Il gup Salvatore Pugliese ha prosciolto dal reato di falso ideologico in atto pubblico l'architetto Elena Caruso di Milazzo, funzionaria dell'ufficio tecnico del Comune di Santa Marina Salina ed il dirigente dello stesso ufficio, geometra Giuseppe Caravaglio di Salina.
Per l'accusa, rappresentata in udienza dal procuratore Emanuele Crescenti, si trattava di falso ideologico per non avere, sia Elena Caruso sia Giuseppe Caravaglio, rilevato in occasione di un sopralluogo su un immobile di Santa Marina Salina la violazione delle norme paesaggistiche derivanti dalla realizzazione di uno scavo destinato alla collocazione di una vasca “imhoff”, per lo smaltimento di reflui fognari. Sebbene i due imputati, difesi dagli avv. Fabrizio Formica e Roberto Materia, avessero all'esito delle verifiche effettuate suoi luoghi contestato l'esecuzione dei lavori per assenza di autorizzazioni previste ai proprietari - secondo la Procura - l'accertamento dell'ufficio tecnico avrebbe dovuto rilevare nella relazione anche l'inosservanza dei vincoli del Piano paesistico delle Isole Eolie che, invece, non risultava presa in considerazione dagli imputati.
Il giudice Pugliese ha però escluso, con la sua decisione di proscioglimento, «qualsiasi valenza falsificatoria» nella condotta degli imputati essendo emerso dalle indagini che lo stato di realizzazione dell'opera non consentiva in quel momento di formulare la contestazione di violazioni paesistiche, così come preteso dalla pubblica accusa.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.