(di Stefano Deliperi - Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) -
La Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina ha risposto (nota prot. n. 15833 del 3 ottobre 2024) all’istanza inoltrata (28 agosto 2024) dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) per l’avvio della procedura di dichiarazione di interesse culturale per la tutela dell’area estrattiva della Pietra Pomice e ha reso noto di aver in corso la valutazione della proposizione del vincolo culturale (artt. 10 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) sull’intera area estrattiva della Pietra Pomice.
Attualmente, in forza del decreto assessoriale n. 6975 dell'11 ottobre 1993, risulta vincolato l’antico edificio industriale, con i connessi obblighi di conservazione, ideale sede del Museo regionale della Pomice di Lipari individuato con la legge regionale Sicilia n. 17/1991, purtroppo tuttora inattuata.
Con l’istanza ecologista sono stati interessati il Presidente della Regione autonoma Siciliana, l’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana la Prefettura di Messina, il Corpo forestale della Regione Siciliana, la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina, il Comune di Lipari e, per gli aspetti di competenza, il Ministero della Cultura.
L’attività estrattiva della Pietra Pomice sull’Isola di Lipari, ov’è presente in forma purissima grazie alla natura vulcanica dei luoghi, ha avuto origine in tempi risalenti al Monte Pilato e venne formalizzata quantomeno dal 18 maggio 1276, quando il re Carlo d’Angiò autorizzò il Vescovo di Lipari (allora Signore delle Isole Eolie) a esportare la Pietra Pomice. Nel corso dei secoli si susseguirono varie forme autorizzative ed estrattive fino a quando l’estrazione e la lavorazione in loco vennero a cessare nel 2007.
Ne deriva, conseguentemente, un patrimonio culturale e identitario di straordinario valore per Lipari, tanto che, insieme all’intero Arcipelago delle Eolie, rientra nel patrimonio mondiale dell’umanità designato dall’U.N.E.S.C.O. dal 2000 con specifico piano di gestione (D.D.G .Regione Sicilia n. 120 dell’8 marzo 2013) che ne prevede la tutela con un parco geominerario.
L’intero Arcipelago rientra nella Z.P.S. “Arcipelago delle Eolie” (codice ITB030044) e vede i S.I.C. “Isola dei Porri” (codice ITA080005), “Isola di Salina - Monte Fossa delle Felci e dei Porri” (codice ITA030028), “Isola di Alicudi” (codice ITA030023), “Isola di Filicudi” (codice ITA030024), “Isola di Panarea e Scogli viciniori” (codice ITA030025), “Isole di Stromboli e Strombolicchio” (codice ITA030026), “Isola di Vulcano” (codice ITA030027), “Isola di Lipari” (codice ITA030030), ai sensi della direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali.
Inoltre sussistono le riserve naturali regionali orientate “Le montagne delle felci e dei porri (Salina)” (istituita con decreto assessoriale 14 marzo 1987, n. 87), “Isola di Stromboli e Strombolicchio” (istituita con decreto assessoriale 20 novembre 1997, n. 819), “Panarea e Scogli viciniori” (istituita con decreto assessoriale 25 luglio 1997, n. 483), “Isola di Alicudi” (istituita con decreto assessoriale 25 luglio 1997, n. 484), “Isola di Filicudi” (istituita con decreto assessoriale 25 luglio 1997, n. 485), ai sensi della legge regionale n. 98/1981.
La tutela con specifico vincolo culturale (artt. 10 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) consentirebbe un migliore e adeguato strumento di salvaguardia per un patrimonio storico-culturale e identitario a rischio di degrado, soprattutto ora che i beni della fallita società estrattiva Pumex s.p.a. (circa 2,5 milioni di metri quadrati, edifici, zone costiere) sono stati alienati in sede fallimentare alla società immobiliare MB Project, certamente non a fini filantropici.
Il fatto che, con sentenza T.A.R. Sicilia, CT, Sez. II, 1 agosto 2022, n. 2137, sia stato annullato il decreto Dirigente gen.le Ass.to Beni Culturali e Identità Siciliana della Regione Siciliana n. 3815 del 28 ottobre 2021 relativo alla dichiarazione d’interesse storico e demoantropologico della “area ex Cava di pomice – compresi i fabbricati e i capannoni con i macchinari e gli impianti ancora rilevabili all'interno degli stessi”, nonché l’avvenuta alienazione di macchinari e impianti (in tutto o in parte), non preclude in alcun modo la riproposizione del provvedimento di vincolo con compiuta motivazione degli argomenti tecnico-scientifici a base delle esigenze di tutela.
Il GrIG ha, pertanto, sollecitato un rapido e risolutivo intervento da parte delle Autorità pubbliche preposte per la difesa di un patrimonio storico identitario di valore inestimabile e ora si apre una positiva prospettiva grazie alla presa di posizione della Soprintendenza messinese.
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martedì 8 ottobre 2024
Lipari, la Soprintendenza messinese sta valutando il vincolo sull’area estrattiva della Pietra Pomice. Per la salvaguardia della storica area estrattiva sulle pendici del Monte Pilato nel Comune di Lipari.
𝐒uolo pubblico - 𝐒𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐝𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐞𝐬𝐢𝐠𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐝𝐢 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀. ((dal gruppo fb di Rinascita eoliana - Riccardo Gullo sindaco)
Riprendiamo e pubblichiamo: In pochi giorni hanno firmato in 628 i cittadini di Lipari preoccupati dalla proposta di modifica dei regolamenti comunali di concessione di suolo pubblico (COSAP) ed edilizio, avanzata dai consiglieri di minoranza.
Buon compleanno a...
Patrizia Indricchio, Scharon Natoli, Mauro Palamara, Martina De Vita, Nino Paino, AnnaMarisa Cafarella, Marco Favaloro, Sara Massarelli, Fiorella Alberti, Chiara Favorito
LIPARI, PROGRAMMARE INSIEME PRESENTE E FUTURO DI BAMBINI E ADOLESCENTI. MODALITA' PER ENTRARE A FAR PARTE DEL COORDINAMENTO
COMUNICATO
Amministrazione e Società civile, fianco a fianco per la programmazione di politiche su infanzia e adolescenza. L’Amministrazione comunale di Lipari ha aderito al Programma UNICEF Città amiche dei bambini e degli adolescenti (con Delibera di Consiglio n 52 del 29/11/2023) con l’obiettivo di promuovere politiche volte a migliorare il benessere di tutti i minorenni presenti sul territorio.
Nell’ambito di questo percorso, tutti gli Assessori si sono riuniti in un tavolo di coordinamento in modo da definire insieme, e ciascuno per le proprie deleghe, un programma di azioni e impegni da portare avanti nei prossimi 2 anni.
Adesso, è nell’ottica dell’interesse dei minori quali centro e motore della comunità, è tempo di costituire un’alleanza e un coordinamento attivo tra l’Amministrazione Comunale e tutta la società civile, al fine di rafforzare il lavoro in rete per le attività rivolte ai minorenni presenti sul territorio comunale
Costruiamo insieme un organismo di coordinamento permanente che possa supportare il Comune nella elaborazione delle politiche rivolte all’infanzia e all’adolescenza, così come previsto dal Programma UNICEF.
Nell’Avviso Pubblico tutte le indicazioni per presentare la propria candidatura e far parte di questo coordinamento.
La scadenza è il 21 ottobre 2024. Clicca sul link ⬇️
lunedì 7 ottobre 2024
Fondi Ue, la Regione Siciliana torna all’EuRegionsWeek: a Bruxelles dall’8 al 10 ottobre con i progetti Smile e Bythos
Lo spazio espositivo della Regione sarà dedicato al progetto Smile (SMall Islands Love Empowerment Communities), incentrato sulla sostenibilità ambientale e la conservazione delle risorse naturali. Un’iniziativa che mette assieme vari interventi (Corallo, I-Sole, Med, Re-Né), cofinanziati nell’ambito di diversi programmi comunitari sostenuti dai fondi Ue (Po Fesr Sicilia 2014-2020, Interreg Italia-Malta e Italia-Tunisia), con la stessa Autorità di gestione (Regione Siciliana-Dipartimento Programmazione). Il progetto Smile è consultabile anche on line sul sito della EuRegionsWeek (https://regions-and-cities.europa.eu/programme/2024/sessions/33106).
Altro protagonista dell’evento sarà Bythos, l’unico progetto italiano finalista all’European RegioStars Awards 2024, il prestigioso concorso della Commissione Ue che premia gli interventi più innovativi sostenuti con i fondi comunitari a livello regionale. Il progetto (che rientra tra i 25 scelti, su oltre 260 candidature pervenute da tutta Europa) è cofinanziato dal Programma Interreg Italia-Malta e permette di trasformare gli scarti della lavorazione del pesce in molecole bioattive, utilizzabili per la realizzazione di prodotti farmaceutici, nutraceutici e cosmetici. La premiazione si terrà il 9 ottobre all’Autoworld di Bruxelles.
Ma non si parlerà solo di sostenibilità, innovazione e ricerca. La EuRegionsWeek darà infatti spazio anche alla promozione dei prodotti dell’Isola, con l’incontro “Regional tasting – Between land and sea, the true #tasteofSicily”, in programma l’8 ottobre dalle 14 alle 18, sempre all’Albert Borschette Centre (https://regions-and-cities.europa.eu/programme/2024/sessions/33249). L’iniziativa è organizzata in collaborazione con i consorzi Corfilac e Dos e con il Gal Madonie. Per la Regione sarà presente, tra gli altri, l’assessore alle Infrastrutture, Alessandro Aricò.
Negli stessi giorni sarà inoltre a Bruxelles la delegazione dei giornalisti siciliani vincitori del premio “Po Fesr, l’Europa si racconta”. I cronisti, assieme ai vertici dell’Ordine regionale dei giornalisti, parteciperanno ad alcune iniziative sulla politica di coesione europea, visiteranno gli stand della Sicilia e dei vari paesi presenti alla EuRegionsWeek, oltre al quartier generale della Nato, la sede della Commissione Ue e gli studi di Euronews.
La European Week of Regions and Cities, giunta alla sua 22esima edizione, si svolge ogni anno a Bruxelles. A organizzare sono la Dg Regio (Direzione generale Politica regionale) della Commissione Ue e il Comitato europeo delle regioni.
Lipari: Dissesto statico in un fabbricato del centro storico, intervengono i vigili del fuoco
I VV.F del locale distaccamento sono intervenuti, oggi pomeriggio, in via Minotauro, nel centro storico di Lipari, per un importante dissesto statico relativo ad un fabbricato a due piani fuori terra in totale stato di degrado.
Sono state eliminate alcune parti pericolanti e delimitata l'area con nastro segnaletico.
Gli stessi vigili del fuoco erano intervenuti nel medesimo edificio sabato scorso.
L'immobile risulta abbandonato e con i solai crollati. Il personale dei vigili del fuoco ha provveduto a segnalare al Comune, per quanto di competenza, gli adempimenti da adottare a tutela della pubblica e privata incolumità. In particolare risulterebbe urgente proteggere con opere provvisionali il transito pedonale per poi procedere alla messa in sicurezza. Sul posto anche tecnici della protezione civile comunale.
L’ARCIVESCOVO CONSEGNERÀ LA SUA LETTERA PASTORALE “VERAMENTE SANTO SEI TU, O PADRE” . Domani 8 ottobre in Cattedrale a Messina
Domani 8 ottobre, in occasione dell’Assemblea Diocesana in Cattedrale alle ore 17.30 che segna l’inizio del nuovo anno pastorale, l’arcivescovo Giovanni Accolla consegnerà la sua Lettera Pastorale.
È articolata in tre parti.
La prima ricca di riferimenti biblici
propone una riflessione teologica sulla paternità di Dio e sulla partecipazione
dei credenti a tale paternità: “l’essere nelle cose del Padre come scelta
vocazionale di fondo”. La seconda presenta alcuni modelli di santità
(riconosciuta e “della porta accanto”) che esprimono la paternità di Dio. La
terza che suggerisce a presbiteri, diaconi e fedeli laici proposte pratiche per
la vita pastorale.
La Lettera, dopo aver messo in evidenza i
principali eventi che stanno segnando il cammino della Chiesa universale
(Sinodo e Giubileo) e locale (Visita Pastorale), muove i suoi passi dall’espressione
che quotidianamente ascoltiamo ed accogliamo celebrando o partecipando all’Eucaristia
all’inizio del racconto della istituzione dell’Eucaristia: “Veramente Santo sei
tu, o Padre”, che ci pone dinanzi alla santità del Padre per portarne concreti
frutti nella vita di ogni giorno.
Principio d'incendio a Quattropani, interessato anche cortile "forestato" della scuola. Intervento dei VVF
Ieri mattina, i VVF del distaccamento di Lipari, sono intervenuti nella frazione di Quattropani per un principio d'incendio che ha riguardato della vegetazione secca che innescata dalla strada comunale via Chiesa Nuova, ha, a sua volta, interessato un palo della linea elettrica e, successivamente, arbusti e rampicanti della recinzione all'interno del piazzale della scuola.
Il rogo ha causato molto fumo e, solo per fortuna, visto che era domenica, non si sono registrati momenti di paura per gli alunni che normalmente frequentano il plesso.
I VV.F, prontamente giunti sul posto, hanno spento le fiamme che si stavano propagando all'interno del cortile.
I VVF sarebbero tornati anche stamani per bonificare ulteriormente i luoghi dal momento che fumo acre, che costringeva a tenere chiuse le finestre delle classi, fuoriusciva ancora dai tronchi carbonizzati.
Alcuni genitori hanno puntato il dito sul fatto che a circa un mese dall'inizio delle lezioni il piazzale della scuola, così come l'area ricreativa, non hanno subito interventi di diserbamento. Tale circostanza probabilmente ha facilitato il propagarsi delle fiamme.
Eoliani e amici delle Eolie...che non ci sono più (90° puntata)
In questo filmato: Amedeo Romagnoli, Amelia La Greca in Ziino, Antonietta Caracciolo, Andrea Annibale Gallo, Andrea Basile, Andrea Caprara, Andrea Lo Surdo, Andrea Magazzù
domenica 6 ottobre 2024
Calcio, Prima Categoria, girone C: In quattro a punteggio pieno. In tre a quota zero
Nelle gare di oggi, valide per la seconda giornata del campionato di Prima categoria siciliana (Girone C), la Mamertina si è imposta per 2 a 1 alla Sfarandina; il Pro Falcone per 1 a 0 alla Nuova Azzurra Fenice; pari per 1 a 1 tra Stefano Catania e Folgore Milazzo
Ieri si erano giocate Melas - Lipari IC 3 - 1; Futura - Sinagra 2 - 1; Or.sa. - Comprensorio del Tindari 2 - 1
A punteggio pieno, dopo due giornate, 4 squadre: Futura, Or.sa., Mamertina e Pro Falcone
In fondo alla classifica: Sfarandina, Nuova Azzurra Fenice e Lipari IC
Il Lipari IC, nel prossimo turno, in programma domenica prossima, al Monteleone - Scoglio, affronterà la Sfarandina: ed è ora di cominciare a mettere punti nel carniere.
Nel giorno in cui a Lami si festeggia la Madonna del Rosario riproponiamo l'ultimo pensiero di Don Gino Profilio per Lei
Don Gino Profilio, per ben 73 anni ai piedi della Madonna del Rosario di Lami, nel 2022 in occasione dei festeggiamenti ai quali non prese parte per la sua veneranda età (morirà l'uno febbraio del 2023 a 97 anni ) ci invio questo tenerissimo "pensiero", da pubblicare: oggi vogliamo riproporlo.
Domenica, 2 ottobre, Lami festeggerà Maria SS del Rosario, senza dubbio la festa più bella dell’isola, forse perché si svolge nella bianca valle ai piedi di Monte Pilato dove è “pace e silenzio e tutto tace”, forse perché quei giorni coincidono con la ripartenza dopo la torrida estate o forse perché il Rosario è la dolce catena che ci rannoda a Dio? Si, per tutto questo.
Nella chiesa che non ha tante pretese artistiche ti trovi di fronte ad un maestoso altare che si snoda verso l’alto, diventa monumento e si conclude con una nicchia dentro la quale è la statua della Madonna del Rosario, donata dal nonno di mia madre: Raffaele Giovanni.
I parrocchiani sono convinti che questa sia l’ottava meraviglia del mondo.
Non ne sono certo, ma credo che abbiano ragione perché “ quidquid recipitur ad modum recipientis recipitur” che Manzoni traduceva “omnia munda mundis”.
La Madonna dall’alto di quel trono guarda lontano; nei suoi occhi si leggono il Magnificat, l’ecce ancilla Domini, il fate quel che vi dirà, l’ecco tuo figlio, io sono la Madonna del Rosario; un mosaico di fede sublime.
Ogni anno per la festa “scende” tra i devoti; non ha bisogno di niente, né di tubi innocenti, né di tavoloni, né di uomini forti, ma “scende” tutta da sola, lentamente, su due binari.
Quando l’ho vista “scendere” così, la prima volta ero in mezzo alla chiesa, tra i fedeli, accanto a Mons. Re, il vescovo filosofo, oratore e tenore (in Brasile lo chiamavano Beniamino Gigli). Egli tutti gli anni per la festa della Madonna era in quel posto ed appena la statua cominciava a muoversi, metteva la voce a tutto volume, cantava, cantava e con lui tutti diventavamo cantori. Diverse volte l’ho visto commuoversi; piangeva. Anche i vescovi a volte piangono.
La festa religiosa si concludeva sempre con il bel canto “andrò a vederla un dì”, sì, ma forse sarebbe bello aggiungere il canto della fedeltà che Pia ogni domenica ci faceva ascoltare due volte: prima in sacrestia e poi in chiesa durante la Messa, vogliamo vivere come Maria, perché se non vogliamo vivere come Maria a vederla non ci andremo mai, né un dì, né un altro dì, mai.
Poi la chiesa si svuota; anche in piazza di nuovo “tutto tace”. Tutti vanno via? No, non tutti; rimane la Madonna per indicare a noi pellegrini la via del cielo.
Ho preso parte a questa festa per 73 anni.
73 anni non li cancellerò mai, non li potrò dimenticare mai perciò speravo di esserci anche quest’anno, ma non sarà possibile, il mio corpo ormai è diventato come la pietà Rondanini, ma che ci vuoi fare? Questa è la vita. Sarò presente con questi pensieri e ricordi ma non è la stessa cosa, no assolutamente.
Ora ringrazio il carissimo parroco Don Lillo che gentilmente mi ha invitato; grazie di cuore per l’incoraggiamento a non arrendermi; saluto tutti coloro che quel giorno sarete in chiesa; vi prego, sentitemi ancora presente come sempre e recitate una preghiera anche per me. La vostra preghiera, forse, potrebbe mettermi in carreggiata.
Ok?
Ok.
Don Gino Profilio
E' uscito "Tanto tempo fa" video clip del primo singolo estratto dall'album "La strada di mezzo" degli Alcool Etilico
TANTO TEMPO FA racconta uno spaccato di vita vissuta dei gloriosi anni ‘90.
“Il tempo della scuola, i giri infiniti con la mitica vespa 50, delle tante feste in spiaggia, i falò, e le chitarre che non smettevano mai di suonare; (e poi ancora) degli incontri sull’amata Civita, di ogni angolo calpestato di un’isola sempre magica.
Luca Caruso: come un imprenditore può arricchire il tessuto della sua comunità (da guideespresso.it di Alberto Cauzzi)
Per il nuovo appuntamento di Gueridon e dintorni, facciamo due chiacchiere con Luca Caruso, titolare con la sua famiglia del Signum. Il ristorante situo nell’Isola di Salina alle Isole Eolie, in Sicilia.
Luca Caruso: l’intervista
Caro Luca, come hai iniziato questa professione e perché?
Ho iniziato il mio percorso nell’azienda di famiglia oltre vent’anni fa, quando ero ancora un ragazzo. Con dedizione e passione, ho iniziato come aiutante, fino a diventare direttore dell’Hotel Signum e del ristorante omonimo, che gestisco insieme a mia sorella Martina, una chef straordinaria. I nostri genitori sono sempre stati presenti, partecipando attivamente alle decisioni importanti. La nostra famiglia è molto unita, e questo è il valore fondamentale che anima il nostro lavoro.
Già da giovane, ho capito che la gestione alberghiera era la mia strada. Oltre alla ristorazione, che rimane una delle mie più grandi passioni, la dinamica del settore mi ha sempre affascinato. Ogni giorno offre nuove sfide e opportunità di apprendimento, mantenendo viva la curiosità. Mi sento profondamente legato all’isola di Salina e al Signum, considerandoli un’estensione di me stesso. Custodisco e rappresento questa realtà con un forte impegno per offrire un’accoglienza che sia sempre all’altezza delle nostre promesse.
Creare un’esperienza memorabile per i nostri ospiti è ciò che cerco di realizzare ogni giorno. Ogni gesto, ogni attenzione ai dettagli, contribuiscono a completare il puzzle dell’accoglienza. È un lavoro di squadra, fatto da persone unite da un obiettivo comune: l’eccellenza, unita a un’eleganza sobria e discreta.
Amo il mio lavoro anche perché mi piace essere “ospite” a mia volta, lasciandomi sorprendere da luoghi, servizi, piatti e atmosfere che la ristorazione può regalare. Questa esperienza mi aiuta a immedesimarmi nei nostri clienti, anticipando i loro desideri e soddisfacendo le loro esigenze, sempre con grande discrezione e un approccio personalizzato.
Luca, qual è il tuo bilancio dopo vent’anni di carriera?
A volte mi sorprende pensare a quanto tempo sia passato, mentre in altre occasioni sembra che sia volato via. Questo lavoro è dinamico, ricco di stimoli e di continua evoluzione. Non c’è spazio per la noia, poiché ogni stagione porta nuove sfide e apprendimenti. Ho imparato a sviluppare una maggiore resilienza, affrontando le difficoltà con ponderazione.
Mi piace riflettere sulle nuove generazioni che intraprendono questo percorso; vorrei trasmettere loro la bellezza e il valore di questo lavoro, che offre opportunità uniche e realizza sogni, richiedendo però anche sacrificio e dedizione. Non tutti hanno la giusta attitudine, ma quando scocca la scintilla, può avvenire la magia. È una grande soddisfazione vedere giovani talenti crescere, anche quelli provenienti dalle scuole alberghiere, e trovare il loro posto nella società e nel mondo professionale.
Hai degli aneddoti, curiosità o episodi da condividere con noi?
Potrei raccontare storie per ore, ma una cosa importante che ho imparato è il rispetto per i clienti e le persone in generale. A tavola nascono grandi amori, si festeggiano famiglie, si stringono nuove amicizie, si creano opportunità.
Un racconto che mi piace condividere riguarda come il Signum riesca a trasformare i volti delle persone. Spesso gli ospiti arrivano stanchi e, dopo poco tempo nella nostra dimora, dimenticano il mondo esterno, si liberano delle scarpe e si immergono nei loro libri, sorridendo. È una gioia quando, avvicinandosi la data di partenza, ci chiedono di prolungare il soggiorno; quando possiamo accontentarli, siamo davvero felici.
Ricordi un grande professionista di sala che ti ha impressionato?
Ho sempre cercato di apprendere dai migliori, sia in Italia che all’estero. Ricordo un pranzo da Guido a Pollenzo, il mio primo vero pranzo gourmet, dove conobbi Piero Alciati. Quella giornata mi ha fatto comprendere che quello fosse un obiettivo da raggiungere per il Signum. Recentemente, ci siamo ritrovati dopo oltre vent’anni e abbiamo condiviso ricordi preziosi.
Un altro luogo che ha segnato il mio percorso è il Four Seasons di Firenze, dove ho vissuto per diversi mesi all’anno con la mia fidanzata Natascia. Lì ho conosciuto persone straordinarie e il Direttore Cipollini è stato un grande punto di riferimento. Questo luogo è stato un modello di eccellenza che ha ispirato la gestione del Signum, sempre adattato alle peculiarità della nostra realtà.
Qual è stata la domanda più curiosa e intrigante che ti ha fatto un cliente?
Ho visto molte cose nel mio lavoro, e chi lo fa sa quanto possa essere vario. Ricordo un giorno in cui Ferran Adrià, dopo un pranzo al Signum, volle passare il pomeriggio a farmi raccontare storie del territorio e dei suoi prodotti gastronomici. Fu un incontro memorabile che arricchì entrambi.
Buon compleanno a...
...Gabriele Casali, Christa Schneider, Aurelio Marzo, Silvio Pittari, Marco Mirabito, Luca Merlo, Jessica La Greca, Virginia La Greca, Santi Villari
Stromboli, nella notte esplosione "maggiore" e flusso lavico esauritosi nel giro di qualche ora.
Una esplosione "maggiore", così chiamata per un maggior rilascio di energia, rispetto alle abituali, si è verificata alle due e diciassette di oggi. sullo Stromboli dall'area craterica nord.
All’evento ha fatto seguito una intensa attività di spattering che, con il passare dei minuti, è evoluta ad attività effusiva con produzione di un flusso lavico. che si è incanalato lungo il canalone posto sulla Sciara del Fuoco e prodotto dall’attività eruttiva di luglio.
Lo stesso flusso lavico, nel giro di un paio di ore, si è esaurito.
sabato 5 ottobre 2024
Calcio, Prima categoria: Anche la seconda giornata è amara per il Lipari
Dopo la sconfitta casalinga di domenica scorsa, nuova battuta d'arresto quest'oggi per il Lipari IC impegnato sul campo del Melas. Gli eoliani sono stati superati per tre a uno, a segno Emma.
Negli altri anticipi la Futura ha battuto per 2 a 1 il Sinagra; l'Or.sa. il Comprensorio del Tindari sempre per 2 a 1
"Eoliani che non ci sono più" ( 5° Filmato - Riproposizione -durata 6 minuti e 26)
Stromboli al via il Workshop internazionale “Tsunami Warning @ Stromboli”
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Foto: INGV Terremoti |
Anche questo evento si inserisce nelle attività dei 25 anni di vita dell’INGV, un periodo di grande crescita per gli studi e il monitoraggio dei maremoti nel mondo durante i quali l’Istituto ha creato da zero il Centro di Allerta Tsunami per il Mediterraneo. Il workshop ha ricevuto il riconoscimento ufficiale dalle Nazioni Unite ed è stato inserito tra le attività previste per l'Ocean Decade 2021-2030. Il convegno, infatti, apporta un contributo significativo alle sfide n.5 (soluzioni climatiche che si basano sugli oceani), n. 6 (resilienza delle comunità ai rischi oceanici e costieri) e n. 7 (espansione del Sistema globale di osservazione degli oceani) previste dall'Ocean Decade.
Esperti dell’INGV e di alcune Università italiane presentano lo stato dell'arte su quattro temi principali: osservazioni, modellazione, pericolosità e previsioni. In particolare, i ricercatori del Laboratorio di Geofisica Sperimentale dell’Università di Firenze illustrano l’attuale sistema sperimentale di riconoscimento rapido degli tsunami di Stromboli.
Partecipano, inoltre, all’evento anche diversi esperti internazionali del settore, invitati a condividere la loro esperienza e i loro approcci al monitoraggio degli tsunami generati da sorgenti vulcaniche; la loro presenza sarà fondamentale per suggerire nuove direzioni di ricerca inerenti le tematiche del workshop. Stromboli può diventare un laboratorio sperimentale di riferimento per tutti i vulcani attivi marini e costieri a livello mondiale soggetti al rischio tsunami. Oltre al progresso delle conoscenze scientifiche, il workshop ha lo scopo di supportare la protezione civile, la politica e i cittadini nel processo di mitigazione del rischio tsunami.
Nave Elio di Caronte & Tourist pronta a navigare a gas naturale liquefatto: completato con successo il primo bunkeraggio nello Stretto
La nave Elio pronta a navigare a Gas Naturale Liquefatto: completato con successo il primo bunkeraggio nello Stretto. Pietro Franza (AD C&T): "Siamo soddisfatti dell’esito delle operazioni. La nostra priorità è continuare a viaggiare a basso impatto ambientale e nel nostro prossimo futuro ci sono BioLNG ed elettrico”.
Messina - 5/10/2024 - “I nostri tecnici hanno lavorato per giorni, sia a bordo che sulla banchina, per la perfetta riuscita di un’operazione complessa in sé e oltre tutto per noi anche relativamente nuova. Siamo oggi naturalmente molto soddisfatti per il fatto che tutto è andato per il meglio e perché finalmente la nostra Elio è pronta a navigare nello Stretto usando LNG piuttosto che il più convenzionale gasolio. È per noi un successo che va oltre l’episodio e per il quale vogliamo ringraziare anche i tecnici e i responsabili dell’AdSP, della Capitaneria di Porto e dei Vigili del Fuoco che hanno assicurato un supporto attento e continuo”.
Con queste parole Pietro Franza, AD del Gruppo Caronte & Tourist - ha commentato il primo rifornimento di Gas Naturale Liquefatto (LNG) per la Elio, effettuato nella giornata di ieri, venerdì 4 ottobre, presso il Molo Norimberga del porto di Messina dopo alcuni giorni dedicati ad una serie di obbligatorie operazioni preliminari.
Sono passati sei anni da quando la Elio, ammiraglia del Gruppo Caronte & Tourist, è entrata in linea con ben lucidi e in vista i galloni di prima nave bi-fuel a solcare le acque del Mediterraneo. Sei anni nel corso dei quali, tuttavia, la nave non ha mai potuto navigare bruciando LNG (se non nel viaggio dal cantiere turco di costruzione a Messina).
L’assenza di un deposito per lo stoccaggio dell’LNG nell’area dello Stretto - ha più volte denunciato Caronte & Tourist - ha impedito il regolare approvvigionamento non solo per le navi ma anche per le flotte di Tir in transito tra le due sponde dello Stretto che sempre più numerose stanno riconvertendosi all’LNG abbandonando il gasolio.
Col risultato che le navi di C&T che potrebbero essere alimentate anche con LNG (oltre la Elio ci sono la Nerea, la Pietro Mondello che sarà consegnata a brevissimo e un’altra unità) continueranno ad avere problemi di approvvigionamento se nulla cambierà.
Perché è chiaro - spiegano in C&T - che in assenza di un deposito far giungere alla bisogna l’LNG via terra, tramite autocisterne, risulterà antieconomico e dunque improponibile, almeno fin quando le quotazioni del gas non si stabilizzeranno al ribasso.
È solo profittando di una flessione del prezzo dell’LNG - infatti - che qualche mese fa è stato possibile rifornire di LNG - presso il porto di Trapani - la Nerea (l’altra unità del Gruppo progettata con un sistema di alimentazione bi-fuel) utilizzando il metodo truck-to-ship, cioè da camion a nave, metodo utilizzato nei porti europei in cui non sono presenti infrastrutture fisse per l’LNG, che assicura flessibilità e replicabilità.
Ed è solo grazie al perdurare di questa condizione che oggi è finalmente giunto il turno della Elio, che è stata rifornita, con lo stesso metodo, di 100 m3 di LNG (equivalenti a 44 tonnellate) giunti su due autobotti partite da Ravenna.
L’utilizzo del gas naturale liquefatto (LNG), rispetto al combustibile marino convenzionale, riduce le emissioni di Anidride carbonica (CO2) del 25%; dell’85% quelle di Monossido e Biossido di azoto (NOx) e del 99% quelle di Particolato (PM) e Ossido di zolfo (SOx).
Pur essendo un idrocarburo l’LNG è in atto il più “pulito” tra i combustibili di larga reperibilità.
“Ma nell’immediato futuro - assicura Franza - ci sono il Bio LNG, gas totalmente naturale perché ottenuto dalla lavorazione di rifiuti organici e la propulsione elettrica. Sia la Nerea che la Pietro Mondello sono dotate di un pacco batterie che può consentire a queste unità di tenere i motori termici spenti durante le soste in banchina e di manovrare in entrata o in uscita dai porti in modalità zero emissioni”.
Sapori, suoni, colori e amicizia: Riuscitissima la V edizione della Festa dei popoli a Lipari (foto e video (18:47) di Bartolo Ruggiero)
Si è tenuta a Lipari, ieri sera, nel tradizionale scenario di Marina Corta, con grande partecipazione di pubblico, la quinta edizione della “Festa dei popoli” un’iniziativa del Magazzino Mutuo Soccorso Eolie che, per una notte, unisce e mescola lingue, culture, sapori, suoni e colori delle tante comunità straniere che popolano l’isola e che, in atto, rappresentano circa l’11% della popolazione residente.
Una comunità multietnica che ha in quella romena la più rappresentata, seguita da quella marocchina e srilankese. Altre comunità rappresentate sono quelle ucraine, turche, russe, bielorusse, tunisine, senegalesi, francesi, bulgare, tedesche, belga, birmane, pakistane, cubane, statunitensi, argentine e brasiliane.
Ogni popolo, di quelli più numerosi, ha avuto un banchetto dove ha fatto degustare i propri piatti tipici nazionali; un altro banchetto è stato, invece, dedicato ai piatti provenienti dal resto del mondo.
La piazza non ha goduto solo delle tante pietanze culinarie ma anche della buona musica etnica e non solo: il palco, appositamente allestito, ha ospitato, tra gli altri, Eugenio Bennato e i Taranta Power.
Le immagini video sono del nostro collaboratore Bartolo Ruggiero, il montaggio (in ordine casuale, rispetto alla scaletta dell'evento) di Salvatore Sarpi
Buon compleanno a...
venerdì 4 ottobre 2024
Petizione popolare per la realizzazione di una "Casa di comunità" per i cittadini eoliani: dove firmare e le ragioni della petizione
A Stromboli chi desidera firmare la petizione può farlo presso la reception dell’ Hotel Villaggio Stromboli o contattando l'assessore Barnao
Domande frequenti
e risposte brevi sulle Case di Comunità
Le ragioni della petizione
Che
cos’e’ una Casa di Comunità?
La Casa di Comunità è una delle strutture
previste dal Decreto Ministeriale n. 77 del 2022, che riorganizza la sanità
territoriale attraverso delle strutture di “prossimità”, ovvero che rendano
l’accesso ai servizi socio-sanitari sempre piu’ facile per la popolazione. Nel
Decreto le Case di Comunità sono definite come “luogo fisico di facile
individuazione al quale i cittadini possono accedere per bisogni di assistenza
sanitaria e socio-sanitaria”. Il Decreto prevede che, all’interno di ogni
Distretto sanitario, sia costituita una Casa di Comunità ogni 40 – 50 mila
abitanti (con deroghe per le zone più disagiate).
Le altre strutture previste sono gli
Ospedali di Comunità (strutture socio-assistenziali intermedie tra l’assistenza
domiciliare e l’ospedale) e le Centrali Operative Territoriali (con funzioni di
coordinamento e di raccordo nella presa in carico dei pazienti).
Che
differenza c’è con le Case della Salute?
Le Case di Comunità sono un’evoluzione
delle Case della Salute, istituite con Decreto del Ministero della Salute nel
2007 (attuativo della Legge 27 Dicembre 2006 n. 296), e realizzate solo in
alcune regioni. Le Case della Salute non prevedevano l’integrazione di tutti i
servizi sociosanitari territoriali, come nelle Case di Comunità
Quante
Case di Comunità sono previste in Italia e in Sicilia?
Con fondi PNRR[1]
entro il 2026 si prevede di realizzare almeno 1038 Case della Comunità a
livello nazionale (per raggiungere, con quelle già operative, circa 1300
strutture).
In Sicilia si prevede la realizzazione di
156 Case di Comunità.
Cosa
è previsto per il Distretto Sociosanitario delle Isole Eolie?
Delle 21 Case di Comunità previste nella Provincia di Messina, una è progettata per Lipari, a servizio di tutto il Distretto socio-sanitario delle Isole Eolie. Non sono previsti Ospedali di Comunità o Centrali Operative Territoriali.[2]
Quali
servizi offre la Casa di Comunità?
Nella Casa della
Comunità si prevede che lavorino in modalità integrata e multidisciplinare
tutti i professionisti per la progettazione ed erogazione di interventi
sanitari e di integrazione sociale, con la partecipazione della comunità locale
nelle sue varie forme: associazioni di cittadini, pazienti, caregiver,
volontariato.[3]
Operative fino a 24/7 con presenza medica
e infermieristica, la Case di Comunità sono il primo elemento di contatto
tra il cittadino e il sistema sanitario pubblico. Comprendono, quindi, un
punto di accoglienza e di orientamento, ma soprattutto vogliono essere il luogo
in cui il cittadino trova risposte adeguate alle sue esigenze sanitarie o
sociosanitarie, con particolare attenzione per i soggetti fragili e i
pazienti cronici.
Le principali finalità delle Case di Comunità
sono dunque:
·
Agevolare la
presa in carico delle persone mediante un approccio multidisciplinare
·
Valutare
tempestivamente il bisogno della persona e accompagnarla alla risposta
più appropriata
·
Attivare percorsi
di cura basati sull’integrazione tra servizi sanitari, ospedalieri e
territoriali
·
Ridurre il ricorso alle strutture ospedaliere,
favorendo la cura delle persone a livello locale.
Le Case di Comunità gestiscono sia la componente
ambulatoriale che quella domiciliare dell’assistenza, quest’ultima anche con
strumenti di gestione a distanza (telemedicina). In termini organizzativi, le
Case di Comunità si compongono di diverse aree, tra cui:
·
Punto unico di
accesso, servizi amministrativi e sistema
integrato di prenotazione collegato al CUP
·
Assistenza
primaria e continuità assistenziale. L’assistenza
primaria è prestata da MMG (medico di medicina generale) e pediatri; sono
inoltre presenti i servizi infermieristici e un’area dedicata alla continuità
assistenziale (Guardia Medica)
·
Specialistica
ambulatoriale e diagnostica di base
·
Prevenzione
·
Integrazione con servizi
sociali e con le comunità di riferimento.
La novità delle Case di Comunità è anche
che intendono realizzare un sistema integrato di servizi sociali e sanitari, e
quindi facilitare la risposta anche ai bisogni sociali dei cittadini.
Le
Case di comunità sostituiscono gli Ospedali?
No. Mentre gli Ospedali sono strutture
sanitarie per il trattamento degli episodi acuti della malattia, la diagnostica
avanzata e la gestione dell’alta complessità clinica, le Case di Comunità
raccolgono tutte le funzioni di diagnosi, prevenzione e cura di patologie che
non necessitano di ricoveri ospedalieri e, anzi, contribuiscono a ridurli.
Le
Case di comunità ospiteranno anche specialisti che effettuano visite
ambulatoriali?
Certamente sì; le Case di Comunità sono
la sede di tutti gli ambulatori specialistici, oltre che dei medici di base
Se
le visite ambulatoriali oggi a Lipari si fanno in Ospedale, c’e’ bisogno di
un’altra struttura per la Casa di Comunità?
Certamente sì. Come ampiamente
sottolineato più e più volte dai referenti del Distretto sanitario e
dell’Ospedale, a oggi Lipari non è in grado di aumentare la presenza sul
territorio di alcuni servizi (SerD, Neuropsichiatria infantile, Psichiatria),
né di aumentare giornate e ore di presenza, e quindi prestazioni, di tutti gli
specialisti che fanno visite ambulatoriali, per mancanza fisica di spazio.
Inoltre, le Case di comunità avvieranno
presto quella che nel Decreto Ministeriale si definisce Aggregazione Funzionale
Territoriale (AFT), ovvero consentiranno ai medici di famiglia (Medici di
Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta) di lavorare fisicamente a
contatto con gli specialisti, e aumentare l’efficacia della risposta ai
pazienti. Lo stesso vale per la collaborazione tra Servizi Sociali comunali e
Servizi socio-sanitari della ASP.
Se
a Lipari non si riesce ad avere tutti i medici previsti dalla pianta organica
dell’Ospedale, che senso ha creare un altro servizio?
Oltre al fatto che, come già spiegato, la
Casa di Comunità permette di integrate il lavoro di professionisti che già
operano sul territorio – aumentandone se mai le giornate e ore di presenza – la
mancanza di personale medico è un problema ormai riconosciuto in tutta Italia,
e che andrà affrontato a livello nazionale e regionale con soluzioni
strategiche specifiche (eliminazione del numero chiuso alle università, coinvolgimento
di medici stranieri ecc.).
In ogni caso, questo non e’ un motivo
valido per rifiutare l’opportunità di una nuova struttura e sostenere
l’evoluzione dei servizi socio-sanitari nel nostro Comune: anche quando mancano
gli insegnanti, a nessuno verrebbe in mente di non ampliare o costruire le
scuole…
E
cosa si prevede per l’Ospedale di Lipari?
Il funzionamento dell’Ospedale di Lipari,
di cui sono state ripetutamente sottolineate le carenze in varie occasioni e
sedi istituzionali, non ha niente a che vedere con la realizzazione di
strutture di sanità territoriale, come le Case di Comunità.
La riorganizzazione della Rete
Ospedaliera nazionale e’ stata ridefinita nel 2015 da uno specifico Decreto
Ministeriale, il n. 70 (o “Legge Balduzzi”), le cui direttive sono state poi
sviluppate in Decreti Regionali – per la Sicilia nel Decreto dell’11 gennaio
2019 firmato dall’Assessore Razza. In quel decreto si prevede la trasformazione
dell’Ospedale di Lipari in un Pronto Soccorso. A oggi pero’ non sono state attuate
concrete misure per trasformare l’Ospedale in questo senso: le evidenti
inefficienze e carenze dell’Ospedale di Lipari sono da ricondurre alla mancanza
di personale – soprattutto medico – nonostante la riconferma di una pianta
organica che prevede il mantenimento dei reparti esistenti.
L’Amministrazione comunale è
costantemente impegnata in numerose interlocuzioni con la ASP provinciale e con
l’Assessorato regionale (Dipartimento di Pianificazione Strategica),
manifestando con proposte e progetti concreti la necessità di rispondere ai
bisogni di varie categorie della popolazione e, in generale, la necessita’ di
tutelare il diritto alla salute di tutti, in particolare in zone disagiate come
le isole minori.
[1]
Piano/Missione:
PNRR/M6 – Piano nazionale di ripresa e resilienza / Missione 6 Salute; Componente: M6C1 - Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria
territoriale; Investimento: M6C1
I1.1 – Case della Comunità e presa in carico della persona