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sabato 21 marzo 2020

I VERI VIRUS? MALDICENZA E INSENSIBILITÀ. Riceviamo da Laura Serio e pubblichiamo

Usciti ( speriamo presto!) dalla bolgia infernale del Coronavirus, dovremmo aver rafforzato i valori - sani e genuini del VIVERE CIVILMENTE, cosa che sembra poco diffusa. Mi spiego meglio! Sono Laura Serio, conosciuta da tutti e da tempo. Ho sempre, dal lavoro alla quotidianità, dai banchi di scuola alle mura domestiche, manifestato buonsenso, altruismo e spirito di collaborazione...ma non occorre che mi autoelogi!Veniamo al dunque! È stato pubblicato - ieri, in pomeriggio- un articolo riferito a un sospetto caso di Coronavirus ( ragazzo eoliano con febbre, bloccato a Milazzo al rientro da una nota città sudoccidentale della Sicilia). Ebbene, quel ragazzo è mio figlio minore, fortunatamente NEGATIVO AL TEST. Nonostante, però, lui e noi siamo scampati al MALE VIRALE, abbiamo subito nelle ultime 24 h ALTRI MALI che non intendo tollerare e su cui mi sento di esprimere un deciso dissenso. In primis, abbiamo tollerato ogni tipo di maldicenza da parte di chi, usando smodatamente i social, spara sentenze e giudizi senza dosare le parole o conoscere effettivamente ciò che è accaduto. Raggiungere mia figlia a Caltanissetta ( precisamente a Sutera) per il suo recente parto, non ha rappresentato per me e famiglia una gita o un viaggio di piacere, ma un DOVERE se non un' URGENZA! Mia figlia è reduce da una situazione di salute pregressa non semplice, per cui MAI avrei potuto abbandonarla, nonostante le presenze al suo fianco, in un frangente così delicato. Non è un caso che il mio supporto "in presenza" si sia rivelato necessario. Nel pianificare i miei spostamenti dall'isola a Sutera sono stata attenta e rispettosa in merito a ogni regola e protocollo del caso, optando per l'auto e non i mezzi pubblici, fatta eccezione per la nave! Quindi, a fronte di chi parte e rientra per sciocchezze, credo che una questione a carattere medico-sanitario che tocca un caro non sia da sottovalutare. No? In secundis, va segnalata ( con estremo rammarico) l'insensibilità e - spesso - la mancanza di tatto, da parte di: personale della Nave; - presenze al Porto di Milazzo; - equipe medica e paramedica di Messina. Capisco la paura del caso, ma trattare un ragazzo di 13 anni con noncuranza è DISUMANO! Ci siamo sentiti dei delinquenti a piede libero! Degli evasi della peggiore specie! Toni aggressivi, tempi di attesa inverosimilmente lunghi! Non uno STIAMO RISOLVENDO, ASPETTATE, STATE TRANQUILLI, né un minimo di conforto a chi "potrebbe essere sul punto" di scoprire una grave patologia. E tutto questo con un ragazzino spaurito in una situazione psicologica di perplessità e smarrimento! All'ospedale di Messina, poi, la situazione si è presentata squallida e inappropriata. Vi dico solo che mio figlio ha trascorso la notte coperto da un giubbotto, perché nel 2020 ricevere una coperta appare ancora un'utopia. Per fortuna l'incubo è finito e siamo rientrati. Non ne serberemo un ricordo edificante. Non ci si comporta così! Fugati i VIRUS visibili, lavoriamo su QUELLI INVISIBILI E SENZA CURA! 
Laura Serio

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