"Mancata convocazione del Consiglio Comunale" è l'oggetto di una nota inviata dal consigliere comunale del PD Giacomo Biviano al presidente del consiglio Pino Longo. Il testo:
"Egregio Presidente
Secondo leggi e regolamenti statuari spetta al Presidente convocare il Consiglio Comunale e inserire i vari ordini del giorno. Inutile rammentare le numerose autoconvocazioni presentate dai Consiglieri di Minoranza e andate finora deserte per mancanza del numero legale, determinato per lo più dall’uscita tempestiva dei consiglieri di maggioranza. Mi voglio soffermare, in particolar modo, però, su due importantissimi problemi ai quali , evidentemente, Lei non dà particolare importanza e urgenza. Il problema del ciclo dei rifiuti (eventuale aumento della TARSU) e la questione del “ciclo dell’acqua”(eliminazione del costo fisso di 80 tonnellate).
Da quasi un mese, infatti, non viene convocato il Consiglio Comunale per discutere i suddetti argomenti, nonostante la scadenza del 31 marzo per quanto attiene ogni modifica dei tributi locali, per non parlare delle questioni, poste quasi tutte dalla minoranza, che si trascinano ormai dal luglio scorso:Problematica relativa alla portualità dell’isola di Lipari; Mozione dei Consiglieri Megna e Fonti su modifica art.18 del regolamento del Consiglio Comunale; Collegamenti marittimi e collegamenti intermodali;Problematica relativa allo stabilimento di S.Calogero;
Problematica relative all’istituzione dell’Area marina;Problematica relativa alla riconversione delle Cave pomicifere dell’isola di Lipari; Campagna antincendio territorio del Comune di Lipari anno 2008; Problematica frazione Canneto (viabilità, trasporti interni, attività economiche ecc.);
Problematica relative alla stagione turistica 2008 delle isole del Comune di Lipari;Problematica relativa alla Istituzione dei Comitati di quartiere;
Non vorrei che i suddetti argomenti per il solo fatto che vengano proposte dalla minoranza debbano essere boicottati, anche a costo di incidere negativamente sui nostri cittadini. Se così fosse, egregio Presidente, abbia però il coraggio di dire agli stessi cittadini che forse, attraverso una seria e preventiva discussione in Consiglio Comunale, molti problemi avrebbero di certo trovato soluzione.Invece, purtroppo, alla fine saranno sempre i cittadini a farne le spese. Un esempio su tutte: il paventato aumento della TARSU del 30-50 %.
La prego, quindi, signor Presidente, di convocare con urgenza il Consiglio Comunale e affrontare insieme, per quanto ormai possibile, i problemi che rischiano di incidere pesantemente sui nostri cittadini".
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