Cerca nel blog

martedì 2 settembre 2014

Ingentissimi i danni dopo l'incendio di stanotte. In particolare al patrimonio naturalistico anche privato (foto Salanitro-Addamo-Casamento).


Sono ingentissimi i danni al patrimonio naturalistico e ad alcune strutture causati dall'incendio che ieri sera, sviluppandosi dolosamente da un vallone posto alle spalle dell'abitato di Pianoconte, ha interessato le località di Cugna e Monte S. Angelo. 
Come anticipato in precedenti post, e come è possibile vedere da queste foto inviateci da Cristiana Salanitro e Roberto Addamo, le fiamme, sospinte dal vento che ha toccato anche punte di 80 km/h, hanno non solo carbonizzato la vegetazione ma lambito pericolosamente alcune case. Per alcune di queste è anche scattato il pre-allarme dell'evacuazione che poi, per fortuna, non è stata necessaria.
I pompieri (caposquadra Nunzio Peditto), la squadra antincendio della forestale (comandante Angelo Coco), i proprietari delle case e dei terreni e i volontari, hanno cercato di fronteggiare le fiamme nel miglior modo possibile, ma si è trattato di una lotta impari considerando il forte vento e il buio.
A Monte S. Angelo le fiamme hanno carbonizzato una ventina di alberi (di circa 30 anni di vita) in un bosco privato. In questo caso le fiamme si sono estese al bosco privato passando attraverso aree limitrofe, alcune delle quali appartenenti al demanio comunale, che non erano state ripulite o, per meglio dire, disboscate. 

Le fiamme nel loro percorso hanno anche aggredito diversi pali dell'elettrificazione e della telefonia danneggiandoli.

Per fortuna a dare man forte a tutti coloro che erano impegnati sul fronte del fuoco è intervenuta alle 01.10 la pioggia che ha, praticamente, spento l'incendio. E' giusto scrivere, comunque, che pompieri e forestali hanno continuato adoperare sino alle quattro.
In ogni caso si tratta di uno degli incendi più vasti e pericolosi che ha interessato Lipari negli ultimi anni e che lascia pericolosamente, in caso di pioggia torrenziale, il monte S. Angelo spoglio (foto in basso di Carla Casamento) Anche questa volta lo "stellone" che sembra proteggere queste isole, manifestatosi sotto forma di pioggia, ha impedito tragiche conseguenze. Ma andrà sempre così? Ed ancora i piromani riusciranno sempre a farla franca e a "godere" delle peripezie e delle paure che creano agli altri?
Cambiando argomento ed affrontando la tematica relativa alle condizioni meteo dobbiamo sottolineare come le isole sono spazzate dal vento ed interessate a tratti da precipitazioni. 
Il mare  in tempesta, in atto, non consente alcun collegamento marittimo.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.