Non si fa attendere la risposta dell'assessore Giovanni Maggiore ai consiglieri comunali del centro-sinistra che avevano parlato di "assordante silenzio" del sindaco di Lipari sulla delicata problematica della sospensione del servizio al Centro di terapia Riabilitativa a Canneto. Questo il testo della lettera inviata dall'assessore ai 7 consiglieri comunali:
"In risposta alla Vs diretta al Prefetto di Messina e per conoscenza al Sindaco di Lipari ed introitata presso il nostro in data 28/04/2008, vi faccio rilevare quanto segue:
è assolutamente privo di fondamento quanto da Voi affermato circa una presunta inerzia (che Voi definite assordante silenzio) del Sindaco di Lipari relativamente al problema in oggetto.
Sin dal momento in cui molte mamme e molti familiari degli utenti del servizio hanno direttamente interloquito con me portando alla mia attenzione la petizione da voi richiamata ed evidenziando il dramma vissuto dai loro congiunti in conseguenza dell’ interruzione del servizio di terapia riabilitativa io mi sono immediatamente adoperato, inizialmente con un’attività di carattere puramente informativo e , successivamente, con una forte iniziativa concretizzatasi in una lettera formulata e sottoscritta unitamente al Sindaco di Lipari ed indirizzata al Presidente della Società Servizi Riabilitativi nonché ai responsabili amministrativi e sanitari dell’Azienda USL n 5 di Messina , sottoponendo loro i problemi , i disagi ed i drammi vissuti dalle fasce più deboli della nostra popolazione, chiedendo loro di ripristinare immediatamente il servizio e paventando anche iniziative in sede istituzionale e giudiziaria.
Io stesso mi sono reincontrato alcuni giorni fa con le madri e i familiari dei soggetti disabili valutando insieme a loro tutte le iniziative anche di carattere giudiziario che potessero portare alla soluzione del problema.
Ho investito della questione la scorsa settimana l’On. Regionale Antonino Beninati, perché si adoperasse politicamente attraverso idonee iniziative utili e conducenti.
Ritengo che per problematiche di tale natura che vedono coinvolte persone che già vivono la loro quotidianità con uno stato di notevole sofferenza si devono evitare strumentalizzazioni di carattere politico e prima di accusare di inerzia o di indifferenza qualsivoglia soggetto ci si deve adeguatamente documentare .
Indipendentemente da ciò Vi manifesto comunque la mia piena volontà di collaborare anche insieme a Voi per dare una risposta adeguata e risolutiva al grido di dolore che si eleva da queste famiglie".
"In risposta alla Vs diretta al Prefetto di Messina e per conoscenza al Sindaco di Lipari ed introitata presso il nostro in data 28/04/2008, vi faccio rilevare quanto segue:
è assolutamente privo di fondamento quanto da Voi affermato circa una presunta inerzia (che Voi definite assordante silenzio) del Sindaco di Lipari relativamente al problema in oggetto.
Sin dal momento in cui molte mamme e molti familiari degli utenti del servizio hanno direttamente interloquito con me portando alla mia attenzione la petizione da voi richiamata ed evidenziando il dramma vissuto dai loro congiunti in conseguenza dell’ interruzione del servizio di terapia riabilitativa io mi sono immediatamente adoperato, inizialmente con un’attività di carattere puramente informativo e , successivamente, con una forte iniziativa concretizzatasi in una lettera formulata e sottoscritta unitamente al Sindaco di Lipari ed indirizzata al Presidente della Società Servizi Riabilitativi nonché ai responsabili amministrativi e sanitari dell’Azienda USL n 5 di Messina , sottoponendo loro i problemi , i disagi ed i drammi vissuti dalle fasce più deboli della nostra popolazione, chiedendo loro di ripristinare immediatamente il servizio e paventando anche iniziative in sede istituzionale e giudiziaria.
Io stesso mi sono reincontrato alcuni giorni fa con le madri e i familiari dei soggetti disabili valutando insieme a loro tutte le iniziative anche di carattere giudiziario che potessero portare alla soluzione del problema.
Ho investito della questione la scorsa settimana l’On. Regionale Antonino Beninati, perché si adoperasse politicamente attraverso idonee iniziative utili e conducenti.
Ritengo che per problematiche di tale natura che vedono coinvolte persone che già vivono la loro quotidianità con uno stato di notevole sofferenza si devono evitare strumentalizzazioni di carattere politico e prima di accusare di inerzia o di indifferenza qualsivoglia soggetto ci si deve adeguatamente documentare .
Indipendentemente da ciò Vi manifesto comunque la mia piena volontà di collaborare anche insieme a Voi per dare una risposta adeguata e risolutiva al grido di dolore che si eleva da queste famiglie".