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giovedì 23 gennaio 2025

Immobile abbandonato a S. Marina, un appello. Dalla Gazzetta del sud del 23 gennaio 2025

Tanti auguri!

Buon compleanno  a Carmen Giunta, Bartolo Mondello, Annamaria Quadara; Grazia Manzoli,MariaFrancesca Saltalamacchia



Eoliani e amici delle Eolie...che non ci sono più (96° puntata: deceduti a novembre - dicembre 2024) min. 2:44

 In questo video: Adelina Esposito, Angela Taranto in Stagno, Antonino Fabro, Diana Natoli Edwards, Enzo Gruosso, Ermelinda Forestieri ved. Cordaro, Francesco Restuccia, Gianni Lo Re, Giuseppe Giardina, Giuseppe Sampieri, Grazia Biviano in Cataliotti, Ivana Barbuto ved. Maiorana, Lorenzo Capuano, Maria Biviano, Maria Natoli ved. Paino, Mauricette Lariviere ved. Basile, Rosario Giordano, Salvatore Di Maro, Silvia taranto in Pittorino, Stellario Famularo

Capre, il comitato "Per Ginostra" dopo la riunione dii Palermo. "Missione fallimentare"

Capre sui tetti di Ginostra
 Comunicato:

Una missione fallimentare trasformata, grazie a delle abili doti di comunicazione, in un resoconto trionfalistico dove però la sostanza è ben lontana nel tempo.

Ieri, a seguito delle varie note e del clamore mediatico che si è creato, l’Assessore Regionale all’Agricoltura e Sviluppo Rurale, Salvatore Barbagallo, ha convocato a Palermo, il Sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, che si è fatto accompagnare dalla sua delegata per discutere dell’invasione di capre nel nostro arcipelago.  Un incontro in cui potevano essere messe sul piatto le difficoltà che vivono gli isolani e nel quale si potevano prospettare delle soluzioni da attuare immediatamente per salvaguardare la frazione di Ginostra ed i suoi abitanti. Un villaggio di incomparabile bellezza, unico al mondo, che a causa dell’inerzia dell’attuale amministrazione comunale sta per essere distrutto da una mandria di capre. Non è dato sapere quale sia stata la soluzione prospettata dal Sindaco e dalla sua delegata visto che, come loro stessi scrivono, la questione è sul loro tavolo sin dal loro insediamento, oltre due anni, un lasso di tempo più che sufficiente per trovare soluzioni ed attuarle.  L’orientamento sembra essere, secondo i comunicati, quello di continuare a perdere tempo prezioso aspettando l’esito del piano di eradicazione, ad opera di una seconda ditta nell’isola di Alicudi, per poi estenderlo anche a Ginostra, se mai dovesse funzionare per Alicudi. Altri mesi di attesa o forse anni.

Scrive il Sindaco: “La strada da percorrere, per le nostre isole, resta quella dell’equilibrio nella convivenza uomo/animali, siano questi autoctoni o meno. Se il piano di eradicazione attualmente in vigore non dovese andare a buon fine, si studieranno altri metodi di allontanamento delle capre.” 

Dove sono le soluzioni se l’amministrazione stessa scrive di studiare altri metodi di allontanamento? Perché non li ha già studiati? 

In tutta questa storia, sembra si sia perso di vista che queste capre, attualmente oltre duemila, sono destinate ad aumentare in maniera esponenziale nei prossimi mesi e Ginostra soccomberà.

Il Sindaco forse dimentica di essere la massima autorità sanitaria in ambito comunale nonché la massima autorità di protezione civile e che è suo preciso dovere tutelare il suo territorio.

Si pone un problema di protezione civile, siamo sotto un vulcano attivo, con le vie di fuga ostruite dai muri che crollano sulle stradine. Di notte scappare diventerebbe impossibile. 

A livello sanitario, oltre al problema diffuso dello sterco in tutta Ginostra, si pone anche un problema di inquinamento dell’acqua dei pozzi visto che stazionano sui tetti delle abitazioni. Sono stati fatti dei controlli a campione su questi animali per assicurare che non siano portatori di malattie? 

La situazione credo sia sfuggita di mano e non c’è la reale percezione del problema. Tra un anno non sarà più possibile continuare a vivere a Ginostra se non si farà qualche cosa subito.

Che ci dicano chiaramente che dobbiamo andarcene e che per noi non c’è posto sull’isola ma solo per le capre. La Regione sembra aver preso coscienza della problematica ma se insieme al comune non vi è la determinazione necessaria o non vi sono le capacità adeguate per portare sul tavolo la soluzione più giusta, una soluzione non si troverà mai e questo sempre a danno del territorio e dei suoi cittadini e non di chi ha il dovere di assumersi delle responsabilità decisionali.

Gianluca Giuffrè

(Coordinatore Comitato per Ginostra)

C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu : Nino Maggio e Aurelio Maiorana

Stato di emergenza nazionale per Stromboli e Ginostra: In corso riunione tecnica

E’ attualmente in corso, presso il Coa di Stromboli, una riunione tecnica funzionale ai sopralluoghi per l’istruttoria della richiesta dello stato di emergenza nazionale. Sono presenti funzionari del Comune di Lipari, Protezione civile nazionale, regionale, Autorità di bacino, Forestale, Dipartimento dello sviluppo rurale. Finita la riunione, si procederà con i sopralluoghi a Stromboli e Ginostra.


Oggi: Sposalizio di Maria e Giuseppe

Si festeggia il 23 gennaio la celebrazione liturgica del matrimonio tra Maria e Giuseppe, coloro che hanno accolto e cresciuto il figlio di Dio sulla Terra, secondo le Sacre Scritture.


A parlare maggiormente della figura di Giuseppe, altrimenti alquanto marginale nei Vangeli, seppur importante, è l'evangelista Matteo.

Egli scrive: « Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto ». I due secondo l'uso di quei tempi sono fidanzati sì, ma è come fossero già sposati.

Maria, appena 15enne, è stata scelta da Dio stesso per mettere al mondo suo figlio incarnato Gesù. E deve accoglierlo da vergine assieme al vergine sposo Giuseppe. Come detto a quei tempi il fidanzamento valeva già come matrimonio, con gli stessi diritti e doveri ma non la convivenza. Un anno dopo, proprio come avvenne a Maria e Giuseppe, la sposa poteva essere introdotta nella casa del marito per dare inizio ad una nuova famiglia.

Durante la festa di fidanzamento il promesso sposo mette al dito dell'amata un anello, e da tradizione occorre aspettare un anno affinché lui possa finire di pagare il suo dono, e lei possa preparare il corredo.

Quando la Vergine, piena di paura, gli confida di essere incinta del Figlio di Dio, Giuseppe non ha dubbi, conosce bene questa anima pia, ma non sa come comportarsi. Se dovesse ripudiarla in pubblico, come era suo diritto, le avrebbe rovinato la vita. Così pensa di divorziare in segreto per permetterle di assolvere il suo compito. Ma ecco che Matteo racconta: « Mentre Giuseppe stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore, e gli disse: 'Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria tua sposa, perché quel che è generato in Lei viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un Figlio e tu lo chiamerai Gesù: Egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati' ».

Un matrimonio quindi benedetto dal Signore, tra due Santi che hanno deciso di votare la loro vita alla castità. Un matrimonio che serve a Maria per non essere considerata adultera e lapidata, e per poterle consentire di vivere tranquilla con qualcuno che condivide il suo pensiero e il suo desiderio di purezza.

Secondo la veggente e mistica Beata Anna Caterina Emmerich Giuseppe sin da piccolo è credente e aspetta la venuta del Messia, a 12 anni inizia a frequentare una bottega che lo farà diventare falegname, e a 30 anni va a vivere da solo. Un giorno mentre pregava gli apparve un angelo che gli intimò di recarsi presso il Tempio dove avrebbe trovato la sua futura sposa. La Madonna all'epoca ha appena 14 anni e vuole consacrare la sua vita a Dio, ma la mamma vuole che trovi marito. Anche la giovane chiede aiuto in preghiera e le viene consigliato di accettare.

Così sull'altare vengono posti i ramoscelli dei pretendenti, ma solo quello di Giuseppe fiorisce: è lui il prescelto! E assieme, casti e puri, acconsentono alla venuta del Figlio di Dio permettendo la nostra salvezza

Buongiorno...così!


 

mercoledì 22 gennaio 2025

CAPRE INSELVATICHITE DI ALICUDI, STROMBOLI E VULCANO: DA PALERMO PRIORITÀ AL PIANO DI ERADICAZIONE

 Oggi a Palermo, per affrontare il problema della sovrappopolazione di capre nelle riserve naturali di Alicudi, Ginostra (frazione di Stromboli) e Vulcano, il sindaco Riccardo Gullo e la delegata di Ginostra Monica Abbate hanno incontrato l’Assessore all’agricoltura e Sviluppo Rurale Salvatore Barbagallo e il Dirigente Generale del Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale Fulvio Bellomo

Un incontro programmato, in continuità con l’impegno degli ultimi due anni, durante i quali Assessorato Regionale e Amministrazione Comunale hanno lavorato insieme condividendo analisi, studio e risoluzione di un problema ventennale, mai debitamente affrontato prima

L’orientamento condiviso è quello di proseguire con il Piano di eradicazione, riprendendo il percorso che si era interrotto a causa dell’inadempienza della prima ditta incaricata. Una volta avviate le catture ad Alicudi ad opera della seconda ditta, il cui affidamento del lavoro è in corso, lo stesso piano potrà essere esteso anche a Ginostra e Vulcano.

Le richieste degli allevatori sono state numerose, e una delle opzioni al vaglio e’ anche il loro coinvolgimento diretto nella cattura delle capre. 

Contemporaneamente, la Regione ha preparato un “Piano per la gestione e il contenimento della fauna selvatica in Sicilia” (capre  incluse) che sarà sottoposto all’approvazione della Giunta la prossima settimana. 

La strada da percorrere, per le nostre isole, resta quella dell’equilibrio nella convivenza uomo/ animali, siano questi autoctoni o meno.  

Se il piano di eradicazione attualmente in vigore non dovesse andare a buon fine, si studieranno altri metodi di allontanamento delle capre, per scongiurare l’ipotesi di abbattimento. 

L’ultima opzione sarà, infine, l’attuazione del “Piano per la gestione e il contenimento della fauna selvatica” (dopo la sua approvazione) con l’abbattimento selettivo delle capre.

Rizzo e Giuffrè (FdI) disponibilità ad aiutare l’Amministrazione per riconoscimento dello stato di emergenza nazionale

Al Sindaco di Lipari


Dott. Riccardo Gullo
 

Oggetto: Richiesta riconoscimento dello Stato di Emergenza Nazionale per il territorio del Comune di Lipari a seguito del maltempo dei giorni scorsi.

A seguito degli eventi meteo che hanno colpito il territorio delle Isole Eolie nei giorni scorsi, in particolare danneggiando numerosi approdi nelle varie isole e alla successiva richiesta dell’Amministrazione Comunale di Lipari del riconoscimento dello Stato di Emergenza Nazionale, mettendo da parte ogni contrapposizione di natura politica e condividendo tale richiesta, manifestiamo la nostra disponibilità per il bene delle nostre isole avviando le necessarie interlocuzioni con i nostri referenti regionali e nazionali.

 Distinti Saluti 

Avv. Francesco Rizzo (Dirigente Nazionale)

 Gianluca Giuffrè (Responsabile Comunale)

 Lipari, 22/01/2025

 

Emerrgenza capre, oggi vertice a Palermo. Dalla Gazzetta del sud del 22 gennaio 2025


 

Basile a Lipari sui luoghi devastati dalla mareggiata. Dalla Gazzetta del sud del 22 gennaio 2025

Campionato giovanissimi Under 15: Finisce in parità il derby tra Ludica Lipari e Lipari Ic

 

Si è disputato oggi, al Monteleone - Scoglio, il derby valido per il campionato giovanissimi under 15. La gara si è chiusa sullo zero a zero. Per la cronaca la Ludica ha colpito una traversa

Isole Eolie: Vulkanik porta la musica in vetta al cratere di Vulcano

COMUNICATO STAMPA

Vulcano, Isole Eolie - In un’atmosfera sospesa tra cielo, mare e terra, il progetto Vulkanik ha scritto una nuova pagina della sua storia con un DJ set unico nel suo genere, registrato direttamente sul cratere dell’isola di Vulcano. Un evento che celebra la bellezza selvaggia e inconfondibile delle Eolie, fondendo musica e natura in un connubio perfetto per raccontare al mondo l’unicità di questo territorio.

Il Vulkanik è un’iniziativa innovativa che prende vita proprio nel cuore delle isole Eolie, con l’obiettivo di creare esperienze culturali e artistiche capaci di valorizzare la storia e la natura di queste terre. Questo DJ set rappresenta un punto di incontro tra la tradizione e l’innovazione, portando la creatività contemporanea in uno scenario naturale mozzafiato.

“Con il DJ set sul cratere di Vulcano abbiamo voluto creare una connessione unica  tra la musica e la forza primordiale di questo luogo straordinario. È un messaggio di valorizzazione e rispetto per il territorio che amiamo profondamente,” ha dichiarato Giuseppe Fonti, Direttore artistico del progetto

Arianna Giuffrè, Marketing Manager, ha aggiunto: “Questo evento rappresenta una nuova frontiera per la promozione delle Eolie: un mix di emozioni e narrazioni che punta a far conoscere al grande pubblico un territorio ricco di bellezza e cultura.”

“Il nostro lavoro è stato quello di dare forma a un’idea che unisse arte e territorio. Vulcano, con il suo cratere e i suoi paesaggi inconfondibili, si è rivelato lo scenario perfetto per questa visione,” ha sottolineato Francesco Corrieri, Project Manager

Corrado Greco, Talent Manager, ha concluso: “Abbiamo scelto una location che è stata in grado di tradurre in musica la potenza e la magia delle Eolie. Questo è solo l’inizio di una serie di eventi che continueranno a stupire e a ispirare.”

Il DJ set è disponibile da oggi sul nostro canale YouTube e vuole offrire agli spettatori di tutto il mondo la possibilità di immergersi nella magia di Vulcano.

L’iniziativa rientra in una serie di progetti che mirano a promuovere le Eolie come destinazione non solo turistica, ma anche culturale e artistica.



Tanti auguri!

Buon Compleanno a Nicolò D'Arrigo, Maria Rosaria Cafiero, Miriam Natoli, Mirko Cincotta, Bartolina Cincotta, Mihaela Sirop, Vale Ruscio, Cetty Moreno, Manuel lazzaro, Ida Saltalamacchia  





Stromboli: Extracomunitario sorpreso a rubare in casa, arrestato

(Comunicato) A Stromboli, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in flagranza di reato, un 26enne cittadino extracomunitario ritenuto presunto responsabile del reato di furto in abitazione.

L’allarme è scattato nel primo pomeriggio di eri, quando la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Milazzo ha ricevuto una chiamata di una cittadina di Stromboli che aveva segnalato di aver visto un individuo entrare in casa sua.

In risposta, sul posto è stata inviata una pattuglia di militari della locale Stazione che, giunti rapidamente sul luogo segnalato, si erano introdotti nell’abitazione indicata, laddove hanno sorpreso un giovane individuo ancora intento a rovistare nella vetrina del soggiorno, poi identificato nel 26enne straniero, subito sottoposto a controllo e perquisizione.

All’interno di uno zaino del 26enne, i Carabinieri hanno trovato la refurtiva consistente in oggetti vari e una piccola somma di danaro, restituita alla proprietaria di casa.

L’uomo è stato così arrestato ed ora dovrà rispondere del reato a lui addebitato.

"Pescando" nel nostro archivio. Lipari, calcio a 5 al femminile (21° parte)


 

CENSIMENTO - SEGNALAZIONI DANNI EVENTO TEMPORALESCO DEL 17 GENNAIO. COME FARE, LE MODALITA'

Per inviare le segnalazioni dei danni subiti, scarica i modelli che trovi a questo link della pagina web del Comune di Lipari ⬇️

https://www.comunelipari.it/novita/notizie/novita_41.html

Una storia a tinte rosso - blu: Una formazione prima che fosse C.S. Lipari

  in alto da sx: Pino Pagano, Pino Caputo ,Pippo Favorito,Antonio Bernardi,(uno di Barcellona ), Bartolo Barile, Ferdinando Paino, Gaetano La Cava. Accovacciati :Elio Cataliotti, Oscar Caimano, Felice Monte, Umberto De Fina, Gianni Merlino 

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: I figli imparano

Oggi: San Vincenzo di Saragozza

S. Vincenzo, illustre martire di Gesù. Cristo, nacque a Saragozza in Spagna. Sotto la disciplina di Valerio, vescovo di quella città, fu istruito nelle scienze e nella pietà. In breve fece tali progressi che meritò di essere consacrato diacono coll'incarico (nonostante fosse ancora assai giovane) di predicare la parola divina.

Incrudeliva allora la persecuzione contro i Cristiani, mossa dagli imperatori Diocleziano e Massimiano nell'anno 303. Tra i persecutori si distinse Daciano, governatore della Spagna, il quale ordinò che tutti i Cristiani fossero arrestati e rinchiusi in orride prigioni.

Fra questi furono arrestati Vincenzo ed il vescovo Valerio. Tradotti davanti al giudice, Vincenzo, cui Valerio aveva ceduto la parola, disse: « Noi siamo cristiani, disposti a soffrire qualunque pena per il culto del vero Dio ».

Daciano si contentò di mandare Valerio in esilio, rivolgendo tutto il suo furore contro il giovane 'Vincenzo.

Prima di tutto fu condannato allo stiramento delle membra ed ai flagelli, il che gli venne fatto con tanto strazio che alla fine si videro scoperte le ossa. Il giudiet a tal vista si raddolcì un po'; ma vedendo che Vincenzc era desideroso di soffrire maggiormente, lo condannò al supplizio del fuoco, che è senza dubbio la più crudele di tutte le pene. Vincenzo, intrepido in mezzo a quei nuovi tormenti, novello S. Lorenzo, diceva ai carnefici: « Tagliate e mangiate, da questo lato sono già cotto » Il governatore, disperato di non poter vincere queste campione della fede, lo rimandò in carcere, con l'ordine di farlo distendere sopra appuntite schegge di vasi rotti e di mettergli i piedi tra i ceppi. Ma Iddio non abbandonò il suo servo: gli Angeli del cielo vennero z confortarlo e a cantare con lui le lodi al Signore.

Il carceriere ne fu profondamente colpito e si convertì, ricevendo poco dopo il santo Battesimo.

La notizia di questa conversione ferì il cuore di Daciano, che pianse di rabbia. Ciononostante, il Santo in quiete, e permise ai fedeli di andarlo a visitare. Questi, piangendo, baciavano le cicatrici delle sut piaghe e raccoglievano il suo sangue con pannolini che poi ritenevano come preziose reliquie.

In seguito il Santo fu messo sopra di un morbide letto di piume, ma tosto morì.

Daciano ordinò che il suo cadavere fosse gettato in un campo, come cibo alle bestie; ma Iddio mandò un corvo a difenderlo dagli uccelli rapaci.

Daciano neppur a questo prodigio si arrese, ma fece gettare il cadavere in alto mare cucito in un sacco, attaccandolo ad una macina, affinché andasse a fondo.

Il santo corpo però, per virtù divina, galleggiò sopra le acque finché le onde lo sospinsero sul lido, dove i Cristiani lo raccolsero e lo riposero nel sepolcro, sopra del quale fu poi fabbricata una grande chiesa in suo onore.

PRATICA. Chi mi separerà dalla Carità di Cristo? La tribolazione... la fame... la persecuzione? Sono sicuro che né questa, né tutte le potenze del mondo, saranno bastanti a separarmi dall'amor di Dio (S. Paolo).

PREGHIERA. Sii propizio, Signore, alle nostre suppliche affinché noi che ci riconosciamo rei per la nostra iniquità, ne siamo liberati per intercessione del santo martire Vincenzo.

Rissa in Sfarandina - Lipari: Pugno duro del giudice sportivo, 37 giornate di squalifica in totale


 

Buongiorno...così!


 

martedì 21 gennaio 2025

Stromboli, mezzi in azione per riattivare l'approdo aliscafi. Dalla Gazzetta del sud del 21 gennaio 2024


 

"Eoliani che non ci sono più" ( Riproposizione 29° video: durata 5 minuti circa)

 In questo video: 1) Ignazia Cullotta; 2) Pino Cullotta; 3) Mimmo Cusolito; 4) Vito Dai; 5) Lucia D'Albora; 6) Marcello D'Albora; 7) Totò D'Alia; 8) Angelo D'Ambra; 9) Caterina D'Ambra; 10) Gaetano D'Ambra; 11) Giovanni D'Ambra; 12) Giovanni D'Ambra; 13) Livio D'Ambra; 14) Vittorio D'Ambra; 15) Giovannino De Fina; 16) De Fina; 17) De Fina; 18) Anna De Maria; 19) Anna De Maria; 20) Mina De Salvo; 21) Olimpia Marraffa; 22) Giovanni Sarpi; 23) Pino Sarpi; 24) Vincenzo Sarpi; 25) Vito De Vita; 26) Giovanni Deidda; 27) Antonietta Del Gais; 28) Bartolo Della Chiesa; 29) Francesco Della Chiesa; 30) Iole Denaro; 31) Giovannino Dentici; 32) Salvatore Di Fede; 33) Baldassare Di Franco; 34) Pino Di Giorgi; 35) Franca Di Giovanni; 36) Antonino De Losa; 37) Rosa Di Maggio; 38) Stella Di Maggio; 39) Salvatore Di Mauro; 40) Ernesto Di Mech; 41) Peppino Di Mech; 42) Raoul Di Perri; 43) Bartolomeo Di Stefano; 44) Filippo Di Stefano; 45) Franco Di Stefano; 46) Giuseppina Di Stefano; 47) Vittorio Di Stefano; 48) Agostino Dioguardi; 49) Maria Grazia Divola; 50) Domenica Speziale; 51) Domenico Villani e Nunzio Scolaro; 52) Bartolino Ferlazzo; 53) Don Bruno Maiorana; 54) Don Filici; 55) Don Giovannino Bonica e Don Pino Raffaele; 56) Don Pino Raffaele, Giulio China e Mariano Sparacino; 57) Don Pino Raffaele; 58) Don Sabbaturi Barbera; 59) Franco Donato; 60) Bartolo Errico

      

Acquacalda, un'altra missione urgente. Dalla Gazzetta del sud del 21 gennaio 2024


 

Reso agibile il lato sud del molo di Stromboli. intanto proseguono i lavori di pulizia post mareggiata

A Stromboli, da stamattina è già attivo e operativo il lato sud del molo di Scari. 
La ditta, incaricata dal Comune, ha, infatti, proceduto a sostituire il grigliato scardinato e portato via dai marosi. 
Per quanto riguarda, invece, il lato nord dello stesso molo, i lavori hanno subito un rallentamento, a causa della pioggia, caduta sull’isola, ma dovrebbero essere definiti entro oggi.
Intanto, ad opera di cittadini volontari e uomini della Protezione civile comunale
proseguono a Lipari le operazioni di pulizia

Tanti auguri!

Buon compleanno a Marta Merlino, Noemi Zaia, Agnese Scafidi, Mario Faralla, Giovanna Paris, Anna Salmieri, Bruno Coluccio, Liliana Lauricella, Mario Paino, Filomena Parisi, Adelaide Favaloro 











Salute, Schifani firma decreto: Faraoni nuovo assessore

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha firmato stamattina il decreto di nomina del nuovo assessore della Salute, Daniela Faraoni. Il giuramento è previsto durante la seduta dell’Ars di oggi pomeriggio.

Lipari: Sopralluogo post mareggiata del sindaco della Città Metropolitana di Messina. In arrivo fondi


 Sopralluogo stamane a Lipari del sindaco della Città metropolitana di Messina, Federico Basile, congiuntamente a tecnici e dirigenti di Palazzo dei Leoni, accompagnato dal sindaco Riccardo Gullo, per rendersi conto dei danni causati dalla mareggiata, in particolare alle strutture di competenza provinciale. Sono state individuate delle criticità per le quali il sindaco metropolitano ha dato la disponibilità a mettere in campo una prima trance di finanziamenti per gli interventi più urgenti, a fronte di una progettualità complessiva di circa 800 mila euro per i quali bisogna attendere l'approvazione del bilancio che dovrebbe avvenire entro febbraio.
Basile ha anche anticipato che si conta di appaltare, entro quest’anno, i lavori, per oltre un milione e mezzo, sui due ponti dell’area pomicifera di Porticello, le cui corsie lato mare sono inagibili e transennate fin dal lontano 2017. 

IL COMUNICATO



𝗟𝗶𝗽𝗮𝗿𝗶, 𝗶𝗹 𝘀𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗺𝗲𝘁𝗿𝗼𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗕𝗮𝘀𝗶𝗹𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹'𝗶𝘀𝗼𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗲𝗿𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗶 

Il sindaco metropolitano Federico Basile si è recato stamani a Lipari per una ricognizione dei luoghi colpiti dagli eventi climatici dei giorni scorsi.

Basile, accompagnato dal direttore generale Giuseppe Campagna, dal capo di Gabinetto Laura Castelli, da dirigenti e tecnici di Palazzo dei Leoni, ha incontrato il primo cittadino di Lipari Riccardo Gullo e successivamente, in collegamento, i sindaci dell'isola di Salina Domenico Arabia (Santa Marina Salina), Ireneo Giardinello (Leni) e il vice sindaco di Malfa, Giuseppe Siracusano, per fare il punto sulle emergenze in atto e verificare quali soluzioni immediate possano essere adottate.

In particolare, la ricognizione è iniziata dalla banchina di Sottomonastero ed è proseguita a Canneto, Porticello e Acquacalda.

"I danni provocati dai recenti eventi meteorologici – ha affermato Basile – hanno creato particolari disagi e oggi sono qui per valutare la reale situazione dei luoghi e poter disporre lavori immediati di mitigazione delle criticità in atto. In tal senso, inseriremo ulteriori interventi rispetto a quelli già programmati dalla Città Metropolitana di Messina per poter dare risposte in tempi brevi alla cittadinanza isolana".




C.S. Lipari, una storia tinte rosso - blu : Articolo Lipari - Fiumefreddo 2 a 2

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Autorevolezza

Oggi: Sant'Agnese

Sant' Agnese


Fra le innumerevoli vergini che hanno sacrificato la vita per la fede di Gesù Cristo, emerge quale fiore Sant'Agnese.

Nacque a Roma da genitori cristiani, appartenenti ad illustre famiglia patrizia, verso la fine del m secolo.

Giovanetta consacrò al Signore la sua verginità e riuscì a portare il giglio intatto dinanzi al suo Sposo Divino.

Giunta all'età di dodici anni le sue ricchezze e la sua avvenenza indussero molti giovani delle più nobili famiglie romane a domandarla in isposa.

Agnese però, fedele alla sua decisione rifiutò sempre ogni proposta di matrimonio, adducendo che ad un altro Sposo molto più ricco e nobile di loro aveva dato il suo cuore: alludeva a Gesù Cristo. Questi suoi rifiuti però fecero capire che era cristiana e giacché infuriava in quei tempi la persecuzione di Diocleziano, fu accusata ed arrestata. L'umile ma forte vergine in quella tenera età fu condotta al giudice, che, per impressionarla e indurla a rinunciare alla fede di Gesù Cristo, la fece incatenare e le minacciò i più spietati tormenti. Agnese non si scompose.

Dalle minacce dei tormenti il giudice passò alle carezze e alle lusinghe, credendo forse che queste potessero fare qualche breccia nell'animo di quella tenera fanciulla. Riuscito inutile anche questo tentativo, l'inumano giudice ordinò che fosse condotta in un luogo di prostituzione.

Agnese, compresa del pericolo, ma sicura della grazia di Dio, con dolce arguzia, rivolta al giudice, gli disse : « Non è il nostro Cristo sì poco amante dei suoi servi, che sia per dimenticarsi di me e per abbandonarmi in questo cimento. Egli stesso è pronto a soccorrere quelli che amano la pudicizia, nè permetterà che io perda il dono della verginale integrità ». Sperimentò infatti quanto Gesù l'amasse, poichè un giovane che osò imprudentemente guardarla, fu colpito da tale sprazzo di luce che cadde a terra accecato.

Il giudice, avuto notizia del miracolo, la condannò alla iugulazione e fu mandata al rogo, ma la tradizione vuole che le fiamme si divisero sotto il suo corpo senza neppur lambirlo ed i suoi capelli crebbero tanto da coprire la sua nudità.

Il carnefice che non aveva cuore di eseguire la sentenza, usò tutte le lusinghe possibili per rimuoverla dal suo santo proponimento; ma Agnese generosamente rispondeva che non avrebbe mai tradita la fede che aveva giurata al suo Sposo Celeste. Dopo ciò, si pose per un poco a pregare, indi chinò la testa. Il carnefice trema: tuttavia sguaina la spada, l'abbassa con forza e recide alla casta giovane la testa, mentre l'anima vola agli eterni amplessi del suo Sposo celeste.


Sant'Agnese


Il suo corpo fu sepolto vicino a Roma, sulla via Nomentana. Ai tempi di Costantino il Grande, nel luogo della sepoltura, fu innalzata una basilica che Papa Onorio II fece restaurare nel settimo secolo e che tuttora sussiste, dove innumerevoli turbe si recano ogni anno ad onorare la grande Santa.

PRATICA. Quanto più uno si diletta e gode della castità, tanto più egli è custodito e guardato dagli Angeli, i quali si compiacciono di conversare coi casti, perchè li riconoscono simili ad essi (S. Ambrogio).

PREGHIERA. Dio onnipotente ed eterno che scegli le cose deboli del mondo per abbattere le forti, concedi a noi la grazia di una santa vita quale fu quella della tua martire Agnese, per venire poi un giorno a goderti in Paradiso.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Roma la passione di sant'Agnèse, Vergine e Martire, la quale, sotto Sinfrónio, Prefetto della città, gettata nel fuoco, e questo estintosi per le sue orazioni, fu percossa con la spada. Di lei così scrive il beato Girólamo : « Con gli scritti e con le lingue di tutte le genti, specialmente nelle chiese, fu lodata la vita di Agnèse; la quale vinse e l'età e il tiranno, e col martirio consacrò la gloria della castità ».

Nel giorno di Sant'Agnese è tradizione in Vaticano fare la benedizione degli agnelli, questi due piccoli bovini vengono ornati con fiori bianchi in onore alla verginità della Santa e poi offerti al Papa per la creazione dei famosi palli (paramenti liturgici usati nella Chiesa cattolica, costituiti da una striscia di stoffa di lana bianca avvolta sulle spalle). Dopo la benedizione i due piccoli amici vengono trasportati nel monastero delle benedettine di Santa Cecilia in Trastevere dove ricevono le migliori cure per poter essere poi tosati pochi giorni prima della Pasqua e usati per la tessitura dei palli. Infine il 29 giugno vengono consegnati agli arcivescovi metropoliti il 29 giugno, nella solennità dei santi Pietro e Paolo.

Pallio del Papa

Buongiorno...così!


 

I ringraziamenti delle famiglie De Losa e Merlino


 

lunedì 20 gennaio 2025

"Grazie prof. Ci lasci un bagaglio di sapere..." (di Gilberto Iacono)

Riprendiamo da fb un post di Gilberto Iacono, dedicato al professor Lino Ferlazzo che, all'età d 88 anni,
è deceduto.


"Oggi va via un pilastro della nostra isola.
Lascia fisicamente Vulcano, ma sono sicuro che da lassù, veglierà sulla sua famiglia, ma soprattutto sulla sua amata Vulcano.
Un grande conoscitore, un grande divulgatore, era ipnotico ascoltare i tuoi racconti, rimanere ore a osservare e imparare dal tuo sapere, orgoglioso di poter dire: se vuoi sapere qualcosa di Vulcano devi parlare con zio Lino.
Tutta l’isola ti è grata per aver ottenuto grazie anche a te l’istruzione a Vulcano, perché credevi nella cultura e la divulgavi sapientemente e in maniera semplice, come lo eri tu.
Sempre attivo nel sociale, vicino ai giovani, alla chiesa, sei stato esempio di umiltà e autorevolezza, con il cuore aperto a tutti e rivolto al bene della tua amata Vulcano.
Ci lasci oggi un bagaglio di sapere che proveremo a tramandare, cercando di seguire i tuoi consigli e ricordando le tue “castagne”.
Grazie prof."

I ringraziamenti delle famiglie Mantineo e Zagami


 

LE CAPRE DI ALICUDI, STROMBOLI E VULCANO: UN PROBLEMA CHE RICHIEDE COMPETENZA E COSCIENZA. RIUNIONE A PALERMO MERCOLEDI’ 22 GENNAIO

COMUNICATO -  La popolazione di capre inselvatichite presente nelle isole di Alicudi, Stromboli - in particolar modo frazione di Ginostra – e Vulcano è oggetto di attenzione da parte delle istituzioni dal momento dell’insediamento dell’attuale Amministrazione.

Un problema complesso che, con coscienza e determinazione, è stato (e continua ad essere) all’ordine del giorno di numerose interlocuzioni e incontri tra l’Amministrazione Gullo e l’Assessorato Regionale all’Agricoltura e Sviluppo Rurale competente per le tre Riserve Naturali nelle quali le tre isole ricadono.

Dopo un’attenta analisi della situazione di Alicudi, che ha coinvolto esperti faunisti incaricati dalla Regione, e un lavoro di censimento e stima degli animali presenti, come è noto, il Dipartimento Regionale ha disposto un Piano di eradicazione per l’isola di Alicudi che prevedeva la cattura dell’80% dei capi e la loro donazione agli allevatori che ne facessero richiesta. 

Una notizia che aveva fatto il giro del mondo, suscitando interesse e ammirazione per una soluzione che tentava di mettere insieme i diritti degli animali e le necessità degli abitanti, afflitti dall’invasione delle capre. La ditta che si era aggiudicata l’appalto, però, non ha effettuato l’intervento per il quale era stata incaricata e i tempi si sono allungati. Un nuovo bando è stato pubblicato dalla Regione e, di conseguenza, un’altra ditta procederà a breve ai tentativi di cattura.

Sono passati diversi mesi, è vero, da quando si è iniziato ad affrontare il problema; ma forse, con un po' di onestà intellettuale, si tratta di un tempo non troppo lungo in relazione ai 20 anni trascorsi da quando le capre sono scappate al controllo dell’uomo e hanno iniziato a popolare le isole. Oggi, certamente, i disagi dei cittadini sono notevoli, così come i danni al patrimonio naturalistico e ambientale, con la vegetazione ridotta ai minimi termini dalle esigenze alimentari degli animali e i muretti a secco danneggiati dal loro passaggio. Un problema serio, che deve essere affrontato tenendo conto, però, che si tratta di esseri viventi, non autoctoni ma pur sempre viventi. 

Uno di quei “classici” temi che dovrebbe interpellare le coscienze e le sensibilità di tutti; specie se, come invocato da alcuni, la soluzione più rapida e facile prevederebbe l’abbattimento massiccio degli animali. 

Alicudi, Stromboli e Vulcano non sono le prime, né le uniche, realtà nel mondo a trovarsi di fronte a un problema analogo: lo studio della soluzione richiede competenza e “coscienza”.

Per questo, raccogliendo tutti i pareri e le competenze disponibili in materia, dopo le numerose interlocuzioni istituzionali di questi mesi, mercoledì prossimo il Sindaco Gullo incontrerà a Palermo l’Assessore all’Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca Mediterranea Salvatore Barbagallo. L’obiettivo resta quello di tutelare gli interessi degli abitanti, di cui si comprendono bene le difficoltà, scongiurando al contempo, e se è possibile, soluzioni che non tengano conto della diffusa sensibilità dell’opinione pubblica in merito.

Eolie, danni gravi alle strutture portuali. Dalla Gazzetta del sud del 20 gennaio 2025

 

I ringraziamenti della famiglia Tomasello - Carnevale


 

Santa Marina Salina: Un immobile da recuperare. L'appello dell'ex sindaco Lo Schiavo

"Quando l'assessore provinciale era Nino Ferro - scrive l'ex sindaco di Santa Marina Salina, Massimo Lo Schiavo su fb - questo immobile, (ai tempi era di gran pregio) con grande sforzo venne acquistato appunto dalla Provincia regionale al fine di farlo diventare un polo di attività e informazioni per la nostra Riserva Naturale che annualmente continua ad essere visitata da migliaia di persone. Oggi è in totale abbandono...un appello lo faccio al responsabile della città Metropolitana ,ex provincia, nella figura del sindaco Federico Basile..dia dignità a questo immobile, che tanto potrebbe fare per l'educazione e la formazione ambientale, ( oggi totalmente affidata alla buona volontà di Elio Benenati ) e per la valorizzazione della nostra Riserva Naturale. . . Speriamo bene!".

L'edificio, tra l'altro, è ubicato in pieno centro a Santa Marina Salina e, quindi, facilmente raggiungibile, nell'ottica di una sua fruibilità. 

E' deceduto il professor Lino Ferlazzo. Aveva 88 anni. Grave perdita per la comunità isolana

 


Alla famiglia le sentite condoglianze della famiglia Sarpi e di Eolienews

Tanti auguri!

Buon compleanno a Giuseppe Profilio, Alfonso Cacace, Giovanni Mollica, Giacomo Corda, Tonino Tripi, Samira El Khoutabi, Daniela Manni, Jhon Smith, Pippo Utano, Alessandra Sindoni, Maricetta Rubino, Lucia Menardi, Graziella Profilio, Ester Isaja, Diego La Greca

E' deceduto Gaetano Mirabito

Le onoranze funebri sono a cura della ditta
ALFA&OMEGA di Lipari
Alla famiglia le nostre condoglianze

 

Danni mareggiate, Sidoti (Italia Nostra) “Responsabilità politiche evidenti, si muova la Protezione civile". Porticello: che disastro

Scrive in una nota il presidente di Italia Nostra, sezione Isole Eolie, Angelo Sidoti. 

“Negli ultimi giorni, numerosi messaggi di solidarietà sono pervenuti alle isole Eolie, colpite duramente da eventi marosi. In quest’occasione, è importante manifestare vicinanza e affetto a tutti i concittadini che hanno subito danni o disagi. Tuttavia, è altrettanto necessario riflettere su quanto accaduto.

Non è sufficiente classificare questi eventi come straordinari e non controllabili. È doveroso riconoscere le responsabilità politiche coinvolte. Molte delle infrastrutture danneggiate sono state recentemente oggetto di riqualificazione o addirittura di nuova costruzione. Pertanto, non basta cercare il consenso popolare con iniziative di facciata; bisogna realmente agire nell’interesse della comunità e proteggere i cittadini con opere capaci di mitigare i rischi.

Negli ultimi anni, l’amministrazione pubblica ha spesso mancato di una programmazione futura adeguata e si è trovata a operare con un ufficio tecnico sottodimensionato. È necessaria una svolta significativa, con un rinnovato senso di responsabilità e rispetto per il bene comune.

Auspico che ogni intervento futuro sia gestito direttamente dalla Protezione Civile, considerata l’incapacità e la mediocrità dimostrata dall’amministrazione locale negli ultimi anni. Un abbraccio forte a tutti i miei concittadini colpiti”.

NDD di Eolienews - Le due foto di Angelo Ferlazzo testimoniano gli ingenti danni alla testata della banchina dell’approdo di Porticello 



C.S. Lipari: Una storia a tinte rosso - blu : Giovannello Aricò e Lillo Bottari

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Coraggio e paura

Stromboli: Da questo pomeriggio i lavori per il ripristino dell'approdo aliscafi

Oggi pomeriggio, a Stromboli, con la nave per Napoli, arriveranno le griglie da istallare sulla struttura portuale di Scari, nella parte adibita all'approdo degli aliscafi, scardinate e/o seriamente compromesse dalla recente mareggiata. Sull'isola sbarcherà anche la ditta incaricata che comincerà ad operare sul lato  sud del pontile, in modo da renderlo subito agibile.  Domani mattina, invece, il lavoro interesserà il lato nord.  Ricordiamo che, in atto, la struttura portuale, con apposita ordinanza del comandante del porto di Lipari, Fabio Cicero è interdetta all'approdo dei mezzi veloci. 

Santo del giorno: Santi Sebastiano e Fabiano

Santi Sebastiano e Fabiano



San Fabiano. Poco si legge nella storia di lui, ma è celebre per il modo con cui fu eletto a reggere la cattedra di S. Pietro. Era essa rimasta vacante per la morte di S. Antero, ed i fedeli di Roma si erano raccolti per l'elezione del nuovo pastore. Vi era fra essi Fabiano, venuto di fresco dalla campagna, che certamente non si sarebbe mai immaginato di essere l'eletto dal Signore. Stavano i fedeli in fervorosa orazione, pregando lo Spirito Santo a intervenire, quando di improvviso si vide una luce splendidissima discendere dal cielo, e di poi una colomba che leggermente venne a posarsi sul capo di Fabiano.

Non poteva essere più manifesta la volontà di Dio, e poche altre volte lo Spirito Santo è intervenuto così visibilmente nella elezione del Sommo Pontefice. Unanimi i fedeli elessero Fabiano a loro pastore.

Ferveva allora la persecuzione contro i Cristiani, e contro Fabiano specialmente volgevano i Gentili il loro odio, perché credevano che, tolto il padre, i figli cedessero. Lo catturarono infatti, e gli diedero la morte l'anno 250, soffrendo egli gloriosamente per Gesù Cristo; ma i fedeli rimasero saldi nella fede e tanti diedero il loro sangue dietro al suo esempio, piuttosto che cedere alle vane pretese dei loro persecutori.

San Sebastiano. Nacque a Narbona (Francia), ma fu educato a Milano, ricevendo una buona cultura. Egli apparteneva all'armata dell'imperatore, godeva uno dei primi posti ed era caro a tutti per le sue belle qualità;
lo stesso imperatore l'aveva in grande stima, e tanto l'amava che lo fece capitano dei pretoriani. Ma egli ben comprese che tutti quei sorrisi, quelle ricchezze, quelle dignità erano lacci che il demonio gli tendeva, ed in cui cercava di prenderlo, e, fedele a Gesù Cristo, non si lasciò adescare. Avrebbe però lasciato al più presto ogni cosa, se non fosse stato mosso dal desiderio di arrecare aiuto, conforto ed incitamento ai Cristiani perseguitati. Conservò quindi sotto la veste militare un ardente spirito di fede, speranza e carità, convertendo molti alla religione di Cristo ed aiutando i Martiri in tutti i modi. Per questo il Signore volle dare il premio al suo servo, e fece sì che i pagani si accorgessero dello spirito di Sebastiano. Avvisarono l'imperatore, il quale, chiamato Sebastiano a sé, si lamentò con lui perché così male corrispondesse ai favori ricevuti, Ma il santo gli rispose che gli era sempre rimasto fedelissimo, non solo, ma che più di ogni altro gli sembrava di aver corrisposto ai suoi favori, perché egli nor pregava per l'imperatore gli &i falsi e bugiardi, ma pregava l'unico vero Dio, che solo e veramente poteva fare del bene alla sua angusta persona.

Ciononostante, Diocleziano lo fece legare ad un palo, ordinando che fosse ucciso a colpi di frecce e Sebastiano, che aveva incoraggiati tanti alla morte per Cristo, seppe egli stesso sopportarla gloriosamente. 


Buongiorno... così!


 

domenica 19 gennaio 2025

"Eoliani che non ci sono più" (Ripristino 27° video- durata 5 minuti circa)

 Copertina: Pietro Caprara; 1) Nunziata Biviano; 2) Antonino Ballato; 3) Concetta Coluccio; 4) Santoro Biviano; 5) Nino Bonannella; 6) Antonino Bonfante; 7) Francesco Bonfante; 8)Edoardo Bongiorno; 9) Giovannino Bonica; 10)Fabio Brach; 11) Flavia Broccio; 12) Rosetta Broccio; 13) Bucca; 14) Giuseppe Buttò; 15) Nino Buzzanca; 16) Cenzi Cabianca; 17) Peppino Cacace; 18) Antonio Cafarella; 19) Pino Cafarella; 20) Pippo Calderone; 21) Girolamo Caleca; 22) Benito Calenda; 23) Maria Calenda; 24) Franco Campisi; 25) Angela Campo; 26) Saverio Camporeale; 27) Enrico (Eligio) Cannistrà; 28) Luciano Cannistrà; 29) Mario Cannistrà; 30) Antonino Cappadona; 31) Bartolo Cappadona; 32) Felice Cappadona; 33) Marianna Cappadona; 34) Cappadona; 35) Andrea Caprara; 36) Pietro Caprara; 37) Antonietta Caracciolo; 38) Deli Carbonari; 39) Bruno Carbone; 40) Ruccio Carbone; 41) Tommaso Carnevale; 42) Franco Carrà; 43) Rosa Caruso; 44) Sandro Casali, Tano Russo, Filippo Virgona; 45) Sandra Casali; 46) Sandro Casali; 47) Bartolomea Casamento; 48) Marina Casamento Biviano; 49) Domenico Casamento; 50) Francesco Casamento; 51) Onofrio Casamento; 52) Pierina Casamento; 53) Rosaria Casamento; 54) Bartolo Casella; 55) Teresa Casella; 56) Rosa Casilli; 57) Cassarà; 58) Giuseppe Casserà; 59) Cavallaro; 60) Sergiu Celibidache 

Mega rissa in Sfarandina - Lipari: Quattro espulsi per parte, partita sospesa. Il comunicato del Lipari IC

 Una mega rissa, scoppiata in campo, durante la gara Sfarandina - Lipari di oggi  pomeriggio, ha portato il direttore di gara ad espellere 4 calciatori per ogni squadra. Non essendoci il numero di calciatori minimo per continuare, la gara è stata sospesa. Adesso deciderà il giudice sportivo in base al referto arbitrale.

NOTA BENE - Apprendiamo che gli espulsi sarebbero ben 11: 6 della squadra di casa e 5 del Lipari



Nel frattempo il Lipari IC ha diffuso questo comunicato

Il Presidente ed i dirigenti tutti, in attesa di leggere il referto ufficiale del giudice sportivo, prendono le dovute distanze dai comportamenti tenuti dai propri tesserati che hanno portato alla sospensione della partita. 

Si è impegnati tutti i giorni per diffondere principi di sport e di lealtà. 

Proviamo delusione, amarezza e vergogna per ciò che è accaduto oggi e porgiamo le dovute scuse al direttore di gara ed addetti ai lavori.

Ricominciamo (di Rosa Oliva, presidente Pro Loco Amo Stromboli)

Riceviamo da Rosa Oliva, presidente Pro Loco Amo Stromboli e pubblichiamo:

Non possiamo venire meno al nostro impegno di fine 2024 e continuare a utilizzare la musica per risollevarci il morale dopo gli eventi che hanno disastrato le nostre isole (indenne sembrerebbe Panarea, chissà perché). Non possiamo che dire " ricominciamo": infatti ricomincia il solito ritornello "siamo giovani e forti, tutti uniti per affrontare la morte". Morte? Sì, morte turistica delle nostre isole e della nostra economia. Tuonano tutti contro il destino cinico e baro, come se la colpa fosse, appunto, solo del destino e dei cambiamenti climatici. Richiesta di stato di emergenza nazionale, bene! anzi benissimo, diremmo necessario, ma saremo in grado di spenderli, e anche bene? L'esperienza delle vicende strombolane ci incute prudenza e, perché no, aggiunge a preoccupazione ulteriore preoccupazione. Stromboli è una realtà che dà ampia dimostrazione che spesso non è sufficiente avere i soldi se questi non sono accompagnati dall'impegno dell'uomo. Esempio lampante sono le varie emergenze. Giacciono incomplete le opere dell’emergenza vulcanica 2019 (avete letto bene, dicasi 2019), opere di protezione civile necessarie in caso di emergenza vulcanica, come ad esempio la piazza  San Vincenzo, luogo di ritrovo per la comunità, e i locali di riparo sottostanti. Sono rimasti lì, incompleti e quindi non agibili. Escursioni al Vulcano? Nessuna preoccupazione, ad aspettarvi c'è la mulattiera completata… Ah no, è vero, che sbadati, ci siamo dimenticati che avevano cominciato i lavori due anni fa, ma  come è finita? A niente, hanno buttato un pò di cemento, un pò di soldi ed è rimasto tutto fermo. Perché? Non siamo in grado di rispondere a questa domanda. A Ginostra hanno completato?  Boh, non abbiamo nessuna certezza. Al prossimo evento vulcanico suggeriamo alla comunità di Stromboli e ai numerosi visitatori (circa 4000 giornalieri in  agosto) di ripararsi sotto qualche pianta di ulivo, di leccio o di fico. Ah giusto, qualcuno ci ricorda che dopo l'incendio del maggio 2022 non è facile trovarne perché la vegetazione è andata tutta bruciata e non si è provveduto al ripascimento. Cosa vi suggeriamo, cara comunità di Stromboli e visitatori? Arrangiatevi come meglio potete! Sono stati condotti studi per il turismo sostenibile, altri ne seguiranno per incrementare la promozione turistica, ma di servizi neanche a parlarne. Nel 2025: trasporti, sanità, raccolta rifiuti, servizi igienici sono ai massimi livelli  di ciò che può offrire una località turistica famosa in tutto il mondo. Siamo in grado, addirittura, di competere con il Giappone. La Grecia e tante altre località ci fanno un baffo, il nostro slogan turistico è "venite, offriamo il massimo del comfort naturale, volete mettere la libertà di buttare i rifiuti dove vi pare e fare i bisogni a mare, volete mettere che libertà si gusta a fronte di ordinanze varie che vietano un pò tutto, tanto se succede qualcosa mica è colpa mia, io te l'avevo detto! Costa un pò tanto dal punto di vista economico, ma ne vale davvero la pena.  Certo che ne vale la pena! dopo l'alluvione dell'agosto 2022, altra emergenza nazionale con i 16 milioni di euro stanziati hanno sistemato tutto, sono stati aiutati economicamente i danneggiati (privati ed attività), rifatto il manto stradale di alcune strade, comprate due spazzatrici/aspiratrici  per spazzare le strade, ristrutturato immobili che fungono da foresteria per il personale che deve venire a Stromboli e luogo di ricovero per i mezzi e le attrezzature che servono ai volontari di protezione civile locali. Davvero? Ah no, anzi, ci dite che  la Pro Loco ha donato le paratie per difendere le case dal fango e non si sa in quale luogo metterle in deposito? Siete sempre i soliti, quelli  che strumentalizzano i problemi. Così disse un capogruppo del consiglio comunale, uno che farebbe bene a contare sino a cento prima di parlare, e a prendere il dizionario in mano ogni volta che viene colto dall'impeto di esprimersi senza avere collegato il cervello. Vi abbiamo annoiati sicuramente, ma uno sfogo consentitecelo,  fra poco arriva la stagione turistica e ci indurranno a mettere la polvere sotto il tappeto, anzi il fango e i detriti di una situazione che peggio di così non si può.