Nonostante il Piano Paesaggistico e i vincoli archeologici, nonostante il già allarmante livello di inquinamento dell'intera area del Golfo di Milazzo (dichiarata “ad alto rischio di crisi ambientale”), nonostante i referendum comunali, le proteste, le denunce delle associazioni, dei comitati e degli Ordini dei Medici, nonostante il progetto sia ambiguo e carente di previsioni sull'impatto sanitario e ambientale che produrrebbe, il grande termovalorizzatore di CSS (combustibili solidi secondari) a San Filippo del Mela non è stato, inspiegabilmente, ancora fermato.
Il disegno scellerato di dar fuoco a 500mila tonnellate di rifiuti l'anno (un tir ogni 6 minuti) rischia di concretizzarsi a breve proprio di fronte alle nostre isole, Patrimonio UNESCO e sito a fortissima vocazione turistica e agricola.
Come possono convivere turismo e agricoltura con le polveri sottili? Come possono convivere i nostri capperi con diossine, piombo, cadmio e mercurio? Come può convivere la nostra malvasia con acido cloridrico e ossidi di azoto, zolfo e carbonio? La risposta è: in nessun modo.
Per questo siamo convinti che il termovalorizzatore non deve essere costruito e che anche gli eoliani siano chiamati a impegnarsi per scongiurare questo incubo. Come Circolo di Legambiente Lipari e Bio-distretto Eolie chiediamo dunque ai Sindaci e ai rappresentanti politici dei quattro comuni eoliani, agli agricoltori, ai commercianti, agli imprenditori e ai lavoratori del settore turistico, alle associazioni e ai cittadini delle nostre isole di partecipare al dibattito pubblico sul termovalorizzatore di San Filippo del Mela che si terrà
SABATO 20 GENNAIO alle ore 17.00 presso la sala Congressi dell'Hotel Filadelfia a Lipari con la partecipazione di rappresentanti dei Comitati Cittadini della Piana del Mela.
Insieme a Legambiente Lipari e Bio-distretto Eolie hanno aderito finora Associazione Nesos, Filicudi Wildlife Conservation, Federalberghi Eolie, Associazione I.dee, Magazzino di Mutuo Soccorso, Condotta Isole Slow Siciliane. Per ulteriori adesioni contattare circololegambientelipari@gmail.com.
Il disegno scellerato di dar fuoco a 500mila tonnellate di rifiuti l'anno (un tir ogni 6 minuti) rischia di concretizzarsi a breve proprio di fronte alle nostre isole, Patrimonio UNESCO e sito a fortissima vocazione turistica e agricola.
Come possono convivere turismo e agricoltura con le polveri sottili? Come possono convivere i nostri capperi con diossine, piombo, cadmio e mercurio? Come può convivere la nostra malvasia con acido cloridrico e ossidi di azoto, zolfo e carbonio? La risposta è: in nessun modo.
Per questo siamo convinti che il termovalorizzatore non deve essere costruito e che anche gli eoliani siano chiamati a impegnarsi per scongiurare questo incubo. Come Circolo di Legambiente Lipari e Bio-distretto Eolie chiediamo dunque ai Sindaci e ai rappresentanti politici dei quattro comuni eoliani, agli agricoltori, ai commercianti, agli imprenditori e ai lavoratori del settore turistico, alle associazioni e ai cittadini delle nostre isole di partecipare al dibattito pubblico sul termovalorizzatore di San Filippo del Mela che si terrà
SABATO 20 GENNAIO alle ore 17.00 presso la sala Congressi dell'Hotel Filadelfia a Lipari con la partecipazione di rappresentanti dei Comitati Cittadini della Piana del Mela.
Insieme a Legambiente Lipari e Bio-distretto Eolie hanno aderito finora Associazione Nesos, Filicudi Wildlife Conservation, Federalberghi Eolie, Associazione I.dee, Magazzino di Mutuo Soccorso, Condotta Isole Slow Siciliane. Per ulteriori adesioni contattare circololegambientelipari@gmail.com.