Una lettera è stata inviata dal signor Salvatore Agrip al sindaco del comune di Lipari e per conoscenza a tutte le forze politiche presenti sul territorio comunale. IL TESTO:
"Signor Sindaco, negl’ultimi tempi stiamo subendo una crisi economica-produttiva su scala nazionale, conseguenza di una crisi finanziaria internazionale. A Lipari già all’inizio della stagione turistica si erano intraviste le problematiche economiche locali legate principalmente ai servizi marittimi e la conclusione della stagione estiva ci ha presentato un conto sicuramente negativo.
È convinzione di chi vive, opera e lavora e di chi come Lei che amministra in queste isole, che la principale risorsa economica è il turismo, anch’io attraverso il mio lavoro, per la maggior parte indirettamente, fino ad oggi ho trovato le giuste risorse economiche per andare avanti.
Sono titolare di una impresa edilizia, specializzata nel settore delle manutenzioni estetiche-decorative, che opera da circa venti anni nell’ambito locale, personalmente ho svolto sempre il mio lavoro con operosità e attenzione, senza incappare mai in contenziosi o particolari problematiche, cosicché ho potuto costruirmi una famiglia, affrontare le, anche, difficili problematiche familiari, organizzare e programmare il futuro della mia famiglia.
Ma da alcuni mesi ho visto il mio lavoro sgretolarsi in modo drammatico, cosi da rendere il futuro della mia famiglia incerto, ho avuto il modo di parlarne e discutere con dei miei colleghi, per la quale più o meno mi hanno prospettano una loro identica situazione economica-lavorativa e le conseguente problematiche familiari. Sono venuto a conoscenza che diverse imprese hanno già chiuso la propria attività e molte altre sono sul procinto di farlo, altri non hanno potuto adempiere agli obblighi fiscali e ad alcune attività, gli istituti bancari hanno ritirato il fido di garanzia per lo svolgimento della propria attività. Personalmente fino ad oggi non ho avuto di queste problematiche, ma per scongiurare ulteriori problemi economici, ho già dato disposizioni al mio consulente, di avviare le procedure per la chiusura della mia attività entro la fine del mese.
Signor Sindaco, non siamo solo imprese, ma “Imprese Eoliane” per pregio e merito, caratterizzate da una natura indigena, con una operatività territoriale, forse unica in tutta Italia, circoscritta in un solo comune, difficilmente ci spostiamo sulla terraferma, salvo qualche rara occasione a differenza di quelle esterne al nostro arcipelago, che numerose si impongono e proliferano nel nostro territorio. Ma succede anche che in un momento di crisi come adesso, la nostra benefica e salutare insularità, che tanto ci ha protetti da eventi negativi, si trasforma in una soffocante ristrettezza territoriale.
Ho voluto rappresentare la mia difficile situazione lavorativa che è simile a quella di tanti miei colleghi e potrei ancora dilungarmi nel rappresentare e deplorare la situazione economica, ma sono sicuro Signor Sindaco che Lei ha già capito e doverosamente sappia e conosca, i problemi di mancanza di lavoro, vissuti dai suoi cittadini. Vorrei che fossero affrontate le problematiche di lavoro, del nostro settore che al momento, non sono buone e le prospettive nel prossimo futuro si presentano ancora peggio, spero, che Lei sappia e conosca le possibili soluzioni, anche alternative, di lavoro in queste isole.
Pertanto, vorrei sapere:
Se per le nostre imprese ci sono le possibilità di continuare ad operare o prospettive nuove per poterlo fare in un prossimo futuro?
Se per caso, Lei insieme alla sua amministrazione stiate predisponendo un più ampio piano anticrisi?
Ed essere informato, per prospettive future, in materia di lavoro, quante sono? E quali sono?
Perché sono e vorrei essere pronto a intraprendere anche un possibile nuovo lavoro.
Lipari 11/12/2008
Salvatore Agrip.