Le fondazioni Blue Marine Foundation e Aeolian Islands Preservation Fund, che promuovono e supportano progetti di preservazione del mare e dell’ambiente alle Eolie, hanno acquistato un gommone con l’obiettivo di sostenere ed incentivare le attività scientifiche nel territorio.
Nel mese di Settembre i primi due istituti di ricerca sono stati coinvolti nell’intraprendere studi finalizzati a determinare ed approfondire le conoscenze in merito allo stato di salute del mare eoliano, informazioni preziose per contribuire ai futuri piani di conservazione.
Gli studi elaborati saranno pubblicati e condivisi con la comunità locale, con gli Uffici della Regione Sicilia e con l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca (ISPRA), ente di ricerca incaricato dal Ministero di seguire gli studi di fattibilità dell’Area Marina Protetta delle Isole Eolie.
I gruppi di ricerca già coinvolti sono:
– Università di Federico II: mappatura delle comunità microbiche che popolano gli ambienti estremi marini delle isole Eolie: indagine del loro ruolo nel ciclo dei nutrienti
– Politecnico delle Marche: Censimento visivo subacqueo di specie bentoniche prioritarie, evidenziate dalla Direttiva Habitat 92/43/EEC e dalla convenzione di Barcellona, per la protezione degli ambienti costieri mediterranei
Nel corso dell’estate le fondazioni hanno inoltre coinvolto 15 centri di ricerca nel condividere studi intrapresi o in corso per mettere in luce la biodiversità e l’unicità degli ambienti marini eoliani.
L’obiettivo a lungo termine è quello di sensibilizzare e informare sull’importanza di tutelare il mare delle isole Eolie, le cui acque ospitano habitat vulnerabili, molti dei quali protetti a livello internazionale dalle norme europee.
Intanto si è svolta dal 25 al 30 settembre scorso la quarta edizione della Summer School di subacquea scientifica a Panarea (isole Eolie) presso il laboratorio ECCSEL-NatLat Italy dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS, Trieste).
La scuola nasce dalla collaborazione tra OGS, il Dip.to di Scienze della Terra dell’Università La Sapienza di Roma, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Palermo, la Stazione Zoologia Anton Dohrn di Napoli (SZN) e il diving locale Amphibia.
Il corso, della durata di 6 giorni, è aperto a studenti, laureati, specializzandi, dottorandi in discipline scientifiche e professionisti impegnati nello studio e nella gestione del territorio/mare. L’offerta didattica prevede lezioni frontali multidisciplinari, tenute da docenti universitari e da ricercatori degli enti di ricerca coinvolti, esercitazioni di laboratorio, e attività subacquee volte all’acquisizione di tecniche per il campionamento e l’analisi di parametri chimico-fisici e biologici utili alla caratterizzazione e al monitoraggio degli ambienti idrotermali superficiali (8-24 m di profondità) di Panarea.
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