“Arte senza diritto di cittadinanza nella Lipari di oggi, quasi una inversione di rotta a 360 gradi rispetto al passato”. Lo denuncia il bravo pittore eoliano Armando Saltalamacchia multato dalla polizia municipale, in periodo di piena isola pedonale, perché all’esterno del suo negozio-laboratorio un cavalletto, dove era posizionato uno dei suoi quadri, da sempre motivo di grande richiamo per chi attraversa il centro storico, occupava una risibile parte di suolo pubblico. La multa, dopo un ricorso non accolto e dopo promesse mai mantenute, è lievitata sino a 270 euro. Saltalamacchia su tutte le furie, “non tanto per la multa ma per la più che evidente disparità di trattamento con chi nell’isola occupa con tutto ciò che è possibile spazi pubblici”, ieri, dopo aver esposto le sue ragioni che sono anche quelle dell’arte e del bello al sindaco di Lipari, ha stracciato il suo certificato elettorale annunciando di non volersi più recare alle urne. Certo in un’isola, che così come abbiamo modo di appurare giornalmente, tabelle, tabelloni, locandine pubblicitarie e tant’altro viene posizionato ovunque, senza necessaria autorizzazione e intralciando anche il passaggio pedonale, multare un artista che occupa una parte irrilevante di suolo pubblico sembra davvero troppo. Con questo metro, viste le varie occupazioni arbitrarie poste in essere da chiunque e ovunque, il comune potrebbe tranquillamente “ingrassare” le sue casse.
Nella foto: Gli stupendi quadri di Armando e il cavalletto "incriminato"