Piromani scatenati e notte di paura a Lipari per un vasto incendio che ha interessato le località di Cugna e Monte S.Angelo e che ha rischiato di coinvolgere altre frazioni dell’isola.
Il rogo più imponente, sviluppatosi nella tarda serata alle spalle dell’abitato di Pianoconte, sospinto dal forte vento (si sono toccate anche punte di 90 km/h), si è rapidamente propagato, mettendo, a tratti, in pericolo anche alcune abitazioni. Per un paio di queste è anche scattato il pre-allarme evacuazione. Una misura rivelatasi poi non necessaria.
Provvidenziale per la salvaguardia degli immobili e dei loro abitanti si è rivelato l’impegno di Vigili del fuoco (caposquadra Nunzio Peditto), della squadra antincendio della Forestale (comandante ispettore Angelo Coco), di volontari e degli stessi residenti. Fronteggiare il fuoco, che si è allargato in un fronte molto ampio, è stata una impresa ardua ed impari, considerando il buio, il forte vento e l’inaccessibilità di alcune aree. Importante per domare le fiamme si è rivelato anche un forte temporale che, intorno all’una dopo la mezzanotte, ha scaricato sul fronte del fuoco un notevole quantitativo di pioggia. Subito dopo, e sino alle quattro del mattino, i Vigili del fuoco e la Forestale hanno completato l’operazione di spegnimento dell’incendio e bonificato il sito.
I danni per il patrimonio naturalistico pubblico e privato sono ingenti. Oltre alla vegetazione spontanea sono andati carbonizzati oltre una cinquantina fra pini, cipressi ed altri alberi.
Particolarmente pesante il bilancio per un privato. Il bosco, che ha creato e limitrofo alla sua abitazione di Monte S. Angelo, è stato raggiunto dalle fiamme che hanno carbonizzato una ventina di alberi. Le fiamme, nonostante gli accorgimenti del propietario dell’area che aveva provveduto ad effettuare una serie di interventi pre-incendio nel sito, sono penetrate attraverso dei terreni limitrofi abbandonati e da un’area appartenente al demanio comunale. Le fiamme hanno anche investito danneggiandoli seriamente alcuni pali di elettricità e telefonia.
L’incendio, che per certi versi ha ricordato quello del Monterosa di un paio d’anni fa, oltre a generare paura ed apprensione, pone all’attenzione l’atteggiamento impavido, sprezzante e pericoloso dei piromani e la necessità di individuarli.
Quello di S.Angelo/Cugna non è stato, infatti, l’unico incendio della giornata. In precedenza due roghi, anche questi di probabile natura dolosa, si erano sviluppati a Vulcano in località Baia Fenicia e a Gelso. Vigili del fuoco e Forestali per raggiungere l’isola da Lipari hanno preso posto, nonostante il mare in tempesta, sul gommone della Guardia Costiera. Sull’incendio di Vulcano Gelso sono intervenuti i Canadair. Ed infine i piromani, mentre era in corso l’incendio di S. Angelo/Cugna, hanno tentato di appiccare il fuoco in località San Calogero a Lipari. Le fiamme sono state però spente dalla pioggia.
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