Tornare ad Alleanza Nazionale, “perché quel simbolo ha emozionato tutti noi”: parola di Francesco Storace, che dalla sua pagina Facebook ha lanciato la manifestazione con cui intende riunire il mondo della destra italiana sotto l’emblema di An.
Dopo l’appuntamento a Roma di sabato 9 novembre, al Parco dei Principi, in pieno quartiere Parioli, c’è più chiarezza intorno al futuro della destra italiana. “Voglio stare in prima linea non in prima fila. Alleanza Nazionale era una comunità sciolta non dai giudici non dai voti, ma da chi ha sbagliato a scioglierla”. Francesco Storace, punta ad andare alle europee con una nuova destra, che evochi, senza mezzi termini Alleanza nazionale.
Recuperare il vecchio nome ed il simbolo del partito che aveva messo in soffitta il mondo post missino e, cercando la difficile sintesi delle varie anime della destra sociale frammentata: La Destra, una parte di Fli, senza Gianfranco Fini, Fiamma Tricolore e tante associazioni. La legge elettorale con lo sbarramento del 4 per cento, consiglierebbe una riunione di tutte le anime, in una sintesi non solo numerica.
A Roma c’era anche una folta delegazione siciliana di oltre cento partecipanti, guidata da Nello Musumeci che nel partito dovrebbe avere un ruolo centralissimo, e da Gino Ioppolo, parlamentare regionale all’Ars. Alla presentazione del progetto politico ha partecipato anche un’applauditissima Assunta Almirante.
La nascita di una nuova An però passa anche attraverso gli studi notarili. Il presidente della fondazione Alleanza Nazionale, Franco Mugnai, ha diffidato chiunque dall’utilizzare nome e simbolo del partito fondato da Gianfranco Fini. Anche perché c’è la questione del “tesoretto” della fondazione, tra beni immobili e centinaia di milioni di euro di denaro pubblico. “Non ce ne frega niente. Si tengano i soldi, basta che ci lasciano il simbolo”.
In realtà, la “questione fondazione” è tutt’altro che marginale. Lo stesso Fini, infatti, avrebbe recuperato più di un dialogo con La Russa, anche all’interno della stessa fondazione. Da qui potrebbe nascere, quindi, una nuova alleanza tra il gruppo che fa capo all’ex presidente della Camera e i Fratelli d’Italia.
Che sia o meno An il marchio, certamente, tra i più identificativi del messaggio della destra, la lotta per riprendere posizione, tra le gente di destra, è cominciata. E va avanti, promettendo rapide accelerazioni.
Dopo l’appuntamento a Roma di sabato 9 novembre, al Parco dei Principi, in pieno quartiere Parioli, c’è più chiarezza intorno al futuro della destra italiana. “Voglio stare in prima linea non in prima fila. Alleanza Nazionale era una comunità sciolta non dai giudici non dai voti, ma da chi ha sbagliato a scioglierla”. Francesco Storace, punta ad andare alle europee con una nuova destra, che evochi, senza mezzi termini Alleanza nazionale.
Recuperare il vecchio nome ed il simbolo del partito che aveva messo in soffitta il mondo post missino e, cercando la difficile sintesi delle varie anime della destra sociale frammentata: La Destra, una parte di Fli, senza Gianfranco Fini, Fiamma Tricolore e tante associazioni. La legge elettorale con lo sbarramento del 4 per cento, consiglierebbe una riunione di tutte le anime, in una sintesi non solo numerica.
A Roma c’era anche una folta delegazione siciliana di oltre cento partecipanti, guidata da Nello Musumeci che nel partito dovrebbe avere un ruolo centralissimo, e da Gino Ioppolo, parlamentare regionale all’Ars. Alla presentazione del progetto politico ha partecipato anche un’applauditissima Assunta Almirante.
La nascita di una nuova An però passa anche attraverso gli studi notarili. Il presidente della fondazione Alleanza Nazionale, Franco Mugnai, ha diffidato chiunque dall’utilizzare nome e simbolo del partito fondato da Gianfranco Fini. Anche perché c’è la questione del “tesoretto” della fondazione, tra beni immobili e centinaia di milioni di euro di denaro pubblico. “Non ce ne frega niente. Si tengano i soldi, basta che ci lasciano il simbolo”.
In realtà, la “questione fondazione” è tutt’altro che marginale. Lo stesso Fini, infatti, avrebbe recuperato più di un dialogo con La Russa, anche all’interno della stessa fondazione. Da qui potrebbe nascere, quindi, una nuova alleanza tra il gruppo che fa capo all’ex presidente della Camera e i Fratelli d’Italia.
Che sia o meno An il marchio, certamente, tra i più identificativi del messaggio della destra, la lotta per riprendere posizione, tra le gente di destra, è cominciata. E va avanti, promettendo rapide accelerazioni.
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