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venerdì 11 aprile 2008

Vigili urbani Lipari: Pesante esposto del sindacato CSA

Un "esposto sulla situazione del corpo di polizia municipale di Lipari" è stato inviato dal coordinatore provinciale del sindacato C.S.A. Pietro Fotia alla Procura della Repubblica di Barcellona e per conoscenza all'assessore regionale agli Enti Locali, al Prefetto, alla Procura Generale della Corte dei Conti e agli organi di stampa. Il testo integrale dell'esposto
Oggetto: ESPOSTO SULLA SITUAZIONE DEL CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE DI LIPARI.
"Questa O.S., facendo seguito a precedenti note, sempre inerenti il Corpo della Polizia Municipale di Lipari che, stante la situazione attuale, non hanno avuto alcuna efficacia, almeno per quanto attiene il rispetto delle “regole”, espone quanto segue:
Cinque “vigili” del Corpo di Polizia Municipale, hanno ottenuto un dispositivo favorevole all’annullamento di mansioni superiori assegnate a due colleghi, tali mansioni erano state assegnate, in spregio a tutte le norme che regolano la materia: inesistenza di un regolamento a sensi dell’art.8 del CCNL, violazione dell’art.52 del Dlgs. n.165/2001, per quanto attiene la durata delle stesse e per i presupposti (procedure concorsuali in itinere o sostituzione di altri operatori ecc.).
Si evidenzia che le mansioni superiori vengono assegnate da anni senza che si siano mai espletati concorsi, senza nessuna comparazione dei titoli professionali, di servizio, ecc. . Successivamente al dispositivo del Giudice del Lavoro del Tribunale di Barcellona P.G. (sentenza N.347/08 del 22/02/2008) il “Dirigente – Capo Settore - Comandante Corpo di Polizia Municipale”, su suggerimento del legale del Comune di Lipari, ha revocato/sospeso solo parzialmente le succitate “mansioni superiori”, per riassegnarle immediatamente, agli stessi soggetti (sic), ponendo così in essere le stesse violazioni, nonché il mancato rispetto del dispositivo del Giudice del Lavoro.
Tale comportamento, crea, inoltre, una situazione che avvantaggia, sia economicamente, sia per progressioni in carriera (procedure concorsuali), due ”vigili” a danno di tutti gli altri.
Il Comune di Lipari con Deliberazione di Giunta Municipale N.09 del 19/02/2008, ha proceduto a modificare la Dotazione Organica in autotutela, in quanto non veniva rispettata “l’autonomia” del Corpo e del Comandante (posto di Dirigente “reinserito” con l’atto deliberativo in questione), specificando in narrativa che tale “autonomia” era stata confermata con sentenza del Consiglio di Stato.
Tale atto sembrerebbe un adeguamento all’attuale assetto normativo, soprattutto alla Legge 65/86 ed alla L.R. 17/90, ma così non è, in quanto la situazione del Corpo di Polizia Municipale era corretta, almeno formalmente, stante che con Delibera Commissariale N.03/1996 del 12/07/1996, era stato approvato il “Regolamento del Corpo di Polizia Municipale del Comune di Lipari” tuttora vigente, perché mai modificato. Solo la struttura organica non era conforme alla normativa e tale struttura era stata, appunto, modificata con Deliberazione di Giunta Municipale N.55 del 31/05/2005 (solo per maggior chiarezza, si esplicita che tutti gli atti di modifica dell’assetto del Corpo, sono atti di Consiglio e non di Giunta come normato dalle Leggi 65/86 e 17/90 [citate]).
Questi atti, succedutisi nel tempo, hanno fatto si che il Dirigente del IV Settore, dott. Domenico Russo (GEOLOGO) - con contratto di diritto privato a termine (dovrebbe essere di diritto pubblico con procedura selettiva obbligatoria, che nella fattispecie non è stata effettuata), il cui termine non è specificato nel contratto, che viene rinnovato periodicamente per brevi periodi - sia diventato DIRIGENTE – CAPO SETTORE - COMANDANTE CORPO DI POLIZIA MUNICIPALE di Lipari (senza possedere il titolo di studio specifico – laurea in giurisprudenza e/o equipollente – così come previsto dall’art.26 del Regolamento Comunale di Polizia Municipale), in violazione di tutte le Leggi che regolano la materia, in quanto il Comandante deve, almeno per giurisprudenza costante: avere lo “status” di vigile, ovvero essere inquadrato nell’area di vigilanza, cui si accede secondo previsioni legislative e contrattuali, non certo per nomina del Sindaco e, soprattutto, bisogna essere in possesso dei requisiti di legge e regolamentari, che hanno solo gli istruttori di vigilanza in servizio; avere piena “indipendenza ed autonomia”, che nel nuovo assetto organico non esiste in quanto, il Dirigente Comandante, si deve occupare di attività amministrative, quali quelle inerenti i servizi idrici, elettrici, fognari, ambientali, ecc., aggiungendo, quindi, attività non compatibili con quelle del “Corpo di Polizia Municipale”; sicurezza del ruolo affinché non si possano esercitare “intromissioni che violino l’indipendenza” nell’attività. Quale sicurezza si può avere con un contratto a termine che viene rinnovato anche mese per mese….proprio non si capisce.
Non si “attenzionano”, infine, le violazioni inerenti altri procedimenti amministrativi (come i “processi occupazionali” che, in atto, hanno solo lo scopo di assegnare mansioni superiori e l’incarico di Comandante), in quanto, si procederà adendo l’autorità giurisdizionale(giudice del lavoro). Si spera, tuttavia, che quanto esposto, faccia si che le Istituzioni in indirizzo, procedano affinché il Diritto e la Giustizia non vengano eluse, rafforzando nei cittadini l’idea, che chi “comanda” può fare ciò che vuole e, soprattutto, non pagare per i danni provocati alle persone ed all’erario".
Il Coordinatore Provinciale
(dott.Pietro Fotia)