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venerdì 22 marzo 2024

Master di 1° livello all'Università "La Sapienza", con 110 e lode, per il dottor Venuto dello Studio legale Rizzo

Il Dott. Federico Venuto, dello Studio Legale Rizzo, ha conseguito giovedì 15 marzo presso l’Università La Sapienza il Master di primo livello in “Diritto e Sport: il Giurista nella gestione dei rapporti e del fenomeno sportivo”, svoltosi tra febbraio 2023 e marzo 2024, discutendo la testi "Doping e normativa sportiva antidoping: analisi, critiche e prospettive tra esigenze sanzionatorie e maggiori tutele per l'Atleta", e conseguendo la votazione di 110 e lode.
Nella tesi ha proposto un’analisi del fenomeno doping e dell’attuale normativa antidoping assumendo un punto di vista diverso, che veda lo sportivo non solo come soggetto attivo del doping ma come oggetto e anello debole del sistema sportivo contemporaneo.
Al di là della retorica ufficiale che sbatte l’atleta “dopato” in prima pagina e lo espone al pubblico ludibrio con a corredo una lunga sfilza di altri attori (dirigenti federali, giornalisti, medici, tecnici, direttori sportivi) pronti a prendere le distanze e a condannare, senza appello, quanto accaduto; esiste un fuori scena della realtà, che non viene mostrato e che rimane esterno alla cornice edittale della storia sportiva.
Dietro le quinte dello sport moderno l’atleta è, in realtà, una vittima del doping, utilizza sostanze o pratiche dopanti, non solo come potrebbe sembrare ad un primo superficiale giudizio, per vincere o spingere sempre oltre i propri limiti fisiologici, ma perché è indotto, spinto, coartato a farlo, all’interno del sistema sportivo che abbiamo creato, dalle sollecitazioni di natura economica e dalle continue pressioni di vittoria ad ogni costo da parte di tecnici, società e sponsor, da cinici dirigenti federali, da ambiziosi apparati statali e da apprendisti “stregoni” pronti a sacrificare la dignità e la salute di una persona dinnanzi ad interessi commerciali, economici e politici.
In questo contesto, l’antidoping, nato per essere uno strumento di controllo, un baluardo a difesa di giustizia ed uguaglianza, come tutti i fatti umani si è invece, spesso, trasformato in uno strumento di potere e di corruzione al servizio di Stati, Federazioni, Organismi sportivi e privati, con la conseguenza che, a volte, gli atleti “non allineati” o “ingombranti” sono stati “beccati” positivi ai controlli antidoping mentre ad altri è stata garantita una “rete di protezione”.

Per questo auspica e propone l’inserimento nella normativa antidoping di un sistema di norme di garanzia per gli atleti durante l’esecuzione dei test antidoping e lo svolgimento dei relativi procedimenti della giustizia sportiva.
Diversi i docenti del master, diretto dal Prof. Mezzacapo, avvocati esperti in diritto sportivo che hanno tenuto le lezioni: Sandulli, Lubrano, Iudica, Sanino, Rombolà, Taucher, Pittalis, Grassani, Vigna, e tanti gli argomenti trattati: dalla giustizia sportiva, al calcio scommesse, al doping, alla riforma del lavoro sportivo, fino al caso Juventus e alla Superlega.

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