C’è il cassiere, c’è il collaboratore, c’è il pensionato o il vecchio dirigente. Ma la curiosità che salta all’occhio è la folta presenza femminile. Sono quindici le persone arrestate nell’ambito dell’operazione “Iban” dei carabinieri di Palermo che hanno smascherato una truffa ai danni della Regione siciliana. Al centro dell’indagine le forniture dell’assessorato alla Formazione professionale.
Tra le somme di cui i dipendenti infedeli della Regione Siciliana arrestati oggi per truffa e peculato si sarebbero appropriati ci sono anche i soldi destinati a un progetto alla memoria del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, “un progetto che era destinato a sovvenzioni di dipendenti regionali”, come spiega il Procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo. “Insomma-. dice – soldi destinati alla legalita’ erano oggetto di distrazioni illegali”
I provvedimenti sono stati notificati a Emanuele Currao, 46 anni, di Palermo, funzionario direttivo dell’amministrazione regionale, che è finito in carcere; all’imprenditore Mario Avara, 49 anni, di Palermo, anche lui condotto in carcere.
Mentre sono finiti ai domiciliari Concetta Cimino, 67 anni, di Caltanissetta, dirigente dell’amministrazione regionale in pensione; Marco Inzerillo, 49 anni, di Lucca Sicula (Ag), funzionario direttivo regionale; Gualtiero Curatolo, 47 anni, di Palermo, cassiere regionale; Maria Concetta Rizzo, 49 anni, di Palermo, istruttore direttivo regionale; Maria Antonella Cavalieri, 52 anni, di Palermo, istruttore direttivo regionale; Federico Bartolotta, 60 anni, di Palermo, istruttore direttivo regionale; Vito Di Pietra, 43 anni, di Palermo, collaboratore regionale; Giuseppina Bonfardeci, 51 anni, di Palermo, istruttore direttivo regionale; Giampiero Spallino, 43 anni, di Palermo, collaboratore amministrativo regionale; Carmelo Zannelli, 46 anni, di Palermo, collaboratore amministrativo regionale;Michele Ducato, 54 anni, di Palermo, funzionario direttivo regionale; Marcella Gazzelli, 48 anni, di Palermo, collaboratore amministrativo regionale; l’imprenditore Amedeo Antonio Filingeri, 51 anni, originario di Borgetto.
Tra le somme di cui i dipendenti infedeli della Regione Siciliana arrestati oggi per truffa e peculato si sarebbero appropriati ci sono anche i soldi destinati a un progetto alla memoria del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, “un progetto che era destinato a sovvenzioni di dipendenti regionali”, come spiega il Procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo. “Insomma-. dice – soldi destinati alla legalita’ erano oggetto di distrazioni illegali”
I provvedimenti sono stati notificati a Emanuele Currao, 46 anni, di Palermo, funzionario direttivo dell’amministrazione regionale, che è finito in carcere; all’imprenditore Mario Avara, 49 anni, di Palermo, anche lui condotto in carcere.
Mentre sono finiti ai domiciliari Concetta Cimino, 67 anni, di Caltanissetta, dirigente dell’amministrazione regionale in pensione; Marco Inzerillo, 49 anni, di Lucca Sicula (Ag), funzionario direttivo regionale; Gualtiero Curatolo, 47 anni, di Palermo, cassiere regionale; Maria Concetta Rizzo, 49 anni, di Palermo, istruttore direttivo regionale; Maria Antonella Cavalieri, 52 anni, di Palermo, istruttore direttivo regionale; Federico Bartolotta, 60 anni, di Palermo, istruttore direttivo regionale; Vito Di Pietra, 43 anni, di Palermo, collaboratore regionale; Giuseppina Bonfardeci, 51 anni, di Palermo, istruttore direttivo regionale; Giampiero Spallino, 43 anni, di Palermo, collaboratore amministrativo regionale; Carmelo Zannelli, 46 anni, di Palermo, collaboratore amministrativo regionale;Michele Ducato, 54 anni, di Palermo, funzionario direttivo regionale; Marcella Gazzelli, 48 anni, di Palermo, collaboratore amministrativo regionale; l’imprenditore Amedeo Antonio Filingeri, 51 anni, originario di Borgetto.
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