“Fari delle meraviglie”, la mostra fotografica di Walter Pescara, promossa dal Comune di Santa Marina Salina, approderà al faro di Lingua lunedì 16 luglio e regalerà ai numerosi amanti del mare presenti a Salina, i suoi scatti di disarmante originalità e profonda spiritualità.
Riprodotte su ritagli di antiche vele nautiche, quasi a proiettare nel presente malinconico un passato avventuroso e fiero, le 15 fotografie esposte rappresentano i fari delle coste italiane degli ultimi quarant’anni che Walter Pescara ha immortalato tra il 1980 e il 1984. La straordinaria capacità rievocativa dell’artista ha come oggetto la promozione di un elemento artificiale, il faro, sempre esposto alle più forti intemperie quindi sempre in pericolo, che, in rivalsa, per le sue caratteristiche funzionali, diventa prezioso elargitore di protezione, sicurezza e salvezza.
Perché proprio Salina? Perché proprio Santa Marina? La scelta non deriva solo per la location magica, ma perché l’artista realizza il sogno di chiudere un cerchio rimasto aperto da molti anni. L’amore di Walter Pescara per la fotografia, la scelta del soggetto che nella sua vita ha acquisito un significato preciso, rendono questo luogo unico perché proprio qui l’idea, l’impulso alla vocazione specifica dell’artista-fotografo si sono palesati.
Lo stesso ricorda che durante una vacanza a Salina, dopo una mareggiata che ha travolto nel 1978 il faro di Lingua, si trovava con un amico a discutere sul danno prodotto dal mare e sulla condizione di tutti i fari marittimi destinati a scomparire. Nasce così un réportage fotografico per rendere immortali queste strutture architettoniche, guide insostituibili per i naviganti; coltivando il sogno è stato pubblicato “Il Libro dei Fari Italiani” con gli scatti di Walter Pescara e i testi di Camillo Manfredini edito nel 1985 da Ugo Mursia per le Strenne del Mare.
La mostra sarà inaugurata oggi. lunedì 16 alle ore 19.00 in un’atmosfera suggestiva d’altri tempi grazie all’esibizione al pianoforte di Matteo Podetti e l’istallazione resterà all’interno del faro di Lingua fino al 30 settembre 2018
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