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martedì 11 marzo 2025
“𝐋𝐀 𝐏𝐄𝐒𝐂𝐀 𝐃𝐀𝐋 𝐆𝐔𝐒𝐓𝐎 𝐒𝐎𝐒𝐓𝐄𝐍𝐈𝐁𝐈𝐋𝐄” 𝐋𝐀 𝐑𝐄𝐆𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐅𝐈𝐍𝐀𝐍𝐙𝐈𝐀 𝐈𝐋 𝐏𝐑𝐎𝐆𝐄𝐓𝐓𝐎 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐓𝐀𝐓𝐎 𝐃𝐀𝐋 𝐂𝐎𝐌𝐔𝐍𝐄 𝐃𝐈 𝐋𝐈𝐏𝐀𝐑𝐈
"La valorizzazione della pesca eoliana - si legge sul gruppo fb di Rinascita eoliana - resta uno dei capisaldi dell’impegno dell’Amministrazione Gullo che, nell’ambito del programma regionale denominato "Sensibilizzazione del pubblico sul consumo di prodotti ittici siciliani pescati, allevati o trasformati”, si è piazzata al quinto posto nell’elenco dei progetti approvati e finanziati dalla Regione Sicilia.
Un’altra tappa lungo il percorso di tutela e valorizzazione della marineria locale che, con le sue tradizioni, è parte sostanziale dell’identità Eoliana, della storia isolana e del futuro della sua comunità".
Il progetto del Comune di Lipari, come anticipato è il quinto, su 16 progetti presentati, per contributo ottenuto. I primi 4 hanno ottenuto un contributo di € 30.000,00.
CARNEVALE EOLIANO 2025: IL VIDEO-RACCONTO (E QUALCHE RIFLESSIONE) (Post di Magazzino Mutuo Soccorso Eolie)
Ci è piaciuto perché è stato il Carnevale dei giovanissimi, che sono riusciti a mettere in piedi un cantiere per allestire un carro, l'unico carro allegorico, da portare nelle strade dell'isola.
Ci è piaciuto perché è stato anche il Carnevale dei più piccoli, che in un Corso meno congestionato del solito si sono potuti divertire con le bolle di sapone, gli scherzi e le acrobazie degli artisti di strada.
Ci è piaciuto perché è stato il Carnevale della collaborazione, tra associazioni, attività commerciali amministrazione, uffici competenti e forze dell'ordine: tutti insieme, consapevoli di non poter fare le cose in grande, siamo riusciti a fare piccole grandi cose!
Ci è piaciuto perché questo Carnevale ha dimostrato a tutti, ancora una volta, che la comunità eoliana è viva, attiva e capace di auto-organizzarsi: basta metterla nelle condizioni di poterlo fare.
A noi piace aggregare, in qualsiasi modo, diffondendo cultura o pulendo spiagge e sentieri, vendendo verdura e coltivando grano. Se serve, siamo pronti anche a ballare e far ballare! Per questo diamo da subito la nostra disponibilità a lavorare al prossimo Carnevale insieme a tutte le associazioni e organizzazioni del territorio che vogliano far ricrescere, dal basso, il Carnevale Eoliano.
Ci auguriamo al tempo stesso che l’anno prossimo l’Amministrazione Comunale possa mettere in campo le condizioni minime per il rilancio di una delle feste più amate dagli eoliani: non ci riferiamo solo al sostegno economico, ma soprattutto agli spazi fisici dove poter allestire i carri.
E non solo per i carri: questo Carnevale ha anche dimostrato che a Lipari ci sono tanti ragazzi con tantissima voglia di fare, ma che hanno bisogno uno spazio per incontrarsi, sperimentare, inventare, che meritano quel Centro Giovanile che da troppi anni manca nel nostro territorio.
Prima di lasciarvi al bellissimo video-racconto realizzato dal nostro videomaker Gianfranco Taranto, (e alle foto, che potete vedere nell'album sulla nostra pagina facebook) vogliamo ancora ringraziare tutti i soggetti che a vario titolo hanno contribuito alla riuscita di questo Carnevale 2025.
GRAZIE:
Ai ragazzi della Ciurma Eoliana del Cantiere “Noi siamo sul carro”: senza il loro entusiasmo e la loro caparbietà non ci saremo mai lanciati in questa avventura!
Alla Brass Band di Lipari, alle majorettes dell’asd Twirling, a Maurizio Ferrara e con la sua magnifica Lapa, alla Superfantastica Chiara e a tutti gli artisti venuti da ogni angolo della Sicilia per rendere ancora più magico questo Carnevale: Circo Balocco, Compagnia duo minuti, Bitto Lo Strampolato, Valerie bla bla e Clown Mad.
All’Amministrazione Comunale (e in particolare al vicesindaco Saverio Merlino) per essere riusciti – nonostante i problemi di bilancio – a trovare le risorse minime per poter svolgere la manifestazione.
Agli uffici comunali (e in particolare a Claudia Schilirò ed a Neda Saltalamacchia) per averci aiutato ad avere tutti i permessi entro i termini, nonostante i tempi stretti.
A padre Alex e alla parrocchia di Canneto per aver concesso lo spazio per la realizzazione del carro.
Ai ragazzi della Palma, a Schon Tedros, a Luigi Sabatini e a tutti i dj per aver gestito il palco (dal montaggio, alle luci, alla musica) in maniera impeccabile, e a Federico Lo Schiavo per essersi prestato con entusiasmo a presentare l’ultima serata.
Ai carabinieri, Corce Rossa, Protezione Civile Comunale e ARE per aver permesso uno svolgimento sereno e in sicurezza delle serate, e in particolare alla Polizia Municipale che ha fatto le ore piccole per permetterci di ballare fino all’ultimo.
A tutti gli sponsor (inclusi quelli anonimi), che hanno dato il loro contributo sia economico che materiale. In ordine sparso: Salmotor, Eden bar, Cafè La Precchia, Chicco Lipari, Eoltravel, Berzi, Giochidea, Macelleria Iacono, Salvatore Natoli, Edilcisa, Turmalin, Giuseppe Cirino, Lo Spiedino Eoliano, Noleggio "Da Luigi" , Bar 17 Maurizio Sciacchitano, Ferramenta Palano, Farmacia Sparacino, Pizzeria Vulcanica, Eolian Bunker, Matteo e Marco Mezzapica, Onofrio Favaloro, Stanley Bet di Lorenzo Aiello, Davide Farfalletta, Da Ciccio la bottega dei salumi, Il Botteghino, Dario Orto, Giovanni Mollica, Claudio Villanti, Stefano Raguzzoni , Vitagliana, Bar Tano, Arredamenti Sapuppo, Farmacia Internazionale Finocchiaro, Chiccotosto, Cartolibreria Restuccia.
Grazie infine a tutti coloro che si sono mascherati e che si sono divertiti insieme a noi!
Alla prossima!
C.S. Lipari, una storia a tinte rosso - blu: Una formazione
In alto, da sinistra: Giovanni Caruso, Angelo Zanca,
Nello D'Auria, Mario Valenti, Giovanni Gravina, Mario Riganò, Enzo Ferro,
Federico Gallo
In basso, da sinistra: Nicola Puleo, Rosario
Finocchiaro, Bartolo Sardella, Franchino Monteleone, Santi Basile, Rosario
Centorrino
Tanti auguri!
Se non c'è la Nerea non si parte. Lettera aperta dai cittadini di Filicudi
Gent.mo Direttore.
Poiché siamo costretti ad attendere di partire con una nave che ci porti da Milazzo a Filicudi e poiche' riuscire a partire, se non c è la Nerea, è diventato un rebus irrisolvibile, pubblicamente chiediamo ai soggetti interessati:
A) Le ragioni dell' interruzione del servizio di ieri sulla tratta Milazzo Filicudi da parte del mezzo di linea indicato B) quale nave partirà e se arriverà domani, per riportare gente anche invalida e mezzi a casa propria.
Interrompere la continuità territoriale comporta conseguenze e disagi enormi per ogni isolano.
Ma questa circostanza sembra non interessare a nessuno.
Ci chiediamo, in tal senso, se esista un Assessore Comunale ai Trasporti e ci chiediamo chi rappresenti e chi si occupi di tutti i disagi che viviamo dalle nostre parti.
Non intendiamo questuare sui diritti, ma restare in silenzio ci sembra davvero inopportuno.
Forse dovremmo iniziare ad adire tutti l 'Autorità giudiziaria ad ogni interruzione.
E' comprensibile che non se ne può più.
Una cosa sono le avverse condizioni meteorologiche, altra è aprirle come un "comodo ombrello" ogni volta che qualcosa non vada per il verso giusto.
Proponiamo, dunque, di lasciarci " servire" dalla Nerea, così come sembrava che dovesse essere dal suo primo arrivo.
Vedrete che disservizi non ce ne saranno più!
Cordialmente...
Lettera firmata
Santo del giorno: San Costantino
La Chiesa greca, ma non quella latina, riserba un posto importante, tra i suoi Santi, al più celebre Costantino della storia, cioè all'Imperatore romano che riconobbe ai cristiani la libertà di culto, e che favorì in molti modi - anche con la sua conversione - la diffusione e l'affermazione del Cristianesimo nel mondo romano.
L'Imperatore Costantino è perciò stato onorato, addirittura con il titolo di « pari agli Apostoli » o anche di « tredicesimo Apostolo ». Si tratta di una tradizione assai antica in Oriente; ma si può pensare che, più che a ragioni religiose, la sua devozione sia legata a motivi politici, anzi dinastici, per esaltare gli Imperatori bizantini che del grande Costantino furono eredi e successori.
Costantino, imperatore, non figura tra i Santi della Chiesa cattolica, ma non mancano santi con il nome di Costantino, e proprio oggi ne sono festeggiati due insieme.
Del primo, che il Martirologio dice « confessore a Cartagine », non si sa però nulla, oltre a questa generica notizia. Poco più noto è anche l'altro San Costantino odierno, il quale però appare degno del suo augusto nome, in quanto fu anch'egli sovrano terreno, oltre che degno della gloria dei Santi.
Non era latino, ed era anzi nato ai margini del mondo romano, figlio di un Re della Cornovaglia, la rocciosa penisola che si protende verso l'Atlantico, nella parte più meridionale e occidentale dell'isola inglese. Figlio di Re, erede al trono, e infine Re egli stesso, Costantino non fu, a quanto pare, nella sua gioventù e anche nella maturità, né specchio di virtù né modello di pietà. Aveva sposato la figlia del Re di Bretagna, ma non fu neanche marito esemplare. Soltanto alla morte della moglie, già anziano, conobbe una profonda trasformazione spirituale. Fu allora che il vedovo Re di Cornovaglia si ritirò, per qualche anno, nel silenzio di un monastero dedicato a San David, cioè a un altro Re peccatore e penitente. Fece ancora di più, perché Costantino si unì a San Colomba, o Columba, il grande monaco irlandese che per primo portò e fece fiorire il Cristianesimo in terra di Scozia, fondandovi monasteri di vita severa e attiva. La Scozia, che allora aveva ancora il nome latino di Caledonia, era popolata da tribù barbare e indomite: gli Scotti e, più a settentrione, i Pitti. Neanche le legioni romane avevano potuto soggiogarle, e per difendere i confini della Britannia dalle loro incursioni era stato necessario costruire gigantesche muraglie, o valli, che sbarravano il paese da levante a ponente.
Nella terra dei feroci Pitti, San Costantino e San Colomba svolsero insieme la loro missione, non soltanto difficoltosa, ma anche pericolosa. Ottennero molte conversioni, fondarono chiese, crearono monasteri, ma a un certo punto i barbari Pitti presero una breve e sanguinosa rivincita sui loro benefattori, conclusasi con un massacro dei cristiani. Così, nel 598, il Re di Cornovaglia diventato missionario cristiano, restò vittima della violenza dei barbari Pitti.
MARTIROLOGIO ROMANO. In Scozia, san Costantino, re, discepolo di san Colomba e martire.
lunedì 10 marzo 2025
Lipari, slitta a domani il consiglio comunale
Slitta a domani il consiglio comunale di Lipari convocato per oggi alle 15 e 30. Il civico consesso è slittato perchè non si è raggiunto il numero legale.
In aula, tra l'altro, non era presente la parte burocratica verbalizzante
Scassinatore seriale dei distributori automatici. 26enne arrestato dai carabinieri a Messina
Legione Carabinieri Sicilia
Comando
Provinciale di Messina
Comunicato stampa del 10 marzo 2025
Compagnia Carabinieri Messina Sud
Scassinatore Seriale dei Distributori Automatici. 26enne Arrestato dai
Carabinieri
Alle prime luci dell’alba i Carabinieri della Stazione di Messina Gazzi
hanno arrestato in flagranza un 26enne messinese, già noto alle Forze
dell’Ordine, per furto aggravato.
È quanto accaduto al Policlinico “G. Martino” di Messina, dove i militari
dell’Arma, a conclusione di mirati e ripetuti servizi di osservazione, hanno
sorpreso un giovane che, si era introdotto furtivamente nella struttura e,
aveva scassinato due distributori automatici di alimenti. A seguito di
perquisizione personale, l’uomo è stato trovato in possesso della somma di 380
euro in monete e vari generi alimentari, nonché di uno scalpello probabilmente
utilizzato per forzare le porte d’ingresso e i distributori automatici. Evidentemente
l’uomo nella notte si era aggirato nei locali dell’ospedale al fine di
individuare i distributori automatici da cui asportare denaro, reato che nelle
scorse settimane si è verificato più volte all’interno del Policlinico di
Messina.
L’individuo è stato condotto in caserma e tradotto presso la propria
abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza del Giudice.
Il caso si trova ancora nella fase
delle indagini preliminari e, come previsto dalla legge, l’indagato è da
considerarsi innocente fino a eventuale sentenza definitiva"
Eoliani che non ci sono più (Deceduti a Novembre - Dicembre 2018, RIPROPOSIZIONE 40° video) durata : 1 minuto e 6 secondi
Emanati due avvisi dal Comune di Lipari: Obbligo spostamento contatore Idrico all'esterno. Obbligo voltura contratto idrico
Obbligo di Spostamento dei Contatori Idrico (Avviso n. 3/2025)
Secondo il Regolamento Idrico Comunale, tutti i contatori idrici devono essere collocati all’esterno delle abitazioni, lungo il fronte della strada pubblica. Inoltre, le nicchie che ospitano i contatori devono essere dotate di uno sportello con chiusura universale. Questa misura è finalizzata a migliorare l’efficienza della gestione del servizio idrico, facilitando le operazioni di lettura, controllo e manutenzione dei contatori.
I cittadini che non sono ancora in regola hanno 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso per adeguarsi, seguendo questi passaggi:
- Richiedere l’autorizzazione al Servizio Idrico Comunale per lo spostamento del contatore in una posizione accessibile dalla strada pubblica.
- Installare uno sportello con chiusura universale nella nicchia che ospita il contatore.
In caso di mancato adeguamento entro il termine previsto, il Comune provvederà a effettuare gli interventi necessari addebitando i costi ai proprietari e applicando eventuali sanzioni amministrative.
Per informazioni e per richiedere l’autorizzazione, i cittadini possono contattare l’Ufficio Idrico al numero 0909887234 o via email idrico@comunelipari.it.
Obbligo di Voltura del Contratto Idrico (Avviso n. 4/2025)
L’Avviso n. 4/2025 riguarda la voltura del contratto di fornitura idrica, che diventa obbligatoria in caso di decesso del titolare dell’utenza, trasferimento di proprietà dell’immobile servito o nomina di un nuovo amministratore di condominio. Questa procedura è necessaria per garantire la corretta intestazione del contratto e la continuità del servizio.
La richiesta di voltura deve essere presentata entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, utilizzando il modulo predisposto dal Servizio Idrico Comunale, disponibile presso gli uffici competenti o scaricabile online.
Per evitare disguidi nella fatturazione e sanzioni amministrative, i cittadini sono invitati a mettersi in regola tempestivamente.
Per informazioni e per scaricare la modulistica, gli utenti possono contattare:
- Ufficio Idrico: Tel. 0909887234
- Email: idrico@comunelipari.it – protocollo@pec.comunelipari.it
- Modulo scaricabile online: Link alla modulistica
Eoliani che non ci sono più (39° video - Deceduti a Luglio - Agosto 2018 - RIPROPOSIZIONE) (min. 1:50)
Nel video sono pubblicate le foto che sono in nostro possesso: 1) Angelo Biviano; 2) Angelino Pittari; 3) Annetta Natoli in Chiofalo; 4) Bartolomeo Paino; 5) Benito Stramandino; 6) Felice Lopes; 7) Felice Paino; 8)Franco Restuccia; 9) Giuseppa Mangano; 10) Giuseppe Beninati; 11) Giuseppe Muscarà; 12) Grazia Biviano; 13) Giuseppe Iacolino; 14) Isabella De Luca; 15) Maria Reitano in Famularo; 16) Mario Cusolito; 17) Olga Sciacchitano in Russo; 18) Vincenzo Sidoti.
E' deceduta Rosaria (Sarina) Greco ved. Favorito
Tanti auguri!
Stromboli: Un solo medico di guardia e due soccorsi gravi in contemporanea
Oggi , 10 marzo: San Macario vescovo
La forza della sua opposizione all'arianesimo è dimostrata dal modo in cui Ario parla di lui nella sua lettera a Eusebio di Nicomedia.
Macario prese parte al Concilio di Nicea, nel corso del quale potrebbe aver avuto molto a che fare con la stesura del Credo niceno. Nella Storia del Concilio di Nicea attribuita a Gelasio di Cizico ci sono una serie di dispute tra immaginari Padri del Concilio e dei filosofi al soldo di Ario. In una di queste controversie Macario è portavoce per i vescovi che difende la discesa all'inferno. Macario appare il primo tra i vescovi di Palestina che hanno sottoscritto il Concilio di Nicea.
Secondo Teofane, Costantino, alla fine del Concilio di Nicea, chiese a Macario di cercare i siti della Resurrezione e della Passione e la Vera Croce. L'enorme quantità di pietre sopra il tempio di Venere, che al tempo di Adriano si era accumulato nel tempo sopra il Santo Sepolcro, fu demolito, e "quando la superficie originale del terreno apparve immediatamente, al contrario di ogni aspettativa, il monumento sacro della Resurrezione del nostro Salvatore fu scoperto". Nell'apprendere la notizia Costantino scrisse a Macario una lunga lettera per ordinare l'erezione di una sontuosa chiesa sul luogo: si dava avvio così alla prima costruzione cristiana della Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Gerusalemme san Macario, Vescovo e Confessore, per consiglio del quale Costantino Magno e la beata Elena, sua madre, purificarono i luoghi santi e li abbellirono di sacre Basiliche.
domenica 9 marzo 2025
Detenuto evade dal carcere di Barcellona Pozzo di Gotto
Evasione dal carcere di Barcellona intorno alle 14. Un detenuto tunisino, che era stato trasferito da qualche giorno nella Casa Circondariale, è evaso, non si sa ancora bene in che frangente. Si tratta di Loudhaief Assem di 29 anni.
L'uomo è ricercato dalle forze dell'ordine che stanno anche ricostruendo l'accaduto
Calcio: Sconfitte casalinghe per Lipari IC e Malfa
Inopinata sconfitta casalinga per il Lipari (1 a 3) contro il Sinagra, diretta concorrente nella lotta per evitare i play out. Dopo questa gara il Lipari è terz'ultimo a 18 punti, il Sinagra quart'ultimo a 20 punti.
In Terza categoria il Malfa viene sconfitto (1 a 2) dalla capolista Unime ma resta al terzo posto che garantirebbe l'accesso ai play off
Tanti auguri!
Oggi, 9 marzo: Santa Francesca Romana
Nel 1384 nasceva a Roma, da nobile famiglia, Francesca, la santa che seppe nella vita coniugale, prepararsi una corona fulgentissima per il cielo.
Giovanetta di 11 anni, manifestò ai genitori il desiderio di consacrarsi a Dio, ma ebbe un rifiuto, anzi per ubbidienza nel 1396 contrasse matrimonio con Lorenzo Ponzani, nobile signore romano.
Nel nuovo stato di vita, due furono le preoccupazioni della Santa: conservare la grazia di Dio schivando le compagnie pericolose, i banchetti, gli spettacoli e tutti i cattivi divertimenti; procurare di essere ubbidiente ai voleri dello sposo, pronta ai doveri familiari, per cui soleva dire che una donna maritata deve lasciare all'istante ogni pratica di devozione, quando ha da attendere alle sue cose domestiche.

autore Giovan Battista Gaulli anno 1675
Divenuta madre, pose ogni cura per educare nell'innocenza e nel timore di Dio i suoi figliuoli e per essi chiedeva al Signore che la loro vita fosse tale da meritare un bel posto in cielo.
Sempre numerose furono le sue mortificazioni, ma crebbero a dismisura quando riuscì ad ottenere dal marito il permesso di diportarsi secondo che la sua pietà le ispirava. Fu allora che, sotto la guida di un saggio confessore, fece mirabili progressi nella via della perfezione. L'orazione era continua sulle sue labbra e sapeva tramutare il lavoro in preghiera.
Il 15 agosto 1425, con nove compagne, si offrì come oblata della Vergine nella basilica di Santa Maria Nova al Foro. Per otto anni le Oblate continuarono a vivere nelle proprie famiglie, sino al marzo del 1433, quando, acquistata una casa nel rione Campitelli dalla famiglia Clarelli suoi parenti, ai piedi del Campidoglio, cominciarono a condurvi vita comune.
I piccoli difetti che talvolta per umana fragilità commetteva, le erano stimolo a vieppiù mortificarsi e a vigilare su se stessa, specialmente sulla lingua, il grande pericolo delle donne.
Il Signore non mancò di provare la sua serva con gravi sventure: infatti, quando a causa dello scisma, suo marito fu confinato e spogliato d'ogni bene e il suo primogenito ritenuto in ostaggio, mostrò tutta la sua rassegnazione alla volontà di Dio, non dicendo altro che le parole del santo Giobbe: « Il Signore ha dato, il Signore ha tolto. Sia benedetto il nome del Signore ».
Poco tempo dopo potè rivedere liberi il marito e il figlio, ma venne allora la morte a rapirle il consorte. Libera dai legami coniugali, si ritirò nel monastero che ella aveva fondato in Roma. Presentatasi con una fune al collo e a piedi nudi, fu dalle suore ricevuta con grande gioia e quasi subito eletta superiora.
Fu favorita da Dio del dono della profezia e della visione quasi continua dell'Angelo Custode, col quale familiarmente conversava.
Morì l'anno 1440 e fu subito onorata con culto pubblico, benché venisse canonizzata solo nel 1608.
PRATICA. Cerchiamo di tener viva nella nostra mente la presenza del nostro Angelo Custode e valiamoci del suo aiuto in ogni occasione.
PREGHIERA. O Signore, che fra gli altri tuoi doni decorasti la tua beata serva Francesca con la familiare presenza del suo Angelo, deh, concedi, per la sua intercessione, che meritiamo di raggiungere gli Angeli in Paradiso.
MARTIROLOGIO ROMANO. Santa Francesca, religiosa, che, sposata in giovane età e vissuta per quarant’anni nel matrimonio, fu moglie e madre di specchiata virtù, ammirevole per pietà, umiltà e pazienza. In tempi di difficoltà, distribuì i suoi beni ai poveri, servì i malati e, alla morte del marito, si ritirò tra le oblate che ella stessa aveva riunito a Roma sotto la regola di san Benedetto.
sabato 8 marzo 2025
Roma, presentazione antologia "Pane e poesia" contiene versi del poeta Davide Cortese
Eoliani e amici delle Eolie che non ci sono più (98° puntata: deceduti a gennaio - febbraio 2025) (durata video 4:04)
In questo video: Antonina Mirabile ved. Rao, Antonino Cortese detto Pagetta, Carmelo Cataliotti detto Elio, Grazia Biviano in Cataliotti, Rosaria Corda, Claudio Tomasello, Eugenio Murciano, Francesca La Macchia ved. Basile, Francesco Giunta, Gaetano Mirabito, Giuseppe Cariello, Giuseppe Giardina, Lidia Mantineo in Zagami, Liliana Musicò, Lino Ferlazzo, Michele Caccetta, Mimmo Lo Surdo, Nunzio Cappadona, Olimpia Amato ved. Fonti, Onofrio Cipicchia, Paola Naccari ved. Fichera, Patrizia Calderone, Rosa De Losa ved. Merlino, Rosaria Mandarano in Sgroi, Salvatore Furnari, Santino Profilio, Tina Zuggera ved. Ofria, Tiziana Finocchiaro
I.Dee vi da appuntamento con 8 Marzo e... dintorni. Quest'anno "Il tempo dell'incanto"
COMUNICATO
Anche
quest’anno l’associazione Culturale I.Dee celebra la Giornata Internazionale
della Donna con “8 marzo e…dintorni”,
un evento che – giunto alla XVIII edizione – è diventato ormai un vero e proprio
laboratorio di ricerca ed approfondimento sulle tematiche femminili.
Il tempo dell’incanto è il filo narrativo che ci
guida nel nostro percorso: il racconto di figure straordinarie di curandere e
medichesse che hanno segnato la storia dell’umanità.
Il racconto si snoda
attraverso le storie delle prime guaritrici, considerate maghe o perseguitate
come streghe, delle favolose medichesse dell’antichità e delle alchimiste
rinascimentali fino alle prime donne laureate in medicina, tra la fine
dell’Ottocento ed i primi anni del Novecento.
In questo viaggio narrativo ci
guida Virdimura Iudea, vissuta a Catania nel XIV secolo, che per prima riuscì
ad ottenere la licentia curandi e
dedicò la sua vita alla cura dei poveri e degli emarginati, insegnando alle
donne l’arte della medicazione.
Vi aspettiamo al Gattopardo Hotel – Sala Convegni (ingresso da Via Isa Conti ) sabato 8 marzo 2025 ore 18,30
Ingresso
libero
Tanti auguri!
Santo del giorno: San Giovanni di Dio
Nato nel 1495 da poveri ma piissimi genitori, trascorse una giovinezza innocente, piena di semplicità.Aveva però grande smania di viaggiare; e a questo fine abbandonò casa e patria.
Caduto in estrema miseria, fu costretto a mettersi a servizio del conte d'Oropesa (Castiglia), dal quale fu arruolato nella fanteria.
Nella vita militare perdette l'innocenza e la semplicità della vita.
Nel 1536, mentre era in Ungheria a combattere contro í Turchi, la compagnia di Giovanni fu congedata ed egli, ritornato nell'Andalusia, si mise a servizio di una ricca signora in qualità di pastore.
Nella pace di questa nuova occupazione l'attendeva Iddio per farlo rientrare in se stesso. La sua mente, nella quiete della campagna, ritornò sulla vita trascorsa: pianse i suoi peccati e si diede ad una vita di austera penitenza.
Sentendo il bisogno di soddisfare la divina giustizia, propose in cuor suo di dedicarsi totalmente al servizio degli infelici.
Su questa strada, guidato e illuminato da Dio, giunse a eroismo di carità e di abnegazione.
In Granata, dove aveva fondato il primo ospedale, trovò i primi benefattori, che largheggiando di mezzi materiali, gli dettero possibilità di svolgere la sua azione di bene.
Molti attirati dalla santità della sua vita, si proposero di seguirlo e di ubbidirlo. In questo modo egli si trovò padre d'una comunità, che dopo la sua morte si pose sotto una regola stabile e professò i voti religiosi. Sorsero così i « Fatebenefratelli ».
Le opere a cui pose mano il Santo sono innumerevoli. Ebbe vasto campo di apostolato. Operò moltissime conversioni, anche fra quelle giovani che per penuria di mezzi si erano date ad una vita peccaminosa. Soprattutto però incontrarono la generosità del suo cuore i poveri derelitti e gli ammalati.
Consunto dalle eroiche fatiche e colpito da grave malattia, fu soccorso da una ricca signora affinché potesse avere tutti i rimedi della scienza e della medicina, ma dopo inutili tentativi se ne volava pieno di meriti al cielo.
Favorito da Dio del dono dei miracoli, nell'incendio del suo ospedale potè salvare tutti i ricoverati, passando incolume attraverso le fiamme.
Dal Papa Alessandro VIII fu canonizzato nel 1690.
PRATICA. Cerchiamo di diventare più misericordiosi e caritatevoli verso il prossimo indigente: in esso dobbiamo mirare Gesù che soffre.
PREGHIERA. O Signore, che il beato Giovanni, acceso del tuo amore, facesti camminare illeso fra le fiamme e per suo mezzo arricchisti la tua Chiesa di nuova prole, fa' per sua intercessione, che il fuoco della sua carità guarisca i nostri mali.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Granata, nella Spagna, san Giovanni di Dio, Confessore, Fondatore dell'Ordine dei Fratelli Ospedalieri degli infermi, rimasto celebre per la misericordia verso i poveri e per il disprezzo di se stesso: dal Papa Leone decimoterzo fu proclamato Patrono celeste di tutti gli ospedali ed infermi.
venerdì 7 marzo 2025
Tanti auguri!
Buon compleanno a Samanta Marzo, Carmelo Beninati, Katia Marzo, Federica Bambaci, Sara Quadara, Simona Tunesi, Beatrice Fassi, Gianluca Famularo, Simonetta Longo

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