione: la cerimonia fu accompagnata da strepitosi miracoli.
Questa solennità fu poi celebrata ogni anno, premettendo alla festa quattro giorni di preparazione, e numerose turbe accorrevano a Gerusalemme in tale circostanza. Un anno vi si recò anche Maria Egiziaca, che ebbe la grazia della conversione, principio della sua santità.
« Attesa l'importanza religiosa della santa città, scrive il card. Schuster, questa festa si diffuse presto nel mondo cristiano, soprattutto orientale, tanto più che delle particelle della vera Croce fin dal quarto secolo venivano trasportate da Gerusalemme in molte altre chiese di Oriente e d'Occidente; e ci si teneva a riprodurre nelle principali città le cerimonie solenni del culto gerosolimitano verso la S. Croce, il vessillo trionfale della salute cristiana ».
PRATICA. Fermiamoci un istante a considerare í dolori di Gesù sulla Croce, e per amor suo abbracciamo volentieri la nostra croce.
PREGHIERA. O Dio, che in questo giorno ci rallegri colla solennità dell'Esaltazione della S. Croce, fa, te ne preghiamo, che possiamo godere in cielo dei frutti di quella redenzione del cui mistero avemmo conoscenza in terra.
sabato 13 settembre 2025
Termovalorizzatori, Schifani: «Il 22 settembre il contratto d'appalto. Andiamo avanti malgrado le forze ostili»
«Siamo davanti a una svolta storica, a un obiettivo che per anni è sembrato irraggiungibile. La Sicilia cambia davvero passo. Insieme andiamo avanti - sottolinea il presidente - E non ci fermeremo anche se ci sono forze e apparati ostili che dicono sempre no allo sviluppo della nostra terra. Andremo avanti».
La videodichiarazione è disponibile su YouTube a questo indirizzo.
Le nuove nomine di Monsignor Accolla in alcune chiese eoliane
. Sacerdote. Salvatore DI BLASI, Parroco della Parrocchia di San Giuseppe in Leni e Amministratore parrocchiale della Parrocchia di San Gaetano in Rinella – Leni;
. Sacerdote. Samuele LE DONNE, Amministratore parrocchiale della Parrocchia dei Santi Angeli Custodi in Vulcano
Oggi, 13 settembre: San Giovanni Crisostomo
e Giovanni soprannominato Crisostomo, o bocca d'oro, per la sua meravigliosa eloquenza, nacque in Antiochia.
In giovanissima età fu privato del padre. Gli rimase la santa genitrice che ad altro non pensò se non ad adempiere fedelmente tutti gli obblighi di una madre cristiana verso i suoi figliuoli.
Il Crisostomo studiò retorica e filosofia sotto la scorta dei migliori maestri del suo tempo e fece progressi tali che lo stesso suo insegnante ne rimase meravigliato, e, interrogato una volta dai suoi amici quale dei suoi discepoli avrebbe preferito gli succedesse nella cattedra : — Io nominerei, rispose, a mio successore Giovanni; se i Cristiani non ce l'avessero già involato.
Il vescovo di Antiochia, Melezio, conoscendo le rare qualità del Crisostomo, lo ordinò lettore. Flaviano, successore di S. Melezio, lo innalzò al sacerdozio, con l'incarico di predicar la parola di Dio, ufficio che Giovanni compì con zelo infaticabile e con grandissimo frutto. Egli spiegava Ie Scritture con molta chiarezza e proprietà; le sue istruzioni erano sode, le esortazioni vive e penetranti. Riprendeva con forza, esortava con carità e sapeva adattarsi alla mentalità di ciascuno.
Dodici anni continuò nel suo ufficio, quando venne a morire il vescovo di Costantinopoli, Nettario. Nell'elezione il pensiero corse subito a Giovanni, che a voce di popolo fu eletto successore il 26 febbraio dell'anno 398. Lo zelo per riformare i costumi gli attirò molti nemici.
Avendo pubblicamente ripreso dal pulpito alcune colpe dell'imperatrice, questa se ne volle vendicare. Lo fece quindi arrestare, e radunò il consiglio per escogitare cosa fare al Crisostomo. Chi proponeva l'esilio, chi la morte, chi la prigione perpetua, e chi altro. Finalmente uno che conosceva l'animo del Santo disse: « Ouanto avete proposto, altro non serve che a rallegrare il Vescovo. Con una cosa sola voi potete fargli del male, cioè facendogli commettere anche un solo peccato; ma fare questo non è in vostro potere ».
Si decise di esiliarlo in Bitinia. La notte appresso vi fu in Costantinopoli un terribile terremoto che tutti riguardarono come un effetto della collera divina. L'imperatrice medesima si spaventò e scongiurò l'imperatore a richiamare il santo Vescovo.
Tornò Giovanni in mezzo al suo popolo plaudente, ma per poco tempo, perché i suoi nemici non desistettero, e tanto fecero che l'imperatore fu costretto a esiliarlo nuovamente. Giovanni, per l'avanzata età e per gli strapazzi del viaggio, a stento poté arrivare alla città destinata; il giorno dopo il Signore lo chiamò a sè: era il 14 settembre del 407. Varie e pregevolissime sono le opere scritte da lui, e la Chiesa lo dichiarò Dottore.
PRATICA Non temete i mali di coloro che vi vogliono spaventare, ma temete il peccato che vi può mandare eternamente all'inferno.
PREGHIERA. La grazia celeste, deh! Signore, amplifichi la tua Chiesa, la quale hai voluto illustrare con i meriti gloriosi e la dottrina del tuo beato Giovanni, vescovo e confessore




















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