Caro Direttore Sarpi,
in premessa la ringrazio per aver rimosso il suo articolo e aver compreso le ragioni che mi hanno spinta a tale richiesta.
Purtroppo, però, come era prevedibile in una comunità votata all’odio e alla diffamazione - l’aver resi edotti i suoi lettori della mia richiesta di rimozione dell’ articolo, senza spiegarne le motivazioni - ha fatto scatenare i soliti odiatori che nascosti dietro i social pensano di poter scrivere ciò che vogliono senza porsi alcuna domanda.
Così, nella speranza che qualcuno possa rinsavire e che questa ondata di insulti e bugie si fermi (a beneficio di tutti) le chiedo di pubblicare le ragioni che mi hanno spinta a ciò e che lei conosce bene. Dopo di che uscirò da questa spirale di odio e fare solo ciò che è necessario!
Senza entrare nel merito della vicenda che è altamente diffamatoria e calunniosa per i sottoscritti, faccio presente che sia le scritte riportate sulla panchina legate ad un QR code apposto sulla stessa (oggi rimosso insieme alle scritte) rimandavano ad un racconto diffamatorio, calunnioso e totalmente in violazione della privacy della sottoscritta e del Sig. Alessandro Del Bono.
Ora, come è facile desumere da questa premessa, immagino (deduzione abbastanza logica) che l’Amministrazione comunale, correttamente e preventivamente, ignara di quanto era stato apposto sulla panchina illecitamente, ha dovuto rimuovere le scritte e il QR code nel rispetto della dignità, dell’immagine e dell’onore delle persone coinvolte ma, anche e soprattutto, a titolo cautelativo per l’Istituzione che rappresenta. Infatti, su questa vicenda è in corso un’indagine della Magistratura.
E’ evidente che nessuna persona di buon senso possa avercela con chicchessia morto tragicamente per una malattia e decidere, dall’oggi al domani, di rimuovere delle scritte su una panchina!! Basterebbe farsi qualche domanda prima di scrivere e parlare a sproposito.
L’incitamento all’odio è reato ed è quello che in queste ore tanta gente dell’isola, attraverso i social, sta facendo!
Non vi è pace e amore in tutto ciò ma calunnie, diffamazioni e una insensata voglia di fare del male!
Questo dovrebbe bastare per comprendere la gravità della vicenda e saziare la rinomata voglia di conoscenza che anima questo paese!
Naturalmente, invito tutti alla riflessione, al silenzio e al rispetto di tutte le parti in causa; ma se questo non dovesse essere sufficiente, si potrà continuare a manipolare ogni evento, fare illazioni, dare fiato alle trombe sapendo, però, che i sottoscritti si riserveranno di adire le competenti sede legali contro chiunque continui, ancora, con diffamazioni e calunnie nei loro confronti.
In nessun paese civile è ammesso calunniare e diffamare deliberatamente qualcuno facendo passare il tutto per un momento di collettiva memoria verso chi non c’è’ più! Questo non onora i vivi né tanto meno chi non c’è più!
Tanto si doveva. Con viva cordialità!
Barbara Chiofalo
NOTA DEL DIRETTORE DI EOLIENEWS - UN PICCOLO APPUNTO ALLA NOTA DELLA SIGNORA BARBARA CHIOFALO E CHIUDO QUI IL DISCORSO PERCHE' NON E' MIA INTENZIONE E MIA ABITUDINE FARMI TRASCINARE IN QUESTIONI CHE NON MI COMPETONO.
ALLA SIGNORA CHE SCRIVE "...l’aver resi edotti i suoi lettori della mia richiesta di rimozione dell’ articolo, senza spiegarne le motivazioni" RIVOLGO L'APPELLO A RILEGGERE IL POST DOVE SONO ABBASTANZE CHIARE LE MOTIVAZIONI CHE HANNO PORTATO ALLA RIMOZIONE DELL'ARTICOLO, OVVERO: "Abbiamo proceduto alla rimozione dell'articolo relativo alla panchina di Marina Lunga dedicata a Nicoletta Colosi su diffida dell'avvocato Barbara Chiofalo in proprio ed in nome del Sig. Alessandro Del Bono. Il legale ci ha inviato una lettera di "Diffida alla rimozione di articolo tendenzioso e diffamatorio “Marina Lunga: La panchina dedicata a Nicoletta Colosi non c'è più".
Infine preciso che, su questa vicenda, non sarà più concesso alcun spazio
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