L'Associazione Culturale Euterpe, sotto la instancabile direzione artistica di Anna Paternò, non si ferma, malgrado la pandemia e le difficoltà organizzative che essa comporta: giorno 27 Luglio, presso la Sala Congressi del Gattopardo Park Hotel, rispettando le norme prescritte di igienizzazione e distanziamento anticovid, si è tenuto un bel concerto di musica liederistica con la partecipazione di due artisti di livello internaz ionale, al canto Benjamin Alunni, accompagnato al pianoforte da
Fernando Palomeque, entrambi forniti di prestigiosi curricula che li hanno visti esibirsi prevalentemente in Francia, ma anche in Portogallo, a New York, Tel Aviv, in Romania, Brasile, Argentina e tanto altro.
Il programma, è stato pensato come un
viaggio in musica dalla Spagna all'Argentina: la prima nelle sue molteplici
espressioni e peculiarità culturali, dalla Castiglia, ai Paesi Baschi
all'Andalusia a Castiglia e Leon, non dimenticando le importanti contaminazioni
con la musica francese, stregata nei primi del '900 dalle sonorità spagnole,
nella trasfigurazione diradata e impressionista di Debussy e Ravel, non
dimenticando il romanticismo di Massenet e le contaminazioni sciumaniane di
Padre Donostia; la seconda, l'Argentina, attraverso le musiche di quattro dei
suoi musicisti più rappresentativi, da Ginastera a Gustavino a Saenz, al
grandissimo Piazzola di cui i primi due furono precursori e maestri nell'arte
di mettere in musica il tango, un pensiero triste che si balla, come è stato
definito dallo stesso Piazzola e da Luis Borges.
I protagonisti della serata, giovani
entrambi, non si sono lasciati condizionare dalle difficoltà che il caldo
comporta all'ugola di chi canta, né dal suono eccessivamente metallico di un
pianoforte che ha comportato un surplus di lavoro all'accordatore Grimaldi.
La serata è stata armoniosa e
pregevole, dal punto di vista della performance, da parte di entrambi i
protagonisti. Probabilmente si sarebbe apprezzato maggiormente il vigore
interpetativo, di volta in volta ammiccante, ironico, affettuoso e romantico,
del tenore se fossero state disponibili le traduzioni dei testi, ma non si può
avere tutto.
Il pianista ha concesso un fuori
programma di straordinaria bellezza, vigoroso e struggente, Adios Nonino
di Astor Piazzolla, dedicato al padre (Nonino, appunto), dopo la sua morte. La
sala si è ripresa dalla commozione soltanto con l'entusiastico applauso
finale.
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