di Francesco Coscione
Leggo che il comitato "L'ospedale di Lipari non si tocca" ha, giustamente, chiesto la convocazione urgente del Consiglio comunale. Mi sembrerebbe doveroso che tale convocazione avvenisse nei locali del presidio ospedaliero in modo permanente con in testa assessori e Sindaco. Naturalmente guardando la pressoché totale assenza dei consiglieri, con le dovute eccezioni alle quali va il mio plauso, dubito che abbiano il benché minimo interesse per la salute dei cittadini che li abbiamo votati e che rappresentano.
Il Comune di Lipari (dati 2019) ha più di dodicimila abitanti con circa 6.500 famiglie. In pratica abbiamo firmato la petizione meno della metà di un componente per famiglia. Non vi fa pensare questo? Quale interesse abbiamo per la nostra sanità e la nostra salute? Leggevo che, in caso di urgenze, ci rivolgeremo a San Bartolo.
Non scomodiamo il Patrono per questo. Le urgenze saranno affrontate, come è sempre stato, da chirurghi, anestesisti, radiologi, medici, infermieri, tecnici, OSS, ausiliari, autisti, impiegati e da tutto il personale del nostro ospedale che rinunciando a ferie, malattie, riposi, soldi, straordinari e altri diritti ha salvato vite e curato tutti. Invito i cittadini eoliani a porsi domande e capire la realtà vera.
Sul muro della vecchia chiesetta di Pianoconte cinquant'anni fa c'era una scritta che resta sempre valida: non lasciatevi infinocchiare!
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