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venerdì 10 maggio 2019

STOP ALLE DROGHE...RITROVA IL MIGLIOR TE STESSO (di Gianluca Veneroso)

Un team altamente qualificato accoglie, nella ormai nota location del Palacongressi, un uditorio composto da studenti di più fasce e provenienze isolane. Il tema, apparentemente trito e ritrito, strascico di decenni di dipendenze, vittime, diatribe legalitarie, è ...ancora una volta...LA DROGA! La dottoressa Frerotti, front-woman dell'Associazione IDEA di Brescia, ha convogliato attorno al delicato dibattito energie (culturali, educative, medico-specialistiche, associative...) capaci di smontare i soliti preconcetti e di sfondare la scomoda corteccia giovani/adulti con un'immediatezza ( di parole, immagini, punti di vista) di profonda efficacia. 
Dopo il saluto dell'Assessore De Luca, raccordo vivace tra territorio e associazioni convenute, il microfono "dell'esperto" è stato consegnato al professor Cedro, neuropsichiatria e docente universitario dell'Ateneo di Messina. 
L'incipit è stato (usando lo slang dei ragazzi) DA URLO: non nozioni, slide sanitarie o immagini commiserevoli, ma il testo di una canzone di Achille Lauro, idolo musicale del momento, che, vivendo direttamente il tunnel oscuro delle sostanze, racconta le droghe in note come "il diavolo che torna ma solo per dare fuoco al cuore di carta". 
Rotto ogni schema della conferenza, molti ragazzi hanno guadagnato il palco per esporre curiosità e quesiti, dubbi o proteste. Si è riflettuto sui multiformi satelliti che orbitano attorno al pianeta proibito dello sballo: NON È VERO che fumi e inalazioni varie esaltano le nostre capacità, fungendo, invece, da massacranti inibitori della lucidità cognitiva, della libido fisica e finanche del corretto sviluppo del corpo nelle sue fasi evolutive ! NON È VERO che musica e arte, ingegno e genialità sposano lo status-symbol della dipendenza! NON SI DICA che l'eccellenza dello sportivo vada conquistata tra pasticche e miscele a endovena! 
Si è passati poi ( intervento della dott.ssa De Rosa) a ridefinire il concetto di dipendenza, chiamando in causa sofisticherie elletronico-digitali, sbirciando nel frigo dei nostri disordini alimentari, demonizzando la ricerca spropositata di video artificiali rispetto al beneficio della concretezza, incurvando lo sguardo sulle slot del vizietto del gioco-sperpero..... Cyberbullismo e alterazioni emozionali da social: altri passaggi che hanno suscitato in platea brusii, assensi e LO SAPPIAMO! a riprova dell'estrema delicatezza del detto/condiviso. 
Hanno concluso Carolina e Giovanni, la cui omissione di cognome ci restituisce la familiarità, il riconoscimento tra i "non addetti", lo slittamento dalla voce esperta all'esperienza subita. 
Eh già! G. e C. sono anime corrose per anni dalla droga. Testimonial coraggiosi di deviazioni di percorso vicine al baratro. Cittadini qualunque caduti nelle reti di maledette dipendenze fortunatamente lasciate alle spalle.Ci hanno fatto sorridere, commuovere, interrogare... capire che LE DIPENDENZE non abitano in luoghi così altri, lontani...diversi...ALIENI. Storie viventi di un "me" che solo la testa può restituire al meglio. 
Grazie al nostro Dirigente RENATO CANDIA che risponde con sensibilità e tempismo a questi appelli sociali, aprendo le porte, le menti e i cuori della "sua-nostra" scuola alle sfide del presente....per fare scacco matto ai pericoli con le pedine del buonsenso. 
GIANLUCA VENEROSO

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