La Capitale italiana della cultura è una novità introdotta con il Decreto Legge 31 maggio 2014, n. 83, contenente nuove misure in materia di tutela del patrimonio culturale, sviluppo della cultura e rilancio del turismo (convertito in legge e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 175 del 30 luglio 2014). Procida, grazie ad un progetto di riconosciuta valenza, è la prescelta per il 2022 e otterrà un milione di euro dal Ministero dei Beni Culturali per la realizzazione del suo progetto.
Come si può leggere sul sito procida2022.com, per il prossimo anno sono in programma 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 40 opere originali, 8 spazi culturali rigenerati.
Un plauso a Procida (circa 10000 abitanti e riserva naturale) ed alle sue componenti politiche e sociali per il risultato conseguito e per aver compreso le opportunità offerte da percorsi “qualificanti” legati alla cultura in senso lato.
Provo ammirazione per loro e rammarico per la nostra mancata ambizione a tutelare e valorizzare l’invidiabile patrimonio culturale (e naturalistico) di cui disponiamo, fermi come siamo alla convinzione barbara che “cultura” e rispetto e tutela dell’ambiente siano un ostacolo agli affari…
Beh, sarebbe ora di comprendere che cultura e rispetto ambientale non nutrono e migliorano solo anima e mente ma riempiono anche le tasche, soprattutto di chi ha avuto in dote una fortuna grande come quella di nascere in luoghi di pregio come le Eolie.
Con il nostro esclusivo e avviato progetto “di distruzione del territorio e di conversione a discoteca sotto le stelle” non andremo molto lontano, pensiamoci…
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
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