La “svolta storica” nei collegamenti tra la Sicilia e le sue isole minori, annunciata lo scorso ottobre dal governo regionale con l’affidamento a Sns del servizio, ancora non si è concretizzata e nel frattempo l’ente ha dovuto procedere con le vie tradizionali, varando quindi una nuova procedura pubblica (dopo il fallimento di quella lanciata lo scorso ottobre) per assegnare i servizi a rischio di rimanere scoperti.
È questo in sostanza il contesto in cui inquadrare il nuovo “avviso pubblico esplorativo per procedura competitiva con negoziazione” che la Regione Siciliana ha pubblicato nei giorni scorsi con lo scopo di arrivare all’affidamento in concessione, senza esclusiva, dei servizi di trasporto regionale di passeggeri, veicoli e merci tramite ro-pax con le Eolie, le Egadi e con le isole di Pantelleria e Ustica (quelli con le Pelagie, ovvero Lampedusa e Linosa, erano invece già stati assegnati per cinque anni tramite gara a Caronte&Tourist).
Un nuovo procedimento che, come detto, arriva dopo che la stessa Regione Siciliana, per voce del suo assessore alle Infrastrutture Alessandro Aricò, aveva annunciato lo scorso ottobre di essere giunta a uno storico cambio di passo nella complicata gestione dei servizi marittimi regionali con le isole minori, definendo “sulla base di un accordo già raggiunto con il ministero dei Trasporti” e “visti i numerosi tentativi già andati deserti”, la loro assegnazione a Sns, partecipata della stessa Caronte che effettua già le corse per conto dello Stato. Nel dettaglio, i vertici del governo regionale siciliano avevano parlato di una soluzione atta a “garantire i collegamenti marittimi con le isole minori della Sicilia per i prossimi anni”, più precisamente per un periodo di 12 mesi poi rinnovabile. Un iter di cui però al momento si è concretizzata solo una prima, piccola porzione, mentre non è possibile prevedere cosa sarà di quelle successive.
Secondo quanto ricostruito da SHIPPING ITALY, la Regione Siciliana ha infatti nel frattempo proceduto con l’affidamento diretto a Sns del servizio per un periodo di quattro mesi, ovvero fino al prossimo 29 febbraio, in attesa della firma di una convenzione con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che formalizzasse l’accordo già annunciato per l’assegnazione alla stessa compagnia dei collegamenti regionali, in aggiunta a quelli a carico dello Stato. Firma che però al momento non risulta ancora arrivata, e che ha quindi indotto l’ente, vista l’imminente scadenza, a tornare sui binari tradizionali (e già più volte infruttuosamente percorsi) della procedura pubblica, con l’obiettivo di bandire una gara già nel mese di marzo.
La quale però avrà comunque almeno un punto di distinzione rispetto alle precedenti. A fronte di un tempo piuttosto limitato a disposizione degli operatori per farsi avanti con la richiesta di invito di partecipazione (aperta lo scorso 20 febbraio, i termini si chiuderanno già il 6 marzo), il procedimento prevede infatti il rilascio di una concessione di lunga durata, pari a 108 mesi ovvero 9 anni. Un elemento, quest’ultimo, che si presume potrà essere visto con favore da Caronte&Tourist-Sns – probabilmente primo e unico interlocutore della negoziazione – che per voce del suo ad Vincenzo Franza, non più di tre mesi fa, aveva invocato “affidamenti a lungo termine” dei contratti pubblici, anche della durata di “dieci o quindici anni”, così da permettere alle compagnie di “serenamente investire per rinnovare il parco navi”.
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