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giovedì 13 novembre 2025

Santo del giorno: San Diego di Alcalà

 

San Diego nacque in Spagna, a San Nicola di Porto, e fin dalla sua prima giovinezza si dedicò con fervore alla pratica della disciplina cattolica, esercitandosi nel raccoglimento e nella vita interiore. Desideroso di servire Dio in modo più perfetto, entrò nel convento di Arizzafa, retto dai Frati Minori Osservanti, e dopo il noviziato emise la professione religiosa nell’umile qualità di fratello laico.

Da quel momento non vi fu occupazione, per quanto umile, alla quale si rifiutasse. Fu sempre fedelissimo alla santa obbedienza e costante nell’umiltà. Benché quasi completamente illetterato, per una luce soprannaturale penetrò così profondamente i misteri divini che la sua sapienza apparve a tutti come un vero prodigio.

La missione alle Isole Canarie

Mandato nelle Isole Canarie, dovette affrontare dure prove, sia da parte di persone esterne, sia da alcuni confratelli. Tuttavia, con invitta pazienza superò ogni ostacolo, edificando con il suo esempio tutti coloro che lo conoscevano. Grazie a lui, molti infedeli si convertirono al cristianesimo. Desiderava ardentemente morire martire per la fede, ma il Signore dispose diversamente.

Il servizio a Roma

Giunto a Roma in occasione del giubileo, fu destinato al convento di Santa Maria in Aracoeli e incaricato del servizio agli infermi. In quel periodo la sua carità risplendette in modo straordinario: benché la città fosse afflitta da una grave carestia, l’umile e instancabile fraticello si adoperò con ogni mezzo per assicurare ai confratelli e ai malati tutto ciò che era necessario per vivere dignitosamente.

Era devotissimo della Santissima Vergine e con l’olio della lampada che manteneva accesa dinanzi alla sua immagine ottenne numerose guarigioni. In altri casi, bastava che i fedeli ricevessero la sua benedizione per ottenere la salute del corpo e dell’anima.

La morte e la canonizzazione

Poverissimo e sempre pronto a rendere servizio al prossimo, San Diego si preparò con serenità alla morte, che sentiva ormai vicina. Mentre contemplava con amore le piaghe del Salvatore crocifisso, rese la sua anima a Dio il 13 novembre 1463.

Il suo corpo, per desiderio del popolo, rimase esposto per mesi alla venerazione dei fedeli, conservandosi miracolosamente incorrotto. La sua tomba divenne presto fonte di numerose grazie e miracoli, tanto che papa Sisto V lo annoverò nel catalogo dei Santi.

PRATICA. Siamo sempre compassionevoli verso i poveri, che sono l'immagine di Cristo.

PREGHIERA. O Dio onnipotente ed eterno, che con mirabile disposizione scegli le cose deboli del mondo per confondere le grandi, degnati propizio, per le devote preghiere del tuo beato confessore Diego, dí elevare la nostra debolezza alla gloria perenne del cielo.

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