Una quindicina di giorni fà in un nostro articolo "Porti si..ma non così disastrati" (che potrete trovare spulciando nel nostro archivio) avevamo avanzato forti perplessità sull'avanzamento(?) di alcuni dei lavori appaltati alla ditta Scuttari di Chioggia: per la precisione quelli di Ginostra e Marina Corta. In particolare avevamo posto l'accento sullo stop prolungato a Marina Corta, sul cantiere semi-abbandonato e "pericolosamente-pericoloso", sulle tante, diverse, giustificazioni allo stop dei lavori e sui lavori "fantasma" di Ginostra.
Abbiamo assistito a levate di scudi, a difese d'ufficio da parte di chi invece avrebbe dovuto appurare cosa stava accadendo, alla dichiarazione(l'unica spontanea e sincera) che i lavori di Marina Corta sarebbero stati sospesi non appena riempiti i cassoni. Ebbene oggi, anche coloro che hanno difeso a spada tratta questa ditta e che con delicatezza, ma non troppo, ci hanno rimproverato di alimentare problemi che non c'erano, si svegliano dal letargo post-pasquale(e da allora che i lavori a Marina Corta sono fermi) per accorgersi che quanto meno c'è qualcosa che non va, un silenzio e un ritardo a Lipari, come a Ginostra, inspiegabile. Nel dire: "Meglio tardi che mai" sollecitiamo risposte concrete sia ai ginostresi che ai liparesi. Per Lipari, sollecitiamo inoltre, come facciamo d'altronde da Pasqua, quando gli altri facevano finta di non vedere, la messa in sicurezza dell'area di Marina Corta. Perchè, in caso contrario- come ha ben evidenziato in un esposto il giovane Maurizio Turcarelli(vedi lettera)- si corre il rischio(Dio non voglia che accada) di un S. Giuseppe bis.