Incontro a Malfa, con gli abitanti dell'isola di Salina, nella la struttura polifunzionale comunale, nell'ambito del “Progetto europeo di transizione energetica” promosso dalla Commissione Europea. Si è parlato delle modalità tecniche, burocratiche e paesaggistiche per consentire all'isola il suo inizio nel percorso di transizione energetica.
«Il fotovoltaico di piccola taglia rappresenta - ha dichiarato l'energy manager, Filippo Martines - l'occasione più rapida e semplice per consentire agli abitanti di Salina il passaggio alle fonti energetiche pulite, soprattutto se questo viene veicolato da gruppi di acquisto sostenibili che accompagnano in modo etico gli abitanti in un percorso partecipato di comprensione e scelta degli impianti».
«A breve sarà avviato anche un tavolo tecnico con la Soprintendenza di Messina e l'assessorato ai Beni culturali della Regione - afferma il sindaco di Malfa, Clara Rametta - per analizzare le modalità di armonizzazione delle norme regionali in relazione ai dettami della Unione Europea che impone importanti obiettivi di riduzione di CO2 attraverso l'impiego di energie rinnovabili, da raggiungere nel più breve tempo possibile».
Soddisfatto per l'esito dell'incontro anche il presidente dell'Associazione albergatori e operatori turistici di Salina, Giuseppe Siracusano, che ha intravisto in questa iniziativa un'ottima opportunità per il settore ricettivo che può così caratterizzarsi di una impronta green sempre più richiesta dal turismo estero. Salina, con i suoi tre comuni, infatti, ha aderito al progetto “Energia pulita per le isole dell'Ue” e nella sua agenda per la transazione all'energia pulita, tra i vari punti figurano la decarbonizzazione dei sistemi di trasporto dell'isola e per l'isola, la produzione di energia elettrica da fotovoltaico, moto ondoso e da biomassa agricola e forestale e aumento dell'efficienza energetica, anche negli edifici. Oltre a Salina, nel progetto sono coinvolte le isole Aran (Irlanda), l'arcipelago di Cres-Losinj (Croazia), Culatra (Portogallo), La Palma (Spagna) e Sifnos (Grecia). Le sei isole sono state selezionate dalla Commissione Europea per programmi che porteranno a un drastico e sano calo delle emissioni di CO2 con la partecipazione attiva dei cittadini.
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