TARANTO GAETANO
Taranto Gaetano di Giuseppe nato a Lipari (Alicudi)
l’8 settembre 1890 – distretto militare di Messina
Soldato del 156° Reggimento di Fanteria di
Linea
Morto nell’ospedale da campo n°230 per
malattia il 17 novembre 1915 all’età di 25 anni.
Sepoltura: sconosciuta.
Unità
di appartenenza
Brigata
Alessandria – 155 °e 156°
Reggimento di Fanteria Milizia Mobile
Costituita il 1°
Marzo 1915: il comando di brigata ed il 155°, formato fin da 2 febbraio dal
deposito del 37° fanteri; il 156° costituito il 26 marzo del 1915 dal deposito
dell’89° fanteria.
La Brigata
Alessandria era inquadrata all’interno del XIII Corpo D’Armata al Comando del Generale Gaetano Zoppi – 30^
Divisione di Fanteria e dipendeva direttamente dal Comando Supremo, agli ordini
diretti del Generale Luigi Cadorna.
Periodi
di permanenza in linea della brigata Alessandria:
Anno
1915
Dal
20 luglio al 24 agosto: Monte Fortin
– Filanda di Sdraussina – Bosco Cappuccio – San Michele – Q.170 – San Martino
del Carso – Boschetto rettangolare;
Dal
6 a 24 settembre: San martino del
Carso – San Michele;
Dal
6 al 24 ottobre: San Martino del
Carso – San Michele – Cima 4 – Trincea Ferro di Cavallo e Cassa da Morto;
Dal
2 novembre al 31 dicembre: San
Martino del Carso – San Michele – Cima 4 – Monte Fortin (Mocchetta Mainizza)
Anno
1916
Dal
1° gennaio al 3 marzo: San Martino
del Carso – San Michele – Monte Fortin;
Dal
21 al 27 maggio: Cima Manderiolo –
Porta Manazzo – Bosco Varagna – Monte Mosciagh – Cima Portuale – Monte Cucco –
Val Galmarara;
Dal
4 luglio al 24 settembre: Settore di
Monfalcone (linea tra la mandria sud ovest di Q.121 e Q.85 – Trincea poggio
quercie – QQ.89 – 108;
Dal
16 ottobre al 29 novembre: Zona
Ferleti – Nova Vas – Q.208 nord – Lukatie – Versie;
Dal
27 al 31 dicembre: Settore di Doberdò
- Lukatie
Anno
1917
Dal
1° al 7 gennaio: Settore di Doberdò –
Lukatie;
Dal
17 gennaio al 5 novembre: Regione del
Tolmino: Monte Mezli – Dolije – Monte Vodil – Gabrije – Q.600 – Offensiva
austriaca. Ripiegamento – Nimis – Gajo (destra del Tagliamento) – Santa Lucia
di Piave.
Le perdite della Brigata Alessandria ammonteranno alla fine del conflitto a :
155°
Reggimento
Ufficiali
|
Truppa
|
||||
Morti
|
Feriti
|
Dispersi
|
Morti
|
Feriti
|
Dispersi
|
49
|
112
|
128
|
692
|
3578
|
4503
|
156°
Reggimento
Ufficiali
|
Truppa
|
||||
Morti
|
Feriti
|
Dispersi
|
Morti
|
Feriti
|
Dispersi
|
62
|
101
|
143
|
807
|
3405
|
5122
|
Circostanze della Morte del soldato Taranto Gaetano:
Dai Diari i Guerra
della Brigata Alessandria:
Il
2 giugno la brigata, assegnata alla 30^ Divizione , raggiunge la zona di Lonato
– Desenzano e vi intraprende un periodo di esercitazione e di allenamento.
Trasferita sul fronte isontino
, il 7 luglio arriva, per ferrovia, a Carmons e si disloca fra Brazzano e San
Rocco di Brazzano per spostarsi il 12 fra Tapogliano e Campolongo.
La imminente nostra offensiva
prepara per la brigata un cruento battesimo del fuoco. Il 20, raccolta fra
Versa ed il ponte del Torre, entra in azione , ma i reggimenti non combattono
ai suoi ordini diretti. Il 155° passando il ponte di Sagrado , si porta alla Filanda di Sdraussina a disposizione del
comando della 22^ divisione e punta, il 25 luglio , contro Bosco del Cappuccio
ed il Bosco Lancia, sostenendo nei giorni 26 e 27, reparti attaccanti che
fruttano la conquista di qualche elemento di trincea.
Il 28 i due battaglioni I e III,
sono ritirati in riserva a Sdraussina, mentre il II continua a combattere con
alrti vantaggi territoriali conseguiti il 31 luglio, nel qual giorno riesce a
portarsi avanti di 150 metri. Sono poi richiamati in linea anche i battaglioni
I e III e così tutto il reggimento sostiene una lotta accanita sul Bosco
Cappuccio durata fino al 17 agosto nel qual giorno è inviata a riposo fra Versa
e Medea.
Il 156°, messo a disposizione
del comando della 21^ divisione, invia, il 21 lugliio, il 1 battaglione a
concorrere alle operazioni verso Bosco Cappuccio, e gli altri due contro le
posizioni di Q.170 – Monte San Michele. Il nemico , con due battaglioni consecutivi
riesce a sfondare la fronte fra la Sella
di san Martino e Monte San Michele, ma ne è ricacciato e respinto fino alla
vetta del Monte San Michele, perdendo oltre 500 prigionieri. L’azione continua
intensa ed il 156^ , il 25, ha il compito di agire dimostrativamente verso la
sella di Monte San Martino, contro la quale i suoi battaglioni, specialmente il
II, si accaniscono in una lotta tremenda, che mentre arresta ogni attacco
avversario, consente ulteriori vantaggi territoriali, In questa sola giornata ,
le perdite del reggimento sono di 13 ufficiali e 390 militari di truppa quasi
tutti del II battaglione.
L’attivo contegno del nemico, su
questa fronte mantiene sempre accesa la battaglia. Il 156° passa alla diretta
dipendenza del comando della Brigata Alessandria che, dal giorno 11 agosto,
assume la difesa del settore di destra della 30^ divisione, e ivi combatte ogni
giorno per trattenere l’avversario e per impadronirsi di nuove posizioni atte a
rendere più sicura la difesa dell’importante zona.
Dopo vari tentativi e piccole
avanzate, effettuate giorno per giorno il 19 agosto è completata l’operazione
di occupazione del “Boschetto Rettangolare” sito a nord della strada di San
Martino. I reparti puntano ora nuovamente verso la sella di san Martino ,
contro la quale nei giorni successivi vengono sferrati ripetuti attacchi e
qualche pattuglia riesce a raggiungere l’obiettivo, che non può essere
mantenuto a causa del violento fuoco di artiglieria nemica. Il 24 agosto il
156°, sostituito dal 111° , è inviato fra Meda e Versaa riordinarsi , mentre il
comando di brigata resta in linea per
dirigere le operazioni che altri reparti svolgono nel citato settore di destra
della30^ divisione.
Nel
settembre gli uomini sono nuovamente operativi tra San Martino del Carso e
Monte San Michele, mentre il 6 ottobre, dopo un breve periodo di riposo, sono
dislocati in linea in vista di un'ulteriore offensiva sull'Isonzo. L'attacco
sul fronte carsico ha inizio il 21 e, per il giorno successivo, tutti gli
obiettivi dei reggimenti sono felicemente conquistati. Il 24 la “Alessandria” è
sostituita in linea dalla “Regina”: tre giorni di aspro combattimento hanno
causato la perdita di 1412 soldati di truppa e 66 ufficiali.
Fino alla fine dell'anno, la Brigata alterna periodi in servizio attivo, dapprima nel medesimo settore della cresta San Martino del Carso – Monte San Michele, poi tra Clauiano e Santa Maria la Longa, infine sul Monte Fortin (nel Goriziano), a periodi di riposo. -
Fino alla fine dell'anno, la Brigata alterna periodi in servizio attivo, dapprima nel medesimo settore della cresta San Martino del Carso – Monte San Michele, poi tra Clauiano e Santa Maria la Longa, infine sul Monte Fortin (nel Goriziano), a periodi di riposo. -
Il
fante Gaetano Taranto, morì 17 novembre 1915 nell’ospedale da campo 230 sito a
Langoris di Carmons per un’epidemia di colera che nei mesi successivi mieterà
vittime anche in altri reggimenti dell’esercito. Nello stesso ospedale da campo, morì il 6
novembre del 1915 anche il sottotenente Giuseppe Anzalone, nativo di Lipari,
per gastroenterite specifica (colera).
I
soldati italiani morti nell’ospedale da campo 230, vennero originariamente
sepolti nel piccolo cimitero ricavato fin dai primi mesi di guerra, nei terreni
requisiti al barone Giorgio Locatelli ed annessi alla villa di Langoris. Nel
1916 anche il complesso venne requisito e la proprietà, adibita fino alla fine
del conflitto a ospedaletto da campo fu riconsegnata e dismessa da tale
funzione solo il 7 giugno 1919, le spoglie dei 1500 ivi sepolti, furono
traslate in buona parte presso il sacrario militare di Oslavia.
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