A breve a Lipari, dove venne inviato al confino e da dove successivamente riuscì ad evadere, sarà girato un docu - film su Emilio Lussu, anti -fascista e uomo di grande spessore.
In questa occasione riceviamo e pubblichiamo questo scritto del dottor Gianni Iacolino:
Apprendo che cominceranno a breve le riprese di un docufilm sul senatore Emilio Lussu, personaggio di enorme spessore etico e politico, cui avrei voluto ispirarmi negli anni verdi della mia vita.
Obiettivo impossibile da raggiungere .
La grandezza del personaggio era forgiata da una rettitudine, da coscienza civile e coraggio impossibile da eguagliare, impensabile ad avvicinare.
Lussu, già prosciolto dal Tribunale di Genova , avrebbe dovuto essere immediatamente scarcerato. " In seguito alla sentenza di assoluzione, io avrei dovuto essere immediatamente scarcerato , ma le carceri dipendono dal Ministero degli Interni, non dalla Magistratura. Io fui trattenuto in carcere <per misure di ordine pubblico>. In base alle leggi eccezionali per la difesa dello Stato fascista , si riunì una commissione fascista e, in via amministrativa, io fui condannato a cinque anni di deportazione come <avversario incorreggibile del regime>. Il medico del carcere mi dichiarò intrasportabile.....il medico non cambiò parere. La notte venne a visitarmi un altro medico mandato appositamente dalla Prefettura. Constatò che avevo la febbre. All'indomani mattina, ebbi l'ordine di alzarmi dal letto e partire."
Trattato peggio di un pericoloso brigante. Un medico compiacente con i forti, non manca mai.
" Non mi fu concesso neppure di salutare mia madre..... Dappertutto sentinelle e pattuglie " . " in carcere io mi ero preso una bronchite ed una pleurite. In quei giorni avevo in permanenza la febbre da 38 a 39 gradi ed ero costretto a rimanere a letto". Il 19 novembre 1927 fui tradotto a Lipari in catene , febbricitante , affetto da pleurite . "Due giorni dopo sbarcai a Lipari, ammanettato con due catene. Ero veramente sfinito ".
Prese alloggio in una casa in vico Sparviero; suo vicino di casa era Nitti, dirimpettaio; Carlo Rosselli viveva a non più di 400 metri di distanza. A decine, i confinati, abitavano i nostri vicoli . La più brillante generazione di Italiani , seguita dopo quasi un secolo alla romantica gioventù risorgimentale.
Era questa la nostra isola di allora: un concentrato unico di eroi in un ambiente che non era in grado di comprendere la ricchezza che racchiudeva. Parri arriverà a Lipari nel settembre 1928. Rosselli considerava Parri la sua seconda coscienza, il fratello maggiore. Aveva 38 anni. Tranne rare eccezioni- vedi la famiglia Bongiorno- in pochi si rendevano conto da quante brillanti personalità erano circondati.
La scelta dell'abitazione cadde su un punto strategico che consentiva una eventuale fuga da diverse vie . Si instaura un forte legame fra Rosselli , Lussu e Nitti . Costituiscono il " club dell'evasione" cui aderisce anche Gioacchino Dolci, il quarto amico, che ,finito di scontare la pena, li aiuterá ,poi, da Parigi. Li immagino insieme, riuniti a discutere , ad erigere un nuovo futuro per l'Italia, ad organizzare una fuga che possa permettere loro di tornare operativi al più presto.
In una calda notte senza luna del 27-28Luglio 2929, mare calmissimo, scivola via un potente motoscafo nelle acque di Marina Corta.
Immagino la scena, le persone sedute al bar a sorseggiare, la sabbia che faceva ,allora , da pavimento alla piazza, il chiacchiericcio, i pescatori scalzi - li ricordo scalzi anche d'inverno- , forse qualche orchestrina, note sparse di musiche napoletane e loro tre , Lussu, Rosselli e Nitti che finalmente ce la fanno al terzo tentativo.
Dopo una settimana saranno a Parigi dove fonderanno il nuovo movimento politico Giustizia e Libertà oltre ad un omonimo settimanale che accoglieva la voce di tanti martiri del regime.
Il Senatore Lussu ,come tanti altri grandi italiani , è finito nella voragine di un dimenticatoio generale dal quale mi sembra difficile possa uscire un pensiero alto . Una grande gioia mi regala la notizia di questo lavoro cinematografico che , spero, farà conoscere ai giovani di che pasta erano fatti gli uomini che , a loro spese, ci regalarono la Repubblica e le libertà perdute.
PS : sul lungomare dove quotidianamente passeggiava questo martire dell'antifascismo sventola ,da anni , insolente ed irriverente , la bandiera della X MAS a cento metri dalle finestre della Guardia Costiera.
Al momento attuale, è questa la massima riconoscenza che la mia comunità ha saputo dedicargli.
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