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martedì 7 maggio 2019

Branco uccide cane domestico a Monterosa.ENPA Eolie replica a nota semiresidente "Abbiamo buona volontà, ma poche braccia e pochi soldi"

Randagismo canino a Lipari.  
La signora Daniela Lazzaroni, semiresidente, ha segnalato il nuovo attacco di un branco, a Monterosa, con vittima “Ciccio”, cane di proprietà di B.M. 
“L’animale - ha evidenziato - era regolarmente michochippato e vaccinato, un cane dolcissimo e pauroso di media taglia, che già l’estate scorsa era stato aggredito gravemente più volte insieme alla sua compagna Sconsi, femmina sterilizzata e dimenticata di cui B. amorevolmente da tempo si occupa”.
Sono piu’ di 3 anni  che viviamo in questa situazione qui a Monterosa, cani feriti o ammazzati, gatti squartati o scomparsi. Mi chiedo cosa pensano di fare sia il Comune che l’Enpa, aspettano un bambino sbranato un turista ferito, un abitante malamente aggredito? Fatti peraltro già successi. Abbiamo denunciato, scritto, telefonato, discusso, nessun risultato. Vengo a Lipari in vacanza, da molti anni, e la situazione randagismo qui e’ sempre esistita ma e’ ulteriormente peggiorata nonostante la presenza di un associazione di peso come Enpa. 
Sono - ha concluso - presidente di una associazione animalista di Milano, LEIDAA, Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, conosco quindi le leggi e i mezzi per combattere il randagismo. Si apre a giorni la stagione turistica verro’ qui in vacanza ma come gli anni passati non potrò’ fare una passeggiata, scendere al porto a piedi o salire alla Croce per paura di aggressioni cosi come fanno molti turisti ignari del problema”.

Immediata la replica della signora Eleonora Zagami, presidente dell’ Enpa Isole Eolie. 
” Gentilissima signora Lazzaroni - ha scritto - sa bene come e con quali mezzi operiamo, lei stessa per qualche tempo ha seguito molto da vicino la nostra sezione, aiutandoci più volte al trasferimento di cuccioli adottati al nord Italia.
Disponiamo solo di buona volontà, poche braccia, e pochi soldi. Purtroppo siamo in attesa di una convenzione che, per motivi non dipendenti dalla nostra volontà, tarda ad arrivare, ed aiuti economici indispensabili per poter mettere in atto tutte le misure previste dalla vigente legge sul randagismo, che ci consentirebbero di fare molto di più .
Tuttavia se lei dall’alto della sua esperienza come presidente di un’associazione animalista, volesse illuminarci con i suoi preziosi consigli, siamo a sua completa disposizione pronte ad ascoltare ed attuare metodi e misure che , evidentemente, sono state da lei sperimentate con successo. Condivida con noi il suo sapere, gliene saremmo grate”.

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