Era l’obiettivo, da molti giudicato impossibile da raggiungere, di vaccini inoculati quotidianamente che il generale-commissario Figliolo aveva perentoriamente, come si addice ad un militare di rango, fissato per la fine di aprile.
Ci siamo arrivati ed è una iniezione di speranza e fiducia per tutto il paese.
Non siamo fuori dai guai, ma mettendo gli uomini giusti nei posti giusti (Draghi in primis), un “sistema” traballante come quello italiano ha dato segnali di efficienza, affidabilità e rigore.
Ci serve l’ottimismo, ci serve credere che volontà e capacità di uomini e donne possano cambiare in meglio le cose. Ne abbiamo bisogno come Italiani e forse ancor di più come Eoliani.
Credere fermamente di poter superare zavorre e ignavia, facendo scelte consequenziali, agevola l’opera.
Buon primo maggio!
CORDIALMENTE
LUCA CHIOFALO
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