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venerdì 18 ottobre 2019

Legambiente del Tirreno ricorda gli interventi da realizzare a Ginostra e da la propria disponibilità all'operazione di messa in sicurezza e tutela del borgo.

Questa nota è stata inviata da Pippo Ruggeri e Gianluca Giuffrè di Legambiente del Tirreno al Presidente della Regione Siciliana , Nello Musumeci, al dott. Calogero Foti della Protezione Civile della Regione Siciliana, al Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale Dott. Angelo Borrelli, al Sindaco del Comune di Lipari, Marco Giorgianni.

Oggetto: Tutela, salvaguardia e messa in sicurezza della frazione di Ginostra soggetta a rischio vulcanico e dissesto idrogeologico.

Legambiente del Tirreno congiuntamente al nucleo operativo di Ginostra intende, con la presente nota, condividere la preoccupazione di residenti e turisti della frazione strombolana per la situazione di criticità venutasi a creare in seguito alle recenti esplosioni del vulcano in particolare quella del 03/07/2019 che ha devastato l’intero villaggio di Ginostra e che ha provocato anche la morte di un escursionista.
In seguito a diverse ricognizioni effettuate sul territorio appare chiaro quali siano gli interventi da mettere in atto nel più breve tempo possibile per la tutela, la salvaguardia e la messa in sicurezza di Ginostra. Ci permettiamo di evidenziarli ancora una volta.
Appare prioritario mettere in sicurezza il costone roccioso che sostiene l’abitato, instabile da anni e più volte segnalato, che dalla chiesa giunge al porto affinché eventuali ulteriori scosse dello Stromboli non lo facciano franare precludendo le vie di fuga verso il mare. Il costone si trova sopra la zona dell’attracco di Protezione Civile e del porticciolo di Pertuso. Trattasi di una zona di circa 200 mt. Il futuro del villaggio è legato al consolidamento e alla messa in sicurezza di tutto questo tratto che giorno dopo giorno continua a franare nell’indifferenza generale. Le piogge torrenziali di questi giorni hanno contribuito a scavarlo e una frana avvenuta qualche anno addietro ha reso inagibile l’abitazione di alcuni residenti. Si potrebbe intervenire alla base con dei terrazzamenti di massi naturali e cemento come già fatto in un piccolo tratto dal Genio Civile di Messina circa dodici anni fa.
Risulta importante anche la messa in sicurezza dell’approdo di Protezione Civile di Ginostra danneggiato dai marosi. Da anni l’iter è fermo e l’unico modo per fuggire in quei momenti e per avere soccorso è dal mare. La vita degli abitanti e quella dei turisti dipende dalla piena efficienza del molo perché in quei momenti e con le ceneri in aria gli elicotteri non possono atterrare. Un approdo, quello di Ginostra, realizzato dalla Protezione Civile Nazionale in posizione baricentrica rispetto al villaggio coerentemente con le indicazioni di Legambiente del Tirreno nell’interesse dei residenti e degli ospiti che più volte si erano espressi in particolare sulla migliore ubicazione.
La messa in sicurezza della centrale Enel e della centrale Telecom dopo il costone ed il pontile sono da non sottovalutare. Occorre sistemare la linea fissa Telecom obsoleta ed in stato di abbandono con anche il potenziamento del segnale di telefonia mobile ed internet e l’interramento dei cavi aerei. Alla centrale Enel bisognerebbe prevedere un sistema alternativo di alimentazione (E’allo studio un progetto dell’Enel) e l’interramento dei serbatoi per il carburante con l’interramento della linea elettrica che in alcuni tratti risulta completamente scoperta ed in balia di incendi e lapilli.
Da non trascurare vi è anche la sistemazione di un tratto di strada, completamente dissestata di circa 50 metri in zona Bonifizio, importante via di fuga che collega le due parti principali della frazione (centro e località Timpone).
Bisognerebbe, inoltre, pensare ad una cartellonistica all’ingresso della frazione per indicare le norme comportamentali da adottare in caso di maremoti o esplosioni per turisti e residenti.
In ultimo e non meno importante bisognerebbe attenzionare eventuali interventi per il rischio idrogeologico in quanto le acque torrentizie che confluiscono inevitabilmente sulla zona portuale potrebbero rendere più instabili i costoni su cui si erge l’abitato della frazione e precludere l’unica via d’accesso al pontile di Protezione Civile.
Come Legambiente ci rendiamo disponibili a partecipare alla messa in sicurezza e alla tutela dello storico borgo di Ginostra, patrimonio mondiale dell’Unesco, attraverso non solo suggerimenti ma anche alla partecipazione attiva con i nostri volontari. Pensiamo all’azione di recupero di vecchie colture, al rimboschimento delle aree bruciate, ai tagli antincendio, al ripristino di vecchi sentieri e dei muri a secco, mantenere e tutelare i muri in pietra a secco dei terrazzamenti delle isole e la rete di sentieri storici che li attraversano, non solo favorisce il ripristino del paesaggio rurale ma funge anche come opera di mitigazione del rischio idrogeologico, per la salvaguarda della biodiversità ed il miglioramento della fertilità dei suoli.
La nostra esperienza sul campo è frutto di numerosi interventi tra cui in passato anche il ripristino del sentiero che dal cimitero di Ginostra porta sui crateri sommitali dello Stromboli realizzato con i nostri campi di volontariato. Certi che quanto sopra esposto sia già alla vostra attenzione e sicuri che gli interventi necessari saranno presto realizzati in sinergia tra i vari Enti, restiamo in attesa di un vostro gentile riscontro e pronti a collaborare attivamente qualora doveste ritenerlo necessario.
Distinti Saluti
Legambiente del Tirreno
Il Presidente
Pippo Ruggeri
Legambiente del Tirreno
Nucleo operativo di Ginostra
Il Coordinatore
Gianluca Giuffrè

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