Riceviamo e pubblichiamo:
In un Paese dove troppo spesso ci si limita a lamentarsi di ciò che non funziona, ci sembra doveroso, oggi più che mai, rivolgere un sentito ringraziamento al personale dell’Ospedale di Lipari per l’assistenza prestata a un nostro familiare, il quale si era presentato con sintomi apparentemente lievi, ma che si sono rivelati riconducibili a un grave aneurisma dell’aorta addominale — una condizione potenzialmente fatale.
Desideriamo in
particolare esprimere gratitudine alla dottoressa Greco e all’intero team del pronto soccorso in servizio
il 14 agosto, tra cui citiamo l’infermiere Fabio Cacace di
Lipari, l’unico di cui conosciamo il nome. Il loro scrupolo, la tempestività e il
senso di responsabilità hanno evitato che un’altra tragedia si abbattesse su
una famiglia, già duramente provata negli ultimi anni e in modo particolare in
questo periodo.
Dopo aver
riconosciuto la criticità della situazione, il personale ha eseguito tutti gli
accertamenti del caso con estrema professionalità, individuando in tempi rapidi
la necessità di un trasferimento urgente. Grazie alla loro prontezza, è stata
trovata una disponibilità presso il Policlinico
di Messina, dove il nostro caro è stato trasportato in elicottero e immediatamente
sottoposto a un intervento chirurgico salvavita.
In un
pomeriggio afoso, con una sola dottoressa in servizio al pronto soccorso e con
un organico visibilmente sottodimensionato, abbiamo potuto assistere con i nostri occhi alla dedizione, alla competenza e alla forza d’animo di donne e uomini
che, senza risparmiarsi, prestavano assistenza a tutti i pazienti, anche in
condizioni critiche. In poche ore, abbiamo visto almeno tre interventi
dell’elisoccorso, testimonianza di quanto intensa e complessa sia la realtà quotidiana
in cui opera il personale dell’Ospedale di Lipari.
Crediamo sia
giusto e necessario, in mezzo a tante difficoltà, dare voce a ciò che funziona,
e rendere omaggio a chi, con impegno silenzioso ma efficace, restituisce
speranza e vita. Troppo spesso, negli anni, ci siamo lamentati del nostro
ospedale. Forse anche questo atteggiamento ha involontariamente fornito a certa
politica e a taluni dirigenti lo spunto per depotenziare progressivamente una
struttura fondamentale per il territorio, riducendola ai minimi termini,
nonostante l’esistenza di infrastrutture e professionalità di alto livello.
Viviamo su
un’isola, in un contesto territoriale particolare, che andrebbe compreso,
rispettato e tutelato. Invece, ci troviamo a fare i conti con un sistema sanitario
che, in certi casi, abbandona il cittadino, rendendo difficile perfino nascere
o morire dignitosamente. Troppo spesso si ha la sensazione che alcuni operatori
o responsabili si disinteressino della salute pubblica e del giuramento di
Ippocrate, magari solo perché richiamati dalla fatica di dover affrontare il
mare, prendere un aliscafo o una nave.
Eppure, esiste
anche l’altra faccia della sanità, fatta di persone che ogni giorno affrontano
la tempesta con determinazione, competenza e cuore, guidando la barca – o
meglio, la vita – verso la salvezza.
Da parte di tutta la nostra famiglia, un grazie di
cuore a tutto il personale dell’Ospedale di Lipari in servizio il 14 agosto ed a quello del reparto di
chirurgia vascolare del Policlinico di Messina.
Con stima e profonda riconoscenza.
Giuseppe Cirino e le sorelle Gallo
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